BRESSANONE Blum dott. Emerigo Bonell dott. Gualtiero - Miliari, 37 Broglio dott. Ruggero - Ospedale Civile Centoscudi dott. Carlo - medicina - Casa di Cura della città Charlemont dott. Fausto Dejaco dott. Mario Egger dott. Rodolfo - Casa di cura de Federizzi dott. Mario - dispensario an titubercolare Felderer dott. Guglielmo - sanatorio Gianpiccolo dott. Francesco - v. Pr. di Piemonte, 13 de Guggenberg dott. Giovanni Kostner dott. A, - dentista - v. Pr. di Piemonte Mader dott. Ignazio - Ponte

Aquila, 3 Mallepell dott. Giuseppe Marino dott. Salvatore Moli dott. Francesco Niederegger dott. Engelberto Ostheimer dott. Francesco de Pernwerth dott. 'Guglielmo - Ospedale Civile Prantner dott. Giuseppe - v. Roncato, 10 Reis dott. Marco - dentista - v. Pr. di Piemonte, 4 Vittine dott.ssa Herta Hruschka Giuseppe - dentista - v. Gries, 1 Weirather dott. G. - dentista - v. Pr. di Piemonte, 4 MUSICISTI Becke Arnoldo - maestro direttore d'or chestra e maestro di piano Carretta Felice - violoncello

, 15 Oberlechner Giovanni Weixbaumer Giuseppe FOTOGRAFI E MATERIALE PER FOTOGRAFIE March Giuseppe - v. Pr. di Piemonte Oezlon Luigi - articoli fotografici ed ot tici - v. Portici Minori, 10 Planinschek Matteo - articoli fotografici - p. della Parrocchia, 4 Pramstaller G. - ottico - Ponte Aquila, 2: LAVANDERIE CHIMICHE Nagele & C. Paar Adele - Mercato Vecchio, 13 LAVANDERIE E STIRERIE Borso Antonio - v. Zinggen Gobè Elisa - Bastione 'Grande, 4 Riedl Anna - v. 28 ottobre, 2 PITTORI E DECORATOiRI Ciraadon Angelo

- v. Pr. di Piemonte Ferdik Pietro - Millan, 16 Jori Valeriano - v. Roncato, 9 Kralinger ved. Giulia - v. Hartxing, 5 Lezno Carlo - v. Madruzzo, 5 Mayr Giovanni - v. Panifìci, 2 Plank Luigi.Costa d'Elvas, 45 Somvi Simone - v. Palazzo, 4.

, le amministrazioni comunali che hanno deliberato in Piemonte l’appartenenza all’area “occitana” sono in numero ben maggiore: varietà provenzali non risulterebbero affatto praticate, infatti, a Bagnolo Piemonte, Barge, Bernezzo, Bibiana, Borgo San Dalmazzo, Boves, Bricherasio, Brondello, Busca, Campiglione Fenile, Can- talupa, Caraglio, Castellar, Cervasca, Dronero, Envie, Frossasco, Gambasca, Isasca, Lusernetta, Martiniana Po, Montemale di Cuneo, Pagno, Peveragno, Piasco, Porte, Revello, Rifreddo, Robilante

nell'anno 1789: ne seguirono altre fino al 1806 con crescente successo in seguito all'introdu zione, da parte dei francesi, dei sistemi di pubblicità, i quali hanno assunto oggidì proporzioni imponenti e forme svaria- tissime. In Italia la prima esposizione di prodotti avente pro porzioni veramente notevoli, fu aperta in Piemonte nel 1850, perchè preceduta da una larga réclame alla francese. Prima della guerra il numero delle fiere campionarie era molto limitato. La forte depressione economica nel

non sono riducibili nemmeno marginalmente a tipologie dialettali occitane (o provenzali che dir si voglia): la carta linguistica del Piemonte è stata sovvertita a tal punto, che se un’ipotesi di “normalizzazione” dovesse basarsi sulla sintesi dei tratti fonetici o morfologici di parlate come quella ligure di Briga Alta, quella piemontese ligurizzante di Frabosa Soprana, quella proven- zaleggiante di Limone, quella provenzale di Entraque, quelle piemontesi di Borgo San Dalmazzo e Caraglio, e via

belligeranti. La Lombardia passò allora al Piemonte, e pareva che ogni speranza di rendere una e indipendente 1’ Italia fosse caduta; ma cedute alla Francia Nizza, e Savoja, e vietate le intervenzioni armate in Italia, potè il Re annettere al suo regno le provinole dell’Emilia e la Toscana, che con plebisciti s’erano pro nunciate per Ini. Il Trentino fu spettatore angoscioso di tutti questi bellici av venimenti, sempre agitato dal continuo passaggio di militi che scen devano in Italia, o s’arrestavano