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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 5 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
a « Brescia 30 maggio 1027 », venne istituito il feudo germanico del co mitato o contea di Trento alle porte d'Italia, dato al vescovo tridentino Udalrico per sè e successori. L'intervento al Placito di Trento, l'anno 845, di un vassallo Caren- tano, (nome tolto dal ducato della Carintia) è prova diretta come in questo tempo 1' Alta Valsugana e con essa il Perginese stassero nel dominio di signorie feudali tedesche ; come le loro istituzioni interne subissero influenze dal diritto germanico

: nè è lontano dal verosimile che in questo tempo siano venuti i primi sedimenti di gente tedesche; come pur anche che la rocca ( la Bùrg} di Castel Pergine sita sul colle Tegazzo sia stata costruita dal feudalismo germanico. Nel diploma del 30 maggio 1027 sulla costituzione del comitato o contea di Trento é detto, che il confine orientale di esso comitato era trasportato alla Chiesa di S. Desiderio « in loco qui dicitur Campolongo» (il presente villaggio di Novaledo nella Media Valsugana): posteriormente

Vescovi di Trento ; appena nel 1305 passarono in quello di Ottone e Enrico conti del Tirolo come vassalli della Chiesa di Trento* finché nel 1356, colla breve dominazione tra gli anni 1349 al 1356 di Eccelino da Romano, vennero sotto- Lodovico di Brandeburgo, marito a Margarita Maultasch, ultimo rampollo del Conti del Tirolo, nel pos sesso reale di essi Conti, che li tennero sino all' anno 1531; allorché interessando ad essi Conti di arrotondare i loro possessi nella Valle superiore dell'Adige sulla

destra del fiume Adige sotto Bolgiano, seam— biarono coi Vescovi di Trento {sotto Bernardo Clesio ) il territorio di Pergine coi possessi della Chiesa di Trento nell'Alta Valle di Adige (il presente territorio del distretto giudiziario di Caldaro }. Sicuramente, tutte queste vicissitudini politico-sociali dovettero avere un potentissimo influsso sui caratteri etnici e sulle istituzioni sociali del diritto interno della Valsugana; tuttavia non poterono cancellare le isti tuzioni ed i caratteri

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 30 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
qui faciebant carbonarias, et incidebant in predictis montibus ». Questo possesso della Chiesa di Trento si deve avere esteso tra F Ancino di Caldonazzo e 1' Ancino di là al Garzirone ( torrente che discende dalla sommità del monte Corno di Centa, gira verso ponente dal Dosso del monte Bue di Vattaro e si versa nel torrente Mandola di Vattaro). Il Garzirone ha formato fino alla secolarizzazione del principato eccle siastico di Trento il termine di confine tra la giurisdizione feudale di Caldonazzo

e la Pretura di Trento. In un documento del 1230 (Rep. dell'archivio di Trento, Capit. 36. N. 3) Bortolomeo signore di Caldonazzo confessava al vescovo Gebardo di Trento di tenere come feudo della Chiesa di Trento tra gli altri beni di essa Chiesa: il castello di Caldonazzo, il Waldum (bosco) della mon tagna di Lavarone e della montagna della Costa, territorio che corri sponde a quello accennato dallo scrittore della storia dei Sette Comuni Veronesi, Agostino Dal Pozzo nella investitura data da Gran Cane

Hospitale de Lavarono et Hospitale de Bran- cafure », dove Enrico II vescovo di Trento aveva concesso nel 1276 a Gu glielmo e Bonaveno figli del qm. Beletzano (Belenzani) un dazio di muta. Bonelli. II. pag. 159. Kink I. c. pag. 405. (Montebello. pag. 76. Alberti. Annali, pag. 162). Lavarone perveniva nel 1412 in possesso dei Conti del Tirolo sotto Federico IV duca d'Austria, i quali assieme a Centa, Vattaro lo uniro no alla giurisdizione di Caldonazzo. Confermando Federico duca d'Au-

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 13 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
IO vata nell'Archivio comunale dì Pergine dell'arino 12I5 porta la seguente descrizione dei confini comunali di Pergine : i Dossi di Valaro, del Te- gazzo, degli Azzisì, del Pezze, del Busneck, dal Palù di Sotto, dei Dossi grandi fino alla strada di Ischia, del monte Ganzana fino alla lontana della Merlezza verso Levico. In questo tempo Pergine era già un ente comunale reale. Dalla descrizione dei confini del comune e della città di Trento dell'anno 1339. (Tomaso Gat. Statuti della citta

di Trento. Trento, Stampa 1858 ) si ricava che il Perginese confinava : a ponente col monte Grù sopra la Moretta e Costasavina, verso Civezzano alla li nea del torrente Siila (antico confine della diocesi di Trento e di Fel- tre), verso Levico alla fontana della Merlezza, con Pine alla sommità della montagna di Costa alta, verso la Valsugana al campo Fornace e con Mugazzano alla Foresta. Per la storia del diritto comunale di Pergine sono altresì di impor tanza le antiche carte comunali dette « Libro dei

in allora sedimenti di gente tedesca, di cui non si conosce con precisione il tempo e il luogo della venuta. Tra gli scrittori che si sono occupati con diversità di giudizio di questa cosa - Francesco Stefano dei Bortolamei di Pergine (Cenni intorno al carattere ai costumi e alle usanze dei popoli del Perginese. Ms. Bibl. com. Trento], Francesco di Tecini, paroco di Pergine ( Disertazione sui popoli alpini tedeschi del Tirolo meridionale e dello Stato veneto, a. 1821. Trento. Stampa i860, Sac. Tomaso

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 18 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
cario e giudice per Mainardo II conte del Tirolo, concesse a quei Sin daci e Giurati « il jus pignorandi secundum formam dicti statuti oranes si las personas quae contra dictum Statutum fecerint, vel convienerent, tarn in coltis, quam in ali is postis, secundum quod in Statuto continetur- (Pompeati Carlo arciprete di divezzano. Memorie che riguardano la Chiesa e la Canonica di Civezzano: Trento. Stampa del 1700). Deplorabilmente questo antico statuto andò perduto. Un posteriore statuto del 1370

, con servato in copia nel Ferdinandeum di Innsbruck e nella Biblioteca co munale di Trento, in 57 articoli non riporta che ordinamenti di polizia campestre e boschiva coll'intestazione latina: « Infrascripta sunt posta et ordinamela horainum de Civezzano. Culonello Barbaniga et Qrzani, facta sub anno domini Millesimo CCCLXX Jndictione octava, die veneris XX Y February. In Platea Civezani ante portam batutorum. Presentibus Rev.di in Christo, patre domino D. bonobenensi (?) Dei Gratia Epi scopo etc

., etc. ti La. Comunità di Civezzano restò senza importanza nel diritto co munale per assorbimento dagli ordinamenti statutari della Città di Trento, diretti a mantenere un'oligarchia di famiglie privilegiate. .come ne fanno fede le sollevazioni rustiche degli anni 1417, 1477, 1525 ; sopratutto per la disposizione disastrosa del capo 66 dello statuto desiano della città di Trento « de Civilibus » sulla lavorazione forzata della terra imposta ai membri della comunità nei casi di espropriazione

esecutiva « si quis accepit tenutam, vel in salutum de bonis alicujus, et non invenerit la- boratorem, Assessores compellant Syndacos et Vicinos Villae >r. così ini qua dafìssare persino la mercede della mano d'opera, (art. 88 de Syndacis). Ma gli statuti di Trento portano l'impronta di un'ordine sociale delle razze miste ariane. - greco •• fenicie, nelle quali prevalse il princi pio dell' autocrazia, che tenne distante dalla massa della popolazione la distribuzione della pubblica ricchezza o meglio

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 4 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
ALTA VALSUGANA TL PERGINESE Le prime notizie storiche dell' Alta Valsugana edel Perginese sono date dal Placito tenuto l'anno 845 alla corte ducale di Trento, per co mando di Liuitfrido duca di Baviera, da Garibaldo giudice palatino e messo regio, cui intervennero tra gli altri vassalli di Lodovico II il pio re di Germania, un Blando da Civezzano, un Todo Avardo da Pergine, un Carentano pure da Pergine, un Ortorio da Fornas. (Muratori. Antiq. Ita!. Med. Aevi. Col. 271 ,'e-;seg. ). In questo

tempo l' Alta Valsugana e il Perginese facevano quindi parte del ducato di Trento e il loro'distacco' da Feltre eragià avvenu to: lo stesso Trento era distaccato dall' Italia del tempo longobardo ed a mezzo del Ducato di Baviera unito -alfà^Germania, senza che si sappia se il titolo di ducato attribuito a Trento pervenisse dalla Carintia o da 1 rento stesso dell' epoca longobarda. Proseguendo la conquista germanica verso l'Italia, l'anno 950 l'im peratore Ottone I distaccava dall'Italia anche

il Friuli con Verona, unen doli al ducato di Carintia, dato in feudo da questo imperatore al pro prio fratello Enrico, duca di Baviera, col quale restarono congiunti fino all'anno 995; allorché creata la Marca trevigiana ritornarono all'Italia. Trento e l'Alta Valsugana rimasero invece uniti alla Baviera sino al l'anno 1027; allorché dall'imperatore Corrado II il Salico, con diploma

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Category:
History
Year:
1900
Notizie storiche di Primiero
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Page 118 of 138
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi & Curtolo
Physical description: 137 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Primör ; z.Geschichte
Location mark: II 105.175
Intern ID: 517781
ii7 2. Michele Briorio di Mantova, canonico di Trento, investito il 18 Ago sto 1513, (1513^- 1515), 3. Filippo di Thun, 1515 —1517. 4. Zaccaria Mohelin, chierico di Augusta, fu al priorato breve tempo. JS 1 ? - I5 2 °- 5. Sigismondo di Thun, canonico della cattedrale di Trento e Bressa none, Pievano di S. Maria di Primiero, 1520. Contemporaneamente viene eletto dal Pontefice Leone X un altro Priore, certo Lorenzo de Bergomanis o Bergomatis, canonico di Modena, musico secreto di camera del

al priorato. 6. Rodolfo di Weisperg (primo Priore di questa famiglia ). Rinuncia al priorato a favore di Sigismondo e Carlo. di Weisperg verso il pagamento di fiorini duecento e trenta in oro. 1524 — 1540. 7. Michiele Nani di Alessandria, detto il Nobile piemontese, Pievano di Primiero, 1540 — 1556. 8. Bartolameo Botsch ( 1B ), canonico delle Cattedrali di Trento e di Bres sanone, imparentato coi de Weisperg. 1556 — 1565. 9. Michiele Nani di Alessandria, detto il giovane piemontese, Pievano di Primiero

. Presentato li 8 Ottobre 1567 al Vescovo di Feltre. 1567 - 1574- 10. Paolo Abbati, sostituto Prióre e contemporaneamente Decano di Primiero. 11. Barone Giorgio di Weisperg, investito nel 1574 (Secondo Priore di questa famiglia). Rinuncia al priorato nel 1601. 12. Giovanni Francesco Gentilotto di Trento; Nobile e Dottore sostituto. 13. Barone Guglielmo di Weisperg, canonico delle Cattedrali di Sali sburgo e di Bressanone; eletto poi Vescovo di Bressanone nel 1628

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Category:
History
Year:
1900
Notizie storiche di Primiero
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Page 17 of 138
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi & Curtolo
Physical description: 137 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Primör ; z.Geschichte
Location mark: II 105.175
Intern ID: 517781
re dei Romani con giubilo di Papa Clemente Vi, che aveva scomunicato e dichiarato privo dell'Impero Lodovico il Bavaro. Il nuovo Cesare Carlo, risoluto di riacquistare Feltre e Belluno con altre città già occupate dal Bavaro, per vendicare anche le offese ricevute nella persona di suo fratello Giovanni, marito ripudiato dalla contessa Margherita del Tirolo, in abito sconosciuto se ne venne a Trento da quel Vescovo Bruno, suo connazionale. Ivi, raccolte le truppe au siliarie inviategli dal Carrarese

e da altri Signori di Lombardia, passò a Merano col divisamente di catturare nel castello del Tirolo la con fessa Margherita; ma l'impresa gli falli perchè quel castello era stre nuamente occupato e difeso, e perchè Lodovico di Brandeburgo col figlio impedì a un corpo militare boemo il passaggio in Tirolo attra verso la.Baviera; onde fu giocoforza che egli nel mese di luglio del medesimo anno facesse ritorno a Trento. Ma in compenso di questi svantaggi patiti in Tirolo, Re Carlo ebbe la soddisfazione

al Carrarese, lasciando però il go verno di Feltre a disposizione di quei nobili cittadini. Lungo questa seconda signoria boema in Italia, Re Carlo con diplòma segnato in Trento nel mese di luglio 1347 conferì al suo fido fautore Giacomo da Avoscano e a' suoi successori la capitaneria di Agordo e Zoldo, ri confermò formalmente, dopo di avere in realtà soppresso il dominio temporale dei Vescovi di Feltre, a quel Vescovo Gorgia di Lusa gli antichi privilegi, e con ogni verosomiglianza diede a Bonifacio de Lu-

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 17 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
H Il primo documento storico che la menzione di Civezzano, è uua carta del vescovo tridentino Bortolomeo, del 4 febbraio 1307, di inve stitura di diritti di muta data dal vescovo Egnone a certo Udàlrico Dal Ponte per difesa del territorio del Calimperg (Calisperg), di Castel Selva presso Levicoe di Castel Veteri presso Civezzano; operata dal Dal Ponte contro Eccellino da Romano quando questi infestava il territorio della Chiesa di Trento. (Bonelli doc. ito). Il Codice vanghiano ricorda al doc

, Àlbiano, Meano, Montevaccino, dove si estraeva dallo spato pesante miniera d'argento, come ne fanno fede gli statuti minerali del vescovo Federico Wanga del 1208 e 1213, i più antichi conosciuti di Europa, una delle più importanti. Nel Placito tenuto a Trento l'anno 845 da Gariboldo giudice pala tino e messo regio, alla presenza di Luitprando duca di Carintia, inter vennero come vassalli di re Lodovico li, un Blando da Civezzano, un Gaidero Ottario da Fornas, un Todo Avar do da Pergine, un Carentano

a Ci vezzano l'anno 1885 ( ustodito al Museo Ferdinandeum di Innsbruck), ed altri cimelii dell'epoca longobarda dissoterrati colà 1' anno 1904, fanno lede dell 'importanza storica di questo ridente villaggio trentino, come Civezzano e contorni abbia sempre fatto parte del Ducato longobardo e della Contea o Comitato di Trento ; mentre la Valsugana al tempo dèi Longobardi appartenne al Ducato del Friuoli (Trevigi). Nella storia del diritto comunale, Civezzano comparisce la prima volta in un documento del

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 34 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
lettera diretta ai Possessorìbus Feltrensis ex Regia Ravennae Pridie Kai. Aprilis. 518, in cui li invitava a venire in soccorso alla costruzione della mura di cinta della città di Trento: Documento : Possessorìbus Fellrinis Teodiricus rex . Necessitas pubblica multorum debet devotioni compleri, quia decet paucos suscipere, quod constat plurimis expedire, ne regia jussa tepe- facta lentescant, dum res utiles detegantur infirmis. In Tridentina igitur regione urbs construi nostra proecipit

dazione dell' impero germanico sotto gli Ottoni non portarono cambia menti all'unione della Valsugana a Feltre: appena sotto l'imperatore svevo Corrado II il Salico, l'anno 1027, alla istituzione del feudo ger manico di Trento la Valsugana superiore e a media venivano separate da Feltre alla linea della Chiesa di S. Desiderio « in loco qui dicitur Campolongo » (il presente villaggio di Novaledo) ; e l'imperatore Fede rico I, l'anno 1161, continuando la tendenza politica dell'impero di Ger mania

. ì doc. 29. Bonelli, doc. '12, 31. Montebello doc, 4), e appe na nel secolo XIV alla venuta in Valsugana dei Conti del Tirolo — continuatori del pensiero germanico di sovranità sul feudo della Chiesa di Trento - al tempo della guerra scaligera venuta 1' anno 1337, ne av venne il materiale distacco da Feltre sotto il marchese Lodovico di Brandeburgo, marito a Margarita Maultasch, ultimo rampollo dei Conti del Tirolo: distacco portato a compimento da Federico duca d'Austria e

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