Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
, e come questi incominciarono ad agire sul popolo per trarlo dalla loro parte, il Vescovo si ritrasse dalla città, 'rifuggendosi in Bolzano, o lì presso, nel castello di Kimbelstein, ove dimorò esule più di due anni. Una delle cose, per le quali il Vescovo era caduto nello sdegno de’ Trentini, fu la disposizione da lui presa di conferire a Tedeschi le cariche del principato. A ripararvi Io chiedeva il bi sogno della pace ; ma il Vescovo non osava pensarci, e ci pensò in luogo suo 1 ’ arciduca
Sigismondo, il quale venne in Trento ; e, con fermati ai cittadini i loro privilegi, promise, che non sarebbe imposto alle città nessun capitano che non fosse pratico della lingua italiana, e che questo nel suo ingresso giurerebbe di amministrare imparzial mente la giustizia, e di mantenere inviolati gli statuti e i privilegi. Concedeva inoltre, che i vini forestieri non potessero venire introdotti nella città ; che i cittadini avessero libertà di tradurre le mercanzie di Bolzano con lo stesso moderato