Ma. venne anche per lei il momento della risurrezione. Dopo gli eventi del 1848, com preso il governo austriaco della necessità di crearsi una marina da guerra, cominciò a cercare il luogo più acconcio ove questa potrebbe,trovare il suo focolare, il suo centro generatore. Si pensò a Trieste: ma considerazioni politiche, commerciali e militari,. fecero abbandonare al governo di' Vienna l’idea di impiantare il futuro arsenale della marina austriaca alle porte . di Trieste, nel vallone di Muggia
dopo potevano uscire dall’arsenale di Pola quelle navi, che comandate dal Tegetthoff, dovevano vincere nella guerra dello Schleswig-Holstein, ad Helgoland, e Sylt, a Flòr e poi* nel 1866 a Lissa. Dai progressi dell’arsenale, l’incremento della prosperità cittadina, il rinnovamento, la costruzione anzi di una nuova città — che ora si dice la Pola tedesca. Le antiche mura furono atterrate, e alle falde orientali dello Zarro, livellato con mine ed opere immense di sterro il terreno prospiciente
in Roma dopo la vittoria di Farsaglia, portasse in capo, un serto di lauro tolto 'dall’albero consacrato agli dei immortali, che allora custodivasi sul monte Zarro: e che — è sempre la leggenda che parla — conservossi ancora per molti secoli nel convento dei Francescani,- sino dal, secolo tredicesimo sórgente sul colle. IL convento per ragioni militari venne soppresso, in gran parte rifatto, trasformato ed adibito ad uso di