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Bücher
Jahr:
1890
Storia della Val di Sole
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Seite 25 von 104
Autor: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 103 S.. - 2a ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 8.254
Intern-ID: 339179
BJ Dopo la erezione del Principato. Più abbondante materia alla nostra narrazione viene offerta dall' epoca dell'istituzione del civile Principato di Trento, mercè i molti documenti, che ci hanno conservata la memoria dei fatti dopo quella accaduti. Il Codice Wanghiano, gli Annali Alberti, i Volumi del Bonetti, e le nostre domestiche carte contengono notizie interessanti non solo per la Storia della Val di Sole, ma per quella eziandio di tutto il Trentino, come si rileverà da quan to in seguito

vengo esponendo. L'Imperatore Corrado, detto il Salico, volendo imitare 1' e- sempio di qualche suo antecessore, con solenne diploma dato in Brescia nel 1027, fece ampia e perpetua donazione alla Chiesa di S. Vigilio in Trento, vale a dire al. Vescovo di questa Città e successori, del paese formante il Comitato Tridentino, con tutte quelle pertinenze e diritti, che prima d'allora vi aveano esercita to i Duchi, i Conti e i Marchiani, posti a governo di questa provincia; l'anno dopo lo stesso

Imperatore vi aggiunse simile donazione dei Comitati della Venosta e di Bolzano. Da questo momento il Vescovo di Trento fu insignito col titolo di Principe, e. riguardato quale gran Feudatario dell'Impero Romano, otte neva la imperiale investitura delle. regalie, cioè dei diritti sovra ni inerenti al Principato. Questo poi abbracciava nei primi tem pi un territorio assai vasto; poiché dalla Chiusa di Verona si e- s tende va per tutta la Valle dell'Adige, e per tutte le Valli la terali. che spingono all

' Adige le loro acque, non che per quelle bagnate dal Sarca e dal Chiese. Subì in seguito per parte di e- stemì ed interni nemici violente manomissioni, e fu ristretto a minor circondario; potè nullameno sostenere per quasi otto seco li la propria dignità, soccombendo solo allora, quando le maggiori Sovrane Potenze ne decretarono la secolarizzazione (1803). Non sì tosto i Vescovi di Trento furono investiti della civile giurisdizione, presero a cuore e la tutela dei feudali diritti, e il buon governo

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