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Year:
1898
¬La¬ guerra rustica nel Trentino nel 1525
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Page 42 of 89
Author: Grandi, Luigi / Luigi Grandi
Place: Cles
Publisher: Visintainer
Physical description: 87 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.586
Intern ID: 315463
, poiché dai documenti che possediamo apparisce chiaro che poche volte ì consoli ed i 16 andarono intesi. Lo Stelli mauro poi ag giunge che furono eletti ((consentientibus Arciduci A.ustriae et Ducis Tridentini praefectis » 3 4 ), che tratto in buon volgare vuol dire : il v escovo e 1’ arcidu ca hanno fatto mostra d' n- d eri re alle idee popolari, per poter poi reprimerle più facil mente. Non mi so persuadere che i sedici fossero i rappre sentanti delle diverse classi sociali di Trento, perchè allora

non si potrebbe spiegare lo sdegno del popolo, perché 4 erano nobili. Invece si deve ritenere che questo consiglio dei 16 fu un vero consiglio repubblicano, che ci rappresenta l’in dirizzo dato alla rivolta nella città di Trento, egualmente come quello che fu istituito nella città al tempo del Be- Jenzanì l ). Questo consiglio popolare si radunò poscia coi consoli ed il Castellalo nella casa del capitano di Trento per deli berare sul da farsi, poiché nel frattempo V insurrezione s’era dilatata

in tutto il principato ed alcune torme dì contadi]]! sollevati a' erano avvicinate alla città. Si decise perciò di mandare due ambasciatori agli insorti per sentire con che intenzioni si avanzassero, ed a loro annunziassero, che Trento era «apparecchiata de far tutte le cose licite et honeste et de star al ben et al mal cum tutto el conta de Tyrol ». li- letti a portare l’ambasceria furono Gerolamo Toner e Tomaso Perenstetter 5 ), i quali dovevano andare in Bolzano presso i sollevati (che avevano

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Books
Year:
1898
¬La¬ guerra rustica nel Trentino nel 1525
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Page 50 of 89
Author: Grandi, Luigi / Luigi Grandi
Place: Cles
Publisher: Visintainer
Physical description: 87 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.586
Intern ID: 315463
Francesco Castellalto era sicuro di aver forze bastanti per difenderlo 2 ), Il vescovo aderì al consiglio, e ne sono prova le due lettere una ai consoli l’altra all’ arciduca, alla quale Ferdinando rispose con una di congratulazione per il preso proposito 3 ). Nel Consiglio di Trento Gian Andrea, Scutelli lesse una lettera di B. desio nella quale annunziava che in quel giorno (5 giugno) egli sarebbe a Toblino 4 ). I consoli ed i luogotenenti insistettero perchè i comuni rurali di di vezzano, Bovo

ed altri inviassero alcuni uomini ad incon trarlo, ma ricevettero un reciso rifiuto. A questo diniego, si riferiscono le parole dello Stellìmauro « invitis plebeis », per cui la scorta del vescovo venne formata solo con milizie l delle Giudicane 5 ), Arrivato a Trento, B, desio fu condotto | con grande pompa al castello. La data della sua venuta è il 7 giugno e non come dice T Alberti (e 1’Ambrosi che da luì copiò) « poco prima o poco dopo il 15 giugno °), giacche lo Stellìmauro antepone il ritorno del

vescovo all' apertura- delia-dieta, e perchè l’ultima lettera di Bernardo ai consoli è in data : 5 giugno. Mentre si teneva il convegno a Merano, la città di Trento rimase fedele, ma non si mantennero altrettanto quiete le rimanenti vallate. Giacché se le Giudicane e la Rendena « destinarunt se esse fìdeles » 7 ) in grazia dell' avviso dira mato dai consoli, anzi « cxibucrunt se paratos esso ad defen- 1) Stellìmauro: Guerra rustica lìl>. Il Capo I. 2) Archivio Vili f. I p, 42 4\6 1525. 3) Archivio

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Year:
1898
¬La¬ guerra rustica nel Trentino nel 1525
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Page 12 of 89
Author: Grandi, Luigi / Luigi Grandi
Place: Cles
Publisher: Visintainer
Physical description: 87 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.586
Intern ID: 315463
— 12 — usurpazioni l ), I cittadini perciò insorsero e nel 1435 scop piò la rivolta in Trento, che fu presto sedata. Ma ci volle del tempo prima che il vescovo si accorgesse dello studio che mettevano i conti per introdursi nelle questioni del Principato 2 3 ). Alla fine Giovanni IV Hinderbach dopo la sol levazione del '1477 e 1480 pensò di far valere la sua auto rità, e mosse delle lagnanze al Conte perchè i suoi sudditi erano attirati piu all' osservanza degli statuti tirolesi, che dei propri

; ma nel 1486 morì senza aver nulla ottenuto Sotto il vescovo Giorgio IV di Neydeck (1505-14) la politica filoasburgica giunse al suo colmo, poiché nel 1511 fu stipu lata la confederazione a comune difesa fra il vescovo di Trento, Cristoforo, vescovo di Bressanone, gli stati della provincia tirolese ed il Conte. La convenzione è divisa in 59 capitoli ed è conosciuto sotto il nome di libello dell’un dici che dall’Alberti è chiamato «infausto seminario di guai ai vescovi successori » 4 ). Il vescovo

doveva pur accor gersi che in questa maniera soddisfaceva alle brame dei Conti del Tiralo di rendersi arbitri delle cose trentine. Con questo « libello » tutte le questioni dovevano venir definite dal Conte, ed il Vescovo, fuorché nello spirituale, rimaneva in tutto a lui soggetto. Il Neydeck morì il 5 Giugno 1514, e pare di veleno 5 ) causa il suo troppo zelo verso l’impe ratore. Sette giorni dopo la sua morte era già riconosciuto vescovo di Trento Bernardo desio, uomo eli grande ingegno, dottore

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Year:
1898
¬La¬ guerra rustica nel Trentino nel 1525
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Page 72 of 89
Author: Grandi, Luigi / Luigi Grandi
Place: Cles
Publisher: Visintainer
Physical description: 87 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.586
Intern ID: 315463
72 — mauro e di Bonaventura Fanzino, dottore in giurisprudenza 1 ). Fecero prestar giuramento agli abitanti e li multarono di 3000 ducati d’oro. I complici della morte del signore di Nomi potevano tutti esser salvi, qualora avessero consegnato alla giustizia qualche capo della ribellione, eccetto Parisene di Negare, cui fu demolita la casa, colla proibizione agli eredi di più rifabbricarla. Battistone e Macanello da Pomarolo fu rono condotti prigionieri a Trento. Gli abitanti della Vafsugana

, Lagarina e Lungadige adun que avevano accettate le condizioni della dieta, mancava an cora d’ottenere il disarmo generale. Per arrivare a ciò si ricorse ad uno stratagemma. Per il giorno 17 settembre si invitarono tutti i rustici che avevano prestato il giuramento di fedeltà, a comparire colle armi sulla piazza di fiera a Trento, affinchè il vescovo fosse in grado di sapere sopra quanti soldati potesse contare in caso di bisogno 2 ). Essi vennero, fu fatta loro la rivista, ma quando meno

se F aspettavano, i soldati del presidio di città li circonda rono, li disarmarono ed arrestarono cica 50 individui che avevano fama d’essere stati gli istigatori della sommossa 3 ). Lo Steli ima uro non ci dà il numero complessivo dei pri gionieri condotti a Trento, ma si ha ragione di credere sieno stati molti, stantoché Bernardo desio con una sua lettera scrisse a Sigismondo de Thurin, che non sa ove custodirli, nè come iniziare la procedura. Tutte le comunità dell’ Anaunia, (come s’è visto più sopra

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