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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 402 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
scienze debbano fare rife- rimento a valori nella scelta del loro argomento d’indagine. Weber ha chiarito una volta per tutte che la costítuzione di un orizzonte di senso, all’interno del quale soltanto è possibile tematizzare un qualsiasi oggetto come materia di deerca scientifica, è indissolubilmente connessa a punti di vista, a criteri, a scelte di valore aventi carattere eminentemente sogget- tivo. È proprio in forza di tale circostanza che l’intera riflessione metodo- logica weberiana assume

il carattere di una lotta per il conseguimento della «oggettività» nella scienza sociale, cioè di una ricerca degü strumen- ti concettuali idonei a rendere «oggettiva» un’indagine che nasce sulla base di presupposti «soggettivi»2). Dopo Weber il problema dell’avaluta- tività della scienza concerne piuttosto la possibilità , per chi studia il mondo umano e sociale, di restare realmente neutrale nella conduzione stessa della ricerca, cosi da pervenire - come Weber riteneva possibile - a risultati che non

prescinderó completamente, per ragioni di tempo, dal considerare le ragioni che possono essere rintracciate alla base della elaborazione, da parte di Weber, della dottrina della avaluta- tività , per concentrare invece l’attenzione sul problema della possibilità di una scienza sociale avalutativa, prendendo in esame alcune delle prin- cipali difficoltà che sono state fatte valere nei confronti della tesi webe- riana. Sebbene infatti a molti autorevoli studiosi contemporanei, tra i quali mi limito

a ricordare Popper, Hempel e Hare, la dottrína dell’ava- lutatività appaia rigorosamente fondata, non si puó negare che, accanto ad obbiezioni scaturite da fraintendimenti e incomprensioni, il dibattito sviluppatosi nel corso dei decenni che ci separano dall’opera di Weber abbia messo in luce difficoltà reali di quella dottrina, sulle quali ancora oggi puó essere opportuno, e forse addirittura necessario, tornare a riflet- tere. Una prima diffieoltà intrinseca alla dottrina dell’avalutatività sembra 350

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 404 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
«oggettivamente». Tale difficoltà nasce dalla considerazione di quelli che possono essere reputati, secondo lo stesso Weber, i presupposti della ricerca. SÍ è detto infatti che tali pre- supposti, da intendere come riferímento a quei valori che consentono la eostituzione di un orizzonte di senso, all’interno del quale soltanto è pos- sibile tematizzare un qualsiasi oggetto come materia di ricerca scientifica, sono nel corso della ricerca stessa «neutralizzatí» dal ricorso all’imputa- zione causale e dal

rispetto delle norme che regolano logicamente il pro- cedimento di pensiero, con esclusione di ogni giudizio di valore. È in for- za di tali considerazioni che Weber puó affermare nel saggio sull’«Ogget- tívítà conoscitiva della scienza sociale e della politica sociale» che il risul- tato cui perviene la scienza sociale, pur essendo acquisito a partire da pre- supposti di carattere soggettivo, quali sono inequivocabilmente le idee di valore in riferimento alle quali íl ricercatore ha delimitato

il proprio am- bito di ricerca, puó aspirare a valere intersoggettivamente, a condizione che nel procedimento della ricerca medesima lo scienziato abbia rispetta- to i canoni logici del pensiero e si sia astenuto dal far intervenire ogni sua presa di posizione o giudizio di valore. L’unica concessione che Weber è disposto a fare, in considerazione del punto di partenza soggettivo della ricerca, è che la ricerca medesima possa non interessare tutti allo stesso modo; ma questa circostanza non puó e non

intacca il valore intersogget- tivo dei risultati, qualora la ricerca sia stata condotta, come richiesto, in maniera rigorosamente avalutativa 5). Quello che Weber non sembra aver adeguatamente considerato nella propria argomentazione è che, se il riferimento al valore deve essere visto a fondamento di ogni tematizzazione seientifica, ció significa che la co- struzione idealtipica, in relazione alla quale verranno elaborate le ipotesi- guida della ricerca, sarà essa stessa indissolubilmente legata

ai valori da cui l’indagine è ispirata. La possíbilità di controllare empiricamente la va- lidità delle connessioni poste dalla costruzione Ídealtipica - nel caso dello stesso Weber la possibilità, ad esempio, di controllare empiricamente la validità della connessione ipotizzata tra etica protestante e spirito del ca- pitalismo - potrà offrirci conferma o smentita della costruzione idealtipi- ca stessa, dimostrandone la fertilità o la sterilità, cioé la capacità o meno di connettere i fatti e di rendere

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 111 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
ed i francofortesi Adorno ed Habermas, dall’altro; i primi affermanti la fondamentale unità del metodo scientifico e gli altri scorgenti inve- ce in tale supposta unità una deformazione scientista. Ma, pur ammettendo che il razionalismo critico dà validi argo- menti all’opzione per una epistemologia fallibilista, propendo a pen- sare che in Weber siano già presenti i temi fondamentali per una con- cezione che affermi l’unitarietà della procedura scientifica, quale che sia l’oggetto di ricerca

, la natura o l’uomo e la sua storia. Si potrebbe addirittura dire che i rappresentanti della Scuola di Francoforte di- scutono con Popper e con Albert, ma che il loro vero interlocutore (all’interno della tradizione culturale tedesca) è Weber. È infatti nella sociologia weberiana che la ricerca scientifica si presenta chiaramente come esigenza precipua di essere libera dal valore (wertfrei), quando il valore sia quello che ispira il comportamento pratico, morale e po- litico, dell’uomo, L’unico valore

regolativo della ricerca scientifica è quello cognitivo della verità: «poiché verità scientifica è soltanto ció che esige di valere per tutti coloro che v o gli o n o\a verità» (M. We- ber, II metodo delle scienze storico sociali, cit., p. 100). Ed è appunto questa autolimitazione della ricerca scientifica che scontenta i francofortesi tanto in Popper quanto in Weber: è l’auto- limitazione che - a loro giudizio - impedisce alla scienza sperimentale, descrittiva e positiva la possibilità di fondare con

rigore e quasi-ne- cessità le scelte morali e politiche; ed è proprio la limitazione che i francofortesi rimproverano alla scienza - diciamo, tanto per intender- ci - “galileiana” in nome di una vagheggiata “scienza totale”, che fon- di, tramite la dialettica, la “teoria critica della società”. In effetti, non è che Weber escludesse per le scienze della cultura l’importanza del loro rapporto con le scelte assiologiche, con quel “ri- ferimento ai valori”, ch’egli accoglie dal pensiero del Rickert, pur

non accettando l’assolutezza da questi postulata per i valori, di cui invece egli riconosce, con Dilthey, la molteplicità, l’“anarchia”. Infatti, per Weber, «la “cultura” è una sezione finita dall’infinità priva di senso del divenire del mondo, alla quale è attribuito senso e signifícato dal punto di vista dell’uomo» (op. cit., p. 96). E questi punti di vista sono molteplici, legati alla privata responsabilità dell’individuo. «Non c’é nessuna analisi scientifica puramente “oggettiva” della vita

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 403 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
essere rintracciabiie nel carattere, per cosi dire «ideologico», tutt’altro che neutrale dal punto di vista dei valori, della dottrina medesima nel suo complesso, Non v’é dubbio che lo stesso Weber fosse pienamente consa- pevole dello stretto rapporto esistente tra la dottrma dell’avalutatività e quella forma ben determinata di individualismo liberale da lui stesso pro- fessata. È noto infatti che la dottrina weberiana lascia a ciascun individuo il compito di determinare la valutazione delle

cose e degli awenimenti, che non è implicita, né awiene con la semplice percezione, ma è atto a sé stante, demandato alla responsabilità di ognuno. II divenire del mondo rappresenta, per Weber, «una infinità priva di senso», cui solo gli uomini, in quanto esseri culturali, cioé in quanto «dotati della capacità e della vo- lontà di assumere posizione», possono conferire un significato3). In que- sto senso, dunque, la dottrina dell’avalutatività implica e presuppone una dottrina della responsabilità

individuale, cosi com’essa è stata elaborata nella tradizione del pensiero liberale e, prima ancora, del protestantesimo ascetico, al cui esame e alla cui comprensione lo stesso Weber non a caso destinó tanta parte delle proprie energie intellettuali. Un secondo ordine di considerazioni critiche nei confronti della dot- trina dell’avalutatività puó essere poi sviluppato per quanto concerne la possibilità stessa di una chiara ed univoca distinzione tra fatti e valori: di- stinzione che risulta

circostanza se ne verifícasse anche una se- conda, e eioé che i valori fossero sempre riconducibili a desideri, prefe- renze, inclinazioni individuali e consapevoli, la differenza tra fatti e valori verrebbe ad essere accertata in maniera chiara e la dottrina dell’avaluta- tività poggerebbe, almeno per questo aspetto, su un fondamento saldo. Ma il problema che la concezione di Weber non puè non sollevare è ap- punto quello di stabilire se effettivamente tutti i valori siano riconducibili alla sfera

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 102 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
natura e mondo del- l’uomo e della sua storia. E nell’àmbito del vivace dibattito nel pensiero tedesco tra fine Ottocento e inizio del Novecento su questo tema, la di- vergenza di prospettive, rispetto a Dilthey, dei neocriticisti della Scuola del Baden e di Max Weber traspaiono già dalla diversa denominazione delle cosiddette Geisteswissenschaften, chiamate ora o Kulturwissen- schaften (cfr., ad es., Kulturwissenschaft und Naturwissenschaft (1899) di Heinrich Kickert) oppure, secondo i titoli

di vari saggi del Weber rac- colti in Gesammelte Aufsâtze zur Wissenschaftslehre, con le espressioni: sozialwissenschaftliche und sozialpolitische Erkenntnis o soziologische und ökonomische Wissenschaften. Le varie denominazioni sono si etichette, ma esprimono anche la problematicità della determinazione di un oggetto che solo ad uno sguardo superficiale pare essere facilmente identificabile come sempre identico. È interessante notare come lo sfondo degli orientamenti gene- rali incida addirittura

nella traduzione in altre lingue dei titoli di opere concernenti le cosiddette “scienze umane”. Cosi, ad esempio, i citati Ge- sammelte Aufsatze del Weber, nella traduzione inglese del 1949 (The 50

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 112 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
consapevolmente o inconsapevolmente - sono scelti come oggetti di ricerca, analizzati ed organizzati nell’esposizione» (op. cit., p. 84). Ma ció non toglie che la trattazione scientifica dei fenomeni, nna volta ch’essi sono stati scelti ad oggetto d’indagine, non proceda - come per i fenomeni naturali - mediante «la conoscenza del generale, la for- mazione di concetti astratti di genere [ossia, nella terminologia di Weber, i “tipi ideali”], la conoscenza di regolarità e il tentativo di for

”, XIX, 1982, pp. 61-9). Egli ha mostrato in modo assai convincente che la stessa accettazione del metodo scientifico non è fondabile scientificamente, poiché è sulla base di una irrazionale fede nella “ragione” che se ne accettano le tipiche espressioni: la dimo- strazione rigorosa ed il controllo empirico. Weber ha mostrato che le scelte metarazionali - o le facce della fede irrazionale - sono molte, e ri- guardano i valori cognitivi e quelli pratici, mentre in Popper pare esserci la volontà

di identificare la scelta pratica per la “società aperta” con la stessa scelta ch’é frutto della fede irrazionale nella ragione. Ho l’impressione, che non credo del tutto infondata, che la lezione di Popper vada integrata con quella di Weber: forse solo riconoscendo la pluralità delle gratuite scelte assiologiche, cognitive e pratiche, c’é la possibilità di una costituzione unitaria della ricerca scientifica, quale che sia Ü suo campo oggettivo. E in questa prospettiva che le ricerche pro- prie delle “scienze

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Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 167 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
Aussprache Prof. Franco BIANCO möchte Prof Jacohelli eine Frage stellen: »Was das Referat von Prof Jacohelli betrifft, so sehe ich in ihm den eindeu- tigen Versuch, für die Philosophie einen autonomen Bereich zufordern, indem aufgezeigt wird, wie es unmöglich ist, daf dem wissenschaftlichen Diskurs kei- ne Werte zugrunde liegen, hesonders, wenn er vom Menschen und von der Gesellschaft handelt. Die Bezugnahme auf Weber scheint mir hierbei beson- ders wichtig. Die Weher’sche Unterscheidung

Lehre nach Weber -, ob diese scharfe Trennung zwischen dem Bereich der Wissenschaften und jenem der Werte nicht auf ir- gendeine Weise überwunden werden kann, indem man auch hei der Wertbe- stimmung rationale Überlegungen mitspielen làfit. Prof. Jacobelli möchte ich deshalb fragen, inwieweit wir heute diese von Weber geschaffene scharfe Di- chotomie gelten lassen können und ob für uns ein Gesichtspunkt noch gelten kann, nach dem die Wissenschaft auf keine Weise den Bereich der Wertbe- stimmung

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Jahr:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 539 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
in tedesco il Sistema di logica (1843) di J. Stuart Mill e si servi del termine per rendere l’inglese moral sciences (discipline a cui MÜl dedica il IV libro della sua opera). 4) La formulazione classica di questa tesi, punto di riferimento per tutte le discus- sioni successive, si trova nei saggi di M. WEBER Die «Objektivitat sozialwissen- schaftlicher und sozialpolitischer Erkenntnis (1904) e DerSinn der «Wertfreiheit» der soziologischen und ökonomischen Wissenschaften (1917), che stanno ora

in M. WEBER, Gesammelte Aufsàtze zur Wissenschaftslehre, 5. Auflage hg. von J. Winckelmann, Mohr (P, Siebeck), Tiibingen 1982, pp. 146-214, 489-540. Per una documentazione sul dibattito successivo cfr. Werturteilstreit, hg. von H. Al- bert und E. Topitsch, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, Darmstad 1979 (con bibliografia). 5) Sulla recezione della filosofia pratica aristotelica nel medioevo, dopo gli studi pionieristici di O. Lottin e Ph. Delhaye, disponiamo ora d’una monografia com- plessiva

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¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 110 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
o il selvaggio, bensi anche il malato ed il paz- zo) e per il condizionamento della cultura da parte dell’ambiente, per scorgere quanta apertura vi sia in tale secolo verso il non privilegia- mento delle scienze umane dopo l’infatuazione precedente per le scienze della natura. VII A conclusione di questa schematica rassegna su concetto, genesi e sviluppo delle “scienze umane”, vorrei soffermarmi soltanto ancora sulla svolta, che ritengo decisiva, data al significato di tale concetto da Max Weber. Credo che

a lui si debba soprattutto quella che si puó chiamare l’accezione oggi piü comune del concetto. È owio che l’e- laborazione di esso non si ferma a Weber. Basta ricordare la già citata polemica tra i razionalisti critici (Popper e Hans Albert), da un lato, 58

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¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Seite 163 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
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Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
Interventi sulla relazione II Prof. Franco BIANCO desidera porre una domanda alla Prof. ]acobelli: «Per quanto riguarda la relazione della Prof. Jacobelh, mipare chiaro, in essa, il tentativo di rivendicare uno spazio autonomo alla filosofia, mostrando come a fondamento del discorso scientifico, in particolare quando si tratta del discor- so che concerne l’uomo e la società, non possano non esserci dei valori. II ri- chiamo a Weber in questo senso mi sembra particolarmente significativo

radicale scissione tra l’ambito della scienza e l’ambito dei palori non possa essere in qualche modo superata, facendo intervenire delle considerazioni razionali anche nella determinazione dei valori. Alla Prof Ja- cobelli chiederei dunque fino a che punto possiamo oggi accettare questa radi- cale dicotomia instaurata da Weber e se veramente ancora per noipossa valere un punto di vista per il quale la scienza non entra in alcun modo nel dominio della determinazione dei valori». Replica del relatore

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Seite 406 von 554
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XLIX, 498 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Signatur: II Z 759/19(1985)
Intern-ID: 62155
NOTE 1) Cfr. F. Boese, Geschichte des Vereins für Sozialpolitik 1872-1932, Berlin, 1939. 2) Cfr. M. Weber, L’«oggettività» conoscitiva della scienza sociale e della politica sociale, in Id., II metodo delle scienze storico-sociali, trad, it. e introd. di P. Ros- si, Torino, 1958, pp. 53-142. 3) Xvi, p. 96. 4) Cfr. K. O. Apel, L’apriori della comunità della comunicazione e i fondamenti dell’etica, II prohlema d’una fondazione razionale dell’etica nell’epoca della scienza, in Id., Comunità

e comunicazione, trad. it. di G. Carchia, Torino, 1977, pp. 205-268. Si vedano anche J. Habermas, Einige Bemerkungen zum Vroblem der Begründung von Werturteilen, in L. Landgrebe (a cura di), 9. Deutscher Kongress für Philosophie. Düsseldorf 1969, Meisenheim a. G., 1972, pp. 89-100; e J. Habermas, Osservazioni propedeutiche per una teoria della competenza comunicativa, in J, Habermas - N. Luhmann, Teoria della società o tecnologia sociale, trad. it. di R. Di Corato, Milano, 1973, pp. 67-94. 5) Cfr. M. Weber

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