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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 371 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
304 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo 179.) Cima S. Giacomo x (m. 3283). Una volta Punta S. Giacomo. Facile punto di vista, di completa ricompensa alla poca fatica, quantunque sia parte del massiccio del Tresero e semplice eleva zione un poco più marcata delle altre sulla cresta N-E della mon tagna. Panorama splendido sull'enorme bacino glaciale del Forno colla sua grandiosa corona di vette, sulla Königsspitze e su tutto il crinale Zebrù-Cristallo; impressionante

la vicinissima parete di ghiaccio del versante di Chiarena del Tresero. STORIA ALPINISTICA: /. a ascens.: Probabilmente Giacomo Cavaleri con G. B. Confòrt ola - luglio 1881. — /.* ascens. ricordata per il versante N. : Edward T. e Harris Compton - 6 settembre 1897. — j.° percorso completo ricordato della cresta S-O: Gli stessi, traversando al Tresero. ICONOGRAFIA: Cavaleri. — Rebuschini, dal Confinale. — Silvestri. а) Dall'Albergo del Forno per il versante N. - ore 333 112. Vedi 177 e). б) Dall'Albergo del

Forno per il versante orientale - ore 3 i[2 a 4. Consigliabile solo in discesa e non del tutto facile causa il tratto crepacciato sulla Vedretta del Forno. Seguendo l'itinerario /) al Tresero si giunge allo sperone S-E della vetta, di roccia e detriti, lungo il quale ci si arrampica senza speciali difficoltà fino alla vetta. Nota : Ancora intentata è la bella cresta N -E, di rocce dentellate con tratti nevosi; deve offrire una interessante e variatissima arrampicata ed è consigliabile ai buoni

alpinisti che dispongono di una mezza giornata all'Albergo del Forno. e) Dal Tresero per la cresta S-0 - ore 2 circa. Vedi 177 e). Sconsigliabile la cresta N-E del Tresero in discesa, perchè troppo diffìcile ; meglio valersi della cresta S-O di quello. dì Da S. Caterina per il versante 0. + - ore 6 circa. Senza alcun scopo, non meritando una vetta di così poca im portanza le difficoltà ed i pericoli che offre questa salita. Dall' Albergo del Forno per il sentiero al Passo di Gavia iv. 402 Nota

) o da S. Caterina per i casolari di Chiarena (v. 177 b) Variante II) 3) a quello in senso inverso, fino al desolato vallone di detriti di Chiarena ; l'enorme cascata di seracchi si gira facil mente a sinistra (O.) su faticosissimo materiale morenico. Percorsa verso E. la piana Vedretta di Chiarena - l'angolo più selvaggio del gruppo intero - (badare alle poche enormi crepacce nascoste!) si sale il versante O. della Cima S. Giacomo, china di media pen denza rotta da molte fenditure e nel basso, a volte

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 147 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Thurwieser 105 del Rin Maré, verso la quale ritorna poco dopo. Si prosegue sul fianco destro della valle, in parte occupata da morene, approfittando qua e là delle rare zolle erbose (edelweiss !), e in monotona ascesa, allietata solo dalla meravigliosa seraccata della Vedretta del Zebru e dalla veduta all' indietro sulla ghiacciata catena del Confinale, si giunge sotto all' angolo S-O della Vedretta del Zebrù, là ove una ripidissima stretta vallecola

fa pervenire in breve alla vedretta ; oppure - meglio - prima ancora si volge a sinistra (N-O) e per ripidi pendii e vallette di detriti e neve si raggiunge la vedretta - badare, nei Primi metri, a qualche possibile crepaccia. In discesa, da qualunque punto della vedretta, scendere a sinistra (S-E) fino ad incontrare il sentiero nella Valle del Rin Maré. 31.) Punto m. 3115 (m. 3118 c. P.). Al termine meridionale della cresta S. della Trafoier Eiswand. Domina la Valle Zebrù specialmente al punto in cui

si volge in essa verso E. prima delle Baite del Zebrù, e si presenta pure dominante salendo nella valle del Rin Maré alla Capanna Milano o scendendo dalla Cima della Manzina verso N., da dove si mostra con parete verticale. Non merita di venir considerato come vetta a sè; ma in altre regioni avrebbe già avuto un nome ed una storia. ICONOGRAFIA: Sella, dal Passo Zebrù. — Rebuschini, dal Confinale. — CA valeri. La cresta N. corrente al Passo dei Camosci è certamente difficilissima per gli acutissimi

prima metà del secolo passato. (Errato quindi il nome di Thurmwieser della carta I. G. M.). Svelta piramide di rocce, a forma di aguzza lancia, con un tagliente di ghiaccio terso di tal ripidezza che passò come sinonimo nella let teratura alpina. E tra le più belle montagne delle Alpi Orientali e costituisce, vista dall'E., col Tresero la più elegante vetta del gruppo. Ascensione di frequente compiuta per la fama di più dif ficile cima della regione, richiede realmente una buona pratica ed abilità

onde superare il famoso spigolo di ghiaccio; la ripida fac ciata rocciosa italiana invece - pressoché sconosciuta - è molto più facile, qualora si tenga la via seguita finora solo dalle guide di S. Caterina. TOPOGRAFIA: Forma l'estremità e il punto culminante orientale della lunga imponente bastionata di rocce franose chiazzate di neve, di cui l'altro termine è la Trafoier Eiswand, e che toglie alle due vette, sul versante italiano, parte del loro aspetto caratteristico e seducente. Dalla cima

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 148 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
io6 REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Thurwieser segnato nel corpo della montagna da alcuni grandi salti, e corrente nel basso a di videre pianeggiante la Vedretta del Zebrù da quella dei Camosci : si potrebbe dirlo la cresta Sud. Essa divide il lato italiano in due pareti: la par. S-0 poco ampia e poco individualizzata, la par. S-E pure ertissima, specialmente nell'alto, ma più larga e cospicua, solcata da selvaggi canaloni di roccia; non limitata verso oriente, essa avvolge la montagna fino

al canalone del Thurwieserjoch costituendo una specie di par. E-S-E che però non è definita. Il magnifico spigolo E. di ghiaccio precipitante sul Thurwieserjoch limita la stupenda par. N., il più erto sdrucciolo di ghiaccio del gruppo. Poco spiccata invece la cresta 0. scendente con qualche salto a formare il lungo pianeggiante tratto che corre alla Trafoier Eiswand (Baeckmanngrat). PANORAMA: Sebbene esteso - dall'Oberland Bernese alle Dolomiti -, attraggono specialmente le immediate vicinanze coi

selvaggi baratri ai piedi: le Hintere Wandln dell' Ortler rotte in mille guise e la poderosa Königsspitze assieme al bacino del ghiacciaio del Forno, simile ad un gigantesco serbatoio d'acqua ; la serpeggiante strada dello Stelvio è l'unico ricordo del mondo abitato. STORIA ALPINISTICA: /.» asc. (dopo molti tentativi): Theodor Harpprecht con Josef Schnell - 20 agosto 1869 - (per cresta E.). — /.* asc. per parete S-O. e /.* trav.: G. Geyer, J. Prohaska, Emil e Richard Zsigmondy - 23 agosto 1882

e Rudiger Weitzenböck. — /.» asc. it.: Piero Pogliaghi con Luigi Bonetti, 1881. (R. A. I. - 1882 p. 7). BIBLIOGRAFIA: Erschl. p. 133. — Zeit. 1906. p. 320; (cfr. le singole vie). ICONOGRAFIA : Silvestri. — Cresta E.: Corti (v. ill.). — Spemann's A. K. 1907 p. 13. — Erschl. p. 132. — Vers. S.: Rebuschini, dal Confinale. — Corti. — Erschl. p. 112. — Sella, dal Passo Zebrù; id. dal M. del Forno; id., 340. — Cresta O.: Wehrli, 7508; id., 7502. — Würthle, 859; id., 1871; id., 1868. — Erschl. p. 112 e 132

di pietre, pericolo che si può però facilmente evitare con qualche oculatezza. Ignota affatto agli alpinisti stranieri, disco nosciuta spesso tra noi, merita di essere seguita più di frequente, data anche la sua brevità e comodità d'accesso dalla Milano, dall'Ortlerpass o dall'Hochjoch. Come per il passo dei Camosci (vedi itin. 30) alla base del gran cono di neve e detriti che la parete Sud-Est della Thurwieser manda sul ghiacciaio. Lo si risale faticosamente e per mobile erto pietrame [tenendosi

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 163 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze 117 37.) *Ortlerpass ♦ (m. 3353 - c. A.) Quota P. 3346. Spiccata sella tra la cresta N-E del Grosser Eiskogel e la dira mazione S-O dell'Hochjochgrat, costituente un' importante (perchè la più diretta) via di comunicazione tra Trafoi e la Val Zebrù. Facile passeggiata dal versante italiano, richiede invece sull'altro gran pra tica onde superare il groviglio di seracchi e fenditure dell' Unterer Ortler Femer; la sua traversata sarà quindi

sempre da considerarsi impresa lunga, difficile e non esente, a tratti, da pericoli oggettivi. E' discretamente frequentato, costituendo il miglior accesso all'Hoch- joch e alla Thurwieserspitze dal Tirolo. Offre quadri grandiosi e variati svolgendosi l'itinerario su poderosi ghiacciai nel cuore del gruppo. Dal colle, splendida vista sulla strada dello Stelvio - di cui si distinguono esattamente tutte le serpentine - e sulle grandiose Hin tere Wandln; colpisce specialmente il contrasto tra il verde

della valle di Trafoi e la regione glaciale che ne circonda da ogni lato. STORIA ALPINISTICA: /.• trav. (N-S): D. W. Freshfield, J. H. Backhouse, G. H. Fox e F. F. Tuckett con Franz Bìener e Christian Michel - 26 giugno 1865. BIBLIOGRAFIA: A. J. II p. 143; ICONOGRAFIA : Vers. S.: Sella, dal Monte del Forno. — Rebuschini, dal Confi nale. — Vers. N.: Wehrli, 7508. — Würthle, 859. — Tanner. — Panorama dal Passo verso S.: Sella. a) Dalla Capanna Milano per la Vedretta del Zebrù - ore 1 i [4 a 1 XJ2

. Come per l'itinerario all' Hochjoch (v. 53 a) sulla bellissima Vedretta del Zebrù fin verso il Passo, che si raggiunge piegando a sinistra (N-O) per una comoda china di neve e qualche metro di detriti. Dalla Capanna dell' Hochjoch si perviene comodamente in circa 20 minuti di discesa. b) Dalla Capanna Bergl per il ramo orientale dell'Unterer Or tler Ferner i - ore 4 i [2 a 5 i [2. Itinerario, come s'è detto (v. s.) alquanto difficile e pericoloso. Dalla capanna (pag. 24) un comodo sentiero sale

qualche passo lungo la cresta N. del Pleisshorn, per poi attraversare quasi orizzontalmente sul fianco O. di essa immediatamente sotto ai salti della parete, dapprima su roccia, poi su estese chine di detriti calcarei. Per il sassoso sentiero si scende alquanto ad un canale di neve, che si varca, per risalire di nuovo su pendii di frantumi, dopo i quali sulla morena di destra (orog.) e campi di neve si guadagna 1' Unterer Ortler Ferner - 3^4 d' ora a 1 ora - al pianoro che sta immediatamente sopra

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 500 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
424 REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Gavia - Serotini VALICHI PRINCIPALI : Oltre ai terminali di Gavia (m. 2652) e del VAprica (m. 1181), quelli del Mortirolo (m. 1901) e òeWAipe (m. 2465). GHIACCIAI : L'unico importante è quello rivestente la calotta del Sobretta, che verso Val dell'Alpe è detto Vedretta del Sobretta; piccole invece le formazioni glaciali della Cima Monticello e sul versante di Rezzo della costiera Gavia-Pietra Rossa. CONFINE E TOPONOMASTICA: Tutto il sottogruppo giace

in territorio etn. e polit. italiano, come italiana è ovunque la toponomastica. STATISTICA ALPINA : Uno dei gruppi meno visitati della regione dell' Ortler. Tranne il Sobretta ed il Vallaccetta, in certe annate di moda a S. Caterina, ed i monti del Mortirolo col Padrio, méta di gite domenicali, il resto delle vette è per così dire affatto abbandonato, compreso il Gavia. ACCESSI : S. Caterina per il versante settentrionale della catena, il Rifugio di Gavia, S. Apollonia e Ponte di Legno per quello orientale

, sono ottimi punti di partenza. L' osteria della Fontana al Passo del Mortirolo serve per un buon numero di vette, dal Serottini al Padrio ; per le altre gli accessi dalla Valtellina e dalla Val Camonica sono piuttosto faticosi dato il forte dislivello e il caldo nel primo tratto. 402.) **Passo di Gavia (m. 2652). Tra il Corno dei Tre Signori e il Monte Gavia, e più precisa mente tra questo e il Monte Gaviola. Facilissima e comoda comu nicazione, percorsa per intero da una mulattiera, tra la Val

Furva e l'Alta Valle Camonica; uno dei colli più frequentati del gruppo, essendo il più spedito accesso tra le due grandi valli e il più breve passaggio dal gruppo dell'Ortler all'Adamello. Per l'alpinista non è dei più interessanti, sebbene ricompensi della fatica, specialmente con splendide vedute sul massiccio principale dell'Ortler; il sem plice viandante deve temere su di esso, causa l'elevata e scoperta sua posizione, la prossimità dei ghiacciai e le frequentissime bufere, riuscite fatali

piuttosto fortemente attraverso boschi sul fianco occidentale di essa ai Prati di Rezzo (m. 2042), dai quali traversa nella valle fino a passare sulla sponda destra del torrente Gavia al Ponte delle Vacche (m. 2009) - 1 ora. Siccome la mulattiera principale è nel basso molto mal selciata, si può evitare questo tratto che è il peggiore di tutti, seguendo un sentieruolo che si stacca a sinistra dal sentiero (segnalazione a triangoli bianchi entro triangoli rossi fino al Passo, indi righe rosse fino

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 378 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale-S. Matteo 311 alquanto faticoso, benché si debba traversare un piccolo ghiacciaio sul versante occidentale, è così inoffensivo che si può raccomandare anche ai solitari. Vis la limitata quasi al solo gruppo di Brenta; molto a destra la Presanella. ( Nei pressi del Passo la via è esattamente tracciata con punteg giatura sulla c. I. G. al 50.000 e sulla c. A. S.). STORIA ALPINISTICA : Conosciuto da tempo immemorabile da valligiani e pastori. BIBLIOGRAFIA

: Zeit. 1907 p. 231. ICONOGRAFIA: Vers. O .: Ca Valeri. — Rebuschini, dal Confinale. — Vers. E.: Bertarelli. a) Dal Rifugio di Gavia per il versante 0. - ore i 112. Con tempo nebbioso badare a non mancare la vera sella, essendo l'accesso da O. poco evidente per il terreno complicato. Dal rifugio risalendo a S-E per traccie su comode chine erbose e di sfasciumi (segnalazione in rosso molto utile) si raggiungono le mo rene settentrionali del piccolo ghiacciaio della Sforzellina lungo il quale si sale

in circa mezz'ora al valico, aperto in una cresta rocciosa. La Vedretta della Sforzellina mostra spesso a tarda stagione il ghiaccio allo scoperto nel qual caso occorrono alcuni gradini nel l'ultimo tratto più ripido, tagliato da una crepaccia. NOTA: Venendo da S. Caterina, appena giunti in vista del Rifugio di Gavia, si pieghi a sinistra (S.) salendo trasversalmente su erba, detriti e blocchi onde raggiun gere la segnalazione che viene dalla capanna (punteggiatura su quasi tutte le carte ; il sentiero

che si stacca appena a monte del Ponte di Pietra è più lungo!) - ore 4 114 da S. Caterina al Passo. ft) Da Peio per il versante S-E - ore 5 a 5 i[2. Dai Bagni di Peio si attraversa il Noce e per una bella stra- dicciuola tra prati si è presto alla carrettabile sulla sponda sinistra (orografica) del torrente. Dal villaggio di Peio la carrettabile s'interna, mal tenuta, nella boscosa Valle del Monte, dapprima tra prati poi nella foresta d'alto fusto; ad una segheria comincia a salire, mentre

s'avvicina sempre più al torrente fino a congiungersi col sentiero predetto. Continuando nel fitto bosco, presto si tocca un piccolo forte destinato più a chiudere lo sbocco del Passo di Montozzo che quello della Sforzellina e si giunge ad un ponte sul Noce al di là del quale è la : Fontana Fontanella) di Celentino m. 1668), sorgente acìdula quasi uguale a quella di Peio ma di gusto più gradevole, molto frequentata come meta dei villeggianti dei Bagni di Peio. La carrettabile continua buona sulla sponda

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 216 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
166 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze Passo dei Camosci-Cima della Miniera-Colle delle Pale Rosse-Ca- panna Cedeh o Passo del Cevedale. Vedi colle della Miniera 56 a). STORIA ALPINISTICA: Vedi Colle della Miniera. ICONOGRAFIA: Versante orientale: Innumeri vedute dal Cevedale, tra cui di G. Neumann (Deutsche Alpen Zeitung II annata, fascicolo 18 p. 148). — Cavaleri: Königsspitze vers. Italiano ; idem di A. Corti . — Zebrù e Königsspitze dal ghiacc. del Zebrù, di Guido

Silvestri. — Ver sante occidentale : Sella , dal Monte del Forno. — Dalla Thurwieserspitze di A. Corti. — Rebuschini , dal Confinale. 61.) Cima delle Pale Rosse - Punta N. m. 3444 (c. I. - Punta S. m. 3410 c. (Bonac.)? Così detta dalle sue molte torri dal caratteristico aspetto allargato: pale (cfr. nelle Dolomiti, Pale di S. Martino ecc.) e di color rossastro, specialmente sulla cresta che dalla punta meridionale si stacca verso N-E. Alcune Carte segnano solo la p. N, altre la p. S. - Quota

P. : p. N. 3428 ; p. S. 3412. Lunga costiera corrente in massima da S. a N.,' dal Passo del Zebrù a quello delle Pale Rosse, a dividere l'angolo N-E della Val Zebrù (colla Vedretta della Miniera) da quello N-O della Val Cedeh (colla Vedretta omonima). Culmina in due punte separate da un marcato colletto: una punta meridionale più bassa - circa 3410? - (3412 P.) rocciosa, di bell'aspetto da tutti i lati tranne che da N., con una turrita antichità S. di poco minor altezza dalla quale si stacca verso S-O uno

spigolo roccioso, racchiudente assieme alla cresta S-S-E una parete meridionale; una punta settentrionale culminante (m. 3444), meno attraente perchè sporgente di poco dal ghiacciaio di Cedeh e solo di fiero aspetto vista da S. od O. Di poca importanza, furono finora dimenticate e sempre lo saran no, schiacciate come sono dalla dominante mole della Königsspitze ; su questa però offrono una superba veduta come pure sulle vette del bacino del Forno e sulla Val Zebrù. L'arrampicatore potrà trovare

su di esse delle vie interessanti, alcune delle quali nuove. STORIA ALPINISTICA: Forse visitate da cacciatori della valle, manca ogni dato alpinistico. ICONOGRAFIA: Vers. O.: Sella , dal M. del Forno. — Erschl. p. 112. — Re- buschint : dal Confinale in Boll. 1904-5 pag. 190. — Vers. S.: Sella : dall'elevazione tra i due Passi del Zebrù. — Vers. E.: G. Neumann : dal Cevedale in Deutsche Alpen- zeitung 1902-3, II annata, fascicolo 18, pag. 148. — D. A. Z. 1909 p. 113. — fotogr. anonima dalla Capanna Cedeh

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Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 353 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
» • • 288 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo STORIA ALPINISTICA: /. a ascens.: F. F. Tuckett, D. W. Freshfield, J. H. Backhouse e G. H. Fox con Francois Dévouassoud e Peter Michel - 28 giugno 1865 - per Val di Gavia e la cresta- S-O. — /.» ascens. per la cresta S-E: Julius Payer con Johann Pinggera - 21 settembre 1867. — 1.° percorso della cresta N-O : Gli stessi, in discesa. — 1 * percorso del versante N-E (ghiacciaio del Forno) : Theodor Harpprecht con Peter Dangl

neve in cattive condizioni invece o nell'oscurità conviene seguire la morena laterale sinistra (orog.) per un certo tratto e poi passare sul ghiacciaio di cui ci si attiene al margine sinistro (S.). Per chine ripide e di solito molto crepacciate, sì da richieder grande attenzione, si gira sul lato meridionale la caduta del ghiac ciaio rinserrata tra lo sperone S. della Punta Pedranzini e il ver sante N. del Pizzo di Val Umbrina - Punto 3219 - fino a riuscire nel bacino superiore, poco inclinato

e rotto da rade ma immani crepacce spesso mascherate. Giunti all' altezza del bianco Monte Mantello si ha la scelta tra due vie : I) Per la cresta Nord Ovest. Continuando a N. si evitano alcune grandissime fenditure sul lato sinistro (O.) e per chine di discreta inclinazione si è presto sotto alla parete O. della vetta che si costeggia onde guadagnare per un pendio nell'ultimo tratto veramente erto la cresta N-O ad una sella contrassegnata a sinistra da una roccia sporgente. Vista improvvisa

e grandiosa sull'enorme bacino del Forno; non accostarsi troppo ! La cresta, di neve o ghiaccio, è inclinatissima, larga sì ma orlata verso il Forno da una delle più colossali cornici del gruppo

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Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 145 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Thunvieser 103 Variante: Quando il ramo occidentale dell'Unterer Ortler Ferner è crepacciato in modo tale da offrire gravi difficoltà e pericoli, il piede della parete Nord viene talvolta gua dagnato dalle guide, specialmente di Trafoi, per il Trafoier Ferner e la sella della Costiera del Nashorn alla base del tratto che sale ad unirsi alla cresta Ovest della Trafoier. Difficile essa pure, questa via - che offre vantaggi dubbi - è ancor più lunga della solita

e da consigliarsi solo con tempo sicuro, onde non correre il rischio di smarrirsi lungo il complicato percorso. /.» comitiva ricordata: Oster con J. Mazagg - 14 ag. 1875 (Mitt. 1877 p. 96 e Mitt. 1895 p. 120). Come per il Glockenjoch (vedi 27 6) fino sul ramo del Trafoier Ferner scen dente immediatamente dal valico - ore 3 circa da Franzenshöhe o dalla Capanna Bergl per il Drei Ferner Weg. Piegando di là a sinistra, in comoda marcia per chine unite si guadagna in lenta salita la larga depressione del

delle carte P. e I. G. M., v. sotto. La Carta P. è, in questa regione, preferibile alle altre. Trae il nome dalla Vedretta dei Camosci, ad E. Si apre nel costolone a S. della Trafoier Eiswand; è quindi to pograficamente secondario. - Alpinisticamente invece è uno degli importanti valichi del gruppo costituendo la più facile comunica zione - in raccordo col Passo di Tuckett - tra la valle di Trafoi e il versante meridionale della catena corrente dal Cristallo alla Kö nigsspitze. Poco faticoso e senza

difficoltà, merita di essere più fre quentato specialmente come comunicazione tra lo Stelvio e la ca panna Milano. Topografia : Veramente si tratta di due passi: uno superiore - Passo Alto dei Camosci m. 3195 circa in alcune carte e pubblica zioni antiche - aprentesi alla base della cresta S. della Trafoier Eiswand, là ove essa si drizza bruscamente nel corpo della montagna ; immediatamente a S. è la prominenza di rocce, detriti e neve, (quotata m. 3201) di poco più alta - 5 a 6 metri - del passo

del Forno. — Rebuschini , dal Confinale. — Bertarelli.

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 361 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
294 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale-S. Matteo 176.) Punta Pedranzini (m. 3596). La vecchia c. A. portava la denominazione Pizzo la Mare, usata anticamente dalle guide di Val Furva, ma che però non ha nessuna ragione di essere in questo luogo. Il Pogliaghi cambiò questo nome con quello attuale che ricorda la bravissima guida Battista Pedranzini perita con Marinelli ed Imseng sul versante orientale del Monte Rosa 1' 8 agosto 1881 ; esso incontrò il favore generale e immediato

. È 1' anticima S-E del Tresero. Vista da questo, è di discreto aspetto a motivo delle sue scure rocce terminali piuttosto erte, mentre dagli altri lati non è troppo attraente. Viene esclusivamente attraversata passando dal S. Matteo al Tresero ed offre una breve ma divertente arrampicata. STORIA ALPINISTICA: /.» ascens. : probabilmente la comitiva Cavaleri (v. 173) : altrimenti Emil e Richard Zsigmondy, J. Prohaska e G. Geyer - 20 agosto 1882 - da S-E a N-O. BIBLIOGRAFIA : Oe. A. Z. 1882 p. 296 e 1883 p. 173

. ICONOGRAFIA : Vers. N.: Zeit. 1898 p. 272. — Rebuschini , dal Confinale. — Silvestri. — Bertarelli. — Corti. — Vers. S .»• Cavaleri , dalla Costa di Gavia. — Bertarelli. — Vers . O.: Cavaleri , dal Tresero. ai Dal Pizzo Tresero per la cresta N-O - 20 minuti a i\2 ora (v. 177, Traversata Tresero - S. Matteo). L'insellatura tra le due vette si raggiunge da S. Caterina di rettamente in ore 5 i [2 (vedi 177 a) e g) III ; dal Rifugio di Gavia in 3 ore i [2 circa (vedi 177 <J III; dall'Albergo del Forno in ore

5 (vedi 177 f) e e) I. 6) Dalla Cima Dosegù per la cresta S-E - i\2 ora a 3 [4 (v. 177. Traversata Tresero - S. Matteo). L'insellatura m. 3470 tra la Cima Dosegù e la Punta Pedran zini si raggiunge da diversi punti (vedi 175). e) Dall'Albergo del Forno per il yersante N-E + ore 5 almeno. La parete terminale è veramente difficile e, perchè di poca importanza data la vicinanza di quella del Tresero, da sconsigliare. Si segue l'itinerario al Tresero fino all'ultimo bacino tra esso e la Punta Pedran zini

(vedi 177 f). Piegando nettamente a sinistra (S). si supera una crepaccia peri ferica a volte difficilissima e si risale a furia di gradini la parete di neve o ghiaccio direttamente fino alle rocce terminali che si superano in breve con una non del tutto facile e sicura arrampicata. L'inclinazione della parete è molto forte, sì che la salita ne è consigliabile solo con buone condizioni di neve - utilissimi i ramponi senza dei quali occorreranno anche alcune ore di taglio di gradini

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 377 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
3io REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo si attraversa orizzontalmente per sfasciumi comodi solo in discesa per riuscire al disopra del Dosso Bolòn, là ove si incontra il sentiero del Tresero per il quale si cala a S. Caterina. 184.) Punta della Sforzellina (m. 3087)- Così la carta I. G. al 50.000, mentre quella G. dice Punta Sforzellina. La c. A. S. mantiene l'espressione più dialettale di Punta della Sforcellina. Il nome proviene dal vicino notissimo passo. Le quote delle

c. G. e I. G. al 50.000 (m. 3101) e della c. P. (m. 3114) sono forse meno attendibili di quella della c. A., a meno che non si tratti di due punti diversi. Consta di una lunga cresta, portante parecchie elevazioni - che non meritano la qualifica di punte - separate da spiccate insellature e ad un dipresso di eguale altezza. Da ogni lato si presenta qual modestissima elevazione al punto in cui il crinale spartiacque tra Val del Monte e Val di Gavia piega definitivamente a mezzodì ; non ebbe quasi mai e non merita

visite. Bellissima vista sui due versanti ; impressionante quella sulla mole del Como dei Tre Signori che s'erge a brevissima distanza. STORIA ALPINISTICA: /.» ascens. turistica ricordata : Josef Jtt linger (solo) - 22 luglio 1912 - per la cresta S. alla vetta meridionale: non trovò traccia di pre cedenti salite. ICONOGRAFIA: Cavalkri. — Bertarelli, (da S.J. — Vers. N.: Cavaleri, dal Tresero. — Silvestri. — Rebuschini, dal Confinale. Si sale: «) Dal Passo della Sforzellina, tenendosi sul lato

occidentale della cresta su rocce erte e smosse fino al disopra del primo tratto ripido della cresta. Di là, seguitando per il filo - 5 metri da percorrere a cavalcioni - per un piccolo strapiombo si cala in una breccia, dalla quale per un lastrone si raggiunge la vetta più meridionale (?) - Aneroide ca. 3060 m. - affilata e separata dalla successiva per mezzo di una profonda insellatura (allora nevosa). b) Da Peio seguendo la via al Passo Dosegu fino a mezz'oretta sotto al valico e piegando

di là la cresta, offrente una bella divertente arrampicata, senza però speciali diffi coltà, e con qualche tratto nevoso fino alla sommità - ore 2 dal rifugio 185.) Passo della Sforzellina m. 3005. Espressione dialettale per Passo della Forcellina. Così la c. A. S. (Passo della Sforcellina). I nomi di : Passo dei Tre Signori e Passo del Monte hanno ormai solo un inte resse storico. Tra il Corno dei Tre Signori e la Punta della Sforzellina. - L'unico valico costituente un vero mezzo di comunicazione in tutta

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 507 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Gavia - Serottini 431 di Gavia), toccando parecchie cavità naturali, alcune appena a fior di roccia, altre profonde; la maggiore (Grotta della Cameraccia) trovasi appena a valle del torrente che esce dalla Vedretta di So- bretta ad un brusco gomito. Passati sulla destra, per il lungo piano di erba e ghiaie si arriva colla massima comodità al passo - 1 ora dal principio della valle. In discesa badare, giunti là ove la valle comincia a scendere, di appoggiare

subito a sinistra onde non perdere il sentiero ; altri menti si incapperà in una bastionata di rocce erbose che, quan tunque praticabili, non sono affatto piacevoli. (Alcune carte indicano qui un sentiero, sulla sinistra del torrente, che, partendosi da quello di Gavia al Ponte delle Vacche, raggiunge al principio della valle quello sopra descritto ; sentiero che in realtà non esiste quasi). NOTA: Si può, dalla Valle dell'Alpe, raggiungere quella di Gavia nella parte superiore, scendendo dal termine

inferiore della Valle dell'Alpe per un sentieruolo poco praticabile all'Alpe dì Gavia (m. 2248), dalla quale con un poco di fatica si rag giunge il laghetto posto di fronte alla Vedretta Dosegù. 406.) Sassi Neri (ni. 2802). Insignificantissima altura di detriti sulla cresta rocciosa che dall' anticima meri dionale del Sobretta corre a S-E limitando verso la Val di Rezzo la Vedretta del Sobretta. 11 toccare questo mucchio di sfasciumi non ha nessun scopo. 407.) *Monte Sobretta x (m. 3296 £)• Vetta

culminante del sottogruppo. Tagliata fuori dal resto della catena dalla Val Gavia, si insinua fra l'Adda e il tributario Fro- dolfo quale : « gruppo di irte scogliere, radiantesi come raggi di stella da una massa elevatissima che, dagli aspri gioghi coperti di neve eteme e di candide vedrette, versa all' ingiro le acque, quasi un perenne inaftìatoio posto sul vertice di una piramide iso lata ». (Stoppani). Facilissima gita; sebbene interessante per la costituzione geo logico e per la magnifica vista

su tutti i monti dell'Alta Valtellina, vien visitato solo di rado dai villeggianti di S. Caterina. STORIA ALPINISTICA : Conosciuto da gran tempo dai valligiani; le prime no tizie turistiche rimontano al 1880 circa. BIBLIOGRAFIA: Zeit. 1907 p. 258. ICONOGRAFIA: Vers. N.: Rebuschini, dal Confinale. — Cavaleri. — Vers. E. : Cavaleri. a) Da S. Caterina per Val dell'Alpe ed il versante S-E oppure per la cresta E-S-E (Costa Sobretta) - ore 4 i\2. Poco prima del Passo dell'Alpe, al brusco gomito della valle

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 512 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
forog.) di quello principale, per comodissimi prati si arriva là ove il torrente si dilata al basso sul pendio del monte e forma uno spaventoso burrone, profondo oltre una quarantina di metri in cui esso torrente, che si forma sul passo, si precipita tra due verticali pareti di marmo bianco venato di azzurro, dal fondo pure di marmo sul quale scorre limpida e tranquilla l'acqua. Se guendo il ciglio del burrone, su pochi detriti si arriva al valico. NOTA : Sebbene le carte indichino tutto od in parte

un sentiero che dalla Baita Sclanera gira attorno al versante N. del Sobretta fino a raggiungerne la valle omonima sopra al ponte (m. 2076), esso non esiste in realtà che a tratti, per cui si sconsiglia assolutamente di seguirlo onde non incappare in una zona faticosa di cespugli e di sassi. 414.) Monte Vallaccetta (m. 3147 /J. Detto pure Vallecetta ed una volta comunemente Cima di Gobetta. La denomi nazione attuale è dovuta al casolare omonimo sul versante settentrionale ; localmente è detto Vallazzetta

. Massiccio montagnoso formante la sentinella avanzata del gruppo di Gavia alla confluenza della Valfurva con l'Alta Valtellina. Do mina il Piano di Bormio e di qui viene talvolta salito, offrendo una bella veduta sui monti che circondano il piano predetto, sulla Valle dell'Adda e sul Gruppo del Bernina e non presentando diffi coltà sebbene alquanto faticoso per il forte dislivello. STORIA ALPINISTICA : Probabilmente già noto da tempo immemorabile ai pastori e cacciatori, la i. A salita ricordata nelle

Frodolfo s'inerpica erto tra piante e campi di messi. - Per sentieri alpestri attraverso boschi e pascoli si sale a S-E toccando le Baite di Pracolet (m. 1643), La Rocca ed Ecciona fino a quella di Vallaccetta (m. 2280), situata nel vallone compreso tra le creste N-O e N-E del Vallaccetta - ore 3. Si risale il vallone tenendosi nel suo fondo, su zolle erbose dapprima, poi su detriti, senza traccia di sentiero; giunti nella parte superiore si ha la scelta tra due vie :

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 363 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
S-E. 1.' percorso della cresta S-O : Gli stessi in discesa. (La prima salita per essa è di Thompson, Mansell e Sowerby - 28 luglio 1865.) 7.» ascens. dalla Vedretta del Forno e la cresta S-E : Julius Payer con Johann Pinggera - 21 settembre 1867. 7.» ascens. per cresta N-O : Cari Blezinger con Peter Dangl - 11 settembre 1878. 7. a ascens. cresta N-E : Giacomo Cavatori con Giovanni Battista Confortóla - luglio 1881. 7.* ascens. dalla Vedretta di Chìarena : Lo stesso con Pietro Pietrogiovanna e Filippo Cola

. — Corti. — Rebuschini. — Cresta N-O : Bonacossa. a)* Da S. Caterina per la cresta S-0 - ore 5 i[2 - discesa in ore 2 a 2 1 [2. L'itinerario più comodo, semplice e quindi frequentato: alta portata di qualunque modestissimo camminatore. Si abbandona il sentiero al Passo di Gavia appena superato, al di là del Ponte delle Vacche - m. 2009 - il Dosso Bolon (v. it. 402' e si rimonta 1' ertissima costa d' erbe, detriti e rocce sfasciate in direzione del greppo roccioso che divide la coda della Vedretta del

Tresero - sulla c. G. nettamente disegnato tra le quote 2924 e 2944. Questo tratto è il più faticoso e meno semplice di tutta la salita; ha però il vantaggio di far guadagnare presto in altezza, si che per un dislivello di almeno 600 metri s'impiega meno di un' ora e mezzo. La piccola Vedretta del Tresero, che si raggiunge imme diatamente a N. del greppo, è al principio ripida, solcata da nume rose crepacce e per lo più allo scoperto, sì che di buon mattino

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Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 199 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze 149 da alcune crepaccie e minacciato sulla sinistra dai seracchi del Suldenjochferner ; bi sogna tenersi quindi molto a destra (N.) e spicciarsi il più possibile. Dal piede delle rocce corre verso destra una larga marcatissima cengia di neve solcante trasversalmente da sinistra a destra (S-E aN-O) il tratto inferiore della parete, immediatamente al disopra della bastionata basale (sulla c. A. S. è esattamente raffigurata). Essendo molto

esploratore, denominazione questa che va scomparendo, special mente perchè abbandonata completamente dai tedeschi, sebbene si tratti di uno dei loro migliori. Payer non toccò mai il passo; a lui, del resto, è già dedicata la Payer- spitze (v. pag. 80). II più difficile valico del gruppo, benché poco pericoloso e meno dell'Hochjoch dipendente dalle condizioni della montagna. Per sè stessa interessantissima traversata, - sempre nel senso Tirolo-Italia - in un ambiente grandioso, di non lunga durata, con

facile discesa e quindi da consigliarsi caldamente, serve oggi quasi esclusivamente di accesso al Suldengrat dalla valle omonima. Vista splendida. PANORAMA: Dal passo - quasi mai orlato da cornice - s'apre di colpo una vista stupenda sull' Italia : ai piedi la vedretta del Zebrù, più lontano la profonda valle omonima e le Alpi di Val Grosina; bellissimo il Suldengrat dall'arditissima scimitarra di ghiaccio; alle spalle tutte le vette del Tirolo. Ma sopratutto lo sguardo, sfiorante la rovinosa parete

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 514 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
438 REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Gavia - Serottini un sentieruolo poco marcato innalzantesi a S-E prima su pascoli poi su detriti verso lo squallido vallone compreso tra la cresta N-O predetta ed un altro ancor più marcato costone che dall'anticima S-ò del Vallaccetta corre ad O. Giunti nel mezzo del vallone si sale in direzione E. per ripide faticose chine di sfasciumi e di blocchi con campi di neve a volte occupantene la maggior parte ; rocce monotone e rotte adducono diret tamente alla

vetta, potendosi però appoggiare anche da ultimo sulla cresta N-O, di egual carattere. 415.) Monte Monteni x (m. 3007). Insignificante vetta sulla lunga costiera uniforme di detriti e sfasciumi a S-S-O del Vallaccetta. Salita da consigliarsi solo a chi volesse compiere una dilettevole passeggiata senza pericoli superando nel contempo tre cime sopra ai tremila metri (Vallaccetta - Monteni - Mala). Bella vista specialmente sul Gruppo di Piazzi. ICONOGRAFIA : Rebuschini, dal Confinale. 1.) Dal

M. Vallaccetta per la cresta N-E - 1 ora. Dalla sella tra la vetta N-E e quella S-O del Vallaccetta (vedi sopra b) si sale a quest'ultima per la facile cresta rocciosa of frente una discreta arrampicata, dopo di che fino al Monteni si va in lenta discesa per la lunga cresta di rocce rotte e di detriti che solo raramente danno modo di adoperare le mani, potendosi in generale schivare ogni difficoltà sull' uno o sull'altro versante. Una leggera salita porta da ultimo al Monteni. Percorso panoramicamente

di neve e rocce sfasciate il poco ripido versante orientale del Monteni che si raggiunge o diretta mente o per una delle creste - ore 2 ip circa dalla Cascina dei Pastori. 3.) Dal Monte Mala per la lunga ed insignificante cresta S., di rocce frantumate e detriti, senza ombra di difficoltà potendosi girare ogni cosa sul monotono lato orientale : un po' più interessante il tratto verso il Monteni. 4.) Anche la cresta O-S-O, rocciosa, è certamente percorribile e probabilmente senza vere difficoltà

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Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 516 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
44° REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Gavia - Serottim 418.) Cima Savoretta (m. 3054). Da essa si stacca verso N. un breve contrafforto roccioso ter minante colla Cima delle Pozze e separante la media Val di Rezzo dalla sua affluente Valle Savoretta. Di modesto aspetto, tanto più per la vicinanza del Gavia e della Punta di Pietra Rossa, merita tutt'al più una visita attraversando il Passo di Pietra Rossa, data la poca fatica. ICONOGRAFIA: Gnecchi pag. 142 (la parte superiore del vers

.) Cima delle Pozze (m. 2646). Elevazione senza importanza alcuna, tanto più che' sul contrafforte corrente alla Cima Savoretta s'alzano due altre sommità più alte - m. 2660 e 2834. Accessibile senza difficoltà dalle Baite Maroggia in Val di Rezzo (vedi 405 a) se guitando un breve tratto lungo la sinistra del torrente, poi per il versante S-O. ; oppure meno agevolmente, dalla Valle Savoretta (v. 417 2.) per il lato E. di detriti e rocce. La lunga cresta rocciosa corrente alla Cima Savoretta

il versante S-E - ore 4 circa - 8 a Le Prese. Da S. Apollonia si segue il sentiero al Passo di Gavia (v. 402 b) fino a pochi minuti oltre a Pradazzo - 1 ora circa - ove, abbandona tolo, si continua sulla sinistra del torrente Frigidolfo in media salita fino alla Baita di Valmalza (m. 1998) ove la Valle delle Messi si chiude bruscamente ; si passa per breve tratto sulla destra del tor-

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Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 360 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
girato sulle comode chine di neve del versante meridio nale. STORIA ALPINISTICA : /. a ascens. ricordata -. Giacomo Cavaleri con G. B. Con- fortóla e Battista Pedranzini - luglio 1881 (traversata per cresta da N-O a S-E). BIBLIOGRAFIA: Oe. A. Z. 1882, p. 296; id. 1883, p. 173. ICONOGRAFIA: Vers. N.: Zeit. 1907, p. 256; Zeit. 1898, p. 272. — Cavaleri, dalla Pedranzini. — Rebuschini , dal Confinale. — Bertarelli. — Corti. — Da O.: Cavaleri , dalla Punta Pedranzini. — Da S.: Bertarelli

. a) Da S. Caterina o dal Rifugio di Gavia per la cresta S-E - ore 6 circa e 3 - 50 minuti dal S. Matteo (v. 173 b) e a) I e 176 Traver sata Tresero-S. Matteo). b) Da S. Caterina o dal rifugio di Gavia per la cresta N-0 - ore 5 i[2 e 3 circa - (v. sotto 175 >. e) Dall'Albergo del Forno per il versante N. Il magnifico versante settentrionale di ghiaccio con poche rocce affioranti nella parte superiore non venne mai tentato sebbene la salita ne sia certamente possibile, probabilmente però con grandi difficoltà

pendii superiori della Vedretta Dosegù ove si volge a N. e per chine comode ma rotte da alcuni nodi di fenditure, da ultimo con un tratto alquanto più erto - meno di tre ore. II) Da S. Caterina direttamente come per l'itinerario b) del S. Matteo, poi come sopra - ores M4- I') Dall'Albergo del Forno si segue la via/) al Tre sero fino al bacino poco rotto sotto alle altissime pareti della Punta Pedranzini e della Cima Dosegù. Percorso questo breve tratto comodo si risalgono le ripidissime chine di neve

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Jahr:
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Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 385 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
3lS REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo comoda e dilettevole marcia, si perviene alla via di sopra e alla vetta. Via solita dal Rifugio di Gavia - ore 7 da Pontedilegno per il Passo di Gavia. 186.) bis P. 3165. La cresta meridionale del Corno dei Tre Signori s'abbassa alla larghissima sella m. 3098 dopo la quale si rialza di nuovo in una elevazione rocciosa a forma di piramide di bell'aspetto da N. e S., quotata m. 3165, ed importante perchè ad essa la cresta si biforca

. La vista sui gruppi dell'Ortler e dell'Adamello è stupenda e di poco inferiore a quella del Corno dei Tre Signori ; essendo poi la salita molto più facile e breve, è consigliabile agli alpinisti senza grandi pretese, che varcano il Passo di Gavia, richiedendo esso un'ora e mezzo al più tra salita e discesa. STORIA ALPINISTICA: Probabilmente visitato da tempo da cacciatori di ca mosci ; la /.* salita ricordata è quella di: Alessandro Gnecchi con Bortolo Cresseri - 4 settembre 1904. BIBLIOGRAFIA

: R. M. 1904 p. 433. ICONOGRAFIA : Da N.: Cavaleri, dal Tresero. — Rebuschini, dal Confinale. — Silvestri. а) Dal Passo di Gavia per il versante N. su rocce, detriti e neve in 3[4 d'ora, senza alcuna difficoltà; discesa in poco più di 20 minuti. б) Dal Rifugio di Gavia per la sella ad O. della quota 3001 cui si perviene dal piede del ghiacciaietto di cui sopra (v. anche

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
(v. sopra a) fino a mezzo cam mino tra il rifugio ed il Lago Bianco e volgendo ad O. per lente chine di magre zolle erbose, poi di detriti, si segue la ripida co stola di sfasciumi arginante a mezzodì il ghiacciaietto senza nome sulle carte - Ghiacciaio di Gavia - che ammanta il versante N-E della montagna e separata dalla cresta S-E per mezzo di un campo di neve. Su di essa si perviene senza difficoltà alcuna, ma fatico samente, alla base del torrione finale che si scala per la parete E. su rocce rotte

ed erte ma molto più facili di quanto non si di rebbe (per discreti alpinisti non occorre la corda); appoggiando man mano verso destra, con arrampicata qua e là alquanto esposta si tocca in breve la vetta culminante, formata da un cumulo di piccoli blocchi. Variante : Dalla base del torrione finale si può pure, con breve traversata su neve e sfasciumi, raggiungere lo spigolo S., offrente una divertente arrampicata fino alla vicina vetta. - Di poco più lungo. b) Dal Passo dell'Alpe o dal Rifugio

di Gavia per la cresta N. - ore 3 e 2 314 circa. Consigliabile nel primo caso ' in discesa, costituendo la vìa più diretta a S. Caterina ; il passaggio dalla vetta N. alla S-E richiede prudenza. Dai pressi del passo si volge a mezzodì e per una valletta di detriti e neve, ripida solo nell'ultimo tratto, si perviene ad una

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