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Title A - Z
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Books
Category:
History
Year:
1906
¬La¬ famiglia Pizzini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 10)
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Page 25 of 44
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 40 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/10
Intern ID: 165265
felli la fecero, coprire e lastricare a loro spese, e costruirono un muro merlato che andò a congiungersi con il caseggiato Nodari, e alzarono due porte una grande e una piccola. Nel 1723 su questa piazza s’incominciò la fabbrica della chiesetta dedicata la culto della Beata Vergine Immacolata; l’anno seguente fu benedetta per volere dei fratelli Pizzini, che ottenero dalla curia vescovile il permesso di costruirvi anche il campanile A questa chiesa Gian Giacomo con suo testamento 31 maggio

la strada nuova, che partiva dai portici e conduceva direttamente alla piazza Farina, e nello stesso tempo che essi fratelli avevano convertito in una piazza, la sezione fra le mura e il loro palazzo, coprendo la gora e formandovi sopra una piazza per la vendita del grano. Il nome di piazza nuova Pizzini non aitechì nel volgo e fu chiamata per lo scopo a cui serviva piazza del grano, ora del mercato. La famiglia Pizzini s’era riservata la proprietà della piazza, non l’uso, ma alcuni anni dopo, cioè nel

1791, i deputati del con siglio cittadino, dottor Tazzoli* Peratonì e dottor Label, dimentichi dei benefici ottenuti dalla famiglia Pizzini le contestarono la pro prietà della piazza. Ne successe una lunga lite, che terminò colla vittoria della famiglia Pizzini. Nel 1886 fu stabilito definitivameute una convenzione fra la famiglia Pizzini e il magistrato per l’uso e la proprietà della detta piazza. All’incartamento della fabbrica della piazzavi sono unite alcune carte topografiche interessanti per

la storia.della piazza. Gian Giacomo aveva sposato Maddalena Perpetua figlia di Giuseppe Vannetti de Villanova e vedova di Agostino Sbardellati ; essa fece due testamenti, a rogiti Domenico Antonio Givanni, in data 6 settembre 1743 e 12 novembre 1754 con codicillo in data 3 luglio 1754. Lasciò erede il figlio Gian Giulio coH’obbligo di

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Category:
History
Year:
1906
¬La¬ famiglia Pizzini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 10)
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Page 24 of 44
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 40 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/10
Intern ID: 165265
commerciale di sete dei fratelli Todeschi. I due fratelli Gian Giacomo e Orazio Antonio hanno diritto alla riconoscenza della nostra città, perchè essi furono quelli che diedero origine e abbellirono la piazza del mercato. Chi nei primi anni del secolo XVIII fosse uscito dalla via dei portici per entrare nella piazza Farina (parte inferiore dell’at tuale piazza delle erbe) si vedeva ergersi dinnanzi un muro, ond’era obbligato per arrivarvi a rasentare il filatoio Pedroni, casa Lindegg e Pizzini

e dirigersi al ponte che messo sopra la ' gora in faccia alle case Del Bene (ora Pizzini annesse al palazzo) conduceva lungo la casa Eccaro (ora Lupatini-Dominez) ad un piccolo spazio fra le case Lupatini, Farmi (ora Pedrotti-Ballista) e Rigotti, (ora Pollini). Questo spazio vuoto cui si giungeva si chiamava la piazza Farina. (La casa Girardi non esisteva in quel tempo, essendo stata fabbricata nel 1765 da Giacomo Sichart de Sicharthoff). Fra la gora e le mura della città v’era un livello appartenente

ai padri Carmelitani di Santa Maria. Il passaggio che conduceva alla piazza Farina era stretto ed incomodo specialmente nel tratto fra la gora e la casa Pizzini, cosicché di notte tempo, siccome il nostro mu nicipio era a corto di denaro, perchè potesse pensare all’illumi nazione pubblica, più di un carro si trovava tutto d’un tratto sbalzato nell’acqua. I fratelli Gian Giacomo e Orazio Pizzini nel 1719 comperarono dai padri Carmelitani quel tratto di terreno, che dalla gora arri vava alle mura della

città e nel 1735 ne vendettero una parte al maestro muratore Bernardo Tacchi di Como allo scopo di fab bricare delle case a ridosso delle mura (oggi casa Maddalena e Perini). Lo spazio libero vollero convertito in una piazza che fu nominata „Piazza nuova Pizzini“ (ora piazza mercato),. riser vandosene solo la proprietà non l’uso. Coll’andar del tempo i fra-

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Category:
History
Year:
(1904/08)
Pubblicazione della Società Museo Civico di Rovereto ; 41 + 44.- Regesto dell'archivio comunale della città di Rovereto ; 1/2
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Page 134 of 250
Place: Rovereto
Publisher: Tipogr. Roveretana
Physical description: Getr. Zählung
Language: Italienisch
Notations: Fasc. 1 und 2 geb. in 1 Bd.
Subject heading: c.Rovereto / Stadtarchiv ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Location mark: II 102.602
Intern ID: 330812
LI - bili di Gianpace. Non sr deve escludere però che la campagna alla posta 128. c, possa essere lo stabile di Benedetto dalle Aste del quale- si parla sotto la presente lettera. 45. Beni di Bortolo Parolini da Rovereto. a) Per una. casa a Rovereto sopra la piazza, presso la via com. i diritti del Comune e Gianpace . . . . L. 11 s. — b) Idem per una cas t in Rovereto la quale si chiama l’èra presso la via com. la cinta, mastro Nicolò barbiere e mastro Gianpace . . . . L. 3 s. IO c) Idem per

ancora in città. Come risulta al N. 83. del lìeg. I. Giovanni Parolino scrisse in parte un libro Scegli affittuali del Comune. a) La casa trovasi sopra la piazza del Comune ; per il confinante seme la posta 44. a. b) Per questo stabile reggasi 1’ annotazione alla pari. 44. c, dove si parla del confinante Gianpace ; il secondo confine corrisponde alla posta 63. p. c) Fra gli eredi di mastro Ramengo non risulta qnale possa essere il confinante allo stabile del Parolini, d) Per il confinante serve

la partita 45. d. 46. Beni di mastro Kainaldo sarto. a) Per una casa in Rovereto sopra la piazza, presso la piazza, Ronzano, la via com. e mastro An tonio Cimatore . . . . . . . L. lo s. —

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Category:
History
Year:
1903
¬La¬ famiglia Lindegg e le signorie di Lizzana, Mollenburg, Weissenberg, Marbach e Arndorf.- (Famiglie nobili trentine ; [1])
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Page 13 of 35
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 28, IV Taf. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 9, 1903, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/1
Intern ID: 109502
appartenevano alla chiesa di Trento, e dei quali erano stati insigniti prima i Castrobarcensi. Cacciati i Veneti, i beni feudali passarono per titolo di compera nelle mani di Baldassare. Baldassare de Lindegg lasciò con testamento 2 gennaio 1593 tutti i suoi beni all’unico figlio Melchiore in tedecommesso, beni che furono descritti nel testamento nell’ordine seguente: A Rovereto la casa al Portello (ora piazzetta del Suffragio) che confina a mattina colla strada imperiale, a mezzodì colla piazza nuova, (ora

piazza del mercato) e casa del D. r Pizzini, a sera colle R. Madri di San Carlo valutata ragnesi 1605.22; a Pieve di Liz zana la casa sopra la chiesa con il maso e le pertinenze del Ca stello di Lizzana, boschi, campi e brolo, campo alle Moscatelle, compreso anche il brolo sopra la strada nominata il Prò del Moliti, confinanti a mattina la strada, che viene dal castello, a mezzod ì la via comunale, a sera la tenuta Sbudellati e la strada de Brion, a settentrione il Castello, bosco e cisterna sino

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