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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 261 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Le dinAstie di LAgundo Immagine sacra con il convento dei Geronimitani di Monte San Giuseppe, che divenne un luogo di pellegrinaggio molto frequentato; vi si venerava un rilievo di San Giuseppe. Dopo la chiusura del convento, avvenuta nell'anno 1786, monte San Giuseppe cambiö continuamente proprietario e funzione. Sebastian Latzi, proprietario nel 1794, fece stampare il testo "Descrizione de! nuovo ba- gno termale presso il convento dei Geronimi tani di monte San Giuseppe" (conservato nel Museo

civico di Merano). San Giuseppe. II periodo aureo del convento terminö il 18 agosto del 1786, quando giunse l'ordine di chiusura voluto da Giuseppe II. La comunitä fu sciolta ed 1 Patres, un chierico ed un fratello laico, dovettero lasciare per sempre l'eremo. I beni vennero confiscati e l'edificio conventuale venduto. Per Monte San Giuseppe iniziö un periodo assai mutevole. L'amministratore nominato dal governo Martin Wiedenplatzer, consigliere a Merano, 70 avrebbe voluto trasformare il convento

in un maniero. 71 Ma giä nel 1794, fu acquistato dal procuratore meranese Sebastian Latzi, che provö a trasformare Monte San Giuseppe in un luogo per bagni termali, impresa che perö non gli riusci come avrebbe voluto, nonostante la grande pubblicitä che aveva fatto. 72 Per un breve momento, l'eremo riacquisto l'antico splendore, quando, in occasione del la visita del principe ereditario nonche futuro re Ludovico di Baviera avve nuta il 4.12.1810, il commerciante Nikolaus Verdroß illuminö a festa l'antico

l'anticoconventoe lotrasformö in unalbergo con grandi comoditä, come la prima piscina coperta della zona, la prima seggiovia del dopoguerra ed una strada d'accesso asfaltata. 75 Ma ancora una volta il tutto durö poco e ben presto la casa si ritrovö nuovamente vuota. Monte San Giuseppe „ Anche domenica scorsa Monte San Giuseppe e stato frequentato da una gran folla. Questo fresco ed ombreggiato luogo di villeggiatura a nord del castello di Foresta, a un'ora e un quarto da Merano, e assai frequentato sia dagli

ospiti che dai locali. II tiro a segno, il gioco dei birilli, la degustazione dei canederli e l'esibizione della banda musicale di Parcines, hanno attirato un numeroso pubblico in fuga dall'afa cittadina che, dopo un piacevole viaggio fino a Foresta, ha affrontato il ripido, ma ombreggiato sentiero per Monte San Giuseppe. Questa piccola fatica e stata ampiamente ricompensata daIIo splendido panorama, dall'aria mite e daIl'eccellente acqua sorgiva, che l'attento ristoratore Alois Tschöll ha saputo

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 260 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
al ginocchio, finche la Chiesa non glielo proibl". 64 Gli averi dei nuovi fratelli e le donazioni di alcuni nobili permisero la costruzione di un vero e proprio convento (vedi al capitolo sulla storia dell'arte). I Carmelitani considerarono perö questi sviluppi un rifiuto della loro originaria vita di eremiti e negarono la loro protezione alla comunitä. 65 Quando, in un suo successivo viaggio a Roma, padre Onofrio conobbe l'ordine dei Geronimitani, i religiosi di Monte San Giuseppe decisero di aggregarsi

a tale ordine. Ciö avvenne nel i6g6. I viaggi di padre Onofrio lasciano supporre che il suo operato oltrepassasse i limiti dei monte di Mar- lengo. Da Monte San Giuseppe egli si occupö della fondazione di altri quattro conventi in Baviera ed in Austria, che formarono la neocostituita Provincia Austriaca dell'ordine dei Geronimitani. 66 La vita in solitudine gli procurö la stima dei potenti, con i quali ebbe frequenti contatti. La principessa elettrice di Baviera gli aveva chiesto di fondare un eremo

in localitä Wal chensee, e alla corte di Vienna, dove egli si tratteneva sovente per seguire le sue fondazioni in Austria, si conquistö una posizione rispettabile quäle padre confessore di cortigiani d'alto rango. 67 La crescente popolaritä da un lato ed i contatti fuori regione dall'altro, furono all'origine dei conflitto dei Geronimitani di Monte San Giuseppe con le autoritä religiöse della zona. La pratica della confessione da parte dei confratelli fu vista come un atto di prevaricazione nei confronti

che giä nel 1728 queste limitazioni furono nuovamente revocate dal vescovo di Coira di allora. 69 Anche esteriormente i fratelli si adeguarono al prestigio di cui godevano e cosi, nel 1756, I originaria cappella venne sostituita da una chiesa con cinque altari. Gli abiti talari dei confratelli, conservatisi fino ad oggi, testimoniano dei Io sfarzo e della solennitä che regnavano a Monte Sul monte di Marlengo, sopra Foresta, gli eremiti Andreas Ploner e Wolfgang Holzer fondarono il convento

di Monte San Giuseppe, che oggi ospita un centro di riabilitazione per tossicodipendenti (sinistra). A destra: la grotta che fu II primo rifuglo di Andreas Ploner nel 166g. 257 Le diriAsfie dl LAgundo

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 179 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
furono assegnati i nomi ai masi? L’esempio classico e rappresentato da quei nomi che si riferiscono alla morfologia del paesaggio e alla posizione del maso stesso. Cosi il Winkler in Paese giace ai piedi della montagna, in una rientranza a forma di angolo (ted. Winkel = angolo); in modo simile il Winkler a Plars e situato in un angolo discosto daIla strada di Plars. Il nome del maso Berger a Plars deriva, invece, daIla sua posizione sul pendio del monte (ted. dialett. Berg = pendio del monte), men

- tre il Berghof in paese (oggi We/gele) si trova addossato alla parete, alla base del pendio. II maso Locher (oggi Blumentaler Hof), sul margine superiore del cono di deiezione di Lagundo, e situato nel la gola formata dal Crabbach (ted. Loch = buco, gola). II maso Egger di Rio Lagundo e invece costruito su una sporgenza del Monte di Marlengo (ted. Ecke = spigolo), analogamente al Gramegger di Foresta. II Rastbüchler, a sua volta, e situato su di un salto del Monte di Marlengo (ted. dialett. Bühel

e alberi da frutto, e situato in un luogo idilliaco, alla pendice orientale del monte. E un posti- cino che sembra fatto apposta per riposare e sognare, tranquillo e appartato, lontano dai clamori del mondo. In inverno, qui si ode solo il chiocciare delle gailine, in estate il canto degli uccelli e l'instancabile frinire del la cicala. Ma non e sempre stato cosi. A metä del XVIII secolo, il maso era abitato da un contadino rozzo e selvatico in tutto e per tutto, incurante di Dio e del la religione

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 259 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
di erigere una cappella in caso di guarigione. 57 Si narra che in sogno gli sia apparso il luogo predestinato nel la zona boschiva accanto ad una fresca fontanella. Ma il conte trovö il luogo solo dopo aver incontrato l'eremita Andreas Ploner di Gastelrotto, il quäle voleva erigere un romitaggio in un punto preciso sul monte di Marlengo, corrispondente in tutto e per tutto a quello visto in sogno. 58 II conte e l'eremita furono entrambi lieti di potervi costruire l'eremo Accanto ad esso Adam von Brandis

non esitö a costruire la cappella che aveva promesso a San Giuseppe, che fu benedetta nel 1674 dal parroco di Merano e consacrata dal vescovo di Coira. 59 Questo non fu ne il primo, ne l'ultimo episodio che conferma la presenza di un eremitaggio sul monte di Marlengo. La storia miracolosa dell'ostia di sangue di Müstair narra che nel XII secolo un sacerdote di nome Johannes aveva portato l'ostia da Müstair fino al monte sopra Quadrato (che il nar- ratore colloca perö presso Marlengo), dove iniziö

ad edificare una cappella. II suo soggiorno fu, tuttavia, di breve durata in quanto, poco tempo dopo, Johannes venne trasferito nuovamente a Müstair. 60 AI la presenza, di un altro eremita, 0 di una eremita rimasta anonima sul monte di Marlengo, si fa riferimento anche in un inventario del convento di Maria Steinach dell'anno 1781. Tra gli edifici ed i possedimenti del Marpachgut, che pagava i tributi al convento, si cita infatti un eremo („Eremiten oder Einsidler Klausen"). 61 Questa zona boschiva sembra

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 338 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
di Glantschnigg. II quadro e firmato e datato 1713. 65 Anche il convento Geronimiano di Monte San Giuseppe possedeva, un tempo due bei quadri di Glantschnigg. 66 Sulla parete nord della vecchia chiesa parrocchiale di Lagundo troviamo la tavola di San Michelecon lacacciata degli angeli, degli anni intornoal 1700. Da una nota della cronaca parrocchiale si deduce che in origine essa faceva parte di un altare dedicato a San Michele. La nota documenta che il 30 settembre 1680 furono offerti 60 fiorini per

, e un'immagine dei Santi Vincenzo Ferrer, Giacinto di Polonia e Alber to Magno, nonche alcuni oli di fine fattura del ciclo della Passione in 8 parti, creati sul modello del pittore fiammingo P.P. Rubens. Nel convento si trova anche un dipinto con l'arcangelo Michele di Johann Dominikus Grasmair . 69 Per quanto riguarda la pittura murale del periodo barocco, troviamo un unico affresco nel convento di Monte San Giuseppe. Vi e raffigurato San Geronimo con Bibbia e teschio. L'affresco non e firmato e non

riporta alcuna data. L'artigianato artistico Stendardi: anche se nei conti della chiesa parrocchiale di Lagundo non sono registrati acquisti di nuovi stendardi, e tuttavia interessante sapere che nel L'affresco barocco sopra l'ingresso di Monte San Giuseppe raffigura San Geronimo. A destra: la pianeta in broccato d'argento, riccamente decorata, proviene, probabilmente, da Monte San Giuseppe. A sinistra: questo potrebbe essere Io stendardo restaurato nel 1714 da Matthias Pußjäger. 335 Le diriAstie

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 95 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Lxg'undo primA di LAgundo Un tempo il „Bischofskofel" (cima del vesco- vo), sul monte San Vigilio, segnava i confini tra le diocesi di Coira e di Trento. Qui oggi confinano i comuni di Lagundo, Parcines, Lana e Marlengo, le cui iniziali sono stote incise intorno alla croce di demarcazione solo in epoca piü recente. metä del V secolo. II momento preciso, in cui la Venosta ed il Burgraviato entrarono a far parte di questa diocesi, come anche la storia politica, e ancora tema di discussione tra

di Milano, iniziö, ad orientarsi proprio in quest'epoca verso l'occidente franco, e nel corso del IX secolo venne assegnata alla provincia ecclesiastica di Magonza. 39 Qualunque fosse la situazione, a partire dall'inizio del IX secolo la diocesi di Coira giungeva fino a Merano, dove confinava con la diocesi di Trento. Ancora oggi sul monte San Vigilio si trova una pietra di demarcazione che porta eloquentemente il nome di "Bischofskofel" (dosso del vescovo); essa separa i comuni di Lana, Marlengo

e Parcines, e, segnava il confine tra le diocesi di Coira e di Trento fino al 1907. Da li i confini diocesani correvano lungo la linea che separa Marlengo da Foresta, giü fino al castello di Foresta, ai piedi del Monte Marlengo. La linea seguiva poi il corso dell'Adige fino alla confluenza col Passirio, il cui corso, a sua volta segnava, lungo tutta la val Passiria, il confine ecclesiastico tra la diocesi di Coira e Trento. 40 Cosi fu per un millennio, fino al 1807, quando il governo bavarese procedette

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 342 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
di Steinach esistevano, prima della sua chiusura, quattro altari barocchi: l'altar maggiore sulla parete est, due altari laterali sulla parete nord ed un altro sulla parete sud; un quinto altare si trovava nella cappella dei defunti. 91 Nel 1848, aIla riapertura del convento, „gli altari erano ormai distrutti e le pietre vennero utilizzate per costruire stufe e cucine”. 92 Nel Io stesso anno, il convento ebbe in dono da Sebastian Verdroß i tre altari ancora esistenti della chiesa di Monte San Giuseppe

finche, nel 1850, una piena del Grabbach non la trascinö a va Ile. 97 Una statua di Sant'Urbano del 1777 si trovava, un tempo, nella nicchia del vecchio edificio comunale. Dopo che, venne trafugata nel 1975 Gertrud Mitterstieler ne scolpi una nuova benedetta il 31.10.1978 e sistemata nuovamente nella nicchia. 98 E' difficile stabilire con certezza dove siano finiti i cinque altari di monte San Giuseppe dopo Dopo la riapertura del convento di Maria Steinach, furono portati qui tre altari prove- nienti

da Monte San Giuseppe: uno di questi servi da altarmaggiore fino al 1912. Nella foto del igoo circa, e ancora visibile, sopra l'altare, l'incoronazione di Maria di Josef Paßter, ricoperta da nuovo intonaco, i dipinto nel 1932. Statua di San Nicolö. Le due figure, in Stile barocco, posizionate nell'atrio della chiesa del convento, provengono da Lienz. 339 Le diriAStie di LAgundo

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 334 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
un secolo e mezzo il paese si beö nell'euforia barocca fino al momento in cui, al termine dell'epoca, iniziö la pressione spirituale del Io stato illuminista 43 Se pure ferve una certa attivitä a Lagundo, sono tuttavia poche le opere degne di nota. Degli altari costruiti all'epoca, e rimasta per intero la sola cappella del castello di Foresta, mentre dell'altare del la prima cappella di Monte San Giuseppe non possediamo alcuna documentazione. Singole sculture di santi di quel periodo si trovano

e 30 kreuzer;perlavori di carpenteria sono stati spesi 9 fiorini e 30 kreuzer, per legname 3 fiorini". Nel 1674 a fu costruita una prima cappella Monte San Cluseppe ; nel 1681 venne edificato il nuovo complesso conventuale del Ceronlmlanl, con una nuova cappella che fu benedetta il 24 settembre del 1674 dal parroco Laichardinger di Meran, e, un anno piü tardi, il 14 giugno, dal vescovo Ulrich IV von Mont di Coira 44 Secondo Weingartner, il complesso era un "edificio semplice, insignificante dal punto

di vista artistico, situato suIle pendici del boscoso monte sopra Foresta" 45 L'aspetto dell'edificio e documentato nel la parte inferiore di un piccolo dipinto di San Giuseppe. Nel 1695 il parroco Franz Anreither von Ziernfeld fece costruire a Rio Lagundo la cappelletta "Maria Schnee" (Maria del le Nevi) in onore del la Madonna, in uno Stile particolarmente sobrio. La cronaca parrocchiale documenta: "Jakob Moßmayr ha messo a disposizione il terreno, il parroco in persona ha contribuito aIla

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