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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 304 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo 241 vedrette formanti un enorme piedestallo degno del colosso che forma il centro vero del gruppo, diramandosi da esso a raggiera tutte le principali catene della regione : onde si spiega, data anche la gran facilità e comodità d' accesso e la bellezza del panorama, la sua popolarità che è una delle maggiori tra le principali vette delle Alpi Orientali. Il Cevedale è termine di confine dell' attuale regione italiana etnografica al N : chè

, se l'Italia geografica si spinge molto più a settentrione (in linea retta più di 40 chilometri), essendo tutti i ghiacciai dell'Ortler e in parte anche quelli dell'Oetz tributari del l'Adige, tuttavia il versante settentrionale del Cevedale deve già considerarsi come tedesco, se non ab origine, certo almeno oggi. È la più alta vetta del Trentino. TOPOGRAFIA : Dal massiccio del Cevedale si partono a S-E, N-E e N-O tre dorsali del gruppo, limitanti tre delle sue principali vallate : di Martello a N-E, Val

a formare la cresta separante il Fiirkeleferner dalla testata della Valle della Mare e scendente alla Fiirkelescharte ; al pendio N-O della culminante s'attacca un dosso nevoso mal definito separante il bacino del Zufall e Langenferner dalla conca della Vedretta di Cedeh meridionale. Ancor più importanti sono due altre creste che si dipartono dalla vetta , una a mezzodì verso il Monte Rosole dividente la Vedretta La Mare da quella delle Rosole, 1' altra ad O. a sepa rare la Vedretta Cedeh da quella

delle Rosole e finire più avanti nel Monte Pasquale. PANORAMA : Uno dei più belli del gruppo, il più bello probabilmente dopo quello della Königsspitze. Su questa ha il vantaggio della vista sulla Königsspitze stessa, che di qui si presenta quale piramide perfettamente simmetrica e costituisce il punto di maggior attrazione. Poi una infinita cerchia di monti : quelli nevosi del Tirolo, tutte le Dolomiti di Brenta, quelle di S. Martino fino alla Marmolata, i gruppi dell'Adamello-Presanella, del

Bernina e del Disgrazia, tutta insomma la cer chia alpina fino al Monterosa ; ai piedi il maestoso bacino del Forno colle vettexhe gli fanno corona. Troppo addossate 1'un l'altra sono invece le vette del massiccio centrale dell'Ortler stesso. STORIA ALPINISTICA: /.* ascens. della punta N-E : Edmund von Mojsisovics con Sebastian Janiger - 13 agosto 1864, dal Passo del Cevedale per la cresta S-O. —./.• ascens. della vetta culminante: Julius Payer con Johann Pinggera e Josef Rein- stadler - 7 settembre

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 352 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
« REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale-S. Matteo 287 Palle della Mare o la Mare - così la vecchia Carta austriaca del Lombardo-Veneto e quindi anche Freshfield nelle sue classiche Italians Alps. Pogliaghi scrisse che il nome di Pizzo della Mare apparteneva a quella vetta che fu da lui detta Punta Pedranzini. Imponente massiccio di ghiaccio circondato da estese vedrette, dopo il Tresero la più bella montagna, per forme, del gruppo meri dionale dell'Ortler chè, se visto da N. rimane

alquanto addietro dal suo rivale per eleganza di linee, lo supera del pari in altezza che in grandiosità dei suoi scoscendimenti di ghiaccio. Salita interessante : il più facile e spedito accesso è dalla Ca panna Gavia per la Vedretta Dosegù ; il più lungo e faticoso da Peio. La migliore combinazione è la salita al Tresero con traver sata per cresta al S. Matteo e discesa da quest' ultimo per il ghiacciaio del Forno, gita che per la sua varietà ed attrattiva con tinua, priva di vere difficoltà, trova

a stento riscontro in altre ce lebrate imprese, e giustifica pienamente la voga che gode. TOPOGRAFIA : Importante nodo orografico cessando qui la direzione occidentale del crinale del Forno che si divide in due rami: il principale continua a N-O vgrso il Tresero, l'altro scende a S-O al Passo della Sforzellina. Tra la cresta N-0, scendente con un erto spigolo di ghiaccio rialzantesi poi, prima del Tresero, nelle modeste vette della Cima Dosegù e della Punta Pedranzini, e la S-O sta la grande Vedretta

Dosegù la cui coda terminale arriva fin quasi nel fondo della Valle di Gavia. Essa vien divisa in due parti, di cui la orientale, più vasta, ammanta la parete O. del S. Matteo, da uno sperone roccioso scendente aS. dalla Punta Pedranzini. La cresta S-O di neve a sera, di neve e roccia sull'altro Iato, separa la Vedretta Dosegù da quella di Valpiana nell'alto ; poi, formata la bianca elevazione del Monte Mantello - m. 3536 - divide la prima da quella di Villa Corna (sulla c. G. erroneamente Vila Corna

). Tra il Punto 3446, detto da alcuni giustamente Cima Viilacorna, e la quota 3396 si stacca a S-S-E una dirama zione rocciosa a dividere, sotto il nome di Viilacorna, la principale Val Piana colla confluente di N-O di Viilacorna, dalla Val Umbrina (erroneamente detta Val Umbria sulla c. G.), affluenti tutte della Val del Monte (Peio); la seconda è compresa tra la costiera Viilacorna e la cresta corrente dal S. Matteo a S-O fino alla quota 3219, cui venne proposto con giusti criteri la denominazione

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 358 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL* ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo 291 por piede sul ramo del ghiacciaio superiore compreso tra le chine della Cima S. Gia como da una parte e il dosso staccantesi dal S. Matteo che, interrotto per un certo tratto, ha una naturale continuazione nell'isolotto di roccia cosparsa di detriti il cui sommo porta la quota 2801 e il cui piede è a quella 2477 predetta. Si può pure salire per l'isolotto senza difficoltà ma con maggior fatica. In ogni modo, dal ghiacciaio, si volge

a mezzodì per chine poco ripide, spesso scoperte e quasi sempre molto cre- pacciate, cosicché si richiede molta prudenza, specialmente nelle ore calde in cui la neve è, come del resto nella parte bassa di tutta la Vedretta del Forno, di solito in pessime condizioni causa il caldo soffocante. Poi comincia una zona più ripida ma meno fessurata sotto alla grande muraglia di ghiaccio e di seracchi incombenti che corre dal S. Matteo al Dosegù: si gira a semicerchio da destra a sinistra (N. a S-O) un altro

aggroviglio di crepacce alla base della diramazione N. dello sperone del S. Mat teo - P. 2969 - onde pervenire sul lato occidentale della quota 3297 che da alcuni punti appare qual piccola cima la cui falda nevosa si erge quasi a picco sulla vedretta. Passando tra enormi crepacce, in forte salita si rimonta l'ertissima china di neve unita conducente alla sua sommità : la neve di valanga che copre solitamente questo tratto aiuta molto nell'ascesa, che è più facile di quanto non paia da lungi; si badi però

, e specialmente nelle ore calde, alle frequenti cadute di blocchi di ghiaccio dai seracchi che sovrastano minacciosi, sì che questa via vien di preferenza seguita in discesa essendo essa così spedita da ridurre il pericolo a pochi minuti. L'altra via consiste nel seguire, dal piede della caduta inferiore del ghiacciaio, la via al Colle degli Orsi fino nel grande bacino mediano (vedi 169 b), ove si volge a S-O in modo da raggiungere il dosso del S. Matteo al P. 3297 su chine nevose nelle ore calde in cattive

alla base. Esso è pure meno cattivo di quanto parrebbe ; in pochi minuti lo si su pera, nelle ore calde senza gradini, e giunti al disopra si continua senza altri ostacoli, ba dando però sempre alle crepacce mascherate e a volte numerosissime, in modo da guadagnare per comode chine di neve il pendio orientale della vetta per il quale in breve si perviene alla sommità. La discesa per questa via all'albergo del Forno può richiedere, per una comitiva spedita, poco più di un paio d'ore. Nota : Sebbene

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 54 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
26 REGIONE DELL'ORTLER - Valfurva rente da E. a O. onde dalla valle principale vien staccata a set tentrione una rilevante porzione, la Val Zebrù, originantesi alla Königsspitze e riunentesi a S. Antonio, a 5 Km. da Bormio, alla valle principale. Questa forma una grande curva a S-E fino al capoluogo, Santa Caterina, per risalire di là a N-E, colla Valle del Forno e Val Cedeh, alla Königsspitze. Tranne la Val Gavia, a mezzodì di S. Caterina, e quelle già nominate, poco importanti sono le altre

tributarie. Una carrozza bile percorre la valle principale fino al capoluogo, lungo il torrente Frodolfo che s'origina alla testata della Val Cedeh, sotto alla Königsspitze. PUNTI CULMINANTI : Königsspitze (m. 3860); — Monte Cevedale (m. 3778); — (l'Ortler giace all'infuori dello spartiacque e del confine politico). VETTE PRINCIPALI : Ortler (m. 3905) ; — Königsspitze (m. 3860) ; — Cevedale (in. 3778); — Tresero (m. 3602). VALICHI PRINCIPALI : Passo di Tuckett (m. 3349); — Ortierpass (m. 3353); — Passo

del Cevedale (m. 3267) ; — Passo della Sforzellina (m. 3005) ; — Passo di Gavia (m. 2652); — Passo dell'Alpe (ni. 2465). Etnografia: La popolazione, esclusivamente italiana, è molto scarsa; nell'inverno la valle è abitata solo fino a S. Antonio. Unici cespiti di guadagno sono la pastorizia e l'industria del forestiere nell'estate, quest'ultima favorita dalle sorgenti di acqua minerale (acidule ferruginose) di S. Caterina. Attualmente è cessato lo sfrut tamento dei filoni di minerali di ferro

esistenti specialmente nella Val Zebrù. CENTRI PRINCIPALI : S. Caterina (m. 1736). VIE DI COMUNICAZIONE : Oltre alla carrozzabile fino a S. Caterina esistono delle comode mulattiere per le valli principali : così fin oltre l'Albergo del Forno, come fino all' ultimo casolare (Baita del Pastore) in Val Zebrù e in Val di Gavia ; numerosi i sentieri di alta montagna. Da Bormio a S. Caterina nell'estate servizio di vetture - ore 2 314 - con partenza dall'albergo della Posta. Percorse le strette vie di Bormio

si entra nella Valfurva che presenta un seguito di quadri pittoreschi, a formare ì quali con corrono le spumeggianti acque del Frodolfo, i monti che rinserrano la valle ammantati di conifere fino al limite delle nevi e infine la svelta piramide del Tresero sempre in vista in fondo alla valle. Sempre lungo la sponda destra (orog.) del torrente, poi allontanane dosene in salita, tra campi di messi, si passano le frazioni Uzza (ni. 1307} e S. Niccolò (m. 1319) - all'indietro il gruppo di Piazzi dalle

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 104 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
66 REGIONE DELL' ORTLER — Valle di Sulden minuti dall' Hòtel Eller - con panorama splendido sullo sfondo della valle e sul trio: Ortler, Zebrù e Königsspitze. ** Salden, o S. Gertrude (St. Gertraud) è un villaggio formato da una quantità di case sparse in tutto il piano, di cui il gruppo più importante è quello attorno alla chiesa e all'Hotel Eller. La sua posizione nel cuore del gruppo e la sua altezza ne fanno il centro più frequentato del gruppo sia dagli alpinisti che dai turisti in cerca

di facili e variate passeggiate. Sul lato occidentale della valle s'erge la massa enorme dell'Ortler dalle poderose creste e dai paurosi canaloni, sorretto alla base dalla boscosa collina del Kuhberg; su quello orientale l'occhio abbraccia la cerchia delle vette dalla Vertainspitze alla Hintere Schöntaufspitze. Dalla metà della valle in avanti attrae la maestosa corona di vette del Suldenferner : Suldenspitze, Schrötterhorn, Kreilspitze e la superba Königsspitze, da questo punto una delle più classiche

e pure visioni di alta montagna, fiancheggiata dal poderoso Zebrù. Degni di nota nel villaggio sono : il ricordo al curato Eller, il fondatore dell'attuale prosperità di Sulden, nel portico della chiesa nuova, e il busto in rilievo di uno dei due maggiori esploratori del gruppo, Julius von Payer, sulla parete rocciosa sotto al bosco del Kuhberg. Alberghi : Suldenhótel, grande Casa di primo ordine, il popolarissimo Eller, centro alpinistico del paese, e molti altri per turisti d'ogni condizione. Posta

, Telegrafo, Chiese evangeliche e cattoliche, servizi di diligenza e vetture. Guide e Portatori, cavalcature, bazars, pasticcerie e caffè. PASSEGGIATE: Sul fianco sinistro della valle: Waldweg, la più frequentata passeggiata di Sulden, dall' Hòtel Eller in piano sulla sponda sinistra del torrente fino di fronte al Suldenhótel, dal quale adduce allo stesso punto un sentiero passante per le Gampenhöfe, i ora ; — Langer Stein al Kuhberg, con veduta stupenda sui selvaggi imponenti canaloni e creste dell

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 377 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
3io REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo si attraversa orizzontalmente per sfasciumi comodi solo in discesa per riuscire al disopra del Dosso Bolòn, là ove si incontra il sentiero del Tresero per il quale si cala a S. Caterina. 184.) Punta della Sforzellina (m. 3087)- Così la carta I. G. al 50.000, mentre quella G. dice Punta Sforzellina. La c. A. S. mantiene l'espressione più dialettale di Punta della Sforcellina. Il nome proviene dal vicino notissimo passo. Le quote delle

c. G. e I. G. al 50.000 (m. 3101) e della c. P. (m. 3114) sono forse meno attendibili di quella della c. A., a meno che non si tratti di due punti diversi. Consta di una lunga cresta, portante parecchie elevazioni - che non meritano la qualifica di punte - separate da spiccate insellature e ad un dipresso di eguale altezza. Da ogni lato si presenta qual modestissima elevazione al punto in cui il crinale spartiacque tra Val del Monte e Val di Gavia piega definitivamente a mezzodì ; non ebbe quasi mai e non merita

visite. Bellissima vista sui due versanti ; impressionante quella sulla mole del Como dei Tre Signori che s'erge a brevissima distanza. STORIA ALPINISTICA: /.» ascens. turistica ricordata : Josef Jtt linger (solo) - 22 luglio 1912 - per la cresta S. alla vetta meridionale: non trovò traccia di pre cedenti salite. ICONOGRAFIA: Cavalkri. — Bertarelli, (da S.J. — Vers. N.: Cavaleri, dal Tresero. — Silvestri. — Rebuschini, dal Confinale. Si sale: «) Dal Passo della Sforzellina, tenendosi sul lato

occidentale della cresta su rocce erte e smosse fino al disopra del primo tratto ripido della cresta. Di là, seguitando per il filo - 5 metri da percorrere a cavalcioni - per un piccolo strapiombo si cala in una breccia, dalla quale per un lastrone si raggiunge la vetta più meridionale (?) - Aneroide ca. 3060 m. - affilata e separata dalla successiva per mezzo di una profonda insellatura (allora nevosa). b) Da Peio seguendo la via al Passo Dosegu fino a mezz'oretta sotto al valico e piegando

di là la cresta, offrente una bella divertente arrampicata, senza però speciali diffi coltà, e con qualche tratto nevoso fino alla sommità - ore 2 dal rifugio 185.) Passo della Sforzellina m. 3005. Espressione dialettale per Passo della Forcellina. Così la c. A. S. (Passo della Sforcellina). I nomi di : Passo dei Tre Signori e Passo del Monte hanno ormai solo un inte resse storico. Tra il Corno dei Tre Signori e la Punta della Sforzellina. - L'unico valico costituente un vero mezzo di comunicazione in tutta

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Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 445 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Zu/ritt - Sternai 373 verso le verdi propagggini che fiancheggiano ad occidente la ormai non più tanto lontana Valle dell'Adige. • STORIA ALPINISTICA : /.* ascens. : Julius Payer con Johann Pinggera e due portatori - 9 agosto 1868 - per le creste O. e S. — /.* ascens. per il versante E. e cresta S. : Gottlieb Merzbacher con due guide - 10 agosto 1886. — 1* ascens. per la cresta N-E: Paul Mayr e Theodor Dietrich - estate 1903. — traversata compieta del massiccio

. 1905, p. 304. a) Dalla Capanna al Lago Verde d' Ulten (Grosser Grünsee) per la cresta S. - ore 4 circa. Si segue l'itin. al Zufrittjoch (265 b) fino a dove il sentiero piega a N-O nel braccio occidentale del vallone « In der neuen Welt »; si continua di là a N. sulla sinistra (orog.) del torrentello con traccie di sentiero e per sfasciumi faticosi si sale verso il piccolo ghiacciaio senza nome che ammanta buona parte del versante meridionale della Zufrittspitze. Si attraversa senza difficoltà

Verde per le creste 0. e S. - ore 2 i[2 circa. Forse la via più frequentata; non offre alcuna vera difficoltà. Dal Piccolo Lago Verde si sale direttamente per la morena e su detriti, da ultimo su rocce malsicure ma facili alla diramazione O. della cresta S. e se ne segue il largo dosso che nella parte superiore è coperto da una coltre ghiacciata, fino a che esso si attacca alla cresta meridionale (sulla c. A. V. presso alla lettera S.); di là per le rocce del fianco S-O si raggiunge la cresta

S. e su di essa, come nella via a), la vetta. Variante-, i.) Meno consigliabile perchè più difficile: Dal piccolo Lago Verde si sale su magre zolle erbose e detriti alla lingua del Zufrittferner superiore (Oberer Zufrittferner) che si percorre in linea retta in direzione della vetta (E.) per circa metà. Piegando poi a S., si risale, tagliando gradini, un erto pendio crepacciato e spesso di ghiaccio vivo, nel qual caso è tutt'altro che facile ; per il suo culmine si raggiunge il ghiacciaietto senza fenditure

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Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 340 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo 275 versato. Ad ogni modo è più conveniente farlo nella direzione da S. Caterina a Peio. 11 versante del Forno è alquanto più difficile di quello del vicino e preferito Colle degli Orsi. STORIA ALPINISTICA: Senza notizie. BIBLIOGRAFIA-. Zeit. 1907 p. 244. ICONOGRAFIA: Vers. Sella , dal M. del Forno; id. Corti. — Silvestri. Vers. S-E: Sella , dalla Presanella. a) Dall'Albergo del Forno per il versante N-O - ore 4 i[2 circa. Come per il Colle

degli Orsi (vedi 169 b) si raggiunge la vastis sima conca del ghiacciaio compresa tra il costolone N-O della Punta di Peio e quello in gran parte nevoso corrente a N-E dalla Punta di S. Matteo e la cui diramazione rocciosa settentrionale ha la base quotata 2969 sulle carte italiane. Continuando verso S-E si risalgono chine nevose sempre più erte e rotte da un gran numero di fen diture in direzione della Rocca S. Caterina a non molta distanza dal costolone N-O della Punta di Peio. Il percorso non

regione meno inclinata volgente quasi a mo' di conca verso la larga e già da tempo nettamente visibile apertura del colle, si volge a questo. Il tratto è discreta mente ripido e tagliato di solito da una enorme crepaccia che con poca neve conviene girare già prima sulla sinistra (N.); costeggian dola al disopra, da ultimo per una ripida china unita, si è in breve al valico, nevosa sella da cui s'apre all' improvviso una bellissima veduta sulla Valle di Peio, sulle Dolomiti di Brenta e sulla magica

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Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 453 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Zufritt-Sternai 381 Venendo da S. Gertrude per la Valle di Kirchberg la via più diretta consiste nel raggiungere il bel Lago Corvo (m. 2479) (v. 314 6), nel costeggiarne la sponda settentrionale dapprima, poi il torrente che esce dal laghetto superiore, da ultimo nell' indirizzarsi alla vetta del Gleck che si guadagna direttamente per il pendio di de triti a volte coperto in parte da campi di neve - ore 5 da S. Ger trude. Percorso quanto mai pittoresco

de Tersolas della c. A. S.) (m. 1894), dalla quale una de bole traccia s'inerpica verso N-O in una valletta che si rimonta faticosamente per chine molto esposte al sole fino a raggiungere la cresta S-S-O. Senza speciali difficoltà la si segue fino alla vetta. Venendo da S. Gertrude si segue la via b) precedente fino al val lone di detriti sul fianco orientale del Gleck dal quale, piegando a S-O, si perviene comodamente alla cresta. Dal Rifugio Dorigoni si va fin sotto al Schwärzer Joch (v. 277

b) e, piegando a S., si percorre la terrazza di detriti sottostante alla cresta N-O del Gleck fino alla cresta S-S-O. Conviene però, dal rifugio, dirigersi già prima alla parete occidentale della montagna che si rimonta senza difficoltà alla vetta. 279.) Sassforà (m. 2806). Insignificante elevazione di detriti tra il Passo di Rabbi e il termine S. della cresta meridionale del Gleck. Accessibile da ogni Iato senza ostacoli ; di solito da Rabbi per il Lago Corvo - ore 5 circa. 280.) Kirchbergjoch (m. 2700

circa). Depressione sulla cresta N-E del Gleck, presso alla quota 2775. Vien talvolta unito al Passo di Rabbi nel traversare da S. Gertrude a Rabbi, ma più spesso serve di raccordo tra la capanna al Lago Verde di Ulten e Rabbi o tra il Rifugio Dorigoni e la Valle di Kirchberg. - Sentiero. Panoramicamente molto interessante, spe cialmente per il gran numero di laghi di cui sono ricche le due valli d'accesso. a) Da S. Gertrude per il versante N. - ore 4 i[2. Per la via alla capanna al grande Lago

Verde fino all'alpe (m. 1957) alla confluenza del torrente Grünsee col Faltschauer. Si scende di là a varcare il primo, poi il Faltschauer di cui si rimonta

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 527 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Gavia - Serottini 449 dabile la traversata per cresta dal Passo Maurone a quello di Dombastone. Si sale : 1.) Dal Passo Maurone (vedi sopra) in poco più di i\4 d'ora tenendosi alquanto al disotto, a S., della cresta N-E. 2.) Dalla vetta trigonometrica del Sasso Maurone per la facile cresta S. - i\2 ora - (Gnecchi, p. 135). 3.) Anche il versante S-E, di pascoli in gran parte, è facilmente percorribile dalla Val Grande abbandonando il sentiero al Passo Maurone

verso i 2450 m. 437.) Sasso Maurone (m. 2722 A)- Per l'esattezza del nome vedi sopra « Corno dei Becchi », del quale costituisce una semplice anticima, per sè stessa immeritevole di una visita. Si sale : 1.) Dal Corno dei Becchi per la cresta N. (vedi sopra 2). 2.) Dal Passo di Dombastone (vedi sotto) per la facile cresta S-O - i\2 ora. 3.) Anche direttamente per il versante meridionale, faticoso e senza scopo, par tendo dal sentiero che,gira a mezza costa l'alta Val Grande (v. 439 Nota), poco più

a N-E del punto in cui si stacca quello al Passo di Dombastone (v. sotto 6). 4.) Non difficile è pure il versante O., roccioso, dalla Valletta di Dombastone (v. sotto a). 438.) Passo di Dombastone (m. 2567). Valico di interesse locale tra l'alta Val Grande e la Valtellina, facile tranne che verso quest'ultima. Le carte indicano un sentiero che esiste solo a tratti. «) Da Sondalo o da Mondadizza per il versante 0. - ore 4 1 [2 circa. Di fronte alla diramazione per Sondalo della strada nazionale si sale

per una mulattiera tra prati a passare il torrente Lenasco, poi il suo ramo destro : qui si giunge pure da Mondadizza per una mulattiera in direzione S. lungo il fianco della montagna per cui in breve ai casolari Le Presure, allo sbocco della stretta e selvaggia Valletta di Dombastone che si risale dapprima sulla riva destra del torrente, poi sulla sinistra; di nuovo sulla destra, vol gendo a N-E con ripidi risvolti per il sentiero malagevole tra boschi, si toccano la Baita Forcola (m. 1701

) e quelle numerose di Dombastone (m. 2103) dalle quali, traversando parecchie val lette sotto alla cresta S-O del Corno dei Becchi, sempre in dire zione E., poi per una distesa di sfasciumi e da ultimo su aspri dirupi si tocca con fatica il passo. 6) Da Vezza d'Oglio per la Val Grande ed il versante S-E - ore 4 i[2 a 5 circa (3 ore in discesa) - 7 c. a Sondalo. Come per 1' itinerario 435 a) fin sotto al valico cui si perviene facilmente per sentiero sempre più aspro, che si stacca da quello

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 92 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
56 REGIONE DELL'ORTLER - Valle di Ulten S. Niccolò (St. Nicolans) (m. 1264) - ore 2 da S. Yalpurga. Paesello sito allo sbocco di una delle vallette che scendono dal l' Hasenohr, detta Messner, punto di discreta importanza per salite e traversate, ma quasi abbandonato dai turisti per la prossimità del centro alpinistico della valle, S. Gertrude. TRAVERSATE : Per la Sella di Brez (Brizner Scharte) (m. 2185) a Provés (pag. 412) ; — per il Passo di Seefeld (Seefeldscharte) (m. 2344) ai Bagni

) - ore 1 1 [2 da S. Niccolò, 3 i[2 da S. Yalpurga - con alcuni modesti alberghetti, in posizione quanto mai pittoresca collo sfondo delle nevose cime del gruppo Sternai e Zufritt. Guide. ESCURSIONI : Al Lago Verde di Ulten (m. 2489) colla Capanna (Hochgterhntte) (m. 2504). Da S. Gertrude si sale per ripida mulattiera con segnalazione sulla sinistra del torrente Faltschauer toccando Steinhof, Angerlen e Pilshof; si perviene alla Weiss- brunner Alpe (m. 1957) - ore 2 Continuando verso O. per buona

stradetta lungo il torr. del Lago Verde (Grünseebach) si perviene dopo vari risvolti al gradino del Lago Verde e alla capanna - ore 1 i {2. La Capanna consta di 6 locali con 9 letti (cor. 4 e 2 pei soci D. Oe. A. V.) 6 tavolati (cor. 2 e 1) ; entrata 0,80 e 040. - Servizio d'ost. 1 luglio -15 sett.; altrimenti chiave A. V. depositata pure a S. Gertrude e S. Valpurga - ore 3 i [2. TRAVERSATE : Per il Flimjoch (m. 2884) a Gand, (pag. 385) o per il Soyjoch (m. 2840), (pag. 383) ; — Zufrittjoch (m. 3072

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 112 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
72 REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo del Cristallo ACCESSI. per il vers. S .; Bormio - m. 1225 - e la Capanna Milano - m. 2877 ; per il vets. N.: Trafoi m. 1541 -, Franzenshöhe - ra. 2188 -, Giogo dello Stelvio - m. 2756 -, Quarta Cantoniera Santa Maria - m. 2487 - e Terza Cantoniera - m. 2313. 1.) **Qiogo dello Stelvio x (m. 2756 - c. 1.) Stilfserjoch dei tedeschi. Tra le varie quote (2758 c. A., 2760 Hochtourist e Galli, 2736 c. P.), abbiamo scelto la 2756 it. Non è, a rigore, che una breve

insellatura sull' alta cresta cor rente dai ghiacciai dell'Ortler allo spartimare; ma alpinisticamente è il vero limite N-O del Gruppo dell'Ortler (v. Vallate d'accesso). Panorama splendido sull'Ortler che si presenta qual massa enorme. ICONOGRAFIA: Photoglob : Stilfserj.; id. 9387, 6359, 4185, 4182, 4164; id. da Franzenshöhe. 2.) Colle Vitelli (m. 2900 circa). Larga insellatura tra il M. Scorluzzo e il Punto m. 2916 - sul versante N-O della Cima Vitelli. Facilissima comunicazione tra il Giogo dello

Stelvio e la parte superiore della Val Vitelli, e quindi adoperato in raccordo col Passo Cristallo. Dal Giogo un sentiero su rocce detritiche sale a S-O a raggiungere tosto estesi e poco inclinati campi nevosi, per i quali si perviene alla larga sella - solo a tarda stagione di sfasciumi - 25 a 30 minuti. Si scende per comode chine di detriti o neve dapprima a S-O, poi a S., si varca la morena laterale destra della Vedretta dei Vitelli (la carta Galli indica qui un Passo del Crapinel affatto

inesistente) e si perviene sulla parte mediana del ghiacciaio. 3.) Monte Scorluzzo (m. 3094 A) (c. L), (m. 3093.98 A) (c. L). La quota 3162 c. P. è del tutto incomprensibile. Altra modestissima elevazione di rocce, detriti e neve, quasi mai visitata perchè di troppo poco compenso alla pur scarsa fatica. STORIA ALPINISTICA: Certamente già salito da tempo immemorabile dal Giogo dello Stelvio, la prima asc. turist. ricordata è di Wolf nel 1857. ICONOGRAFIA: Photoglob (Stilfseijoch-Wasserscheide z. Inn

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 456 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
384 REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Hasenohr partendo dalla capanna al Lago Verde d' Ulten, evitando così buona parte del forte dislivello. Rappresenta la via d'uscita più frequentata della Valle d'Ulten, e dopo il Passo di Rabbi, la più battuta in generale. STORIA ALPINISTICA: Conosciuto da tempo immemorabile dai valligiani. a) Dalla Capanna al Lago Verde d' Ulten per il versante S-E - ore 3 i[2. Dalla capanna si scende per il sentiero di S. Gertrude fino a che sulla sinistra le rocciose

pendici del Pilsberg cedono il posto a larghe chine di detriti. Abbandonando il sentiero si attraversano quelle chine senza traccia alcuna, sì che riescono faticose, in dire zione N. fino a che si apre sulla sinistra un vallone di detriti in cassato tra due costiere rocciose. Varcato il torrente uscente dal vallone, si continua ad attraversare sulle chine di detriti verso N-E fino a che è possibile di piegare a sinistra (N.) verso i verdeggianti ripiani dell'ampia Valle di Pilsberg - ore

della capanna al Lago Verde al Pilshof per salire per un altro in direzione N. alla Pilsberg Alpe; continuando sulla sinistra del torrente Pils si finisce coli' incontrare la via precedente - ore 4 circa dal paese al passo. b) Da Gand per il versante N-0 - ore 4 i[2. Da Gand si risale la Valle di Martello fin ai casolari di Soylana ove si stacca sulla sinistra ( orog. ) del torrente Soy un buon sentiero che sale tosto ripidissimo attraverso un bosco, al di sopra del quale varca il torrente Soy

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 370 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
scorgere ed evitare esattamente la cornice, per cui - e anche quando si voglia risparmiar qualche minuto ed una certa fatica, - vien Per lo più girata la cima sul fianco meridionale. Dalla depressione 3470 si scende per comode chine di neve - una crepaccio ! - stt quelle superiori della Vedretta Do- segù, di poca inclinazione e che si percorre comodamente mancando quasi le fendi ture, fino al piede della cresta N-O del S. Matteo, ove si incontra l'itinerario a) Idi quella montagna. Il girare anche

a S. la Punta Pedranzini non ha assolutamente alcun significato e non vien quindi neppur ricordato oltre. **Traversata Tresero - Cevedale ♦ ore n a 12 circa. Celeberrimo giro di cresta in cui si toccano le 13 vette circon danti il Bacino del Forno. Tranne che alla Rocca S. Caterina non offre punti veramente difficili, e richiede più che altro sicurezza di piede, velocità e resistenza. I ramponi sono utilissimi. Conviene partire dal Passo dell' Eissee data l'elevazione della capanna e po tendosi raggiungere

«); al M. Cevedale (m. 3778) altri 50' (v. 143 d). BIBLIOGRAFIA: Erschl. p. 175; id. p. 499. — Oe. A. Z. 1906 p. 263. — Zeit. 1907 p. 238. 178.) Sasso di Chiarena (m. 3129). Spalla senza alcuna importanza sulla cresta N-O del Tresero, cosi detta dai caso lari sottostanti (vedi topografia). STORIA ALPINISTICA: La /.* ascens. ricordata è di: Robert Spence-Watson con Alessandro Flury - 25 luglio 1867 - in ore 1 314 dal ghiacciaio del Forno (?). A. J. iv. 50. — /.* traversata -. Edward T. e Harris Compton

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 348 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo 283 S-E è detta in Val di Peio « i Mughi », mentre sulle Carte al tratto diraqiantesi in quella direzione è applicato il nome di Corn del Morto, colle quote 3251, 3118 e 301 1 c. G. ; essa finisce nel Monte Mandriole (m. 2930) sul cui pendio meridionale s'estende l'Alpe dei Mughi (sulle Carte Alpe di Mughi) (m. 2498) una delle più ele vate della valle ; in questa il Mandriole è conosciuto sotto il nome di Cima Tovi. La Carta di Payer indica

col nome dì Col Giumella la depressione tra il Monte Giumella ed il punto 3530 sulla cresta O. : sulle altre carte invece non è segnato ne quotato. È costituito da un'affilata cresta nevosa con cornice a N. (secondo A. v. Krafft è di eguale altezza del Col degli Orsi (.). STORIA ALPINISTICA: i. a ascens.: Julius Payer con Johann Pinggera - 21 set tembre 1867 per cresta N-E. — i.° percorso della cresta N-O (i* traversata Giumella- S. Matteo)-. Gli stessi in discesa. — ascens. per la cresta

il pendio. Variante: Si può, salendo da Peio ai Colle degli Orsi, raggiungere direttamente la cresta senza toccare il valico : Poco prima del colle si piega decisamente ad Ovest e per la china sempre più ripida del ghiacciaio, badando attentamente alle numero sissime crepacce che la solcano, si perviene senza vere difficoltà alla cresta ove si raggiunge la via predetta. Di poca utilità. б) Da Peio per la cresta S-E + ore 7 a 8. La via più interessante - tra le facili - al Giumella perchè va riata, senza

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Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 385 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
3lS REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Cevedale - S. Matteo comoda e dilettevole marcia, si perviene alla via di sopra e alla vetta. Via solita dal Rifugio di Gavia - ore 7 da Pontedilegno per il Passo di Gavia. 186.) bis P. 3165. La cresta meridionale del Corno dei Tre Signori s'abbassa alla larghissima sella m. 3098 dopo la quale si rialza di nuovo in una elevazione rocciosa a forma di piramide di bell'aspetto da N. e S., quotata m. 3165, ed importante perchè ad essa la cresta si biforca

. La vista sui gruppi dell'Ortler e dell'Adamello è stupenda e di poco inferiore a quella del Corno dei Tre Signori ; essendo poi la salita molto più facile e breve, è consigliabile agli alpinisti senza grandi pretese, che varcano il Passo di Gavia, richiedendo esso un'ora e mezzo al più tra salita e discesa. STORIA ALPINISTICA: Probabilmente visitato da tempo da cacciatori di ca mosci ; la /.* salita ricordata è quella di: Alessandro Gnecchi con Bortolo Cresseri - 4 settembre 1904. BIBLIOGRAFIA

: R. M. 1904 p. 433. ICONOGRAFIA : Da N.: Cavaleri, dal Tresero. — Rebuschini, dal Confinale. — Silvestri. а) Dal Passo di Gavia per il versante N. su rocce, detriti e neve in 3[4 d'ora, senza alcuna difficoltà; discesa in poco più di 20 minuti. б) Dal Rifugio di Gavia per la sella ad O. della quota 3001 cui si perviene dal piede del ghiacciaietto di cui sopra (v. anche

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 87 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
REGIONE DELL' ORTLER - Val Venosta 51 Naturiis (ni. 533) Km. 22; al di là del fiume, sulla riva sinistra, a 1 Km. di distanza, è il paese, con un migliaio di abitanti, pa recchi alberghetti diseresti e l'antico castello di Hoch-Naturns. La linea corre perfettamente in piano a pochi metri dall'Adige; presto si è alla stazione di Nchnalstal (m. 554) Km. 25, con ristorante in stazione e un alberghetto a poca distanza, allo sbocco della lunghissima ed an gusta Valle di Schnals, adducente a N-O fin

nel cuore delle Alpi di Oetz, con alcuni paesi tra i più alti dell' Europa abitati tutto l'anno. Vi è una centrale idro-elettrica con 16 mila cavalli di forza desti nati a Bolzano e Merano. Continuando sempre in piano nella larghissima valle, a poca distanza dal fiume, si lascia al di là di esso, al disopra del villaggio di Stäben, la rovina di Jufahl (m. 913), mentre a S., allo sbocco vastissimo della Val Schleider, è il villaggio di Tabland (m. 676) situato sul cono detritico alluvionale. (Per

di St. Martin am Vorberg (m. 1736), meta di un pellegrinaggio annuale. A S-E del paese, su un cono alluvio nale, è il paese di Tarsch (m. 817), punto di partenza per il Tarscher Joch (m. 2496) alla Valle di Ulten e per 1' Hasenohr (v. pag. 386 e 389). La linea si stacca un tratto dall'Adige e corre lungo la carroz zabile, passata essa pure sulla sponda destra. Si varca l'impetuoso torrente Plima, che esce dalla Valle di Martello, e in lenta salita si arriva alla stazione di (xoldrain (m. 662) Km. 39. Punto

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Kategorie:
Sport, Spiel
Jahr:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Seite 398 von 566
Autor: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort: Milano
Verlag: Tipo-Litografia Ripalta
Umfang: XVII, 482 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur: I 234.281
Intern-ID: 402496
328 REGIONE DELL' ORTLER - Sottogruppo Cevedale-S. Matteo sempre trascurare, sebbene l'accesso ne sia comodissimo tanto da Peio che da Pizzano, e la vista sia la più bella del gruppo, dopo il Redival. ICONOGRAFIA : Sella, dalla Presanella. a) Da Peio per la cresta E. - ore 4 i[2. Da Peio si segue l'itin. 211 a) fino nella parte superiore della Val Comasine ove, piegando a destra (O.) per una traccia di sen tiero nella diramazione occidentale, detta la Valletta, si perviene alla base della

cresta E. della vetta che si segue senza difficoltà. - Allo stesso punto si perviene pure salendo dai Bagni per ripidis simi sentieri verso la Val Comasine e girando poi sul versante settentrionale del Monte Macaoni fino a raggiungere un Baito allo sbocco della Val Coni, stretto bacino rinserrato tra le creste N. e N-E della Cima Forzilin, che si rimonta sul lato orientale in parte pianeggiante, da ultimo con forte ascesa su detriti, blocchi e neve, passando ad una sorgente, fino alla base della

.) Monte Macaoni (m. 2346). Forma, col suo versante settentrionale, il ripido fianco boscoso cui sono appog giati i Bagni di Peio; separa, colla costiera che da lui si stacca a S., la Val Coma sine dalla minore di Coni. Raramente visitato. Accessibile dalla Malga di Val Comasine (vedi sotto a) passando sulla sponda sinistra del torrente e salendo per un ripido sentiero a zig-zag su prati in direzione O. e da ultimo verso N. per chine erbose ; oppure da Val Coni per un sentieruolo salente, da quello

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