, conte della Valpolicella ( 1 2 ). Dalla stessa ebbe tre figli: Guglielmo, che diventò canonico, Antonio e Nicolò. Ai 24 gennaio 1363 Azzone nel suo castello di Liz- zana rilasciava al figlio Guglielmo, canonico di Trento, « in jure canonico licentiatum », una procura per rice vere in nome suo dal Vescovo Alberto l’investitura dei feudi, ma, ai 12 marzo dello stesso anno, Azzone era già fra gli estinti, ed il vescovo rilasciò l’investitura ai suoi figli Guglielmo, Antonio e Nicolò ( 3 ). Nicolo non
ebbe che un figlio, Pietro Antonio, che si conosce da un'investitura del 1376 C). Questo figlio sembra morto senza prole, e siccome Guglielmo s’era dato allo stato ecclesiastico, cosi Antonio fu il solo con tinuatore della linea di Lizzana. Congiuntosi in matrimonio con Elisabetta Coreggio, ira- parenfossi con una delle più illustri famiglie d’Italia. Se condo il Sansovino, Elisabetta fece costruire la Chiesa (1) Bepertorio dell’ arch. vesc. di Trento. (2) Bonelli, “ Hotizie storiche ecc. ,, Vol
. II. pag. 700, (3) Bepertorio dell’ arch, vese. di Trento. (4.) Bepertorio dell’ arch. vesc. cli Trento.