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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 577 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Dilettone et Altézza, et Noi, e tutti li nostri Successori Conti et Prin cipi de Tirolo, parimente Vescovi, et Capitolo di Trento sij eseguito in tutto, e per tutto in tutti li ponti, et articoli suoi debitamente, et effettualmente, et osservato in perpetuo fermamente, et inviolabilmente siccome verso Sua Dilettone, et Altezza, Suoi Eredi et Successori Conti et Princìpi de Tirol habbiamo formato ciò con scrittura, et apprèsso per la nra persona solo obbligati con giuramento, quale corporalmente

però non debba succedere ali’ hora tutto quello che tra noi ambe parti è convenuto, sij totalmente levato, eh’a Sua Dile ttone et Altezza, et a noi, se Sua Dilettone et Altezza sarà colpe vole della mora, sia reservato, et admesso a ciascuna parte d’ usar quello haurà, facoltà, et ragione. 7. Quanto poi tocca 1 ’ articulo circa il prestare aiuto per un • Vescovo di Trento a Prencipe de Tirol, Sua Dilettone et Altezza intorno a ciò con noi, è convenuta et accordata in questo modo, che questo ponto

sia osservato conforme al libello della Provincia fatto sotto l’anno 1511, et noi Cardinale Ludovico insieme col Vescovado di Trento, et Suoi pertinenti sudditi, dobbiamo, et vogliamo osservare, et eseguire.esso libello Provinciale del 1511, in quanto concerne runa, et T altra parte ledelmente, et sinceramente in fede et confirmatione di quel tutto noi predetto Cardinale Ludovico Vescovo di Trento habbiamo affisso qui il nostro sigillo, et espedito per noi in Roma àlli 2.0 d’Aprile dopo

la Natività di Cristo Signore Redentore, et Salva tore anno 1578. 8. Ét noi Decano, Canonici, et tutt’ il Capitulo di Trento recó- gnoscemo anche questa renovatione, et confermatione delia predetta obligatione scritta, et quel tanto il prenominato nostro Gratioso Signore Cardinale Ludovico Vescovo di Trento per se stesso et tutti i suoi Successori Vescovi, et Capitulo di Trento si ha obligato con giura mento, confirmato, messo in scritto, stabilito, promesso et astretto, fu fatto con nostro Conseglio

in Trento alli 3 Maggio doppoi la Natività di Christo nostro Salvatore 1578. ..Ludovico Cardinale Vescovo di Trento. Simon de Thon Decano, et il Coitolo Generale di Trento etc.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 355 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
40 kt i[ »ii! • ■ i»l ! -: I ' / c \ ii »,. K-.-. I: 1 : H' •K Giuseppe I, che quella terrà gli fosse ritornata, coinè avvenne con i decreti cesarei dei 2 e 23 ottobre 1708. E circa questo tempo il Vescovo dava termine alia visita pastorale, e inviava a Roma , suo nipote per dare relazione dello stato della sua diocesi al pontefice. Clemente XI. Nell’ anno 1709 si nota lo stabilimento in Trento dei padri della congregazione di san Filippo, venutivi sotto la direzione del padre Giuseppe Musocco

vicentino. Il Magistrato se n era opposto, ma gli ammiratori della pietà di quel padre, ottennero che la congregazione fosse ricevuta a patto, che tenesse una sola casa di dodici religiosi, un solo fondo entro i confini della Pretura trentina, e si assoggettasse, senza eccezione, a tutte le colte che venissero ordinate *). E nello stesso anno ebbe principio il lungo processo che fu tenuto nel ca stello di Trento contro. Caterina Donati di Giudicane 3 ), che. passava per visionaria e faceva mostra

ad obbligare il Vescovo a dichiararsene formalmente, promettendo in iscritto che il tribunale di santa Inquisizione non avrebbe sede stabile nel Trentino. Si ri cordavano con orrore i processi intentati dalla Curia trentina contro gli eretici e contro le streghe, e si temeva che con il processo contro la Donati avessero a rinnovarsi non solo, ma a stabilirvisi definiti vamente- E già il tempo li avea condannati; ma gli effetti di tale condanna tardavano a manifestarsi tra noi., Si osserva che solo nel

- 1’anno 1716 ebbe luogo nel Trentino 1’ultimo processo per strego neria contro certa Maria Bertoletti di Pileante, che fu decapitata e poi abbruciata (14 marzo) nel Palù di Brentonico a vista del popolo 3 ). A Giuseppe 1 succedeva nell’Impero Carlo VI (12 ottobre), fratello del defunto Imperatore, é figlio di Leopoldo I. Egli, prima di essere eletto, era in lspagna, e di là, passando a Vienna, transitò, insieme con la sua consorte, per Trento, dove fu incontrato dal prin cipe di Neuburg, governatore

del Tirolo, ed il Vescovo nostro gli 1) Manci: Annali diali, II, pag. 71. 2) AUi di S. Inquisizione costrutti nel castello di Trento eec, Bìbl. di Trento MSS. N. 755; 3 ) ZoTTi: Storia citata, II, pag. 280 .

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Bücher
Jahr:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 67 von 554
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Sprache: Italienisch
Signatur: II A-3.847
Intern-ID: 154518
bacovi sunnominato, è altresì una piletta in marmo sostenuta da due angiolini di finissimo lavoro. — Paolo Carneri di Trento era in vita quando viveva il Barbacovi, e fu scultore di merito, che lavorò insieme col fratello di nome Simone, il quale era anche pittore. Di lui è P'altare maggiore di Santa Maria di Trento. — Sono poi indicati come lavori di Paolo Strudl, fratello del sopraccennato, le statue della Maddalena, di Veronica e d’un Vescovo con San Vigilio che sono alla Cappella del

Crocifìsso in Duomo di Trento, e la statua di San Francesco che si trova presso i frati Cappuccini della stessa città. Inoltre vanno ricordati un Maestro Stefano q. m Fuc- caro tridentino, stuccatore in Roma ad capita domorimi l ), e un Giovanni de Facchini di Trento, che fu primo ad intro durre in Roma Parte di far occhiali -). Degli intagliatori in legno si rammentano Giuseppe della Benedetta di Trento, che nel 1695 eseguì l’opera stupenda degli armadj di noce che adornano la sagrestia dell 'Inviolata

di Riva :ì ); e certo Antonio Morandi di Pieve Tesino, che ebbe ad intagliare, o incidere per la stampa, figure di animali, che poi lasciò di fare, rendendosi frate francescano. Ei morì in San Bernardino di Trento li 16 Ottobre del 1652; e de’ suoi modelli si servì il Remondini di Bassano per le stampe che vendeva col mezzo dei Tesini. L’ architettura ebbe in Andrea Pozzo il suo moderatore. Nacque in Trento li 30 Novembre 1642 , e nel 1665 si rese converso nell’Ordine dei Gesuiti..Studiò la pittura

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Bücher
Jahr:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 259 von 554
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Sprache: Italienisch
Signatur: II A-3.847
Intern-ID: 154518
del C.te Benedetto Glovanelli, lo indussero a fare raccolta delle cose archeologiche e di numismatica, che di mano in mano s’andavano scoprendo in Trento, e ne’ suoi contorni; e fu frutto di questa sua cura la preziosa collezione di og getti d’ arte antica, di medaglie e monete che ornava la sua Canonica, e poi passò con quella generosità che gli era pro pria, al Museo di Trento. Ma della sua generosità e del suo affetto per le patria, ci sarebbe a dire molto, ma basti accen nare a quell’ Asilo

infantile da lui fondato, e fu primo pen siero e primo provvedimento che la nostra città .vedesse realizzato, a favore dei figli del povero. Visse sino alla sera dei 23 decembre 1883; e de’ suoi scritti a stampa notiamo V Appello al! agiato caritatevolmente cittadino (Padova, 1840); Dell'asilo di Infanzia (Trento, 1841); della Scuola infantile di Trento, discorso. Anno I e II (Ibid. 1842 e 1843}; Orazione in onore di San Vigilio (Verona, 1845); Discorso nelle solenni esequie ai defunti benefattori della

scuola infantile (Trento, 1849);., Elo gio funebre ai benefattori dell' Orfanotrofio femminile (Ibid, 1851); Discorso pel solenne battesimo d'ima giovinetta africana (Ibid. 1853h Dell'orfanotrofio trentino , discorso nella solenne apertura dell' Istituto Sartori (Ibid. 1854}; Orazione funebre nelle solenni esequie di A. Rana ^ Giovanni Nepomuceno P. V di Trento , (Ibid. 1860); e Santa Maria dì Trento, cenni storici (Ibid. 1879). — Il sacerdote Enrico: Rizzoli scrisse di cose spettanti a materie

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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 546 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Air incontro ha promesso l’istesso Nostro Duca Rodolfo per se, suo Fratello, ed Eredi loro benignamente d’assistere, diffóndere Noi, la Chiesa nostra con tutta la loro potenza contro chi volesse ingiustamente attaccare Noi, ed il Vescovado nell’istessa forma, e Modo, come proteggono, ed hanno ricevuto nella loro protettione, è diffesa altre Chiese. Ed acciò le cose premesse siano perpetuamente, ed inviolabil mente ferme, abbiamo Noi Vescovo sopradetto, e Decano, e Capitolo di Trento giurato

scientemente sopra ì SS. Evangeli, ed in virtù di questi prometto per Noi, e successori di non accettare, nemeno Ve scovo, o Canonico, il quale non presti giuramento di osservare le cose premesse, come stanno, di parola in parola, al qual fine ab biamo alla presente posto il Nostro sigillo. Data in Trento il Lunedì avanti S. Mattia doppo la Nascita di Christo l3ó3. N.° 9 . Altra del Medesimo Vescovo Alberto e Capitolo alli Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tyrolo dell’anno 1365. (Dalla

Mise. Alberti, li, 123-24). MSS. della B. di T. N. 9. Noi Alberto la Dio grazia e della Sede di Roma Vescovo di Trento facciamo sapere, e confessiamo colla presente, che doppo la terminazione delli ultimi affari coll’ Mino Principe Nostro diletto Sig. Duca Rodolfo dì felice memoria fu Duca d’Austria Conte del Ty rolo, il quale ne’ suoi ultimi giornijreslituì a Noi la Nostra Chiesa, essendo succeduti nelli suoi paesi lTllmi Principi Alberto, e Leopoldo Nostri diletti Signori, li Medesimi per 1 amore

, ed affetto, che et por tano hanno pure a Noi rassegnato la Nostra Citta, e borghi di Trento, e tutti li altri luoghi, villaggi, Marche a giurisdizioni, Signorie Nobili, communità, raggioni, dignità, e buone usanze, che si aspettavano a Noi ed alla Nostra Chiesa, le quali eglino prima occupavano per li diritti de loro Antecessori Conti del Tyrolo, e però per la grazia ricevuta Noi prenominato Vescovo Alberto sanamente, e di propria volontà con Matura deliberazione, ed anco con consenso,^ ed appro vazione

delli Decano, Arcidiacono e di tutti li Nostri Canonici dei Capitolo di Trento, come anco di consiglio, ed approvazione delli Nostri e della Chiesa Nostra Officiali, Cavalieri, e Cittadini per Noi, e tutti lì successori Vescovi di Trento fermamente ci siamo obligati, lodiamo, ed approviamo, e confermiamo coll attuale corporale giura mento, che scientemente abbiamo prestato col tocco de SS. Evangeli,

5
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 256 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
veniva eletto a sostituire il Balclungo, eh’ era morto il giorno 3 marzo-, ma durante il corso delle trattazioni, pervenuta in Trento la notizia della malattia e morte vicina del Pontefice, il cardinale desio, con lettere regie, fu ricercato a portarsi a Roma insieme con il cardinale Matteo Long, arcivescovo di Salisburgo. Prese seco il suo cancelliere Antonio Quetta. e l’Assemblea, per V assenza di lui, impedita a pro cedere negli affari, Fu di nuovo interrotta. Muore il Papa (25 set tembre

) ; il re Ferdinando avea commesso ai suoi oratori di prestarsi, ' perchè venga promosso al pontificato il cardinale Bernardo; ma Cle mente. morendo, avea raccomandato Alessandro Farnese, e i car dinali intervenuti nel conclave convennero nel nominarlo (12 ottobre). Vi aderirono anche quelli di parte imperiale, per la cagione, che il Farnese avea sempre mostrato, massime in sede vacante, di non temere il concilio *). Si disse Paolo HI; ed appena Bernardo fu reduce in Trento, riconvocaronsi gl’ Imperiali

serenissima Repubblica 1 ). E mentre ciò si compiva, il nostro Cardinale vescovo ritornava in Germania per assistere il re Ferdinando nel tentativo fatto per to gliere le differenze pendenti traini eil Vaivoda di Transilvania circa la corona d’Ungheria; e reduce dì là, partiva da Trento alla volta di Padova allo scopo di larvisi curare da un male che lo travagliava, Carlo V avea nel frattempo spinte le sue armi sino alla costa settentrionale dell’Àfrica contro i Corsari, che erano arrivati a pos sedere

sua corona. Restituì a Muley gli Stati 1) Db Leva: Opera citata, IH, pag. 139. 2) Vedi p. Mobizzo : Storia del Congresso dì Trento ecc. Borgo, Mar chetto, 1884, op. in 8 . — Sententia di Trento dei 7 giugno 1535, M '88 della Bibl. Com. di Trento, N. 1167. - . ’

6
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 290 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
minati suoi commissaij Nicolò de Polweiter, Luca Römer e il Doti. Antonio Schrottenberger ; i quali, come vennero a Trento, rassegna rono ai Consoli le loro credenziali. Non vi trovarono ostacolo da parte della cittadinanza -, e nell’ anno seguente Massimiliano li poneva sotto sequestro il principato, e vi nominava suo commissario Francesco Hendl. Indi rimise la causa del Vescovo al Foro imperiale residente nella città di Spira, ed ivi si fece quella nota, che venne pubblicata 1’ anno 1571 col

titolo di Notula Spirensis, e non fu accettata. Rima sero per ciò le cose come s’ erano poste ; e intanto si riaccendeva la questione per il possesso dei Quattro Vicariati. Se Io contendevano ì Madruzzi ed i Castelbarco ; e dopo lunghe contese esacerbate da vicendevoli aggressioni, vennero alla risoluzione di rassegnare la causa all’ Imperatore. Questi con lettera dei 25 settembre 1573 la unisce a quella del Vescovo e ne commette l’esame ai commissarj residenti in Trento, e nondimeno la cosa ebbe

XIII, il quale non fece tanta festa nel dì del suo esaltamento, quanta ne fece per la notizia della strage fatta in Francia degli Ugonotti nella troppo celebre notte dì san Bartolameo (24 agosto 1572). In Trento è poi da notare lo scoppio di quella pestilenza, che partita da qui, scese ad invadere la Venezia e la Lombardia. Si narra che sulla fine del marzo 1574 si manifestarono in Trento parecchi casi di peste ; ed è detto, che il contagio fosse stato portato da un . fo restiere venditore di merci

, o da un Trentino che andato alla fiera 1) Perini : I Castelli del Tiralo , II, pag. 35. 2) Manci: Annali di Trento, MSS. della Bib. eli Trento, 1, pa g. 463

7
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 476 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
, ad eccezione degli ultimi sette, che passò tranquilli, facendo concordati, scomunicando le società secrete, rianimando la lotta contro lo spirito di libertà, e benedicendo i principi ristauratori del passato senza riguardo a scismatici ed a protestanti. Fu portato alla tiara, dopo molte gare, il cardinale Annibaie Della Genga, nobile Spoletano, che si disse Leone XII (28 settembre). Avea sessantatre anni di età, ed era noto anche in Trento pei lieti momenti passati in questa città, e per le relazioni

epistolari da lui mantenute alla lunga con quello spirito bizzarro che fu il nostro ab. Simone Poli. E fu sul principio del suo pontificato) che la sede episcopale di Trento si vide onorata del nuovo Pastore. Ma non più il Capitolo ci entra nella elezione del vescovo: Sua Maestà a dì 12 novembre 1823 nomina vescovo di Trento il sacerdote Francesco Saverio Luschin Carinziano, e con sigliere presso il governo del Tiralo. Il Papa ne conferma l’elezione (24 maggio 1824), e l’eletto viene consacrato

(3 ottobre) in Salis burgo da quell’arcivescovo Augustino Gruber assistito dai due prelati t) Graziadei : Manoscritto citato. 2 ) Francesco I in Trento nelle feste di Natale 1822 . Trento, Mo nacali, 1823, pag. 5-23.

8
Bücher
Jahr:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 22 von 554
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Sprache: Italienisch
Signatur: II A-3.847
Intern-ID: 154518
le Lettere e Suppliche a Principi s Cardinali, signori, gentiluo mini e privale persone eie, (Trento* 1615) ci! Dialogo sopra un dubbio filosofico (Trento, 1615). Di lui rimangono inediti molti sonetti, madrigali c canzoni, che forse qualche pietoso patriotta ini tempo o f altro ci farà conoscere, — Nicolò Sci - telli di famiglia antichissima trentina, fiorì al tempo del Car dinale Vescovo principe Bernardo Cirsio. Fu uno dei più di stinti uomini che avessero'avuti gii Fremita ni eli

Sant’Agostino in San Marco di Trento. Era dottore in teologia, peritissimo nella lingua ebraica, greca e latina, elegante scrittore e monaco di esemplare condotta, molto erudito, stimato dal card. Scip pando, e eia quanti ebbero a conoscere c a esperimcntarc le doti dell’ animo suo e la sua sapienza. Nel 1531 fu ss 'Rotila Segretario' del Generale veneto Gabriele ; poi a Viterbo allo scopo eli giovare il Card. Egidio nella stampa delle opere che intendeva di pubblicarci indi di nuovo a Roma, c, dopo

di avere governata saviamente la provincia elei suo Ordine nel Veneto' (1538 e 1539)* e viaggiata la German» in qualità di visitatore, generale (1540}, cessò di vivere in Trento il 23 aprile 1542. Le sue ceneri riposano in .San Mirco, dove gli Eremitani del Convento' di Barbaniga sopra Civezzano, s* erano trasportati sino dal 1271 per concessione del Vescovo Egnone. Il Tiraboschi (lib. Ili» cip. VI) parla dì questo nostro scrittore, e lo fa autore cruna dissertazione {De Afatora, sive critica Me- bme

&rtm sacra), che non si dice, se sia stata stampata* E* noto' come traduttore ddt' opera di lamblico sui misteri Egi ziani (Iamumcps t De mysteriis Aegyptiarum mme primum ad verkam de Graeco expressus £ che comparve in Roma presso Antonio' Biado coi tipi di Vincenzo Lucrini nel 1556 'dedicata da Scipione Rongallo, vescovo' di Civita Castellana e di Orti, al Card, Principe Vescovo di Trento Cristoforo Madroso. Ab-

9
Bücher
Jahr:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 325 von 554
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Sprache: Italienisch
Signatur: II A-3.847
Intern-ID: 154518
in un atto in versi (Firenze, Riv. Europ. 1888); Il pianto ed il rìso in Omero , studio critico estetico (Roma, 1890); Passeggiate si ciliane (Milano, Pens. Ital . 1891), che sono saggi di un lavoro sulla Sicilia. — Ferruccio Larci-ier di Trento, giovane intel ligente addetto all’ esercito Italiano, scrisse un elegante opu- scoletto intitolato : Alla rivista dì Roma , appunti di un uffi ciale (Trento, Alio Adige, 1889). — Di Lamberto C.te Ce- sarini - Sforza abbiamo scritti che si riferiscono all’arte

di mantenere inalterata nella sua purezza la lingua italiana. Nac que in Trento l’anno 3864, e assolti gli studj ginnasiali in patria, si condusse a Firenze, ove frequentando l’Istituto su periore, s’ appigliò alle belle lettere, e ne riportò la laurea. Si diede alla carriera dell’insegnamento, e fu professore prima in Albenga nel Genovesato, e poi a Vigevano. Inaugurò la sua carriera letteraria, descrivendo Una gita sulla Raganella (Ro vereto, Ann. degli Alp. Trid. 1886); poi Da Rabbi alla Cima Venezia

(Ibid. 1888J; Su e giù per il gruppo di Brenta (Ibid. 18S9), e L 1 Etna che mise nella Strenna Trentina pel 1891. Colla Strenna pel 1892 (Trento, Zippel; 1891 J diede un artì colo che 5’ intitola Pedanterìef ed è una socia censura contro i corrompitori della lingua materna. Di lui abbiamo inoltre un’ Errata corrige , pìccolo lessico della corrotta italianità ( Trento, Scotoni e Vitti , 1892'), che fa seguito all’articolo suddetto, e

10
Bücher
Jahr:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 165 von 554
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Sprache: Italienisch
Signatur: II A-3.847
Intern-ID: 154518
Il Progresso 165 prezioso volumetto che mando tra noi sulla Zecca dì Trento (Trento, 1858), ed è un caro e assai lodato ricordo dell’im menso affetto che il Gazzoletti nutriva pel suo paese natio. Ebbe vita agitata per molte sinistre vicende di fortuna; e in fine condottosi a Milano, logoro nella salute, compì il viver suo a dì 21 agosto 1866. Le sue più belle poesie si raccol gono nel volume stampato a Firenze dal Le Monnier nell’anno 1861. Tra i suoi scritti minori troviamo pure da notare

La patria dell' Italiano che fu tradotta nell’Inglese da Henry Phil lips (Philadelphia), e La questione del Trentino (Milano, 1860). Tito Bassetti era uno dei molti ammiratori del Gaz zoletti, e letterato ancor lui dedito in ispecie a cose patrie. Ebbe i natali in Trento li 7 di febbrajo del 1794; studiò in patria e fuori ; onorò la prima, tenendola in cima de’ suoi pensieri; e co’ propri studj continuati sui documenti e le notizie etnografiche del paese, coadiuvò ai lavori dei molti dotti che a lui

ricorrevano Ancora studente di ginnasio dettò versi intorno alla Nascita del Re di Roma (Verona, 1811 ); e poi scrisse sull' Antica Mascherata trentina dei Cinsi - Gobbi (Trento, 1855), sulla Civiltà di Trento (Ibìd . 1857), i Versi agli Italiani di un Rilegato (Milano, 1861) e una Memoria sul Trentino e sul. Tirolo di un Accademico Valdarnense. Ebbe sensi ed affetti patriottici sino al sacrificio ; visse stimato ed onorato da tutti sino-a tarda età, senza che questa mai avesse potuto diminuire d’ un pelo

11
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 125 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
125 che doveà condurre le sparti in contesa ad una pace definitiva 1 ). Mainando era tenuto di restituire al Vescovo i beni e le rendite usurpate, e. il Vescovo lo dovea assolvere dalla scomunica, levare alla città l’interdetto, mantenere Erardo di Zwingenstein al suo posto di capitano di Trento stipendiato metà da lui, e metà dal Conte, e di concedere che i castelli di Edenhurgo, Levico, Volsana e Tonale fossero custoditi, durante la tregua, dai Cavalieri teutonici, che aveano beni nel

Trentino, e convento in Trento al luogo del cessato monastero delle Orsoline. La tregua doveva spirare a san Michele, e se la pace fosse durata oltre quel termine i castelli suddetti sarebbero ritornati al Vescovo, diversamente il Conte ne anderebbe al possesso, e le scomuniche tornerebbero nel primo loro vigore. Indi il nostri) vescovo segue l’Imperatore a Losanna. Il Pontefice dopo il concilio di Lione s’ era adoperato a risolvere la lite dell’ Impero ; e, venutone a capo, designava Losanna a luogo

di. Mantova T investitura del marchesato di Castellare (2 decemb.) ; primo atto di sovranità esercitato dai nostri vescovi prìncipi in quella 'ferra' 3 ). A Trento convoca il popolo nella cattedrale (6 decemb.), e presenti il capitano Erardo, i signori di Campo e di Castelbarco e altri, lo fa giurare, per mezzo dei sindaci Gonselmo e Gerardo Capelletti, sili santi evangeli, e dinanzi al Crocifisso aureo di „ promuovere, » conservare e difendere la persona, la dignità, la potenza, e i diritti „ del

chiusa di Beseno a Sai orno, eccettuata la città di Trento 5 ) . Visto ri Ughelli Italia Sacra, V. col. 608. -) Boniclli : Notizie citate , II, pag. 157. 3 ) Vedi Appendice , N. 6. 4 ) Bonelli : Monumenta ecc. pag. 69. s ) Kink : Codex di. pag. 402,

13
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 61 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
61 le ordinarie incombenze di cancelleria, di registratura e scritturazione venivano affidate ai Notari, il cui collegio formava in Trento una delle più rispettabili istituzioni. Del resto i Comuni dipendenti dal Principe o da’ suoi vassalli aveano una costituzione affatto diversa da quella dì Trento. Essi, in genere, si tenevano ad una propria Carta di Regola, ad un proprio statuto, ed aveano un sindaco, e regolani, e anziani e giurati, nonché un luogo di giudicatura, in cui in dati giorni

da serj pensieri per le domestiche ribellioni, e questa circostanza li anima a raccogliersi e ad intendersi circa l’elezione del nuovo vescovo. Deliberano di non volere un Vescovo che fosse nominato da Arrigo; danno mano al Comune, eccitano le genti ad essere con loro, e si dichiarano Guelfi. Ma la maggior parte dei feudatarj della Chiesa di san Vigilio, tutti uomini dì puro sangue ghibellino, se la intesero con Adalberto di Venosta, fedele vassallo dello sfortunato Arrigo ; e questi scese a Trento

vescovo di Costanza in qualità di legati pontifici, e questi, come disposero le cose in favore di Arrigo il figlio, ripresero la via di Roma. Arrigo V li fa accompagnare da una ambasceria composta dì vescovi e di baroni, tra’ quali era Gebardo o Geberardo, suo cancelliere italiano, di recente da lui nominato Vescovo di Trento. Era l’anno 1106, e i legati pontifici e gli ambasciatori regi scendevano per la valle dell’Adige ; ma, giunti ad un certo punto, Adalberto di Venosta li assale, li svaligia

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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 267 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
del modo di pagare le contribu zioni per la guerra. I Protestanti pubblicarono un libello, in cui di chiaravano di non avere per buono il concilio tenuto in Trento, perche città non di Germania, se non in quanto il suo vescovo è principe del- 1’Impero 2 ). E tali cose spiacevano egualmente a Roma ed in Trento, e nondimeno i legati pontifici e i prelati quivi venuti pel concilio non esitarono a solennizzare pomposamente la nascita del figlio del prin cipe di Spagna (6 agosto). Vi fu messa cantata

sera si fecero fuochi dentro e fuori la città, e, nel dì susseguente fu celebrata nuova messa, ed al Castello fu fatto nuovo lauto ban chétto imbandito da Nicolò Madruzzo fratello del Cardinale 3 ). E questo succedersi di messe e di pranzi, non era infrequente, ed ogni volta che ciò si compiva, que’ prelati prendevano occasione a tornare la mente a Dio, ed a riferirgli la meritata lode (laus Deo)., Continuavano pertanto a venire a Trento nuovi vescovi e abbati e teologi ; ma non ancora era permesso

di aprire in concilio. Il Pon tefice pareva incominciasse a pentirsi della fretta adoperata nell’ in camminarlo, si pentiva altresì d’ avere destinata Trento a sede del medesimo. Pensava poi molto all’ infeudazione di Parma e Piacenza nella persona di Pier Luigi, ed investitolo a dì 12 agosto 1545> si guardava di non disgustare l’Imperatore, il quale avea in sospetto rinvestito, e, come padrone di Milano, pretendeva a quelle città. Tornò quindi al pensiero del concilio, e ottenne dall’ Imperatore che

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Jahr:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 78 von 554
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Sprache: Italienisch
Signatur: II A-3.847
Intern-ID: 154518
sua patria 1 ); Giambattista Carpentari (1770-1831), che mise in versi italiani- trenta favole attribuite a Fedro (Trento, 1827), e fece la traduzione del primo Sermone del libro II di Orazio Fiacco (Rovereto, 18267 — e in fine I’Ab. Costantino Lorenzi (1754—1821), uomo tetragono nella sven tura e discepolo di dementino Vannetti. Scrisse egregiamente in latino, e tra le altre cose la Vita di Girolamo Tartarotti (Roboreti, 1805J il Sommario ( Commentariolum.) di quella dei suo maestro Vannetti

(Tecini 1795) c una forbita orazione de elegantia sermonis (Roboreti, 1792) detta nell’occasione che si distribuirono i premj agli alunni del ginnasio di Rovereto.. Ne fece un’altra per l’apertura del ginnasio municipale di Trento sulla necessità della lingua latina (Trento, 1813), e così avea fatto prima pel ginnasio di Rovereto, prendendo ad ar gomento Veleganza della lingua italiana (2 Dicembre 1811). E come scrisse felicemente in prosa, tale riuscì nel verso. Ab biamo di lui un poemetto intitolato

La madre (Trento, lSioj, un altro per la nascita del Re di Roma (1811), uno per le nozze del C.te Leopoldo d’Arco colla C.ssa Maria di Thunn 1813), e anacreontiche e sonetti pubblicati in diverse occasioni. 7 Festì {C.te Cesare) Memori* storico - genealogiche della nobile Casa Festi etc. Pisa, 1888, pag. 14.

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Bücher
Jahr:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 204 von 554
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Sprache: Italienisch
Signatur: II A-3.847
Intern-ID: 154518
stori (1853), gli Scritti inediti risguardanti in Storia , c la Milìzia dì Nicolò Macchìavellì illusit atti (Firenze, 1857), e la Scienza e £ arte di stato desunta dagli ordinamenti della Repubblica Fiorentina (Firenze, 1862). Grande amico del Canestrini, co m patri otta e collega per anologia di studj e tendenze letterarie fu Tommaso Gar nato . da onesti e non agiati genitori li 22 Febbrajo dell’anno 1808. Compiti i corsi ginnasiali e liceali in Trento sua patria, andò a Vienna, ove si pose

(Jb/d., 1846). Nell’anno 1847 fu nominato a dirigere la Biblioteca dell’Università di Padova; ma dopo un’anno fu costretto ad abbandonare quel posto, e ripararsi in patria. Ne furon cagione i -moti del 1848 e i rove sci che ne seguirono. A Trento il Municipio gli affidò l’ordi namento. e la direzione della civica Biblioteca non peranco aperta al pubblico, e vi si trattenne-sino all’ anno 1862, ne quale fu nominato Rettore del R. Convito nazionale di Porta Nuova a Milano ; ufficio poco addato pel suo

ingegno e pe la natura de’ suoi studj, Ma nel seguente anno fu tolto di là e posto alla direzione della Biblioteca dell’Università di Napoli; dalla quale passò poscia a Venezia nominatovi Direttore (28 marzo 1867) dell’Archivio Generale. A Trento s’occupò di cose patrie, pubblicando gli Scritti di storia e di archeologia di Carlo Martini ordinati ed annoiati ( Trento, 1855’), la Biblioteca 'Iren -

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