¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
Seite 56 von 452
Autor:
Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort:
Meran
Umfang:
XXXIII, 413 S.
Sprache:
Deutsch; Italienisch
Anmerkungen:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort:
s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Signatur:
II Z 759/18(1983)
Intern-ID:
62150
mo degli idiomi figliati dal latino». Ma la piú autentiea, la piu profon- da fonte del primato italiano è quella religiosa; anzi, il primato italia- no si identifica col primato religioso che deriva all’Italia dal costituire la sede della Chiesa Cattolica. Certo, la Chiesa Cattolica è una «società cosmopolitica», che non conosce distinzioni fra Í popoli. Ma come in Israele l’appartenenza ad una stirpe era legata ad una gerarchia di uffici, e i Leviti erano i cu- stodi del Tempio, cosi nella
Chiesa Cattolica i diversi popoli sono le- gati «agli ordini speciali della gerarchia ecclesiastica». II popolo pres- so il quale risiede il Capo della Chiesa, ha, per decreto della Prowi- denza, una «moral preminenza»: gli italiani sono i leviti della cristia- nità. Certo, Santa Sede e Italia sono due entità separate, diverse, che non debbono confondersi. Ma una comunione di diciotto secoli le ha vincolate in modo che, se si puó essere cattolico senza essere italiano, non si potrà mai essere
completamente italiano senza essere cattolico. Anche se il Papato, in quanto autorità religiosa, non appartiene piú allTtalia che ad ogni altra nazione, tuttavia, «negli ordini civili» è il creatore del «genio» italiano: si può dire che l’Italia è contenuta spi- ritualmente nel Papato, come il Papato materialmente nelTItalia. Scindere l’Italia dal cattolicesimo sarebbe privarla della sua anima. La separazione fra la personalità spirituale dell’Italia e il principio reli- gioso col quale si identifica
, è la causa vera della decadenza italiana, è una forma di suicidio spirituale. Se l’Italia vuole risorgere, deve por- re termine a questa separazione: il Risorgimento dTtalia si identifica col ritorno al cattolicesimo. Solo attraverso il cattolicesimo, il Risor- gimento italiano puó acquistare un significato universale; solo attra- verso il eattolicesimo l’Italia pué esercitare la sua missione nel mon- do. La missione «sacerdotale» dellTtalia è segnata nell’atto della Prowidenza, che le ha assegnato come
cuore la capitale religiosa del mondo. II mito giobertiano si riduce, cosi, ad una affermazione puramente spirituale, a un primato «morale e civile», ma pur sempre un primato, anche se non si traduce in termini politici di supremazia e di guida. II mito giobertiano obbedisce ad una ispirazione fondamentale: dare una sua giustificazione, un significato universale al Risorgimento na- zionale, alla lotta che il popolo italiano combatte per la sua libertà e la sua indipendenza. Una forma, anche cjuesta