172 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/138326/138326_277_object_5194426.png
Page 277 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
d’ Ostetricia e ricovero delle partorienti. Quest’edificio era un convento di frati Carmelitani fondato dal generale Galasso. ' A settentrione della città si apre la la valle còl piano denominato Campo-tren tino, un tempo fertilissimo terreno ed ora miseramente impaludato dalle frequènti inondazioni dell’Adige. Per esso passa la via di Germania. Storia. Trento, città dei Rezj e colo nia romana, è il monumento storico che il conte Giovaneili ci lasciò quasi ad ere dità di affelti. Sull’orìgine retica

di Trento sorsero varie questioni. Lo Stoffella di ceva: Trento non è di origine retica, ma fu edificata dai Galli Cenomani ; essa non era colonia, non era città, aveva un ter ritorio, sterile e ristretto. Il Frapporti ri fiuta le antiche tradizioni, la cacciata de gli Etruschi dall’ Italia superiore, l’inva sione dei Galli, e conehiude che nulla si sa intorno all’ origine di questo popolo-; modo assai agevole per liberarsi dalla fa tica di ogni ricerca. Sull’origine éeUca là questione ,è diffi cile

ritrovate in questi, ulliini anni, .dopo che fu agitata la quistione, .possono spargere qualche , luè me, e per esse è duopo convenire che i popoli-delle-valli dei Grigioni, della valle di Monastero alla sorgente dell’ Adige , delle valli del Nóce, di Fassa e di Badia, sono frantumi di quel popolo razenieo primitivo che restò Illeso dalle emigrazioni germàniche e al quale deve 1’ origine an che la città di Trento. Che questo popolo TRE 221 parlasse.lo stessa lingua che si parlava in Toscana lo assicura

Tito Livio favellando della potenza degli Etruschi avanti l’im pero romano. E’ certo, egli dice, che gli abitatori delle Alpi hanno la medesima origine, massimamente i Rezj , i quali conservarono, sebbene corrotto, il suono dello lingua. Se ciò non bastasse, i monu menti eti'iisclu scoperti in questi ultimi tempi nelle valli trentine formerebbero Una provo più sicuro. Cite Trento fosse colonia romana, il mo numento illustrato dal conte Giovanelli lo prova: che fosse città af tempi romani, abbiamo

esisteva an cora maestoso, e secondo Cassiodorb era maraviglia d.el mondo. - Sollo i Longobardi fu sede di un duca, e ì duchi Longobardi di Trento furono temuti e potenti per iriodó ; che A lòchi . duca di Trento, aspirava al regno d’Italia. L’ abate 'Secondo di Trento , celebre in quéi; tempi' per là sua santità-, fu chiamato in Monza a levare al sacro fonte il figlio dèlia regina Teodolinda, donde si può ar guire che Trento, anche dopoTimpero dei Romani, si conservò città forte e impor tante. Caduto

1
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/138326/138326_171_object_5194320.png
Page 171 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
PIE Primisseria filiale della parecchia e de canato di Cembro. Abitanti 280. PIAZZOLA. Frazione del comune di Rabbi , distretto di Male , circolo di Trento. Villaggio con curazia filiale della pa- rocchia e decanato di Male, Abitanti 4024. PICCOLI^. Frazione del comune di s. Martino , distretto di Livinalongo, circolo di Pusteria. PIEDLCASTELLO. Frazione del co mune di Trento, distretto e circolo dello stesso nome. Villaggio situato al piede di Dos Trento, sul quale si ergeva 1’ antico castello

ro mano chiamato la Verruca, per cui al villaggio restò il nome di Piedìcustello. I/ antichissima chiesa fu per gran parte murata con frantumi della rócca, e nei muri si vedono ancora iscrizioni e rudera dell’ antica fabbrica romana. Il villaggio è per gran parte abitato da coloni che lavorano i campi vicini spettanti a citta dini di Trento. Parocehia dipendente dal decanato di Trento. Come parocehia ha due curazie soggette, Rovina e Roncagli ano; Abitanti della parocehia 468-1, PIETRA. Frazione del

connine di Gal liano, distretto di Roveredo, circolo dello stesso nome. Castello situato sulla vìa postale fra Galliano e Roveredo. Il Cluverio reputava questo castello assai antico e credeva che sia quel castello romano descritto'sotto il nome di Verruca da Cassiodoro, ma altri con migliori argomenti dimostrarono, che il castello romano era posto sopra la rupe, chiamata Dos Trento. Il costello della Pietra dipendeva nel- 1’ anno 4260 dai signori di Beseno ed era appellato un forte. Questo feudo

di Ro veredo, FIN 113 Villaggio di 26 case , 3 ore a setten trione da Arco, con espositura filiale della parocehia di Vogo, decanato di Arco Abitanti 332, PIEVE, Frazione del comune di Livi- nalongo, distretto dello stesso nome, cir colo di Posteria, PIEVE. Frazione del colmine di Tran sacqua , distretto di Primiero, circolo di Trento. Villaggio situato a ponente e del tutto annesso a Fiera di Primiero. Sede del parroco e decano del distretto. —. Vedi Primiero. PIEVE DI LEDRO. Circolo di Rove redo, comune

del distretto di Ledro, Abitanti 543, case 52. Estimo fior, meran. 9799, Villaggio con parocehia dipendente dal decanato di Riva, diocesi di Trento. Co me parocehia ha 41 chiese filiali e sono Tiarno di sopra, Tiurno di sotto, Moli na, Prè, Bezzecea , Locca, Biacesa, Len zuolo, Pregasina, Mezzolngo, Enguiso. PIEVE 1)1 LIZZAVA, Vedi Lifczm. PIEVE TESINO. Circolo di Trento, di stretto di Striglio, forma un comune coi casali Prndellan e Campestrin. Abitati:; 4040, case 332, . Estimo fìort meran

2
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/138326/138326_95_object_5194244.png
Page 95 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
Fiorini meranesi 4474803 car. 29 4/a La giudicatura di Caldaro apparteneva anticamente ai principi di Trento e veniva CÀL 3 i h direttamente amministrata col mezzo d’uii 1 oro gastaldo o castellano, carica per lungo tempo sostenuta dai signori di Rottenburgo, i quali dall’altro canto tenevano a tltolo°di feudo dagli stessi principi il vicino castello di Laimburgo coi diritto di giurisdizione. Per questo modo le due dinastie vennero indirettamente sotto il medesimo potere. Mainnrdo III conte del Tirolo

che defraudò il principato di Trento di molte terre in vestì nel 4362 i signori di Rottenburgo della dinastia di Caldaro come signore di retto. Alla caduta dei Rottenburghi Fede rico duca d’Austria ricevette dal principe di Trento la dinastia di Caldaro a titolo di feudo , la quale unita alla giurisdizione di Laimburgo fu ceduta ai conti diLodrone che la tennero per tutto il secolo XVI e in parte del seguente. Il 47 giugno 1648 le due giurisdizioni furono date a titolo di pegno dall' arciduca

Ferdinando Carlo ad Antonio Dalmonte di Trento e collo stesso titolo passarono nell’anno 4672 a Gio vanni barone Giovanelli. La giudicatura di Termeno fu sempre una gastaldìa della mensa vescovile di Trento, sebbene per breve tempo da Mai- nardo III usurpata e data in pegno ai si gnori di Rottenburgo. Mediante la conven zione dei 24 luglio 4777 la casa d’Austria cedette al principe di Trento la giurisdi zione di Castello nella valle di Fiemme , feudo della casa Zenobio, e ricevette in cambio dal

principato di Trento Termens eLevieo in Valsugana, La casa d’Austria poi infeudò la famiglia Zenobio-Albrizzi di Termeno e Cortazza in risarcimento di Castello e per tal modo le due giurisdi zioni furono incorporate. Sotto il governo bavaro furono scioltele giurisdizionifeudali,e col decreto organico, dei 24 novembre 4806 Termeno e Cortazza furono unite al distretto di Bolzano, Sotto, il governo italico fece parte del diparti mento dell’olio Adige e il borgo di Cal-. daro ebbe un giudice di pace

3
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/VAA/VAA_19_object_3969596.png
Page 19 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
conico acutissimo, coperto da piastrelle in cotto a smalto giallo e verde, donde gli efletti bizzarri se condo la luce e quando il sole vi batte sopra. Torre Vanga (fig. 54). — Più recente, anzi per fettamente medioevale, meno singolare nella sua forma tozza in mattoni, ma .non meno celebre della Torre Venie nella storia trentina è la Torre Vanga, sorgente all'estremità opposta della città e della stessa via nella quale è la Tor Verde. La cinta murata di Trento che si staccava dalle pareti bugnate

e corrose dal tempo della Tor Verde, giungeva, con una linea quasi retta, fino alla Tor Vanga — presso la quale aprivasi l'an tica porta Bresciana — ingresso a Trento per quanti, attraversate le giogaie di Vela e di Bondone, giunge vano dalla Lombardia. La guardia di questa porta si estendeva fino alla testa dell'antico ponte detto di Sa» Lorenzo, sull'Adige. Il nome di Vanga venne a questo massiccio tor rione da una illustre famiglia tridentina, che molto probabilmente la eresse. Fra i molti cittadini

che facessero rimodernare e ricostrnrre il ca stello del Buon Consiglio. Il Mariani, nel suo Trento con il Sacro Concilio et notabili, dice questo edifizio tanto antico che ospiti in esso « furono persino i pre decessori di San Vigilio ». Lasciamo al cronista tridentino ìa responsabilità della sua affermazione. La parte più antica di questo edifizio è il torrione costruito in pietra viva, merlato, nel quale è conservata l'antica campana del Comune, detta Renf/a, perchè chiamava, coi suoi rintocchi

al l'arringo i magistrati del Comune. Ora è serbata al più modesto ufficio di avvisatrìce delle funzioni re ligiose. Municipio. — Il Magistrato civico di Trento ebbe nel secolo scorso due residenze : il palazzo Vecchio ed il palazzo Nuovo del Municipio : sì l'uno che l'altro sorgono nella via più centrale della città, la via Larga. Il primo, ora adibito a sede della I. B. Scuola Com merciale, è dotato di un'antica torre. Vi si serba an cora intatta la spaziosa sala che serviva alle riunioni del Consiglio

tridentina nel 1801. In questo edifizio sono allogati tutti gli uffici del Comune, la Biblioteca ed il Museo. In tempo del Con cilio vi ebbero fastosa dimora i cardinali Ercole Gon zaga e Giovanni Morene. Palazzo Nuovo della Giustizia. — È il più no tevole degli edifizi pubblici moderni di Trento, per la grandiosità o la ricchezza con cui venne costruito, nella nuova via che da piazza Fiera va a piazza d'Armi. I primi disegni di questo maestoso e severo edifizio furano dati dall'architetto trentino

4
Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/333735/333735_130_object_5219291.png
Page 130 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
dell’età passata e di un effettivo valore storico, è la famosa lapide o tavola clesiana — rinvenuta nei Campi Neri di Cles, in valle di Non — della quale abbiamo fatto cenno, e che oltre aver fornito materia di studi'agli scienziati ed archeologi di Trento, meritò di essere illustrata da Teodoro Mommsen. Dopo vengono alcuni vasi e- stoviglie etrusche ben conservati: piatti di Faenza: vetri di Murano, ecc., ecc. La sala giapponese del Grazioli non manca d’interesse per molte particolarità: ma dopo

l’odierna invasione di cose giapponesi, sui nostri mercati, non fa impressione. In fatto di pittura il Museo di Trento non è guari ricco: nei pochi quadri che possiede, nulla che si elevi dal mediocre ed anche meno. Fra le opere di scòltura, nelle moderne é notevole un busto di f)ante dello scultore trentino vivente, Andrea Malfatti: e nelle antiche un Mercurio acefalo, dell’epoca romana decadente, rinvenuto a Cortaccia. Tutto sommato, per essere, si può dire, in formazione, questo Museo onora Trento

pel buon volere dei cittadini che concorsero ad istituirlo, ed il Municipio che costantemente si adopera per ordinarlo, arricchirlo di nuovi oggetti ed accrescerne il lustro. E giacché sono in argomento, non posso tenermi dallo spendere qualche parola intorno alla istituzione municipale di Trento, istituzione del tutto-italiana, la quale forma il presidio maggiore, che moralmente e materialmente lo spirito nazionale della cittadinanza possa opporre all’invadenza soverchiarne dello straniero. Per

in cuore l’orgoglio della razza offesa, e sulle labbra la lingua della Patria: quei migliori insomma che senza nominarli, queste popolazioni conoscono e sanno, e dai quali, nella comune sventura, se non il meglio, sanno di potere sperare il meno peggio. 1 Comuni italiani del Trentino, ed in ispecie quelli maggiori di Trento e di Rovereto — i più cospicui della regione — divennero quasi istintivamente centro e focolare di quella resistenza or latente or attiva, che ne’ suoi atti di assimilazione trovò

sempre la politica del governo di Vienna. I Comuni, e quello di Trento in ispecial modo, a controbilanciare l’influenza dello straniero che per tante ragioni, non escluse quelle di fortissimi interessi, si impone, si adoperarono con costanza — ammirabile di fronte ai pericoli ed agli ostacoli ogni di sorgenti — in tutti i modi onde tenere vivo ed alto

5
Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/154518/154518_127_object_5245346.png
Page 127 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
ai decreti di condanna. — Francesco Antonio Redolki dì Borgo, ivi nato (1 5 agosto 1717) e morto in Trento (9 set tembre 1780) provicario Vescovile, compose 1’ Orazione in morte del V. P. Francesco Felice degli Alberti (Trento, 1765), e poi un'Istruzione per le mammane della diocesi trentina (1766)1 sonetti, prefazioni, lettere pastorali ed un Epitalomìo per le nozze d’ un Conte Giovanelli. — Vivente il Redolii si ricorda quel Domenico Paoli di Civezznno, sacerdote della Congre gazione

de 5 Filippini, che visse in Trento, e vi stampò sotto il pseudonimo Nicodermqs Li or es la Lettera in difesa delio scritto di credito , censo personale g er m anno, con cui si dimostra essere lecito il deilo contratto nel Territorio trentino , non meno che altrove (1780). Bartolom meo Passi scrisse sulla Vita e il Martirio di S. Giovanni Nepomuceno ; e In causam praetensae amotionis contra Rev. Capit. Cathcdralis Trideniinae Acta (Romae, 1 746). Nacque in Pressano li 26 marzo 1693 1 canonico e Decano del

Capitolo di Trento, e Vescovo di Fella. Fini i suoi giorni li 23 luglio 1774. Era figlio dì medico onorato, non ricco di fortuna; ma tanto più provveduto dalla natura di forte ingegno e di prudenza. A Trento fece i primi studj, e col violino cercò di procacciarsi qualche soccorso ; ottenne in seguito colla pro tezione de’ Gesuiti di collocarsi a Venezia come istruttore pri vato. A Bologna s’applicò all’oratoria sacra, e vi fece pro gressi predicando più volte con applauso ; indi passo a Ro ma ed entrò

nell’ auditorato di Rota insieme con Mons. Gentilottti, poi con Mons. Thunn ministro imperiale, il quale partito siccome vescovo di Gurcli, si pose a disposizione del Card, Cienfuegos, e morto questo cardinale, restò come segre tario imperiale alla testa degli affari di Germania, finché eletto canonico della cattedrale di Trento, abbandonò la capitale del

6
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_152_object_5191195.png
Page 152 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Trento con 1 ’ obbligo di contribuirgli annualmente una coppa d’argento dorata del valore di cento lire veronesi 1 )- Nel primo gennaio del 1339 conferma agli uomini della valle di Flemme i loro privilegi); e in ispecie quelli ricevuti dal vescovo Gebardo ; e poi rilevato, che la giurisdizione di Metz (Mezzacorona) s’ aspettava al principato di Trento ottenne una favorevole sentenza contro Leonardo e Svicherio, che • ve la tenevano illegalmente, non meno che il decreto d’immissione con

ispeciale comando di Giovanni duca di Carinzia e conte del Ti ralo, tanto ai fratelli suddetti, quanto ad altri nobili ivi dimoranti, di non disturbare il Vescovo nel possesso di essa 2 ), E di lui ancora si nota la nomina di due suoi procuratori nelle persone di Jacopo rio- taro, e di Bonaventura di Francesco Fabro, ad effetto di rinvenire e ricuperare i beni del vescovato illecitamente occupati, o distratti 3 ). ■ Sotto di lui fu introdotto in Trento lo stemma di san Venceslao Il Vescovo lo avea

impetrato dal re di Boemia per la sua Chièsa © per la città 4 ), e consisteva in uri’ aquila nera, dorata alle sommità delle ali, al rostro ed agli artigli; aquila che fu scolpita su tutti -ì luòghi pubblici, e fu adottata dal Comune, e forse in luògo di altro stemma, di quello che la tradizione ci rammenta, e pare avesse recato nel suo scudo i tre monti, entro i quali sorgeva la città di Trento ») E fu pure sotto di lui, che si fece la designazione dei beni comunali della'città, e si coniò la prima

moneta (1340), che avesse da una partè l’uccello di Venceslao, e dall’altra l’effigie del vescovo C ).'H Vescovo avea inoltre confermata una notevole aggiunta di leggi allo Statuto municipale 7 ), ed avea determinata 1’ annua contribuzione; eh© le ville della Comunità di Tergine gli doveano pagare 8 ), £, circa questo tempo, e precisamente nell’anno 1340 Bona veri© dei Belleti- zani fondò in Trento la casa dei Battuti o Flagellatori 9 ), uno del grandi fenòmeni morali del Medio Evo, specie

7
Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/154518/154518_175_object_5245394.png
Page 175 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
1883, — Camillo dei Conti Sizzo de Noris, che nacque in Trento, e vi morì da 24 anni li 28 agosto 1849, fu giovane di rari talenti, bene avviato nelle belle lettere e fiero di patrio affetto. Lasciò a stampa : i Comi della Raccolta patria legata alla citta di Trento dal Mazzetti (Rovereto, 1843), quelli della vita e degli scritti del Conte Benedetto Giovanelli (Padova, 1847), quelli sull' industria dei Distretti Trentini e Rovcretani (Ibid. 1848), e una Lettera di Vincenzo Gioberti sui fatti

di Francia preceduta da alcune osservazioni (Senza nota di luogo.) *—Giuseppe Sizzo della stessa famiglia diede le Memorie in torno alla famiglia trentina de ’ Conti Sfaso de Noris (Milano, 1843); famiglia rispettabilissima, della quale la storia ricorda un Cristoforo che fu Vescovo Principe di Trento. — I preti Giu seppe Mosca e Simone Michele Tevini, aneli’essi di Trento, attesero con preferenza alla letteratura latina. Il Mosca visse tra gli anni 1766 e 1851, e scrisse il Borinum che fu recato

in versi italiani dal Carpentari, (Verona, 18io), e prima diede alle stampe il Carmen 'lectissimo viro Ioan, Dominico Montagnosi. (Tridenti, 1803) nell’occasione che l’illustre Giureconsulto, al lora in 'Trento, veniva sollevato alla cattedra di diritto nell’U niversità di Parma. — Simone Tevini ritrasse molta lode, e come professore, nel liceo di sua patria, e come scrittore latino assai elegante e purgato. Nacque li 18 ottobre del I79 2 > ^ cessò dì vivere a dì 9 Febbrajo 1864. Di lui abbiamo

9
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_438_object_5191481.png
Page 438 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
como Tesino [['Aperto), Gio. Simone Bassetti (il Difeso), Francesco Felice degli Alberti (I’ Immutabile), che fu poi vescovo e principe di Trento, ed alcun altro *). L’Accademia procedette da prima fervorosa; ma dopo l’anno 1732, di cui sono gli ultimi suoi componimenti 2 ), incominciò a languire, ed a dileguarsi per intero. Alla metà del se colo XVIII più non esisteva. Anche dopo l’anno 167L non avea mutato indirizzo : continuò ad essere un istrumento ossequioso della Reazione, e come tale

fu condannata a perire. In Trento era dove questa reazione avea trovato da insediarsi, ed a mantenersi più a lungo che in altri luoghi del Trentino. Con Ì Gesuiti c’era il Vescovo che la difendeva con la sua autorità, e c’ erano i Frati francescani e minorili, nonché il Decano del Capitolo che si valevano delle proprie armi per combattere contro i nemici della medesima. F mentre così andavano le cose in Trento, a Rovereto si disponevano diversamente : era la città erede delle libertà conse guite dal governo

storici, statistici e biografici , eco. Disp, 1, pag. 11-26. 2 ) Il doppio debito scarsamente pagato dagli Accademici Accesi a S. A. lima Mons. Domenico Antonio C.te di Thunn eoe. prima loro sti matissimo Coaccademico, ed ora Clementissimo Protettore dell’Accade nda. Trento, Parone, 1732, in 4°.

10
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_94_object_5191137.png
Page 94 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di piacere al popolo con l’apparato della sua mu nificenza. Era splendido nella sua sede, largo in donazione ai templi, agli ospizj, agli spedali ; amante del lusso e decoro della sua città, e tutto fervore nell’arricchirla di grandiosi monumenti. Egli condusse a termine la fabbrica del castello vecchio di Trento, chiamò presso di sè il Comacino Maestro Adamo d’Arogno, ed affidò a lui ed ai suoi figliuoli il compimento di certe parti, e gli abbellimenti che rendono mirabilmente stupenda la cattedrale

dalle nuove emergenze dei tempi 3 ). Diede un maggiore sviluppo alla zecca tren tina, ristaurandola, o costruendola a nuovo 4 ) ; e fu primo de’ vescovi trentini, che assumesse il titolo di Principe 5 ), ed acquistasse il do minio temporale della città di Trento, mantenendovi però “ in vigore „ l’ordine ed una parte della primiera autorità del Comune, che ,, continuò a rappresentarsi nel suo civico Magistrato, e che nelle risoluzioni più gravi s’ abbia a richiedere l’assenso dello stesso

Co- : ■ «rane ,,®); cosa che sembra avvenuta non prima dell’anno 12 io, nel qualé i Trentini, visto l’esito infelice dell’ultima rivolta, s’accon ciarono spontaneamente ai voleri del loro Vescovo. Nell’anno I2i3 il vescovo Federico riceveva da Federico re de’ Romani e di Sicilia, eh’era allora in Ratisbona, l’insigne diploma, 1) Kink; Codex cit., pag. 209. — Bonelli: Notizie cit., II, pag, 524. 2 ) Kink : Codex cit., pag. 441 e seg. 3) Kink ; Codex cit., pag. 450-454. 4) (Fazzoletti : Della zecca di Trento

ecc., pag. 33. s) Giovanelli : Zecca trentina ecc., pag. 38. — (Fazzoletti : Zecca ■ cit., pag. 32. s) Cuesseri ; Ricerche storiche riguardanti l’autorità e giurisdi zione del Magistrato consolare di Trento , pag. 38.

11
Books
Category:
Geography, Travel guides , History
Year:
1883
¬I¬ reti : in relazione cogli antichi abitatori d'Italia ; studi storici e archeologici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/84306/84306_36_object_4361284.png
Page 36 of 304
Author: Oberziner, Giovanni / Giovanni Amennone Oberziner
Place: Roma
Publisher: Artero
Physical description: XI, 262 S., XXIX Bl. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Räter ; g.Italien ; z.Vor- und Frühgeschichte
Location mark: II 115.140
Intern ID: 84306
i numerosi avanzi di altre antichità ne fanno testimonianza di ciò; oltre di che qualche ingegno illustre ancora in tempi antichi ebbe quivi nascimento, quale sarebbe Festo o Festino da Trento che, sebbene nato di umile condizione, per testimonianza di Ammiano Marcellino 1 salì in Roma ad alti onori, e fu proconsole dell'Asia e scrittore di qualche importanza sc,.come vogliono il Valesio (in Amra. Marceli, XXIX, 2, 22) e il Wagner (Phil. 38, 375), questo è lo stesso Festo Rufo (Rufio Sesto

?) che compose il breviarium rerum gesta- rum populi romani Se Caio Valerio Mariano valente magistrato e di varie cariche insignito, fosse Trentino, come volle dimostrare il Giovanelli, non è ben certo, come che in Trento abbia conseguito vari onori. \ Si credette già da Harduin ' da Pitisco 4 dal Cluvcrio c dopo da molti altri, che Trento sia la capitale di tutta la Rezia, e che perciò da essa avessero preso nome le Alpi centrali, che promiscuamente rctiche erano dette e tridentine. Se questi dotti

per capitale inten devano la città principale de'Reti, forse aveano ragione ; se invece con ciò volevano dire, che Trento esercitava una specie di ege monia sulle comunità e sulle altre città rctiche non colpirono certo nel segno. Qualc_fosse stata.Ja .„costituzione p olitica dei Reti nei tempi più remoti non-lo sappiamo, però..si può dire quasi con cer tezza che un corpo unito, una provincia a sè, retta da uria cost itu- > A mm. Marceli., Lib, XXIX, 2, 22. Festus (alias Fcstinus) quidam

12
Books
Category:
History
Year:
1930
Guida del Museo del Risorgimento Trentino
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/353736/353736_58_object_4617750.png
Page 58 of 196
Author: DeManincòr, Giuseppe ; Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà / Giuseppe De Manicor
Place: Trento
Publisher: Arti Grafiche Scotoni
Physical description: 190 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Trient / Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà;f.Führer
Location mark: I 214.635
Intern ID: 353736
la risoluzione sovrana che staccò il Trentino dal Regno d'Italia; l'altro, l'assalto della Legione Italica, comandata dal generale Lechi, al Ponte di S. Lorenzo sull'A dige (Campagna francese del generale Macdonald, Trento, 6 gennaio 1801). Nella vetrina ( n . 2), in alto: una rossa divisa, riccamente ornata, dei nobili tirolesi del secolo XVIII, dono del conte Firmian; quindi una raccolta di cimeli e ricordi riguardanti Napoleone e la sua epoca, o di speciale attinenza col dominio napo leonico nel Trentino

: tabacchiera con allegoria della battaglia di Iena (1806); palla di cannone francese trovata nelle mura di Trento; sigillo del «55.me Reg.t d'Infanterie de Ligne»; piatto di smalto raffigurante lo sbarco di Napoleone a To lone (?); miniatura, che ritrae Napoleone sul letto di morte; una piccola statuetta in bronzo di Napoleone; una litografia del trentino Carlo Fir mian, governatore della Lombardia; una medaglia di bronzo dello stesso; pennacchio rosso di ussaro francese, raccolto nel 1796, nella casa del

conte Martini a Calliano; pennacchio bianco di ufficiale della guardia civica di Trento; litografia di Bene detto Giovanelli; alcuni importanti opuscoli dell'e poca, usciti dalla stamperia Monauni di Trento, tra

13
Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/154518/154518_80_object_5245299.png
Page 80 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
praeclaro Academiae nostrae Mecenati jfoanni de Strobel dicato. Tridenti, 1804). Molti altri furono tolti dalla dispersione da Antonio Mazzetti, che li trasmise alla .Biblioteca di Trento in sieme alle lettere scritte al Poli dal Della Ganga’ e da tutti spicca, in unione colla spontaneità del verso, quel gusto pei frizzi! e le facezie di cui era improntato l’ingegno del loro au tore. — Un altro epigrammatico trentino fu il prete GfANVi- GiLJO Carli. Ebbe i natali li 2 Maggio 1740, e fu lodato

grandemente dal Vanii etti *). Di lui teniamo parecchi scritti di cose elementari dati per uso de’ giovani studiosi, vale a dire gli Elementi grammaticali della lingua latina (Trento, 17817 F Erudizione famigliare eco. (Verona 1790) e le Evagationes litorariae, sive inscriptiones elogia ecc. (Coloniae, 1791. — Fran cesco Bampi che fu prete e cappellano di Civezzano sua pa- tria, nacque li 6 decembre 1745, e morì ai 22 luglio 1779. Scrisse di cose letterarie ed in ispecie coltivò la poesia italiana

. Pubblicò, colle stampe cento e più sonetti, che gli fecero me ritare qualche rimprovero dalla Curia ecclesiastica. Nell'occa sione che prese il possesso della Chiesa di Civezzano l’ Arci prete Don Carlo Francesco de’ Pompeati (29 giugno 1767) stampò coi tipi di Trento un, poema di 24 stanze in ottava rima 2 ). — L’Ab. Cirillo Busana di Gastei Tesino, accade mico aspirante di Conegliano, scrisse 3 sonetti che fanno parte della' Raccolta di componimenti diversi in occasione dell’ ingresso in Venezia del

Conte di Bologna etc. (Venezia, 1729) insieme a quelli di G. B. Gaspari, ed un’ode latina di P. B. P.Trentini. — Antonio Giovanelli, che fu Patrizio di Trento, e dottore in ambe le leggi, scrisse la Gige, una tragedia che fu stam pata nell’anno 1776. — L’Avv. Gio. Battista Tranquillimi J ) Vedi Florilegio dot. Tiralo Italiano, Padova, 1856, pag. 103. '9 Tovazzi : Bibl. Tir., p. 1187.

14
Books
Year:
[1898]
Trient und seine Umgebung.- (Bruckmann's illustrirte Reiseführer ; 12)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/156479/156479_13_object_4442483.png
Page 13 of 88
Author: Jülg, Karl ; / von Karl Jülg
Place: München
Publisher: Bruckmann
Physical description: 85 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 2., bedeutend erw. Aufl.
Language: Deutsch
Notations: In Fraktur;;;;;
Location mark: II A-4.441
Intern ID: 156479
wie Zähne aus dem Thale hervorragen. Es sind dies der sogen Doss Trento, Doss di S. Agata und Doss di S. Rocco. Andere wieder wollen den Namen mit dem Dreizacke des Neptun in Zusammenhang bringen, jenem, meergewaltigen Gotte, dem vor uralten Zeiten, wie die Sage geht, auf dem Domplatze, da wo sich jetzt der ehrwürdige Bau des Doms erhebt, ein Tempel geweiht war. Doch wie der Ursprung des Namens ungewiss ist, so herrscht auch über die Gründung der Stadt keine Klarheit. Das Zeugnis der alten

Geschichtsschreiber (bereits Strabo, Plinius, Ptolemaeus,' Cassiodorus u. a. erwähnen Trient), die ne olitimeli e ii Funde am Doss Trento und die Analysis der alten Ortsnamen sprechen dafür, dass die Ligurer und nach ihnen die dem etruskischen Stamme an gehörigen Rhätier die Ur be wohn er des tridentinischen Gebietes gewesen seien. Ob sie die Stadt selbst angelegt haben, darüber erhalten wir nirgends näheren Aufschluss, wahrscheinlich dürfte sie von den Cenomanischen Galliern um 500 v, Ch. gegründet worden

sein. Erst von der Zeit an, als die Römer die AVeits unter ihre Botmässigkeit brachten und Trient eine römische Provinzialsladt wurde, verbreitet sich auch über die Geschichte Trients ein helleres Licht. Der eigenartige Felskegel im Westen der Stadt, der oben erwähnte Doss Trento, von den Römern Verruca, d. i. steile Anhöhe. Warze genannt (vergi. Cassio dor. Var. lib. III, 48), galt schon dem Kaiser Augustus als ein in strategischer Hinsicht höchst wichtiger Punkt, weshalb er auf demselben starke

Befestigungswerke anlegen Hess. Es geht dies aus einer Inschrift, hervor, welche an der östlichen Aussen- seite der am Fusse des Doss Trento gelegenen alten St. Apollinaris- kirche eingemauert äst und welche sich auf Marcus Appulei us, 24 v. Ch. Legat des Kaisers Augustus, bezieht. Unter Kaiser Claudius (41— 54) ist Trient bereits ein »glanzvolles Municipium«. Auch hierüber giebl uns eine Inschrift Aufschluss, welche erst in jüngster Zeit, nämlich 1869 hei Cles im Nonsthal aufgefunden wurde. Es ist dies die sog

15
Books
Year:
[1927]
Bozner Jahrbuch für Geschichte, Kultur und Kunst ; 1. 1927
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/BJGKK_01/BJGKK_01_111_object_3877559.png
Page 111 of 161
Place: Bozen
Publisher: Vogelweider
Physical description: 158 S. : Ill.
Language: Deutsch
Notations: <br />Huter, Franz: ¬Die¬ Quellen des Meßgerichts-Privilegs der Erzherzogin Claudia für die Boznermärkte : (1635) / von Franz Huter. - 1927<br />Mayr, Karl Maria: Archäologisch-epigraphische Notizen / von Karl M. Mayr. - 1927
Location mark: D II Z 193/1 (4. Expl.) ; D II Z 193/1 (3. Expl.) ; D II Z 193/1 (2. Expl.) ; D II Z 193/1 (1. Expl.) ; II Z 193/1
Intern ID: 252374
1842 Franz Silbernagl Pietro Weiß Giov. Giorgio Martini 1843 Andrea Secco Anton Hingerle Andreas Seelos II. INSTANZ: Rovereto Josef Kinsele Bolzano Bolzano Antonio Pischl Rovereto Innsbruck Giov. Giorgio Martini Trento Bolzano Giuseppe Luigi de Riccabona Cavalese Rovereto Ignaz v. Giovanelli Bolzano Solagna Anton Hingerle Bolzano Rovereto Josef Kinsele Bolzano Bolzano Giuseppe Tambosi Rovereto Bolzano Giorgio Tambosi Rovereto Bolzano Giuseppe Luigi de Riccabona Cavalese Venedig Ignaz v. Giovanelli

Bolzano Rovereto Anton Hingerle Bolzano Rovereto Josef Kinsele Bolzano Bolzano Francesco Schrott Rovereto Bolzano Giov. Giorgio Martini Trento Bolzano Giuseppe Luigi de Riccabona Cavalese Strigno Anton Hingerle Bolzano Venedig Thomas Carli Bolzano Rovereto Josef Kinsele Bolzano Bolzano Giov. Batt. Nodari Rovereto Innsbruck Francesco Schrott Rovereto Bolzano Pietro Weiß Strigno Cavalese Ignaz v. Giovanelli Bolzano Rovereto Johann v. Putzer Bolzano Rovereto Franz Kofler Bolzano Innsbruck Andrea Secco

Venedig Bolzano Francesco Schrott Rovereto Bolzano Giov. Batt. Nodari Rovereto Strigno Ignaz v. Giovanelli Bolzano Trento Anton Welponer Bolzano Venedig Franz Kofler Bolzano Bolzano Francesco Schrott Rovereto Bolzano Giov. de Chiusole Trento

16
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/138326/138326_105_object_5194254.png
Page 105 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
. Circolo di Trento, distretto di Strigno,forma un comune colla frazione Cainari. Abitanti 3449, case 643. Estimo fior, meranesi 78,754 car, 67, Villaggio situato nella valle di Tesino alla sinistra del rivo di Grigno, un miglio ad oriente da Pieve di Tesino. Sul territorio di questo comune non crescono-viti nè gelsi; i campi sono col tivati a cereali ed è ricco di pascoli e di prati. La pastoreccia è l’oggetto principale di rendita, Gli abitanti di questo, come di tutti i comuni della valle di Tesino

, hanno una particolare intelligenza per il com mercio , si dedicano particolarmente a quellojli stampe e di oggetti d’ornamento e si diffondono per tutta T Europa, Parocchia dipendente dal decanato di Strigno. CASTIONE. Frazione del comune di Brentonico, distretto di Mori, circolo di Roveredo, Villaggio di 62 case posto a setten trione di Brentonico sulle pendici di monte Baldo, Curazia filiale della parocchia e decanato di Mori, diocesi di Trento. Abitanti 406, CAVATONE. Frazione del comune

dì Larido, distretto di Stenico, circolo di Ro vereto, CAVATONE. Frazione del comune di Mazzdne, distretto di Stenico, circolo di Roveredo, CAVALESE, Circolo di Trento, comune e distretto dello stesso nome. Il borgo di Cavalese capoluogo del di stretto giace alla destra dell’Avisio, 9 mi glia a levante da Egna : alto dal livello del mare metri 992. La stia chiesa paroc chiale giace a mezzogiorno del borgo, dal quale è pochi passi discosta e contiene delle pitture di merito. Di fianco alla me desima

17
Books
Year:
(1892)
¬Der¬ Gebirgs-Wasserbau (Flußregulierung und Hauptschlucht-Verbauung) im alpinen Etsch-Becken und seine Beziehungen zum Flußbau des oberitalienischen Schwemmlandes ; [Textbd. 1])
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/162483/162483_78_object_4828877.png
Page 78 of 232
Physical description: XVIII, 213 S. : Ill.
Language: Deutsch
Notations: Xerokopie. - Enth. T. 1 - 4;
Location mark: IV 102.197/1
Intern ID: 162483
desselben in seiner göttlichen Komödie im Anfange des zwölften Gesanges von der Hölle, indem er die Steinwüste vor dem siebenten Kreis der z Hölle 6 mit dem Bergsturz von Marco in nach stehender 'Weise vergleicht: Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l'Adice percosse, 0 per tremuoto, o per sostegno manco, Che da cima del monte, onde si mosse Al piano è si la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe, a chi sù fosse. s Bemerkenswert ist, dass zu Dante's Zeiten die Erinnerung an den Zeitpunkt und die Natur

, 478, 3 Neumayr : Erdgeschichte. Leipzig 1886. — Neumayr : Ueber Bèrg- stiirze, Zeitschrift des deutschen und österreichischen Alpenvereines 1889. * Dante bereiste oft die italienischen Alpen.. Vgl. Bolletino del Club Alpino Italieno per l'anno 1887. Torino 188S. 5 Wie jenseits Trento wird der Fels gefunden, Dass Trümmer dort die Etsch zurückdrückte, Durch Erdstoss oder eigene Last entbunden; Dass von dem Gipfel, der sie niederschickte, Bis ganz hinab so steil die Felsenwände, Dass keine Bahn, wer

bei der oberen Etsch im Vintsch- gau, beim Eisack und der Bienz der Fall. Erst von Bozen ab o 7 gewinnt die Etsch den Charakter eines zwischen parallelen Ketten sich hinziehenden Längsthaies. Dem allgemeinen Charakter der alpinen Längsthäler gemäss kommen die Etsch, die Eisack, die Kienz als Hauptzuflüsse, * Giovanelli a. a. 0. pag. 122. 2 Dizionario geografico statistico del Trentino. Trento. Tip. Perini. Weiters: Guida di Rovereto e della Valle Lagarina von Cesare Boni, Kovereto 1883. ^ Die Osten

18
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_190_object_5257085.png
Page 190 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
tempore Langobardorum et Francorum , et tu ipse mo- « derno tempore infra triginta annos fecistis operas pro condicione ad parte « sancte Marie (sic) ».. — Anche Dante attesta che pei Francesi dir Lombardi era lo stesso che dire Italiani (Purg. XVI, 126). E giaeebè stiamo ragionando della dominazione carolingia, non sarà fuori di luogo rammentare un altro fatto, che a me sembra di un certo peso. Lotario I ordinò con uu famoso, rescritto che la gioventù di Trento e di Mantova frequentasse la scuola

di Verona. Se Verona e Trento fossero state città germaniche, cioè fuori dell’orbita italica, .come afferma lo Schneller, perchè mandare a Verona anche i giovani di Mantova? Anche Mantova era dunque tedesca? — Ecco del resto il documento. — A, 825. Constitutiones Olonnenses, date cioè da Curte Olonna=Corte Olona (’). — « In Verona de Man- « tua, de Tridente. In Vicentia de Pataviis, de Tarvisio, de Feltres, de Ce- « neda, de Asylo. Reliquae civitates Forum Julii ad scolam conveniant ». Verona, Vicenza

, Cividal del Friuli erano dunque nel Friuli e nel Ve neto i veri centri della lingua e della tradizione latina. Se fosse stato altri menti, il documento ne avrebbe detto o lasciato intender qualcosa. Sceso ad epoca più recente, molto opportunamente il Malfatti accennò a Trento nemica di Federico Barbarossa e da lui punita della sua voglia d’entrare nella Lega lombarda eoi tentativo di toglierle i consoli e gli ordini liberi riducendola in assoluta soggezione dell’impero e dei vescovi

19