Trentini viventi 165 eleganti scrittori di cose letterarie. Nacque in Levico, grossa bor gata non lungi da Trento, l’anno 1818 dal Dott. Giorgio Puecher che vi fungeva l’ufficio di Giudice, e da Amalia de Bellat di Borgo di Valsugana. Trasferito di là a Galliano, e dopo qualche anno a Trento, dove la sua famiglia prese stabile domicilio, fece i suoi studi nel Ginnasio e Liceo di questa città sotto la disciplina dei valenti Professori Tevini, Lunedì e Garretti. Finiti questi, e presa
compatrioti ed amici, l’Abate Nicola Negrclli, e Tommaso Gai*. In quel torno di tempo tradusse anche in versi Gli Eroi morenti di Uhland, e l'O de: Alla mia spada di Teodoro Korner, il Tirteo della Germania . A Vienna compose anche la Romanza: Il Ritorno del Proscritto Lom bardo, stampata la prima volta, due anni dopo, in Trento, nella Rac colta intitolata : Soccorrasi al povero. Terminati i suoi studi legali, e restituitosi in Trento, in seno alla cara sua famiglia, dopo quattro an ni di assenza, entrò
; occupazione ch’ebbe poi a tron care bruscamente, quando nel 1845 gli venne affidata dal FI. R. Capitanato la liquidazione c F assicurazione dei capitali attivi delle fondazioni nel Distretto di Cembra. Poco dopo fu nominato av vocato (4 marzo 1846) presso il Giudizio distrettuale di Ala tren tina, dove esercitò con particolare distinzione l’avvocatura dall’an no 1847 kd 1861, nel quale prese la deliberazione di trasferirsi