pensare a Napoli: la festa, con fiera popolare notturna, di San Nicolò, nella quale, gironzando una sera impensa tamente mi trovai, c che si estende per varie strade tra il Corso, Sant’Antonio ed il Canal Grande, ha un’impronta affatto meridionale. Ed il santo che in quella circostanza si festeggia è tutto’ ciò che di meridionale’-si può dire: è san Nicolò da Bari, protettore della gente di mare. Dalla Piazza Grande si passa al Corso, la maggiore arteria interna della città. E una.stu penda via
: larga, grandiosa, fiancheggiata da bellissimi e ricchi' edifici; in gran parte moderni. Sul Corso si apre la piazza della Borsa, col vicino Térgesteo (1), il cuore della Trieste com merciale e lavoratrice. L’edificio della Borsa, dovuto al Mollari, che ne diede i disegni e ne curò la costruzione nel 1802, spicca sulla piazza, in ispecial modo per il suo propileo di stile dorico purissimo, che gli dà fin aspetto classico e leggiadro ad un tempo. Quattro statue allegoriche, del Bosa, e del Ferrari