¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
dosi gli Austriaci ripiegali anche da quel Iato. Parte delle truppe che avean combattuto contro di noi erano accorse all’incontro, di Medici, che s’inoltrava perla vallata dell* Adige. Questo generale vittorioso in parecchi scontri giun geva aPergine ad 8 kilometri da Trento, quando denn a fermarlo la sospensione d’armi , la quale ci cadeva addosso proprio quando la campagna del Tiroìo volgeva decisamente a nostro favore, e quando fra qualche giorno saremmo stati padroni di Trento. Infatti, supe
rati i forti di Lardare, il che non poteva mancare di accadere tra'il 26 ed il 27 luglio, noi ci saremmo con giunti col Medici, formando un corpo imponente di 45,000 uomini, senza contare le truppe disseminate lungo il Garda ed il Tonale. Clic resistenza potevano-opporre ì 7,000 od 8,000 Austriaci di Khun, sebbene protetti dalle fortificazioni dette di Dorso Trento contro 45,000 Italiani inebbriati dalla vittoria, forniti di eccellente ar tiglieria, secondati ancora dal patriottismo di una città
impaziente dì scuotere il giogo dello straniero',- ed ani- -maii dalla più nobile gara di valore tra regolari e vo lontari? 1 In, qualche giorno,, adunque, Trento sarebbe stato' nostro' ; e con Trento occupala la linea della fer rovia, che passava pel Tiroìo, mentre l’altra del Veneto era già da lungo tempo in potere dell* esercito, il formi*