in mòdo tale da schiacciarle e renderle quasi nulle, come il Monte Bianco. Così mentre da un lato è tutto il Tirolo fin oltre il Grossglockner e le Dolomiti (coi gruppi principali degli Alti Tauri, del Gross Venediger e le Alpi di Oetz, il Silvretta), dal l'altro sono il Todi, l'Oberland Bernese e parte del Vallese fino al Weisshorn, il Bernina, poi a S. l'Adamello e Presanella; la montagna stessa colle sue creste biz zarramente frastagliate ed i colossi del gruppo (il poderoso Zebrù dall'altissima

pa rete e dall'affilata cresta e la König superba) offrono un quadro vicino tale che da molti è preferito al panorama del lontano. Solo chi arriva dall' Italia per la cresta dell'Hoch- joch prova una leggera delusione dovuta alla posizione eccentrica dell'Ortler rispetto al resto del gruppo. Una nota di tranquillità e di pace, a spiccato contrasto coll'alta montagna selvaggia, portano le verdi valli ai piedi del gigante, quella di Sulden colle case sparse, vivamente colorate come grossi fiori in mezzo

. /.» ascens. per la Hohe Eisrinne e la cresta Nord: F. F. Tuckett, E. N. e H. E. Buxton con Christian Michel e Franz Biener - 5 agosto 1864. 1.» ascens. per la cresta Nord dalla Tabarettascharte : Headlam - sett. 1864. i.° percorso per la Stickle Pleiss: Theodor Harpprecht con Peter Dangl - 19 luglio 1872. Variante: 1* ascens. per le rocce del Pleisshom : Oster con J. Mazagg - 14 agosto 1877. 7.» ascens. per la Harpprechtrinne e la cresta delV Hochjoch : Theodor Harpprecht con Peter Dangl - 9 agosto 1873

: gli stessi in settembre 1881. 7.* ascens. perla cresta N-E (Marltgrat): Robert Hans Schmitt, Albrecht von Krafft, Louis Friedmann, Otto Fischer e Edmund Matasek - 22 agosto 1889. 7.* ascens. per la parete S-S-E: Eduard Lanner con Joseph Pichler e Friedel Schöpf - 1894. 7.» ascens. per la diramazione N-E del Marltgrat (Rothböckgrat): Heinrich Rothböck! con Franz Pinggera e Friedrich Angerer - 30 giugno 1904. 7.» ascens. senza guide : Georg Geyer e Bullmann - 28 agosto 1880. 7.* ascens. invernale

è quella del topografo Josef Feuerstein nel 1855. — 1 . a ascens. ricordata per cresta N-E : Emil e Otto Zsigmondy e M. Wächter - 16 luglio 1882. — i.° percorso del ver sante S.: Gli stessi, in discesa. — /.* ascens. ricordata per la cresta S-O: Hans Lo renz, Robert Lenk, Theodor e Marian von Smoluchowski - 27 luglio 1892. BIBLIOGRAFIA: Erschl. p. 150. — Mitt. 1905 p. 295. a) Dalla Schluderscharte per la cresta S-0 - ore i i[4. Via solita. Dal valico ci si tiene sul lato orientale della cresta onde evi

, senza ombra di difficoltà, è la via più diretta dalla Valle di Schiuder alla vetta : consigliabile specialmente in discesa. b) Da Gand per la Göfler Schartl e la cresta N -E - ore 6. Dal villaggio si risale il fianco sinistro della valle tra ripidi prati e boschi fino ai casolari Stocka dai quali il sentiero, fattosi più incerto, risale su pascoli il lato destro (orog.) della valletta racchiusa tra il contrafforte del Saugberg e la cresta N-E della Laaserspitze, entro cui si perde. Rimontato

il bacino della Saugbergalpe, per chine di detriti e rocce sfasciate si è presto, in direzione N-E, ad una apertura della cresta N-E detta Göfler Schartl, accessibile facilmente anche dal lato opposto. Di là si segue la cresta, di sfasciumi, detriti e neve, qua e là di facili rocce, fino alla vetta. La cresta si può pure guadagnare dai casolari di Niederhof o di Stall wies (v. 1346) risalendo per erti sentieruoli nella valletta tra la cresta S-E della montagna e la costiera del Saugberg, il cui tratto

con Alois Pinggera - 22 luglio 1876. — 1.° percorso del versante E. (in discesa) : Emil e Otto Zsigmondv - 1 agosto 188 1 (i> traversata Ver- tainspitze-Angelus Spitze). — /.» ascens. ricordata per la cresta N. (già percorsa Pa recchie volte) : E. Niepmann e Eduard Wagner - 20 agosto 1904. — 1. » percorso per cresta Angelusspitze - Passo dell'Eis se e : Otto Laubheimer - 3 agosto 1903. BIBLIOGRAFIA: Erschl. p. 127. — Zeit. 1905 p. 280. ICONOGRAFIA: Vers. E.: Zeit. 1905 p. 273 e 283. — Vers

. O Wfirthle, 1871. — Wehrli, 11068. — Vers. S.: Sella, dalla Presanella. а) Dalla Capanna Düsseldorf per il versante 0. - ore 2 ij4 circa. Via solita, facile ma poco interessante. Dalla capanna si risale su detriti verso lo sfondo della valle fino ai piccoli laghetti di Zay, dai quali, seguitando verso E., si passa sul bacino meridionale del Zayferner, dapprima poco erto, poi sempre più ; superata una fascia di detriti si rimonta la calotta nevosa terminale fino alla vetta. б) Dalla Capanna Düsseldorf per

la cresta N-0 - ore 2 i[4- Altra via normale, più divertente della precedente e la più spedita; l'unica consigliabile ai solitari. Dalla capanna si segue l'itinerario precedente fino ai laghetti dai quali, volgendo a N-E, si raggiunge tosto per detriti lo sperone morenico dividente il bacino meridionale del Zayferner da quello mediano; al suo termine si raggiunge la base dalla cresta N-O. Il salto con cui essa comincia è abbastanza erto e a prima vista non par facile ; la roccia è però cosi ben

stratificata che, qualora si segua la via più facile, non si adoperano quasi le mani. La cresta continua poi come largo dossone, di solito coperto di neve, e comodissimo ; solo nelle annate eccezionali è scoperta fino al piede della calotta nevosa terminale che si risale in una diecina di minuti Variante : La cresta si raggiunge pure a due terzi della sua altezza per una semplice fascia di detriti dal bacino meridionale del Zayferner (v. sopra o). e) Dalla Angelusscharte per la cresta S-0 - i[2 ora. Altra

2 IO REGIONE DELL'ORTLER — Sottogruppo Vertain- Angelus superiore del Laaserferner, si raggiunge senza difficoltà alcuna il Rosimjoch - 314 d'ora. 97.) **Vertainspitze x (m. 3541). Cfr. Cima Vertana Arch. Alto Adige, Anno Vili fase. II-III p. 4. La dizione: Vertainspitzen di molte carte non ha ragione di sussistere, essendo una vetta nettamente più elevata dell'altra. Poderosa piramide regolare di roccia costituente il punto cul minante dell' intero sottogruppo Vertain-Angelus, a cavaliere tra

le valli di Laas e di Sulden. Salita piuttosto facile, comoda e rimunerativa per il panorama superbo che se ne gode su tutto il massiccio centrale del l' Ortler, specialmente sull' imponente triade Ortler - Zebrù - König che si presenta immediatamente di fronte, sul Cevedale e sulle vette che coronano bellamente il circo del Laaser Ferner; nel lontano i monti dell' Engadina - col Bernina dettagliato -, di Oetz e le Dolo miti colla Marmolada dall'imponente precipizio meridionale. Delle montagne più

cresta S-O, versante S. e cresta S-E. — Varianti: E. Calberla e H. Tappeiner con Peter Dangl - 9 settembre 1869 seguendo la cresta S-O fin quasi alla vetta poi per la via precedente. — Theodor Harpprecht con Peter Dangl - 13 agosto 1873 raggiungendo la cresta S-O da N-O. — i.° percorso del vers. E. (in di scesa)-. Emil e Otto Zsigmondy - 1 agosto 1881. — /.» ascens. per il canale O.: E. Su- chanek con Josef Reinstadler - 20 agosto 1881. — 1.* ascens. per cresta N-O: Willy Rickmers con Peter Dangl

128 REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo Ortler-Königsspitze - m. 3723 - testone roccioso così detto perchè a volte sormontato da un palo e che si scala pure facilmente. La cresta, nevosa e di discreta inclinazione, diventa sottile con un gran precipizio a S. (qui sbuca una delle cosidette Minnigeroderinnen) e con cornice a destra; con molta prudenza si sale fino ad un breve tratto roccioso, che si supera per un ertissimo camino o si gira con una breve ma non del tutto facile traver sata, e più

e di meno interesse è quella accennata nella Oe. A. Z. 1897p. 223: Oberer Knott: nuova via dalla Capanna Baeckmann, nel l'estate 1896, di Otto e Hans Barth. /) Dalla Capanna Baeckmann per la parete S-E + (Minnigerode Rinne). /.* asc .: Minnigerode 1878, (v. st. alp.). Erschl. p. 93. — Oe. A. Z. 1895, p. 44. — Mitt. 1894, p. 44. ICONOGRAFIA: Erschl. p. 85 (con tracciati). — Zeit. 1906 p. 312. — Wehrli, 11058. — Corti. Dall'estremo angolo N-O del ghiacciaio di Sulden un imponente canalone di neve, solcato

: Spemanns A. K. 1907 p. 29. — Vers. S.: Sella, dal M. del Forno. — D. A. Z. 1901. Num. speciale p. 12. — D, A. Z. 1902-3 N. 18. — Corti. — Vers. N.: Spemanns A. K. 1909. p. 47. — Wehrli, 11057; id., 11135; id., 11062. — Würthle, 1843. — Silvestri. a) Dal Passo Cedeh per la cresta 0. - i\2 ora. Dal passo si segue la cresta, in gran parte di neve, corrente dapprima a N-E erta ed affilata fino al punto di congiunzione colla cresta settentrionale, poi ad E. quasi pianeggiante con cornice a N., senza

ripido; altrimenti è a tratti interrotto da rocce cattive e battute dalle pietre. e) Dalla Janigerscharte per la cresta E. - 20 minuti a i[2 ora. Dalla poco marcata insellatura (vedi sotto 66) si segue verso O. la cresta di neve che dopo pochi passi si fa quasi pianeggiante, con cornice a N. facilmente evitabile sulle rocce del lato opposto; toccata 1' anticima orientale, senza difficoltà si raggiunge la vetta culminante per una cresta nevosa che si abbassa di poco ad una sella - cornice nell'ultimo

nel fianco E. della bassa bastionata che fascia da quel lato il Vorgipfel. Pel canaletto o, se vetrato, per le rocce della sua destra (N.) che offrono un passo non facile, si guadagna in poche bracciate un pendio di neve e subito dopo la cresta, pochi metri a N. del Vorgipfel. Di là, tenendosi o sul filo o sul fianco O. della cresta, appoggiata come lingua sottile su una larga base, si perviene, eccetto che per i primi passi, in comoda pas seggiata al termine sud della cresta terminale là ove