Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
il Vescovo si fece del seguito di Ottone, il quale muo veva da Trento alla volta di Roma per essservi incoronato impéra- tore (1209), insorgono contro dì lui, escono di città e gli dichiarano la guerra. L’autorità del Vescovo versava certamente in grave pericolo, ma egli non iscorragiato, ritorna Lettamente alla sua sede, e, assi curatosi 1 ’aiuto del Comune di Trento, investendo i Sindaci del di ritto esclusivo : di compera e vendita della pece e del legname pro veniente dai luoghi superiori alla loro
la comunità di Vi- golo, e poi, risaliti su quel di Povo, v’ occupano il castello, e di là minacciano Trento. Il Vescovo dà tosto mano alle armi, e corre ad assediare quel castello. Promette a quei di Povo (8 aprile 1210), che il castello non sarà distrutto 3 ), e con i soccorsi ottenuti dal conte del Tirolo e dai suoi fratelli, estende la guerra a tutti i di lui nemici. Pellegrino, padre d’ Ulrico di Beseno è fatto prigioniero nello stesso suo castello, e bastò questo avvenimento per indurre