¬Un¬ poeta politico in Germania sul principio del sec. XIII (Gualtiero di Vogelweide) : saggio storico-letterario
, ma dallo « stesso » motivo, ossia, per dirla colle parole del Ricgcr, la presento « nuova edizione » poteva esser venuta su bito dopo la prima. — Piuttosto, se non m 1 inganno, quel cri tico avrebbe potuto rinforzavo la sua congettura colla seguente considerazione. Nella strofa di cui trattiamo, si fa sentire ai preti che invece di voler usurpare i diritti de’laici pensassero un poco che i loro ricchi possessi non appartenevano loro ab eterno c ch’ossi erano anzi una volta poverissimi; quindi si pub
facilmente sottintendere che quello di’è stato dato, può anche esser ripreso, demeritando il beneficato. (Un imperatore pub 'disfare ciò che ha fatto un suo predecessore.) E nelle due poesie che vengono qui subito tradotte e che si riferiscono senza dubbio alcuno a’tempi di Federigo, vediamo espressa dii ara meli te quella idea sottintesa, nella minaccia, cioè, c nel consiglio dato all’imperatore di toglier loro i beni. — Scritte queste con siderazioni, vidi che audio il Paul (p. II, però senz’ alcuna