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Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Seite 334 von 804
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XX, 766 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Signatur: II Z 759/22(1994)
Intern-ID: 103864
, si legó d’amicizia con Giovanni Camerana, si conobbero a Pavia negli anni d’università e poi anche Arrigo fu dentro l’esperienza scapigliata, sebbene il Croee lo includa in una realtà romantica, e peró la visione straziata della vita e l’indulgere all’autoironia fino all’autosatira scon- sigliano questa collocazione, intanto fu scrittore e fu musicista giusto l’intersecazione delle arti. Camerana fu magistrato e fu poeta ma anche pittore con una sua identità e mori suicida alle soglie del nuovo secolo

. Di questa amicizia è testimonianza la lirica di Boito dedicata nel 1865 all’amico Giovanni Camerana, una lirica di distici di endecasillabi che si altemano a distici di settenari formando quartine in un certo modo anomale. Arrigo chiama Giovanni «mesto amico» seguono consigli e ammonimenti «sii te stesso» «Non ispegner per tema o per ristoro/ quell’incendio divin che ti fa egro» «Piangi, medita e vivi [. . .] Dio ci aiuta, o Giovanni, egli ci diede/stretto orizzonte e sconfinate l’ali; / ci dié povera

fede/ed immensi ideali». Ma scrive anche «non trovando il bello\ci abbranchiamo all’orrendo!» che è come siglare la poetica di entrambi e segnare in questo modo il distacco dal Romanticismo e dalla stessa seconda generazione romantica. Proprio con questa amicizia tra l’altro vissuta profondamente nella quale è passata l’ombra del mistero e un presagio di follia, si chiude l’epoca delle amicizie romantiche, e anche la lirica citata di Arrigo A Giovanni Camerana funziona da ultimo specchio

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Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Seite 75 von 804
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XX, 766 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Signatur: II Z 759/22(1994)
Intern-ID: 103864
e non compor- terà scelte o esclusioni, nemmeno quella dei nemici: ove si instaura, scaturiranno gli stessi effetti dell’unione che lega Dio Padre al Figlio. San Giovanni e san Paolo offrono, non in una organica trattazione siste- matica ma in pagine e spunti potenti, la sintesi di questa dottrina della carità nel suo fondamento, nella sua essenza, nelle sue implicazioni. Le coincidenze che essa presenta in alcuni particolari con quanto dell’amicizia si incontra nella prassi e nella riflessione dei

pagani non investe i presupposti e i fondamenti di quei particolari coincidenti: si prenda, ad esempio, quell’atto di suprema abnegazione dell’amico nei confronti delFamico che è il sacrificargli la vita, atto esaltato tante volte dalla poesia antica, fra cui in una memorabile scena àzWOreste di Euri- pide, e ora precetto nuovo per i veri discepoli di Cristo: «Egli - scrive Giovanni nella prima sua lettera - ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli». Nell’un

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