le ragioni materiali e d’interesse, e la stessa sua trasformazione edilizia ed economica, operatasi appunto,in questo trentennio l’hanno più accostata, alla Frància che non all’Italia. E a voler essere giusti, analizzando bene lo spirito della odierna popolazione nizzarda si potrebbe dire, che essa, pur restando italiana è diventata francese. Sembra un paradosso, ma è una verità. In Nizza, noti lo nego, ci sono'parecchi e rispettabilissimi casi- di irredentismo italiano : anzi, il locale Pensiero
ho potuto osservare, e sentire, sono convinto, che darebbe risultati assai diversi da quello coatto del 1860: diversi in qu'esto sènso, che darebbe un numero assai esiguo di optanti per la nazionalità italiana, ed avrebbe maggior valore, poiché sarebbe - il verdetto d’una popolazione che liberamente esprime la propria'volontà. Ciò sempre, senza «pregiudizio'del sen timento di quei patriotti che generosamente, ma senza grandi sacrifìci, in Nizza tengono accesa la fiammella, purtroppo assai debole, della