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Kategorie:
Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 458 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
XLIII — Pel ruffianesimo la pena corrispondeva a quella dello Statuto di Trento, colla differenza che, in luogo della fustigazione, il ruffiano veniva condotto per la città legato a cavalcioni d'un asino. ( Gap. 227, ) La pena per l'esposizione d' un infante era total mente rimessa all' arbitrio del pretore, in facoltà del quale stava persino 1' applicazione della pena capitale. (Gap. 260.) La bestemmia in privato veniva punita pecuniaria mente; e così la prima e la seconda volta, anche

se fosse stata proferita in luogo pubblico ; ma per la terza volta il bestemmiatore punivasi col taglio della lingua. Dall'arbitrio del pretore dipendeva poi, se ad un be stemmiatore abituato ed atroce. o ad un percussore e deturpatore di sacre imagini avesse creduto d'imporre la pena del taglio della lingua, del taglio della destra, della galera, o fin anche dell'ultimo supplizio, (Gap. 172.) La falsificazione del sigillo del Principe , del Co mune o di altre persone si giudicava a norma del di ritto

comune. (Gap. 207. ) Le falsificazioni di documenti si perseguivano poi con ispeciale severità. Ad un falsi ficatore di pubblici documenti, oltre una multa, si ta gliava la destra ; in casi di recidiva si accresceva la multa. La terza falsificazione faceva salire al rogo. Si scontavano con multe le falsificazioni di scritture pri vate. (Gap, 208. 209.) La produzione in giudizio di falsi documenti pubblici avea per sequela la perdita della lite ed una forte multa od una pena corporale ad arbitrio del

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Kategorie:
Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 29 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
35 xvii cole diversità che vi si riscontrano provenissero dal ge nio delle stirpi primitive, dalle varietà del clima e del suolo t e dagli effetti più o meno prolungati della con quista. Sapremmo di perdere miseramente e tempo e parole addimostrando ai colti lettori la reale utilità che deriva dalla esatta conoscenza delle antiche costi tuzioni municipali, e dal loro raffronto colle moderne. Basterà dire, che per esse, più che per altre memorie e testimonianze, il passato ci appare veramente

com'è, causa immediata del presente, e lenta preparazione dell' avvenire. Lo studio comparativo delle diverse le gislazioni statutarie, tanto raccomandato dalle autorità scientifiche del Savigny e dello Sclopis, darebbe oppor- timissimi lumi ed ajuti a chiarire la storia del diritto, e ancor più la storia civile e politica della nazione. Non sarà intanto superfluo V offrire a coloro cui difet tasse. il tempo o la voglia di mettersi nello spinajo dell'informe latino del medio evo, un breve sunto dei

tre libri del nostro Statuto; pel quale abbiamo avuto ricorso alla gentilezza del baron Simone Crcsseri, degno nipote di quel Giangiacomo, di cui pubblicammo nella seconda dispensa della Biblioteca Trentina le Ricerche storiche riguardanti il Magistrato Consolare di Trento. CENNI GENERALI.. Del Podestà'. — Dei Notaj. Lo Statuto di Trento, rimasto in vigore fino al l'estinzione del Principato, porta per verità l'impronta

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Kategorie:
Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 57 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
LIBRO III. Delle cose criminali. La legislazione criminale, contenuta in 120 capi toli del Libro terzo dello Statuto, si risente non poco della ferocia dei costumi e delle dissennate teorie dei giureconsulti criminali nel medio evo. La pena di mor te, quella della mutilazione, dell'infamia, della berlina, del bollo, della fustigazione, del bando, applicate con profusione, e la tortura, svelano abbastanza il carattere ancora barbarico di quelle leggi, e F indole e le abi tudini non meno barbare

del popolo. Non conviene però dimenticare che il nostro Statuto precedeva di ben due secoli la luce sparsa dai nostri filosofi-statisti ; e che le leggi di ben altri stati, emanate perfino alla vigilia della comparsa del Filangieri, del Beccaria e del Verri, non erano punto inferiori in crudeltà alle antiche leggi trentine. E difatti nel nostro Statuto non si scorgono le esacerbazieni alla pena di morte, non estranee a legislazioni assai più recenti; le tenaglie, i ferri roventi, le ruote

, le lunghe agonie tormentosissime, delle quali un secolo più tardi era testimonio la ora sì colta e civile patria del gran Beccaria, a Trento erano sconosciute, e la stessa tortura era stretta fra brevi limiti e moderata da savie precauzioni. A scemare il rigore delle pene concorreva il si stema, adottato da altri stati italiani, del fare la pace. In molti delitti, se l'offeso perdonava all'offensore e faceva con lui la pace, tanto la pena di morte quanto

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Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 28 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
al (piale si aggiunsero di mano in mano varie leggi e provigìoni urbane sino al 1427, in cui lo stesso li bro dei Sindaci venne ridotto a trenta capitoli. Del l' intiero corpo delle leggi municipali non esiste dunque presso di noi nè originale nò copia da potersi confron tare colla prima edizione a stampa del 1504« E di tale mancanza, come di quella di un gran numero di (diri importantissimi documenti, è forse causa la distru zione e lo sperpero dell' Archivio cittadino, avvenuti nelle

frequenti guerre, incendi e. sacconi ani, di cui si parla nello stesso Statuto, dal secolo decimoterzo al decimosesto ; senza contare i detrimenti e le depreda zioni che accompagnarono la caduta del principato, sulla fine del secolo scorso e nei primi anni deli at tuale. Per le addotte cagioni abbiamo creduto opportuno di riprodurre lo Statuto del 1528, siccome quello che, raccogliendo in sè non solamente la sostanza e lo spi rito, ma la forma e la lettera delle leggi e delle con suetudini del medio evo

, ci offre uno specchio fedele delle intime_ condizioni del nostro popolo nei cinque secoli precedenti, e, malgrado la differenza dei luoghi c dei fatti, malgrado le sfumature ed i gruppi ci rende riconoscibile il tipo nazionale, la originaria fisionomia di famiglia nei costumi, nelle tendenze, nei vocaboli rozzamente latinizzati del nostro dialetto, che tanto si accosta, al parlare veneto. La grande rassomiglianza che nel civile e nel criminale ha lo Statuto di Trento con quello di Verona e d'altre

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Kategorie:
Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 442 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
dica tore quaresimale; di vigilare sopra i commercianti, i bottegai, gli esercenti mestieri, e sopra la mondezza delle pubbliche vie e dei canali; di prendere l 'inizia tiva pel sindacato del pretore e del bargello; di sor vegliare e sindacare il cancelliere e gli altri ufficiali; di nominare il sindaco del Comune; gli edili, i due discretion e i cinque saltuari. Terminato Y anno, essi presentavano al consiglio dei trentuno il rendiconto della loro amministrazione. (Lib. i Cap, 106. 108. 109

. Ill, 113—117. 127. 141. 142.) Agli edili, i quali prestavano pure giuramento, spettava V immediata e più diretta ispezione del buon andamento, dell'ordine e della pulitezza della città, del commercio, dei pesi e delle misure, delle vie e dei canali. Aveano ovunque libero accesso, anche nel- l'interno delle abitazioni ; ed ogni opposizione air eser cizio del loro ufficio era colpita di multa. ( Lib. I. Cap, HL 112. 127.) Il massaro, oltre al giuramento, dava anche cau zione ; amministrava

direttamente la economia della sostanza, delle rendite e delle spese pubbliche; e, spirato 1' anno, rendeva conto al consiglio dei trentuno. ( Lib. L Cap. 106. 110.) 11 sindaco era il legale del Comune, l'incaricalo della difesa dei diritti del medesimo. (Cap. 116.) Ben differente era cotesto funzionario dai sindaci della città di Trento, le cui attribuzioni vedemmo tracciate nel Libro II. dello Statuto Trentino, L' istituto dei Sindaci mancava totalmente a Rovereto; e le loro funzioni si scorgono

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Kategorie:
Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 449 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
lati, alla reintegrazione c restituzione, sancivasi anche nella presente legge. (Cap. 22.) Intorno ai livelli ed alle locazioni, lo Statuto Ro ventano recava disposizioni eguali a quello di Trento ; solamente nella rinovazione delle investiture, in luogo della consegna della libbra di pepe, si caricava F in feudato del pagamento delle spese della scritta. Vi si scorge pure la particolarità, che, nel caso di caducità legale, doveva il direttario pagare all' enfitenta due terzi dell' aumentato

valore del fondo (duo tertia vaio- ris rei de pluvi) ; purché tale aumento fosse effetto, non già del decorso del tempo (ex beneficio temporis) Ria dell'industria del livellano. Questa disposizione ci dimostra il progresso, già allora destatosi, sì nell' agri coltura che nel commercio. Si vede da un lato., come ognun o occupa va si nel rialzar e colla fatica e F intelli genza il valore ed il reddito degli stabili; e come, dall' altro canto, il movimento del commercio e l'ac cresciuta copia del

numerario ne facevano salire il prezzo. (Gap. 67—78.) Lo Statuto di Rovereto, ad esempio dei trentino, colpisce di nullità varii contratti. sia per la loro indole fraudolente, sia per altri motivi di pubblica convenienza. Fra questi merita particolare osservazione il divieto di vendere stabili, o cedere azioni e ragioni a forestieri polenti e nobili, che non possano citarsi al foro di Rovereto; e con tanto rigore sancivasi questo divieto, che, oltre la nullità del contratto, v'era congiunta la molla

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Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 66 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
LXl¥ — od il carcere ad arbitrio del giudice, con- Ire anni di bando. Era poi cosa strana, che il falso giuramento decisorio deferito passava impune. (G. 58. 59. 76. ) Col bollo e con una multa punivasi chi si dava un falso nome. ( C. 60. ) Tutti i falsarli venivano esclusi da qualsiasi pub blico ufficio. (C. 61.) Per la calunnia era stabilita la pena del taglione (C. 59.) Severissime erano le pene comminate contro la rapina sulla strada e contro il furto. La morte era in flitta contro'la prima

; la'morte pure contro il secondo nei seguenti casi, cioè : se il furto o saccheggio erasi commesso in danno di monasteri, ospitali ed altri luo ghi pii ; sopra un oggetto del valore superiore alle L. 100; per la terza volta sopra un valore sorpassante le L. 25. I primi furti sorpassanti le L. 25 portavano la fustigazione ed il bando ; i secondi Y aggiunta del l' estirpazione di un occhio. Il manutengolo ai furti ve niva multato. In esso si presumeva il dolo, quando avesse comperato l 1 oggetto furtivo

per la metà del suo valore. 11 castigo dei furti minori era rimesso all' ar bitrio del giudice.,( G. 91. 92. 98. 101.) I furti do mestici, se lievi, venivano abbandonati alla disciplina del capo di famiglia; se gravi, si procedeva soltanto ad istanza di esso, ed il di lui perdono troncava la procedura in qualunque stadio. Era anche in di lui facoltà di custodire per ventiquattro ore in privata de tenzione un servo ladro, e poscia o dimetterlo o de nunziarlo air autorità pubblica. ( C. 49. 54, )

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Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 18 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
principio ogni scola o maestranza era soggetta alia ititela o ispezione d'un officiale o sindaco 'del Comune ; più tardi potè eleggersi il rettore o capo dal proprio grembo. Durante gran parte del medio evo i singoli diritti governativi o regali erano considerati come divisibili, indipendenti gli uni dagli altri e di libera cessione o conferimento, non già come emanazione e necessario attributo di un unico potere di stato. Queste idee tro varono la loro espressione anche nella legge e nel

co stume. Ä differenza del diritto romano, che non cono sceva altro possesso che di cose, il diritto feudale o germanico ammetteva possesso di oggetti incorporei, di disposizioni e privilegi governativi. Ciò derivava dal concetto dell' autocrazia nel medio evo, che si estendeva a tutti i possessi fondi arii. e dalla immobilità del ca pitale, che allo Stato rendeva impossibile il tenere in mano l- amministrazione dei differenti regali. Però ogni ufficio aveva natura di feudo ; f infeudato era nel suo

circolo indipendente, e le funzioni dell'ufficio suo sti- mavansi appartenenze del suo diritto. Tutta f ammini strazione del regno o dello stato sminuzzavasi in una quantità infinita di feudi e subfeudi, posseduti sovente di terza o quarta mano, e solo uniti da un idea astrat ta, dal presupposto che Vimperatore ne fosse 1' arbitro, il possessore supremo ed universale , e dal vincolo mo rale del giuramento di fedeltà o d omaggio. Le città, in cui vigeva per un tratto di tempo lo stesso sistema

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Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 42 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
XL queste cessioni, oltre la loro nullità, portavano la pena dell' estinzione delie azioni cedute e d'una multa eguale al valore delle medesime, tanto pel cedente quanto pel cessionario, e per chi vi avesse avuto parte. (C. 91.) Anche i crediti usurarli erano spogliati d' ogni azione legale e puniti d*una multa corrispondente al quadruplo del loro importare ( C. 68. ) Lo Statuto non esprime quali siano gli estremi dell' usura ; ma ne tro viamo la spiegazione nella Costituzione del cardinale

Carlo Madruzzo dei 15 gennajo 1609, io appendice allo Statuto medesimo. Questa dichiara usurarli in pri mo luogo tutti i mutui con interessi non costituiti a norma della Bolla di Pio V del 1569 « Cum onus etc.» Tali erano i cosidetti contratti di censo, e consistevano nella compera d 1 un' annua rendita sopra un fondo, cor rispondente al cinque per cento del capitale sborsato in effettivo denaro; giusta la dichiarazione del cardi nale Cristoforo Madruzzo dei 19 gennajo 1545. Questi capitali erano

irrepetibili da parte del creditore, men tre restava sempre in facoltà del debitore di affrancare il fondo, restituendo il capitale. Aveva questo contratto la particolarità, che F azione derivante dann stesso era puramente reale verso il fondo censito, e punto perso nale verso il debitore: per tal modo, se deperiva il fondo, era estinto lo stesso capitale. E qui convien ri marcare, che le disposizioni sui censi, secondo la Bolla di Pio ¥, erano state universalmente accolte e messe in pratica in Italia

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1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 35 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
Lo Statuto non si occupa del matrimonio, abban donandolo intieramente alla legislazione canonica, e si limita alle relazioni risguardanti i beni fra i conjugi. 11 marito, rappresentando la moglie, prestava per lei il giuramento di vassallaggio (C. 118); i beni da essa acquistati, durante il matrimonio, si presumevano del marito (Cap. 77); gli interessi dotali si calcolavano .al sei per cento (C. 83); la moglie non poteva nè alie nare, nè donare cosa alcuna, se non avanti il Podestà ed alla

presenza di tre suoi prossimi agnati, o, in man canza di questi, di tre cognati. ( C. 85.) Onde evitare le defraudazioni in danno dei creditori del marito, si dichiaravano nulle le dazioni in pagamento alla moglie, fatte senza intervento del Podestà e non rese pubbliche mediante proclama (C. 78); d'altronde riserbavasi in ogni evento ai creditori il diritto di pagare alla moglie le di lei doti, e di farsi cedere le ragioni di essa sui beni del marito. (C. 79.) Rapporto ai figli, bastava la fama

pubblica a fon dare la presunzione della legittima paternità. (C. 88.) Si raggiungeva la maggiore età, a norma del gius comune, cogli anni venticinque (C. 5. 76); ma se un figlio di famiglia, maggiore di anni venti, esercitava un' arte o un negozio, egli poteva validamente contrarre obbligazioni; anzi il padre doveva sussidiariamente sot tostare alle obbligazioni del figlio, quando non avesse previamente manifestata al Podestà la sua volontà in contrario, e questa dichiarazione non fosse stata resa

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Kategorie:
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Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 62 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
— LX Al veneficio era inflìtta la pena di morte col fuo co; ed al semplice attentato, anche remolo, V amputa zione della mano , il bollo sulle guancie ed il bando. Quantunque cotesto crimine appartenesse alla clas se di quelli immediatamente diretti a danno del privato, la legge lo abborriva talmente che, facendo un'ecce zione dalla regola generale, escludeva per esso il be neficio del fare la pace ; e sotto questo rapporto era eguagliato al parricidio. La vendila dei veleni era

se verissimamente interdetta. (C. 53.) L 5 omicidio proditorio importava la pena di morte, ammesso però il beneficio del fare la pace con due prossimi parenti ed eredi dell' interfetlo, quando non fosse il caso del parricidio, o d'omicidio di congiunto fino al quarto grado di computazione canonica. (C. 97.) Non si presumeva la premeditazione, e la presunzione militava per F uccisione, per servirmi d'un termine della moderna giurisprudenza. (C. 56.) Fra più accusati si applicava la pena dì morte solamente

a colui che dalle prove appariva più verosimile essere l'uccisore. (C. 56.) L'attentalo contro una persona, mediante sparo d'un'ar- me da fuoco, avea per pena F amputazione della mano ed una multa. (G, 57.) Le ferite, le percosse, le ingiurie recavano pene pecuniarie, a seconda delle varie lor gradazioni, e l 'am putazione della mano, se il feritore era mascherato e si spargeva sangue. (C. 6—15. Zi. 79. ) Doppia era la pena se F offeso apparteneva alla famiglia del Ve scovo, del Podestà, Vice-Podestà

o Capitano del Ve scovo ; e qualora vi fosse stalo spargimento di sangue,

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Kategorie:
Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 435 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
venienti dall'indole italica degli abitanti, (i) Diffalli le leggi rovere tane s' informano a lutti i principi! della nazione, alla quale per origine, per lingua e per costumanze appartengono. Ne è fondamento prin cipale il diritto romano, con qualche mistura dei Ca pitolari di Carlo Magno e de' suoi successori. Vi è trasfuso in tutta la sua buona sostanza lo Statuto di Trento, salve le modificazioni dettate dai cambiamenti delle condizioni municipali nel progresso del tempo, e salvo pur anche

un qualche miglioramento nella di zione e nelF ordine logico delle materie. L'autonomia del Comune vi rimane inviolata nella sua essenza ; ma la speciale relazione politica di Rovereto dovette por tare necessariamente una diversità nella costituzione del corpo morale. Rovereto, terra 'originariamente sog getta a signori feudatarii del Principe Vescovo di Trento, indi al Dominio Veneto , non poteva avere a capo un Magistrato Consolare, come n' era insignito Trento, città una volta autonoma, poi quasi

libera sotto la (1) Una lettera pubblicata dal doge Francesco Foscari (27 Ottobre 1445) inculcava al podestà veneto di non ledere i privilegi e le consuetudini del Comune di Rovereto e della Velie Lagarina. Questo principio fu seguito con tale conse guenza, clie a proposito di un reclamo della città contro l'or dine di servirsi esclusivamente del sale dell'appalto di Ve rona, venne ingiunto al podestà di Rovereto ed al capitano di Verona di esaminare diligentemente la cosa, e, verifican dosi una

lesione delle vecchie consuetudini o privilegi, loro imponevasi la rivocazione di quel decreto; ciò che avvenne diflatti, mediante proclama dei magistrati suddetti, in data dei setto del successivo Novembre.

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1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 23 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
con altre città della Marca contro le pretese del loro vescovo e le vessazioni di qualche suo feudatario par lano abbastanza i documenti di quella età. Una restri zione notevole delle libertà municipali avvenne effetti vamente in Trento nei primi anni del secolo decimo- terzo , sotto il vescovo Federico di Vanga, che unì a quello del contado il dominio temporale della città, la quale, lacerata da interne fazioni, gli si diede volonta riamente, a patto però che rimanesse in vigore l'or dine

ed una parte della primiera autorità del Comune. Ed è assai verosimile che in questa occasione si rior dinassero le varie leggi c le buone antiche consuetudini della città, nella stessa guisa che il vescovo raccoglieva dal canto suo in un Codice, dal suo nome detto Van* ghianoy pubblicato con opportune annotazioni dal ciliar, Rodolfo Kink nel 1852, i diritti della sua Chiesa e de' suoi fedeli, e gli ordinamenti delle miniere, che sono i più antichi d'Europa. Di questa prima compi lazione regolare

dello Statuto di Trento non ci resta che una povera traduzione in lingua tedesca, fatta un secolo dopo per uso privato d' un feudatario allemanno ; susseguita da quella dello Statuto del i 558. Malgrado alla restrizione surriferita, fra le prero gative della città di Trento, riconosciute dai vescovi susseguenti, dagli imperatori, dai loro vicarii, dai conti del. Tirolo avvocati della Chiesa, e dai varii signori che occuparono per qualche tempo il dominio del prin cipato trentino, molto rilevante era

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1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 46 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
-— XL1V l'appellante produrre il suo libello al giudice delle ap pellazioni assegnatogli. Entro sessanta giorni, se l'og getto della causa eccedeva il valore di ragnesi o fiorini del Reno, cento, altrimenti entro trenta giorni, si pre sentavano air udienza del secondo giudice le deduzioni, e si chiudeva la causa. LT appellante ripeteva poi dal no taro copia del processo, e dentro otto giorni la pre sentava al giudice, al quale incombeva di proferire la sentenza nel termine di quindici giorni

. In ultima istan za pronunciava il consiglio aulico del Principe. (C. 7— m 51—55.) Il D. re Giuseppe Rapp, nel suo trattato intorno agli Statuii tirolesi, si scaglia contro questa procedura, ch'egli chiama lunga, strisciante, costosa, labirinto di vie torte e tenebrose, aperte solo all' arbitrio ed alla ingordigia dall' imprevisione e dal difetto delle statuta rie prescrizioni; e si diffonde a narrare i disordini e gli abusi che doveano aver luogo in tutti gli stadii del processo. Io sono del tutto

alieno dal difenderla, ed ancora più dal proporla come modello ; ma non posso neppure ravvisarvi tutte e così spiccanti le censurale enormità. Vedo fissate tutte le fasi del processo, sta biliti i rispettivi termini, determinato T ordine delle de duzioni c della produzione delle prove, e vedo perfino decreti severi e minacele di multe al notaro ed al me desimo Podestà, se non osservavano le forme ed i ter- mini. E verosimile che nella pratica siensi introdotti degli abusi; ma è pur possibile, che

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1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 427 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
gm. allorché venne occupala dagli imperiali. Tre giorni dopo, dorelle rendersi a patti la rocca . A paesi circon vicini seguirono tosto l'esempio di Rovereto. • Pervenuti di questo modo sotto la signoria di Casa d'Austria e aggregali alla Contea del Tirolo, i Roveretani ottennero da Massimiliano la conferma delle domande o capitoli che gli aveano proposti al momento della lor dedizione, e poscia quella degli Statuii e pri vilegi coi quali furono retti dalla Signoria di Venezia; Statuti che

durarono, colle modificazioni volute dai tempi e con alcune addizioni imposte dai principi, fin quasi ai dì nostri, A coleste vicende politiche, che abbiamo a larghi iratii delineate, corrispondono più o meno perfettamente le forme della legislazione roverelana. Ma il rapporto medesimo non ha luogo, quanto allo spirilo o all'in tima natura di essa, proveniente dall'origine, dalla nazionalità, dalle tendenze speciali degli abitanti, dalla qualità del suolo e del clima, dalle tradizioni, dai varii

elementi di civile e materiale coltura. Cadendo i primordi di Rovereto in pieno medio evo, anzi nel l'epoca del declino del feudalismo, frenato nelle sue enor- mezze dall' autor Uà dell'Impero- e da quella della opi nione, temperato dall' influenza delle signorie vescovili, e combattuto sistematicamente dalla sorgente democrazia dei Comuni, è ben naturale, che quella piccola terra, legata ad un feudo episcopale, assumesse di preferenza i principi i regolatori della giustizia e dell' ordine, con segnati

nello Statuto di Trento, eh' era frutto dell- espe rienza di secoli della prima e più antica città del sub alpino e italiano paese, il quale ha nome da essa.

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Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 419 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
molle belle borgate , di villaggi e castella così al piano che al monte , lungo amendue le rive del fiume, sulla destra del quale, ai tempi romani, correva la via mi litare, che per la Rezia congiungeva il Po col Danubio. Sulla sinistra di esso sorgeva, sin dall'epoca romana, il castello di Liei ana o Lizzana, distrutto dai Longo bardi, poi dal conte di Lagare rifabbricato, ed ampio così da poter ospitare nel 1014 V imperatore Arrigo iL che dall'Italia r itornava in Germania. Fu più tardi

infeudato dai Vescovi di Trento ad una famiglia che si nominava da esso ; quindi ai signori di Castel bar co. famiglia anch'essa paesana, uscita dalle ministeriali, subito dopo la istituzione del Principato. Dalla giù- risdizione di Lizzana dipendeva la tcrriceiuola di Ro vereto, situata -in sulla sponda destra del torrente Leno, all'imboccatura di Vallar sa. Il nome di Rovereto riscontrasi per la prima volta nelle carte pubbliche verso la metà del secolo duodeci mo. Nei primi decenni del secolo

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Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 65 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
destra e della lingua. ( C. 5. ) .La falsificazione del sigillo del Principe, del Co mune, o di persone ragguardevoli, di scritture pubbli che, o di scritture formanti piena prova, era colpita dalla pena del taglio della mano destra e di multe cori varie gradazioni. La sola produzione in giudizio di falsi documenti avea multa o carcere ad arbitrio del giudi ce, ed anche il taglio della mano. ( G. 55—57. 75. ) La falsa testimonianza, o la subornazione alla stessa in una causa criminale, portava

al falso testimonio F ap plicazione della medesima pena destinata al reo prin cipale, quando la pena era corporale. Se la pena per quest'ultimo era pecuniaria, doppia era quella pel falso testimonio. Nel caso che l'assoluzione dell' imputato fosse stata conseguenza della falsa deposizione, v' era anche raggiunta del taglio della lingua. Eguale csa- cerbazionc ed una multa corrispondente al dupplicato valore dell'oggetto della causa avea luogo, se la falsa testimonianza erasi prestata in una causa

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Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 9 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
del Magistrato Consolare di Trento, e ammessa dal Giovanetti e da altri, che, in virtù della donazione suddetta, il vescovo avesse solamente il governo del contado trentino, e non quello detta città, rimarrà sem pre inconcusso il fatto indubitabile dei diritti e degli obblighi rispettivi tra i soggetti e il sovrano, implici tamente contenuti nel titolo del diploma, che conferiva ai vescovi la potestà di governare il paese per modo di benefìcio, appunto come nei tempi trascorsi, in nome dei

commovimenti, e di difenderlo da esterne ag gressioni: obblighi che, confondendosi posteriormente col feudo, per la lontananza o debolezza del signore diretto, si convertirono in veri atti di beneplacito, hi principio il potere legislativo risiedeva nella sola auto rità dell' Impero, rappresentata dai grandi sotto diversi nomi nelle diverse provincia, i quali in seguito se ne (irrogarono la massima parte, il potere amministrativo, ovunque non esistesse la servitù colonica immedesimata cotta proprietà del

suolo, risiedeva per lo più nel Co mune , del q Ua iß erano sacre le leggi e le consuetudini, che per gli individui e le corporazioni si traducevano

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Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 439 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
sindaco, diversi edili, distrcttori (districtores) e cinque saltuari. Componevasi il consiglio generale di no membro di ogni famiglia di cittadini portante i pubblici pesi, e precisamente del capo della famiglia, o, in caso d'impotenza del medesimo, del suo figlio maggiore, che avesse però passata l'età d' anni ventuno. Radunavasi questo consiglio sotto la presidenza del pretore a giorno fisso » cioè ogni anno nel pom- meriggio della festa della Santa Croce ( 5 Moggio ) nel palazzo pretorio

, previo invito nel dì precedente per opera degli officiali del Comune, ed al suono della campana, all' ora stabilita. L' assenza non legittimata portava la multa di tre lire. Oggetto della riunione era la scelta del minore consiglio, di quello cioè dei trentuno. Ciascuno dei cittadini comparsi proponeva separatamente (ad aures) le persone da esso ritenute più meritevoli della pub blica confidenza; ed era di regola che i quattro prov veditori fossero gli ultimi ad esternare il loro avviso. Si passava

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Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 11 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
e attenente alle condizioni del sito e alle tradizióni del popolo ehe lì abitava. E questa causa a noi sembra non potersi trovare in altro, che nett' ordinamento già ben radicato della nostra gente a comune, e nello smi nuzzamento del possesso fondiario. Il sistema comunale, che ostava di sua natura all' assoluto dominio, e la mancanza di latifondi, che impediva la concentrazione detta ricchezza e la dilatazione della servitù colonica, portavano seco i grandi vantaggi, che le proprietà fos sero

più suddivise, e più generale un certo grado di agiatezza, e con esso più intenso il sentimento d' indi pendenza, e quindi folli i mezzi morali e materiali alla tirannia usurpatrice. Queste considerazioni abbia mo premesse, se non per dimostrare a evidenza, almeno per arguire con ragionevole fondamento, che il vescovo non era assoluto sovrano, ma solo governatore del prin cipato trentino, e quindi obbligato a rispettare e a dif fondere le leggi e le consuetudini già stabilite. Prima di esaminare

la relazione in cui i Comuni trentini si trovavano col Vescovo e cotte famiglie feu datarie e ministeriali, o, come diccvasi, della nobile macinala di S. Vigilio, sarà bene di gettare uno sguar do sulla politica partizione del nostro territorio ni quel- l'epoca, il ducato, o marchesato, o comitato di Trento, secondo il decreto di donazione del 1027, si estendeva sino ai confini della diocesi. Nel 1028 la Chiesa di Trento era stala investita eziandio della contea di Boi- giano f c f /e gj aceva iißi

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Seite 20 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
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Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
XVI11 delle torri, dei ponti, delle strade e delle fontane pub bliche. La tendenza dell'autori là comunale o del Con siglio civico a sottomettere insensibilmente alla sua vi gilanza tutti i rami dell' amministrazione pubblica si dimostrò ben presto così nel fissare di proprio moto le misure ed i pesi„ come nel determinare il valore ed il corso delle monete ; facendo campeggiare, rispetto al vescovo, la buona ragione d'impedire che iproprietari-i di zecca non usureggiassero a danno del traffico

e del commercio, alterando l'intrinseco dei metalli» Sembra però potersi dedurre da fatti e da documenti, di'cui parleremo in seguito, che sin verso la fine del secolo duodecimo il regale della moneta fosse per lo meno diviso tra il vescovo e il nostro Comune. Il quale, a imitazione dei Comuni più forti e più energici dell'I talia superiore, verso la metà dello stesso secolo, polea vantare di reggersi quasi aiUonomicamente , e di aver tolta gran parte di quella barriera posta dalla nascita tra

le diverse classi dei cittadini, che in Germania non fu levata che parecchi secoli dopo, ed anche imperfetta mente. Ad onta della sua posizione infelice tra Italia e Germania, che l'esponeva a contribuzioni forzose e alle molestie della comitiva imperiale, durante le fre quenti calale, ad onta delle ampie prerogative del ve scovo, delle immunità del clero, e della tracotanza dei feudatarii, la città di Trento, retta da Consoli, seguiva alacremente V impulso dato dai Comuni lombardi , al largando la sfera

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