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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 209 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
Intervento del Prof. Lorenzo Vasanelli Questo discorso su razionalità e irrazionalità mi lascia, in quanto uomo di scienza, un poco turbato, anche se mi rendo conto che non si puó ridurre l’uomo a razionalità. Noi scienziati stiamo imparando a scoprire la complessità, che, nel caso particolare della formazione, vedo sia come multidimensionalità dell’uomo - che ovviamente è ra- gione, è sentimento, è diaframma -, ma che è anche una complessità dell’esterno; quindi, quel condizionamento

dell’esterno è in realtà la somma di tante piccole cause, ognuna con la sua razionalità, che peró, sommate in maniera complessa, dà quello che poi è l’inatteso, il non prevedibile. Come si pone la pedagogia rispetto a questo? Replica del relatore Quanto significato dal Professor Signore induce a riflettere su quella che potremmo definire lo specifico della razionalità pedagogi- ca, o per meglio dire della razionalità educativa. Osserverei che non si tratta di una razionalità “debole” o minimalistica

, e bensi di una razio- nalità aperta e dinamica, le cui ambizioni esigenzialistiche trascendo- no quelle della ragione “geometrica”. In anni lontani ma non lontanis- simi fu tentata un’operazione riduttiva che sottoponeva le proposizioni filosofiche, ed anche quelle costruite con le risorse del “eommon sense”, alle condizioni “di senso” e ai protocolli della “sensicità” lo- gico-formale. Trattando di questo potremmo dire che cosi come si ebbe a parlare di “significato del significato” (“The meaning

of me- aning”) si potrebbe anche parlare del “senso del senso”. Giacché c’é ovviamente una “sensieità” della proposizione “sensata” e verificabile e una “sensicità” che trascende le formazioni linguistico-proposiziona- li e apre altri orizzonti. Cosi si puó parlare del “senso della vita”, del “senso della sofferenza e del dolore” e, non da ultimo del “senso della conoscenza e della scienza”, del “senso della stessa filosofia” o della 185

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 62 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
realtà, queste vengono private del fondamento stesso, dal quale rica- vavano il loro senso e il loro significato, Inoltre, unicamente se la teoria rimane agganciata al mondo deH’esperienza, non si trasforma in ideologia e mantiene cosi la sua capacità di adempiere al proprio compito di orientare l’esistenza. Come scienza, che indaga sui principi ultimi della realtà e sui fondamenti del conoscere, compito della filo- sofia diventa pertanto quello di rendere l’uomo cosciente del suo vi- vere

entro Torizzonte del mondo e di indurlo ad esplicitarne la presen- za nei concetti e nelle teorie, che egli di volta in volta elabora. La “coscienza dell’orizzonte” del mondo si rivela, perció, la condizione indispensabile di ogni vera conoscenza.» (8) Come terreno di tutte le nostre esperienze, il mondo è «per noi già da sempre quella realtà, nella quale la conoscenza ha già compiuto la sua opera nella molteplicità delle sue forme» (9) , Mondo e soggetto sono dunque due entità, che si integrano

a vicenda, e in questo senso Husserl parla di “storia del mondo”, intendendo con questa espressio- ne, che il contenuto di senso del mondo è costituito dalle “sedimen- tazioni” dei significati, venuti emergendo lungo la storia ad opera dell’attività di una “soggettività” strutturalmente coimplicata nel mon- do stesso. Ció significa che anche le teorie filosofiche, in quanto espressioni dell’attività del soggetto, poggiano sul mondo come terre- no di tutte le nostre esperienze e implicano il riferimento

alla condi- zione storica dell’esistenza personale, la quale è «profondamente intri- sa del divenire storico-spirituale» (i0) . Ne deriva allora che il filosofo puó ritenersi “pensatore autonomo”, e quindi libero da pregiudizi, nella misura in cui prende coscienza della eondizionatezza storica dei suoi concetti, in quanto interpretazioni del mondo da lui esperito. Quando dunque il pensiero, nel sedimentarsi in concetti, di cui la filosofia si deve necessariamente servire, si concepisce svincolato

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
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2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 379 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
, che puó avere anche un carattere puramente indivi- duale e quindi solitario, ma un attivo procedere che ha bisogno di un supporto organizzativo, cioé di istituti di ricerca. Se progettualità, operatività e organizzazione sono i caratteri fon- damentali della scienza, allora appare chiaro che proprio l’attività in quanto procedimento è in essa Lelemento fondamentale: “Che cos’é che si annunzia nell’estensione e nell’approfondimento del carattere di istituto della scienza? Nient’altro che

Lassicurazione del primato del procedimento rispetto all’ente (natura e storia) che, di volta in volta, è oggetto nella ricerca” (6) . Con questo primato del procedimento Hei- degger ha individuato, a nostro avviso, la vera radice dell ’ artificiosità della scienza, e cioé la sua tendenza a manipolare l’ente, facendo prevalere l’operatività scientifica rispetto ad esso. Proprio per questa operatività poi la scienza tende al dominio della natura, la certezza nel calcolo tende alLassicurazione nella previsione

del decorso ulteriore dei processi naturali, cosicché essa trapassa senza discontinuità nella tecnica, che non è qualcosa di accessorio e di estrinseco rispetto alla scienza ma ne costituisce la naturale destinazione. Nella tecnica l’artificiosità diventa fattore di disturbo degli equilibri naturali, il che fa sorgere i problemi ecologici attinenti alla conservazione dell’ambiente naturale e aH’equilibrio fra l’uomo e il suo habitat. II primato del procedimento - o potremmo anche dire del metodo

- sull’oggetto è poi il primato del soggetto sull’ente, il che significa che i fondamenti ontologici della scienza moderna vanno ricereati in una filosofia che non pone piú al centro la sostanza ma la soggettività, come è accaduto nel pensiero occidentale a partire da Descartes: “La scienza come ricerca si costituisce soltanto se la verità si è trasformata in certezza del rappresentare. È nella metafisica di Cartesio che per la 355

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 237 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
si vorrebbe almeno contribuire attra- verso una corretta impostazione del problema, nella convinzione che compiere quest’opera di precisa individuazione dei termini del proble- ma rappresenti già, un non marginale contributo alla sua soluzione. 3. Un primo caso di progressivo ampliamento dei “diritti delEuomo” ai non (non ancora) viventi - o meglio a coloro ai quali tradizionalmente il diritto non ha finora riconosciuta piena dignità di persona - è rappresentato dalla spinta in atto nella legislazione

di vari paesi, ed anticipata da non poche enunciazioni giurisprudenziali, alla formalizzazione dei diritti del concepito, sino ad ipotizzare una sorta di “carta dei diritti dell’embrione”. Già il diritto romano aveva in qualche modo anticipato questa particolare ed un poco anomala fatti- specie di “diritti senza titolare” (piú propriamente senza titolare rico- nosciuto pienamente come persona, e cioé come “soggetto di diritto”) allorché aveva dettato norme in materia di eredità e individuato la figura

del “curatore del ventre” (materno), ma in realtà “curatore del concepito”. In questa linea si colloca il riconoscimento del diritto alla vita già a partire dal concepimento, in una linea anticipata da alcuni orientamenti dalla giurisprudenza. Queste varie estensioni del “diritto alla vita” incontrano tuttavia un limite ben preciso: che la vita sia in atto, sia pure allo stato embrionale. Lo spostamento avviene dai “nati” ai “non ancora nati”; ma si tratta pur sempre di viventi. Non si sottrae

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 274 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
. Prima ancora della morte del presidente degli Stati Uniti i rapporti cominciano ad essere attraversati dal crescente disagio degli Stati che fanno parte delParea liberaldemocratica di fronte all’occupazione totalitaria del potere da parte dei partiti comunisti legati all’Unione Sovietica nei paesi dell’Europa centroorientale invasi dall’Armata Rossa. Dopo la morte di Roosevelt, il solo degli statisti occidentali che sapeva tenere i contatti con Stalin, il processo di dis- senso si aggrava fino

ad arrivare alla “giierra fredda”, vale a dire al confronto globale tra due aree attorno alle quali si raggruppano, a diversi livelli, tutti gli Stati del mondo. Non è ancora la globalizzazio- ne, ma è certo un passo in avanti verso la sua realizzazione, dopo l’“anarchia internazionale” policentrica degli anni Venti e dopo Pabbozzo di formazione di quattro aree tra il 1935 e il 1945. 6. Verso la globalizzazione. Con un processo che dura quasi mezzo secolo, l’emisfero occiden- tale del sistema bipolare del

mondo emerso nel 1945 sembra riportare la vittoria, con il crollo interno, non provocato dalle armi dell’avversario, di quell’Unione Sovietica che era stato il nucleo di aggregazione politica e ideologica del blocco comunista (1989 - 1991). Un osservatore dell’epoca, lo statunitense di origine giapponese Fuku- yama, proclama senza esitazione la “fine della storia”, nel senso dell’affermazione definitiva ed universale del principio della libertà. Questa affermazione è anche una dichiarazione

di “globalizzazione”: dopo la “caduta del muro di Berlino” (9 novembre 1989) nessun osta- colo potrà ormai frapporsi alla circolazione mondiale delle persone, delle idee, delle scoperte e delle novità scientifiche, della produzione, 250

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 284 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
Dio”. Delegato, ma non reggente in quanto la sua grandezza e il suo potere non possono coincidere con l’onnipotenza divina: se egli è coscienza, non può essere autoeoscienza del mondo in quanto nè Tha creato nè lo conserva (anche se lo può distruggere, con atto di follia nichlistica di fronte a Dio). Se tra l’origine e la storia del mondo vi è un mediatore che è l’uomo che, fatto di mondo e nato nel mondo, pur partecipa di un rapporto speciale con Dio, cosi tra Dio e l’uomo esiste una

mediazione di chi partecipa insieme della natura di Dio e dell’uomo: è il mistero - cardine della teologia cristiana espresso nei termini deirincarnazione. Cosi di passaggio in passaggio, e da termi- ne logico in termine logico, l’illimitata relazionalità del mondo e della storia si esprime sempre nei termini “binari” del rapporto che, a sua volta, perchè non sia vuoto, postula sempre un termine di mediazione. In altre parole ciò significa che il cristianesimo si svolge e richiede di muoversi in termini

nulla”, è altrettanto vero che “non chi dice ,Signore, Signore‘ entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre che è nei cieli”, che si esprime in prescrizioni ben precise. La chiave del metodo cristiano è posta nel motto: “una cosa fare, ma l’altra non trascurare” in uno scambio costante dove le virtu di Marta rinviano a quelle di Maria e viceversa. La difficoltà, individuale e sociale, di chi è alla sequela di Cristo sta proprio nella “binarietà complementare” per cui nessuno

è autorizzato ad assolutizzare la pro- pria posizione ma tutti sono invitati a porla in rapporto costante e complementare con l’altro termine del rapporto attraverso il ricorso costante a quell’Assoluto che è capace non solo di mediazione, ma di attribuire significato a qualsiasi pensiero e a qualsiasi azione. Se può esservi complementarità solo quando vi sia rapporto, il rapporto può nascere soltanto quando i soggetti presenti siano diversi 260

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 63 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
tra le dòxai orientata alla costruzione del logos, esso si sottrae dunque anche alla dimensione storica del suo processo di autorealizzazione, come apertura alla totalità del mondo, e si irrigidisce entro immagini chiuse, e per questo assolutizzate, del mondo, che assumono cosi un carattere mitico: la filosofia si trasforma, a questo punto, in un com- plesso di Weltanschauungen, con il predominio dell’ ,, artificiale ,, < Sradicata dal mondo, come terreno dal quale germina la sua vita

, la ragione si ritrova priva di ogni altro punto di riferimento che non sia essa stessa, e si stabilizza perció come “il metro di tutte le cose”, mentre il mondo diventa il “campo di sperimentazione ,, del suo potere. In quest’ottica, il grado di valore riconosciuto alla realtà è commisu- rato sempre di piu all’utilizzo che l’uomo puó fare di essa nel mani- polarla per piegarla ai suoi scopi; un atteggiamento, questo, che Hei- degger ha caratterizzato come Stellen, e che rispecchia la concezione della

dell’uomo, anche a livello etico-politico, è dimostrato dal riscontro che esso ha trovato nell’elaborazione dell’idea di Stato in Hobbes; è dimostrato inoltre dal fatto che, con Vico, il principio che “gli uomini possono comprendere solo ció che fanno, producono e costruiscono”, viene ad assumere il ruolo di asse portante della filosofia della storia (12) . Si tratta di una prospettiva del tutto opposta a quella di Aristotele - basti pensare al rapporto che egli istituisce tra physis e téchne -, quella

a cui ora la filosofia, dopo aver abdicato in modo ormai defi- nitivo alla relazione lògos-dòxa, perviene. Per un interprete autorevole del nuovo modo di concepire il sapere, quale è Galileo, la differenza tra natura e tecnica non è piú una differenza ontologica, aperta quindi a una mutua dialettica, che porti i due termini a riconoscere, pur nella loro distinzione, la loro integrabilità reciproca; la differenza tra natura 39

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 132 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
” ha prodotto, in una minuscola parte del mondo vivente, esseri che hanno piú o meno eapito che certe regole di condotta sono necessarie all’esistenza della società e hanno di conseguenza costruito un “germe rudimentale di giardino dell’Eden”. Fuori di questo, non c’é traccia di scopo morale. Non ha senso parlare di “etica dell’evoluzione”. Prendendo il termine “evoluzione” nel senso piü ampio, non c’é, né ci puó essere, niente del genere. L’idea che la dottrina dell’evoluzione possa fornire un fondamento

alla morale mi sembra un’illusione, un’illusione nata dalEinfelice ambiguità del termine “piú adatto” che compare nella formula “sopravvivenza del piú adatto”. Comunemente usiamo “piú adatto” nel senso buono, con un’implicita connotazione di “migliore”, e “migliore” tendiamo a prenderlo nel senso etico. Ma il “piú adatto” che sopravvive nella lotta per l’esistenza può essere, e spesso é, il peggiore eticamente (Huxley 1892, p. 568; cfr. 1893, p. 51). In natura, “il piú adatto” è designato tale

dalle circostanze. Se il nostro emisfero dovesse di nuovo raffreddarsi, la sopravvivenza del piú adatto potrebbe finire col far prevalere organismi sempre meno evoluti, come i licheni. Se itivece si riscaldasse, Eamena vallata del Tamigi diventerebbe inospitale per tutti gli esseri viventi che non fossero ca- paci di prosperare in una giungla tropicale. Non ha dunque senso cre- dere che, poiché nell’insieme animali e piante hanno perfezionato la loro struttura grazie alla lotta per Tesistenza, gli

uomini riuniti in so- cietà debbano rieorrere allo stesso mezzo se vogliono perfezionarsi. Si puó, invece, speculare sull’“evoluzione dell’etica”, cioé cercare di far risalire ad un processo evolutivo l’origine del sentimento morale. 108

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 236 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
GIORGIO CAMPANINI PER UNA NUOVA CULTURA DELLA RESPONSABILITÀ 1. Forte e impetuoso è stato, negli ultimi 250 anni, il cammino dei diritti dell’uomo: a partire dalle grandi “Dichiarazioni dei diritti” set- tecentesche sino alle varie “carte” internazionali del secolo (prima fra tutte la “Dichiarazione universale dei diritti delTuomo” del 1948) si è assistito alla produzione costantemente crescente di testi programmati- ci e qualche volta propriamente normativi che, se non sempre hanno avuto una

reale e generalizzata applicazione, hanno comunque segnato in profondità la coscienza civile delLumanità. Questo cammino si è svolto essenzialmente attraverso tre tappe. Si è iniziato con una generale affermazione dei “diritti dell’uomo” (eon- cepiti in realtà come diritti delLuomo maschio, del citoyen delLuomo borghese); si è proseguito con Lestensione di questi vari diritti a tutti (uomini e donne, maggioranze e minoranze, autoctoni e stranieri, alle une e alle altre etnie); si è infine cercato

di complctare questo insieme di enunciazioni programmatiche attraverso Lindividuazione nuovi di- ritti (dal diritto all’educazione del bambino al diritto alla salute dell’anziano) ed insieme di nuovi soggetti (ad esempio coloro che non si riconoscono pienamente nell’uno o nell’altro sesso o quanti, conce- piti ma aneora non nati, si situano alla soglia del riconoscimento pieno dei diritti). È presumibile che - sostanzialmente esauritesi, almeno ,a livello di enunciazione di principi, le prime due fasi, sarà

questa terza fase, e cioé questa nuova stagione dei diritti, il banco di prova su cui si misurerà Lattitudine del XXI secolo a dare il proprio specifico contributo alla cultura dei diritti dell’uomo. 2. Un problema del tutto particolare è rappresentato dai “diritti” (nella misura in cui di essi si possa propriamente parlare) delle nuove genemzioni, e cioé di coloro che non sono ancora nati o sono addirit- tura destinati a nascere in un tempo assai lontano, nel quale tutti i soggetti viventi di una

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 283 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
là delle scelte esclusivistiche storicamente compiute dal “popolo elet- to”, è portatrice di un monoteismo fonte potenziale anch’essa di un’universalità che non a caso, peró, trova terreno favorevole soprat- tutto nell’area romana in quanto non inficiata da irredentismo. La natura indiscutibilmente religiosa del cristianesimo rampollato dalla radice ebraica ma impiantato e prosperato nel terreno greco-romano è rivelata dal suo rapporto costitutivo tra creazione e creatore e tra re- lazione

spazio-temporale ed eternità che è l’aspetto permanente o provvidenziale dell’atto progettuale della creazione. La natura e la fenomenologia del rapporto rinviano a loro volta ad una “binarietà” costitutiva che però non é, né è può essere “dualismo” in quanto le aree e i soggetti viventi del rapporto sono diversi ma non contrapposti. In altre parole, Dio è diverso dal mondo cui, essendo frutto del suo pensiero e del suo agire, non gli si contrappone in quanto creatore che ama la sua creazione

, il “raccontatore”. II mondo creato, infatti, pur essendo per natura e per finalità diverso dal creatore, è sempre ad esso legato, per cosi dire addirittura intrecciato, per il rapporto provviden- ziale caratterizzato dalla mediazione. Altrettanto avviene per l’uomo che, provvisto di ragione e quindi di azione consapevole, è l’essere costituito come coscienza del mondo nella sua complessità ma anche nella sua totalità e nella sua unità. Se non ci fosse l’uomo con le sue speciali proprietà, il mondo (e per mondo

si intende l’universo intero) non avrebbe voce alcuna: tutto quanto esiste o è esistito sarebbe privo di storia e quindi di significato. La natura coscienziale, d’altra parte, costituisce l’uomo come l’essere mediatore tra Dio e il mondo in modo tale da essere in qualche modo delegato alla funzione provvi- denziale di Dio, come del resto è affermato chiaramente quando lo si definisce nella Genesi (1, 2) “fatto ad immagine e somiglianza di 259

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
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2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 384 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
quindi una svolta - l’opera di Capra ehe stiamo esaminando porta appunto il titolo The Turning Point - dal meccanieismo verso una nuova visione: “In contrasto con la concezione meccanicistica carte- siana del mondo, la visione del mondo che emerge dalla fisica moder- na puó essere caratterizzata con parole come organica, olistica ed ecologica ,,(18) . Si noti che per Capra Descartes col suo dualismo di res cogitans e res extensa è il principale responsabile del meccanicismo che ha dominato nei

sempre al sistema come elemento non puramente secondario o derivato <20) . Capra vede quindi Descartes alla base del razionalismo scientifico moderno, cosi come Heidegger vedeva la metafisica cartesiana del soggetto come fondamento metafisico della scienza moderna. Anche Heidegger poi in Die Zeit des Weltbildes pensava ad una svolta - il concetto di svolta, Kehre, è tipicamente heideggeriano - dalla visione quantitativa della scienza moderna attraverso il prodursi dello smisu- rato verso

la riscoperta deH’“incalcolabile ,,(21) . Peró l’unica menzione che si trova di Heidegger in The Turning Point è molto generica e si limita a porlo accanto ad Eraclito e a Spinoza come esponente di una visione olistica (22) . Un altro aspetto caratteristico della concezione di Capra è la con- vinzione che la fisica atomica, col suo superamento del meccanicismo e dei rapporti sostanziali, riconduca ad una visione del flusso cosmico quale si trova in antiche coneezioni orientali, in particolare nel taoi- smo

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 264 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
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spirito all’azione, con il continuo rischio, da allora sempre incombente, di una deriva moralistica, come tale sempre riduttiva, del cristianesimo. La spostamento sulla sfera temporale finisce cosi per provocare, oltre ad uno squilibrio che finisce per attenuare Piniziativa della Grazia, anche un’ipertrofia di quella che Cartesio designerà con la denomina- zione della res extensa, la “scienza delle cose”, misurabile ed attenta soltanto ai contenuti e alle strutture. Ciò è all’origine del primato della

, in concomitanza, tre primati: la scienza della natura nelTambito del pensiero, la tecnica nell’ambito della manipolazione del mondo e la politica nelLambito del governo della società. Di qui emerge la tendenza a scalzare la Chiesa dal ruolo che le era sempre stato riconoseiuto di alimentatrice della vita personale e sociale, non- ché di centro di aggregazione culturale e sociale quale modello capace di comprendere tanto la persona quanto i gruppi e le comunità che questa costituisce. Per conseguenza

, scaturisce anche la correlativa tendenza alla sostituzione dell’ufficio della Chiesa con quello dello Stato, la nuova Chiesa delLetà moderna. A partire da quell’autentica rivoluzione che è la proposta politica di Machiavelli all’inizio del Cinquecento, la cultura della secolarizza- zione integrale finisce per penetrare anche nella gestione della Chiesa, “politicizzandola”: non a caso, il Quattrocento e i primi decenni del 240

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 278 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
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permanente per portare gli islamici non solo della Palestina ma anche di tutto il mondo sul tavolo delle intese politiche intese al riconosci- mento dello Stato ebraico in cambio di forti benefici economici in materia di prezzo del petrolio, di scambi di merci, di libera emigrazi- one in tutto il mondo di gente musulmana, di difesa degli interessi religiosi dell’Islam in tutto il mondo. In queste trattative si delinea perfino l’abbozzo di una sorta di condominio spirituale nei termini

di una storia pregressa inaccettabile per qualsiasi popolo sia perché gli islamici, che anche storicamente si ritengono l’ultima e definitiva re- ligione universale, rifiutano di riconoscere un primato, sia pure soltan- to storico, a qualsiasi altra religione anche affine. Uesito di queste trattative, del resto finora mai interrotte, è per conseguenza assai magro e per certi rispetti addirittura ambiguo in quanto ad altro non è giovato che a rialzare il prezzo che per l’auspicata intesa devono pagare

Isra- ele, gli Stati Uniti e, sullo sfondo, gli elementi europei del blocco antislamico. Lungi dal conseguire la pace di riconoscimento tanto ri- cercata dagli israeliani, la situazione di stallo che è venuta a crearsi ha fatto si che quanto gli islamici ottengano sul tavolo delle lunghe e defatiganti trattative, a cominciare dagli aumenti consistenti del prezzo del petrolio, giovi in definitiva soprattutto a rafforzarne I’ala fonda- mentalistica. Questa, dopo aver infiammato Tlran con Tayatollah

Khomeini (1978 - 1979), si diffonde nelTAfghanistan e di li alle re- pubbliche asiatiche delTUnione Sovietica, contribuendo in modo de- terminante al crollo delTURSS come piu prossimo baiuardo del bloc- co antislamico. La resistenza all’espansione del fondamentalismo islamico è stata resa poi piu difficile dalla lotta ingaggiata soprattutto dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna contro il presidente dellTraq Sadam Hussein che, opponendosi con le armi all’ayatollah Khomeini, 254

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
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2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 310 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
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stagnation. Dans les périodes de régression générale, Íl semble que la vérité attende” In secondo luogo, Bachelard non affronta la vasta e complessa proble- matica del rapporto fra la scienza e i suoi condizionamenti (sociali, religiosi, politici), proprio perché é convinto che tali condizionamenti si situano esterna- mente rispetto ai condizionamenti dei valori razionali, gli unici che a suo avviso condizionano, devono necessariamente condizionare e dirigere il progresso scientifico. La città

scientifica é del tutto autonoma rispetto agli influssi sociali che possono provenirle dall’esterno e lo scienziato vive come individuo scisso in due dimensioni inconciliabili: poiché lavora nella città scientifica, ma vive nella città di tutti i giorni, lo scienziato é un uomo provvisto di due compor- tamenti: “La pensée scientifique actuelle se sépare, dans l’esprit m(me du sa- vant, de la pensée commune. Le savant est finalement un homme pourvu de deux comportements.” (Bachelard 1949, 104) Ora

della cultura. La premessa comune di entrambe queste assolutizzazioni del valore conoscitivo della scienza (quella del progresso scientifico necessario e quella della dinamica soltanto interna di questo pro- gresso) è la contrapposizione fra conoscenza comune e conoscenza scientifica, la quale trova appunto la sua radice ultima nella tesi del carattere artificiale e non naturale dell’oggetto scientifico. Proprio il tema della tecnica avrebbe in- vece potuto e dovuto condurre Bachelard a conclusioni

ben diverse. 3) In queste capacità fondamentali, fra cui quella consistente nell’uso del linguag- gio ordinario, sta un limite inevitabilmente posto ad ogni scienza, un limite che già Hugo Dingler aveva scorto e che é stato riproposto con forza dal cultura- lismo metodico di Peter Janich contro ogni forma di naturalismo, inteso in questo contesto come assolutizzazione scientista di questa o quella particolare disciplina scientifica. Cosi, ad esempio, le percezioni ordinarie debbono essere già

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
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2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 394 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
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‘ e ,normale‘ secondo la nostra attuale coscienza storica; ma i piü non hanno coscienza di questa attualità determinata storicamente e ritengono il modo di pensare eterno e immutabile. (9) È ovvio nel mio discorso, e nello spazio qui disponibile che non posso entrare nella discussione storica e concettuale del ruolo della natura nella filosofia; si noti peró una fondamentale congruenza di visioni e di opinioni relativa allo sviluppo della posizione e del valore che la natura come sollecitazione dell’uomo

è andata acquistando durante i secoli passati. È sufficiente qualche punto di riferimento e qualche tappa del pensiero ideologico. Una nuova valutazione è stata attribuita alla natura dalla filosofia dell’Umanesimo e del Rinascimen- to, culminante anch’essa in una dimostrazione del suo divino valore. Nasce in questo periodo, dopo Tascetica cristiana, che aveva abbassato la natura di fronte allo spirito, un nuovo senso dell’uomo come signore della natura, e la propensione baconiana per la scienza

naturalistica come rnezzo per tale umano dominio. 00 L’illuminismo interviene poi a escludere, o almeno, a ridurre l’anticopresupposto teologico, senzaperó eliminare tutte le tracce di un sapore religioso nella visione della natura. La piu tipica espressione di questa illuministica religione deila natura è fornita dall’atteggiamento del Rousseau, che neiia natura dell’uomo vede ogni perfezione morale. Egii pone quindi all ’educazione il compi- to di restaurare la freschezza spontanea di taie natura

liberandola daile deformazioni del costumef V) 370

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
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Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 193 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
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Capitolo riassuntivo in lingua italiana MONIKA SÀNGER L’EDUCAZIÖNE A UNA NUOVA RESPONSABILITÀ. COSCIENZA DEI VALORI E ATTITUDINE ALLA RESPONSABILITÀ COME PRINCIPI DI UNA FORMAZIONE ETICA INTEGRALE L’esigenza che ogni singolo debba partecipare, con la consapevo- lezza della propria responsabilità, alla costruzione del futuro (Expo 2000) diviene tanto piu urgente in questo inizio di millennio, quanto piü esteso è Pincremento della conoscenza scientifica e della potenza tecnica, quanto piú

il mondo si evolve nel segno della tecnica e della scienza applicata. I processi sociali e tecnologici hanno raggiunto un tale grado di complessità, che la responsabilità del singolo sembra diventare sempre meno rilevante, se non addirittura perdere ogni senso dinanzi alla drammatica acutizzazione della crisi ecologica. A tali sviluppi si aggiunge che in quasi tutti gli ambiti del mondo contemporaneo si va diffondendo la coscienza del fatto che, nella nostra epoca, le concezioni morali tradizionali non

funzionano piu, nella misura in cui i modi di vita e le istituzioni tradizionali tendono a perdere la loro validità. Tale processo emerge con chiarezza da una comprensione tecnica del mondo che perde progressivamente una pro- spettiva capace di ricomprendere I’intero, ossia: un’ottica olistica o integrale. Lo spirito del tempo pone, invece, Eaccento su una massi- mizzazione dell’utilità individuale che si orienta sui bisogni; nel domi- nio del radicale riferimento a se stessi, si dimentica che

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
Jahr:
2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 154 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
Artificio è stata la conquista del controllo del fuoco, primo atto di quella corsa verso sempre nuove fonti di energia, che ha portato allo sfruttamento intensivo dei combustibili naturali e fossili, fino ad arri- vare alle forme piú recenti di produzione dell’energia. Artificio è stata l’invenzione della ruota, come sistema per muoversi piu rapidamente, primo passo di quell’incessante corsa allo sviluppo dei mezzi di tras- porto che ci vede oggi non solo in grado di raggiungere in poche ore

qualunque punto del pianeta, ma addirittura capaci di muovere i primi passi nello spazio verso i corpi celesti a noi piú vicini. Artificio è stata ancora la produzione di nuovi materiali a partire dall’estrazione di metalli, quali il ferro, il rame, l’oro, dai minerali disponibili in natura, fino ad arrivare, grazie alle sempre crescenti conoscenze scientifiche, alle piú moderne materie plastiche. Artificio è stato lo sviluppo della parola e del segno come strumenti di comunicazione interpersonale

a tutte le altre specie che popolano il pianeta, è stato il filo conduttore di uno sviluppo che ha portato l’uomo ad essere, attraverso i millenni, la specie dominante. Per analizzare l’incidenza delle attività umane sull’equilibrio tra uomo e natura, seguiremo questa schematica suddivisione, esaminan- do separatamente i diversi problemi: i problemi dell’energia e del tras- porto, i problemi dei materiaii, il problema delle comunicazioni ed il problema della manipolazione della materia vivente

. L’energia ed i trasporti Dalla scoperta del fuoco il problema dell’energia è stato un punto centrale nello sviluppo umano. Dopo aver osservato la generazione del 130

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Kunst, Archäologie
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2002
Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 199 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
, nel razionalissimo Pascal, dello spirito di finezza allo spirito di geometria; la reazione romantica al razionalismo illumi- nistico; la tesi schopenhaueriana della “grundlose erkenntnislose Wil- le”; la critica kierkegaardiana del “positivo” della scienza e della filo- sofia; la denuncia marxiana degli inconvenienti della razionalizzazione ideologica; Fatteggiamento di Nietzsche che definisce la ragione “ein bös Geschàfte”, dichiarando di preferirle “Gesang und Scherz und Liederspiel” ecc., fino

alle contemporanee teorizzazioni dei limiti del razionalismo etico (Juvalta) alla valorizzazione del “sapere tacito” (Polany) e alla “ribellione” alle logiche iperrazionalistiche e “cogenti”(cfr. i teorici del cosidddetto “pensiero debole”). Del pari non possono essere disinvoltamente liquidati e disattesi i richiami cristiano-cattolici alla povertà dello spirito e ai valori della fede. An- che in ambito protestante si è configurato a suo tempo un “sentimen- talismo” non riducibile alla metrica della razionalità

calcolante, con le ben note conseguenze per gli sviluppi della cultura e della filosofia europea degli ultimi tre secoli. In alcuni casi la critica della razionalità si è caratterizzata come critica dello scientismo e del logicismo, in altri ha inteso accennare a livelli piu alti e piú autentici di compren- sione e di apprezzamento della realtà. Da San Paolo ai già citati Scho- penhauer, Kierkegaard e Nietzsche, a Bergson e Wittgenstein, in un arco di tempo di quasi duemila anni, questi motivi sono stati

ciclica- mente riproposti. Trattando del dualismo di nomotetico e idiografico E. Troeltsch ebbe a scrivere, nel 1903, che ogni fatto storico resta 175

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Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 266 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
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Intern-ID: 615267
a dire attraverso i diversi elementi ehe culminano nella visibilità totale e senza residui dello Stato moderno, sarà allora possibile seguire le tappe della modernità, nelle quali è altrettanto possibile osservare con continuità la tensione verso l’approdo definitivo della secolarizzazione integrale secondo il seguente ordine: a) monarchie assolute (secc. XVI - XVIII); b) inizio del processo di distacco anehe ufficiale della religiosità emersa sul grande ceppo del cristianesimo dalla

rivelazione, dalla tradizione teologica e dall’autorità delle confessioni costituite, con la divaricazione tra il ramo anglo-sassone (che sbocea sia nella rivoluzi- one inglese alla fine del secolo XVII sia nella rivoluzione americana di un secolo piú tardi) e il ramo francese che, poco dopo la rivoluzione americana, sbocca in un razionalismo integrale intransigentemente antiteista; c) fondazione dello Stato sul principio nazionale dopo il travaglia- to passaggio dalla Rivoluzione Francese al dispotismo

napoleonico (l, . 2. L’eredità del periodo rivoluzionario euroamericano della se- conda metà del Settecento. L’Europa quale centro d’irradiazione della globalizzazione nazionalimperialistica (1870 - 1914). Le due rivoluzioni settecentesche, quella nordamericana e quella francese, hanno le stesse origini storiche, sono pressocché contempo- ranee e rispondono alle medesime esigenze. In entrambe confluiscono l’intenso lavoro di un giusnaturalismo volto a ricercare il fondamento del potere, la critica

all’assolutismo regio e la generale condivisione dell’idea di porre nel popolo il titolare del potere. La conseguente scoperta della democrazia è dunque all’origine di un processo che, al di là dei tentativi di freno esperiti dai dominatori coloniali in America e dai neo - assolutisti della Restaurazione in Europa, continua anche oltre le vicende delle due rivoluzioni. Le loro origini sono simili: tanto la rivoluzione americana quanto la rivoluzione francese non rinnegano i loro legami con la tradizione

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Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
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Seite 168 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
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Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIX, 393 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
ra l’adozione del protocollo di Kyoto per la riduzione dell’effetto ser- ra. L’altro grande problema che caratterizza la nostra epoca ed a cui non si può sfuggire, come è stato già accennato, è il problema della uguaglianza di opportunità di qualità della vita e di sviluppo per le diverse popolazioni del pianeta. Garantire, in misura equilibrata, di- sponibilità di energia a tutte le popolazioni del pianeta richiede solu- zioni innovative dal punto di vista scientifico e tecnologico, ma rap

- presenta un problema serio che investe la sfera etica, sociale e politica. Garantire la sopravvivenza alle parti povere del pianeta, cioé garantire cibo, acqua e condizioni ambientali salubri è un problema tutt’altro che semplice. Esportare varietà vegetali da una parte alEaltra del pia- neta o metodi di coltivazione non facilmente conciliabili con gli eco- sistemi locali, puó rappresentare da un lato un passo avanti nel risol- vere il problema delEalimentazione ma dalEaltro puó avere conseguenze gravi

dal punto di vista delEambiente e della salvaguar- dia della biodiversità. Trovare il punto di equilibrio tra queste diverse esigenze è un problema complesso che coinvolge ancora una volta diversi aspetti. Da quanto detto emerge con chiarezza che è necessario trovare un nuovo equilibrio nella convivenza tra Euomo ed il pianeta che lo ospi- ta. Un nuovo equilibrio che non puó essere piú demandato ai puri meccanismi naturali, perché Eincidenza delle attività umane sulEassetto del pianeta è ormai

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Seite 398 von 420
Autor: Convegno internazionale di studi italo-tedeschi (26 ; 2002 ; Merano) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
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Umfang: XIX, 393 S.
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Anmerkungen: Gesamttitel: Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 25 Parallelsachtitel: Natur und Künstlichkeit in einer europäischen Perspektive Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Intern-ID: 615267
universale, naturale e sfrenata, appena acquistata, si è ritrovata, d’un tratto, minacciata a favore di emozioni e sensazioni vetuste, i pionieri della discrezione e dell’intimità avendo inventato tutt’una iconografia e scrittura artificiali per impedire questa nuova forma di filosofia “in gamba”, nel senso proprio del termine. Passiamo a un’altra sceneggiatura. Gli impegni del cosiddetto ricupero della natura si possono anche osservare nel mondo professio- nale, precisamente nelle misure che

i piedi letteralmente per terra, mantenendo cosi un certo contatto naturale con essa. Inoltre, viene offerto agli impiegati, nell’eco banalizzata dello slogan Vol- tairiano “cultivons notre jardin”, la possibilità di dedicarsi, nella pau- sa, a diversi lavori all’aperto, come per esempio coltivare il loro pro- prio angolo di giardino nella proprietà della ditta. Chiudo l’arco degli esempi, che possono illustrare il grado di alienamento dei rapporti tra l’uomo e la natura e del ricupero a volte

paradossale di essa, con un’ accenno al campo del turismo, soprattutto con riguardo alle sue offerte che le agenzie vendono, accompagnate da commenti drammatici, con l’etichetta del “turismo di avventure” op- pure anche con quella, ancora piú “in”, del “survival voyage”: pene- triamo, spinti dalla curiosità turistica e muniti e sostenuti da equi- paggiamenti artificiali di altissima qualità, nelle zone piu intatte, nascoste e preziose della natura, nel “Heart of Darkness”, come lo ha deseritto

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