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E poiché siamo su un argomento quasi didattico, non saranno inopportuni alcuni dati sulle condizioni dell’istruzione pubblica in Trieste. La coltura intellettuale della città è in* continuo progresso per le molte scuole aperte negli ultimi anni. Oggidi sono in Trieste nove scuole popolari maschili ed altrettante femminili:' ognuna di otto classi: un istituto magistrale, una scuola reale superiore, un ginnasio superiore, tutte a spese della città e colla lingua d’inse- gnàmento italiana

. A carico dello Stato ed in lingua tedesca, sono una scuola maschile e ■ femminile di otto classi: una scuola reale superiore ed un ginnasio. Al mantenimento dell’Ac cademia di commercio e nautica, contribuiscono la città e. lo Stato: ma la lingua d’insegna mento, dopo grande dibattito, con grande dispetto degli ' slavi e tedeschi, è rimasta italiana. Poche città, relativamente al' numero della popolazione, hanno per l’istruzione pubblica un . bilàncio rilevante qual è quello di Trieste, che per

di tutti i principati feudali, sempre in arretrato anche colla civiltà ed il progresso relativo dei loro tempi, quindi affatto priva d’interesse per le ragioni di questo libro. Dirò solo,che, appunto per il freno imposto ad ogni sviluppo civile e morale nei popoli dalle forme feudali, in questa regione, la vita municipale, ch’è gloriosa tradizione italiana, cominciò ben tardi ad avere applicazione é ad espandersi. Fu soltanto nel 1307, che il conte Enrico II diede alla parte inferiore dèlia borgata

di Gorizia diritti municipali, intitolandola a città: e nel 1475 questi diritti furono estesi anche alla parte superiore. Cormons,'terra cospicua della regione, la più importante allora, dopo Gorizia, cominciò ad avere un reggimento mu nicipale nel 1436. Il soffio della vita patria, esplicatosi cosi potentemente nell’erà comunale, arrivò, in verità, un po’tardi in quell’ultimo lembo di terra italiana:-ma vi arrivò. È bene constatarlo. * * '

bellissima valle italiana passò ai tedeschi e ne nacque i! proverbio: Ca dore fcclel e Ampezzo Rubel! Durante le guerre napoleoniche, Cortina passo ai francesi, indi tornò agli austriaci, finché fece poi parte del Regno Italico (diparti- A coi m pamrnto «olio I/-Tofane (a gosto l'J16) mento del Piave). 1 ornata ali Ausilia, non avendo preso parte ai moti de! '48, nè •tile guerre del nsorgimTiio italiano nel 66 rimase nelle inani del nostro secolare nemico. Da ciò una grande animosità fra cadorini

. italiani e ampczzani. sopita m questi ultimi tempi. Li lingua italiana, malgrado tutto, rimase però geloso patrimo nio 'Iella popolazione e, durante la guerra italo austriaca, quando il 29 maggio 191 5 le truppe italiane (Brigala Como) occuparono Cortina d Ampezzo, sentirono scor rere do Irr nella popola/ioni- di Cortina, ivi rimasta, il beli idioma italico, come una promr?fa ed un patio.

Principessa italiana, ma esso inaspettata mente si disposò ad una sua servente di bassissima estrazione per nome Anna Siili, la quale ci dicono le cronache era d' una singolare bellezza. Però tale era I’ influenza della famiglia Welsperg presso il magnanimo Imperatore Massimiliano 1, che esso in conseguenza del matrimonio di Bartolomeo conferì un diploma di nobiltà al padre di Anna Söll, cioè a Jacopo Söll, al quale diede il predi cato di Tbcysseg. Ebbe Bartolomeo de Welsperg un’ ac canita lotta colla

un ufficio mi nerario, con residenza a Pergine, in via Mercatello. Nel 1510 venne fusa la campana detta Canòpo la quale portava varie armi, fra le quali quella dei Canòpi (forma italiana dalla parola tedesca Knappen) e la scritta: „Die Pergwerk Arbeiter und die Herrn haben mich giessen lassen unser Krauen zu Ehren“. (I minatori e signori m’han fatto fondere in onore di Nostra Signora.) Il sodalizio dei Canòpi durò sino al principio di questo secolo. L’antica casa che serviva al beneficiato è ora ridotta

» Istituto fiduciario - s. v. L. da Vinci, 8 AGENZIE DI PEGNO a g. 1. Agenzia di prestiti sopra pegno e pubbli ci incanti - v. Duca d'Aosta, 2 AGENZIE DI PUBBLICITÀ' Coletti Contin Giuseppe - reclame lumi nosa - v. Argentieri, 15 Scomina Edoardo - agenzia editoriale di propaganda turistica - v. Trento, 1 Pomperrnaier Raimondo - v. Roggia, 2 Unione Pubblicità Italiana, Soc. an. - p. del Grano, h (filiale)

, Fabio/K iNDL , Ulrike (eds.): Ladinisches Wörterbuch / Vocabolario ladino (brach) - tedesco, con traduzione italiana, Vich - Vigo di Fassa 1999. D ell ’A ntonio , Giuseppe: Vocabolario Ladino Modenese - Italiano, Trento s.d. [1972]. DILF = I stitut C ultural L adin “ majon di fascegn ”/SPELL (eds.): DILF. Dizionario Italiano - La dino Fassano / Dizionèr talian - ladin fascian, Vich - Vigo di Fassa 1999. DLS = SPELL: Dizionar dl ladin standard, Urtijei et al. 2002. F orni , Marco: Wörterbuch Deutsch

vicendevole inasprimento degli animi sia moralmente pos sibile una ulteriore convivenza di quella famiglia italiana con provincia straniera, confederazione straniera, all'ombra di governo straniero ? Ci si dica. se il costringcrvela, od anche solo F abbandonacela, non costituirebbe già una brutta violazione dei nuovi assiomi dì diritto interna zionale, che dovranno fra poco rimutare l'assetto d'Euro pa? Violazione, la quale sulle bilance della giustizia poli tica non dovrebbe perdere oncia di peso per

io campo; peraltro fin da ora possiamo affermare che questo patrimonio morale della Italiana nazione è stato calpestalo, vituperato, insanguinato, ed allora qual sorpresa se gl' Italiani detestano gli Austriaci, se hanno giurato di scuotere il giogo dello straniero? Ogni popolo, non ha egli diritto alla sua libertà?