Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
io6 REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Thurwieser segnato nel corpo della montagna da alcuni grandi salti, e corrente nel basso a di videre pianeggiante la Vedretta del Zebrù da quella dei Camosci : si potrebbe dirlo la cresta Sud. Essa divide il lato italiano in due pareti: la par. S-0 poco ampia e poco individualizzata, la par. S-E pure ertissima, specialmente nell'alto, ma più larga e cospicua, solcata da selvaggi canaloni di roccia; non limitata verso oriente, essa avvolge la montagna fino
al canalone del Thurwieserjoch costituendo una specie di par. E-S-E che però non è definita. Il magnifico spigolo E. di ghiaccio precipitante sul Thurwieserjoch limita la stupenda par. N., il più erto sdrucciolo di ghiaccio del gruppo. Poco spiccata invece la cresta 0. scendente con qualche salto a formare il lungo pianeggiante tratto che corre alla Trafoier Eiswand (Baeckmanngrat). PANORAMA: Sebbene esteso - dall'Oberland Bernese alle Dolomiti -, attraggono specialmente le immediate vicinanze coi
selvaggi baratri ai piedi: le Hintere Wandln dell' Ortler rotte in mille guise e la poderosa Königsspitze assieme al bacino del ghiacciaio del Forno, simile ad un gigantesco serbatoio d'acqua ; la serpeggiante strada dello Stelvio è l'unico ricordo del mondo abitato. STORIA ALPINISTICA: /.» asc. (dopo molti tentativi): Theodor Harpprecht con Josef Schnell - 20 agosto 1869 - (per cresta E.). — /.* asc. per parete S-O. e /.* trav.: G. Geyer, J. Prohaska, Emil e Richard Zsigmondy - 23 agosto 1882
e Rudiger Weitzenböck. — /.» asc. it.: Piero Pogliaghi con Luigi Bonetti, 1881. (R. A. I. - 1882 p. 7). BIBLIOGRAFIA: Erschl. p. 133. — Zeit. 1906. p. 320; (cfr. le singole vie). ICONOGRAFIA : Silvestri. — Cresta E.: Corti (v. ill.). — Spemann's A. K. 1907 p. 13. — Erschl. p. 132. — Vers. S.: Rebuschini, dal Confinale. — Corti. — Erschl. p. 112. — Sella, dal Passo Zebrù; id. dal M. del Forno; id., 340. — Cresta O.: Wehrli, 7508; id., 7502. — Würthle, 859; id., 1871; id., 1868. — Erschl. p. 112 e 132
di pietre, pericolo che si può però facilmente evitare con qualche oculatezza. Ignota affatto agli alpinisti stranieri, disco nosciuta spesso tra noi, merita di essere seguita più di frequente, data anche la sua brevità e comodità d'accesso dalla Milano, dall'Ortlerpass o dall'Hochjoch. Come per il passo dei Camosci (vedi itin. 30) alla base del gran cono di neve e detriti che la parete Sud-Est della Thurwieser manda sul ghiacciaio. Lo si risale faticosamente e per mobile erto pietrame [tenendosi