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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 9 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
PftEFÀZiaSÈ Xt najo la città di Trento fu’ occupata dalla divisione francese comandata dal gene rale Joubert. Joubert sciolse il Consiglio Amministrativo creato dall’Austria, ed' eresse un Consiglio Centrale per tutto il paese occupato dalle armi francesi. Questo Consiglio Centrale prestò i suoi buoni nfFicj al paese e ottenne un ri basso alla forte contribuzione imposta da’ Francesi. Intanto Mantova- era caduta in potere de’Francesi, e Joubert solennizzava que sto fatto con brillanti feste

da ballo date nel castello dei principi di Trento, dove gli scaltri stranieri, promettendo libertà, velavano la schiavitù, e le signore trentine si trovarono con essi alle danze c ai convitti. Allo spuntar dell’alba del giorno 20 marzo 1797 udivasi in Trento il cannone de’Francesi che avevano attaccalo su tutti i punti. Essi presero la posizione al monte Corona, ove gli Austriaci si orano fortificati ; restava un grosso corpo dei medesimi accantonato in Cembra, il quale fu tolto di mezzo da una brigata

fran cese die presso Lisignago aveva passato di notte l’Avisio, fosso per tradimento di un ufficiale superiore dei Croati, come dicevasi, o per negligenza dei posti. Questo corpo fece ostinata resistenza, ebbe molli morti e feriti, ma 'finalmente fu costretto in gran parto ad arrendersi. Ancora la sera dello stesso giorno sfilarono per Trento miglia ja di questi prigionieri, fra i quali alcune compagnie di ber saglieri tirolesi, di’ebbero trattamento o preferenza migliore dell’altra truppa

, essendosi accordalo agli ufficiali di ritornare, sulla parola, nel seno delle loro famiglie. Restava in Trento colla scoria di piccolo corpo francese il generale Serviez, die meno lindo dei suoi predecessori, faceva molto sentire ai Trentini il peso del giogo straniero. Era in essi ancor viva e radicata la memoria di uno stalo proprio indipendente, c sebbene i Francesi avessero loro recali tanti migliora menti nelle condizioni sociali e nelle forme liberali di governo, al quale erano state chiamate

il territorio di Bolzano. Si staccò da questo corpo il capitano dello stato maggiore SNeipperg con pochi dragoni ed una mano di Croati, e il 10 di aprile 1797 occupò la città di Trento, cacciandone i Francesi. Seguirono dei piccoli scontri nelle stesse contrade della città: i dragoni austriaci si avanzarono fino alla piazza, ove la fanteria francese, appostata sotto i portici inaccessibili ai cavalli, faceva fuoco sugli stessi. Partirono i Francesi, e il conte Neipperg continuò la sua marcia alla volta

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/138326/138326_212_object_5194361.png
Seite 212 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
fiorente-e industriosa città, .situata alle.rive del Leno',sulla sinistra dell’Adige, fra,Trento e Verona. ’ ; . Le lapidi romane d’Avio, le. colonnette . migliane, i luoghi forti di Frataglia e Ca- stelbarco, la terra stesba di Lagare (Villa Lagarina), che àncora ai- tèmpi de’Longo- bardi si palesa capofuogo della valle, sono più che indizj che la strada romana cor reva stilla destra dell’Adige. Nè alle rive d’un torrente, in luogòdisgiunto dalla grande strada che metteva in comunicazione il Po col

Danubio, con pochi • nè' fertili campi all’Intorno, estranea al' commercio di qiud tempo, poteva sorgere una terra popolata e fiorente. Ma tostp che per la via di Liz- • zana, si trovo più retto e più breve il-cam- mino verso Trento sulla sinistra del fiume, il forte di Beseno prese .un’ importanza nella.storia e.nrfe'que,il bisogno di guar dare-con un Castello il difficile passaggio, del Leno. -A quel passaggio esigevansi pure i tribuli di dazio: donde si venne formando la borgata che dalle macchie

di querele de( colle vicino fu appellala Rovereto, la quale' poi crebbe a città. .Questa 1 ci sembra l’ ò- rigme piu naturale ; ma con, ciò non in tendiamo di escludere le opinioni che qui rìpprtiaìjjo sull’ origine di Rovereto-. - , Francesco Sanseverino attribuisce l’ori- gnie dì questa città ai ‘fiamminghi fratelli ivotando e.Rodolfo della Rovere; i quali essendosi messi con grossa masnada di s tra tto V nìeri al soldo di Alberto vescovo di Trento,' e dopo 'la 'prima sconfitta èssendo, rimasti

di Lizz;m'a,e d.i , essa gli -venne il feudo di' Lizzano; che in ! quell’epoca comprendeva .anche il territo- , i'io di Rovereto. Da Leonardo passò, il feudo al fratèllo Guglielmi), iV quiile. con centrò' il, dominio sopra quasi tutte le terre di vài Lagarina, e tenendosi Ih-- grazia ' di ‘Alberto della Scala, 'che lo èless’e a pode- ■ sta di Ve'rona, e presso i principi di Trento Che Io ^fecero lóro capitano generate delle Giudicane, sèp'pe bilanciare fra’i due prin cipi,e tenersi 1 ih potere del

territorio che stava'di mezzo; La strada principale fra Trento è Veròna era allóra definitivamente tracciata' sulla sinistra del fiume, o'vje Gd- ; glìelm'o possedeva i forti di Beseno, delja, Pietra, di Lizzana e di SerruvaUè.’L’imj boccatura di Val (àrsa e il passaggio sui -Leoò erano' condizioni piùl'fa^orévolì ad 1 ingrossate . una terra che non fosse in Liz- zana, óve-non - sembra aver *m’ni esistito che un castello ed un comune rurale;', e cós'r.t Castelbarchi stabilirono* in Rove reto i loro

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