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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 21 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
i6 andando e ritornando senza alcuna opposizione — ac edam ab antiquis audierunt quod in dictos confines erat Regula hominum Caldonatio — Bartholameus sacri pallatij Notar. 1304 (13x4?) Convocata la pubblica regola sulla via comune, presso la casa del S. Gennaro, si eleggono diverse persone colla testimonianza di Guglielmo e Federico di Vigolo e sotto giuramento depongono avanti il Notaio Bartolomeo, che il S, Francesco, fratello del fu Geremia di Castelnuovo, vendette al Connine per se, nipoti

e figli di suo fratello Ge remia, tutto quello che possedeva in detto Comune, e specialmente un mulino in Centa. Ai 16 agosto dello stesso anno, i Sindaci Antonio detto Paciera e Gennaro, per assicurare i possedimenti del Comune, fanno estendere dal notaio Francesco d'Ivano un documento, dichiarando che il castagnéto ed il rnaso di Santino fino alla strada che porta a Vicenza,, ad eccezione dei vigneti del castello del S. Francesco e nipoti, appartengono al Co mune, così pure il mulino in Centa col

terreno annesso, e che spetta ancora al Comune il prato di Filanzanega detto Sinellungo, come pure il colle di Brenta fino al lago di Levico e Tenna: che il S, Tibaldo figlio del S. Nicolò di Brenta eresse un castello murato nel quale egli abita e vi fece piantare delle viti, ma che è proprietà del Comune perchè quelli di Caldonazzo da oltre 60 anni pascolavano, roncavano e bo- scheggiavano : che il piazzale sul colle, della casa del S. Tibaldo alla via di Tenna è del Comune, quantunque il S. Tibaldo

pretenda che sia suo, e contrasti l'uso dello spiazzo e del colle, e che il S. Levegano di Levico abbia distrutto il ponte e la roggia sul quale passava il bestiame di Caldonazzo. 1 suddetti Sindaci convocata la regola ai x6 Settembre davanti la casa del S. Gennaro, presenti molti testimoni e Guglielmo e Federico regolari di Vigolo, il S. Francesco del f, a Geremia di Càstel- novo per sé e nipoti giura di mantenere e difendere quanto appartiene al Comune, e lo stesso giuramento viene fatto dal

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 54 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
): IV. Carano, Castello, Trodena, da cui venne la co stituzione sull'uso dei beni comuni nella doppia forma comune tra gli Uom ini di Fiemme ( Vicini), individuato nel diritto personale a certe utilità cantonali e di rapporto tra i Vici rispetto il godimento generale dei beni comuni, in forma turnaria dei quattro Quartieri o Cantoni, detta anche « Rota », così determinata 1' anno 1472: I. parte. Cadino, Campo- longo, Lavazzé cogli affitti del Monte Braga, (il Corno) li. p. Val di Moe na, Lagorai, Viezena

, Tovazzo coi loro diritti, e Cugola : ili. p. Cavelon- te, Sadole, Cornon, Mont'Orfana (Bella Monte); IV. p, Valmazzor, Cecce, Valnioregna, Pozza, Pozzil, Solz, Cadignon, Toval del Masson e Zo- chere. cogli affitti toccanti « antiquitus » a Valmaor. — La Comunità, oltre i beni che si godevano in comune, aveva alcuni Masi che affitta va : t . il maso di S. Lugan, 2. del Raut verso Nuova tedesca. 3. di Rrigadoi, 4, di Marzetta e Ciampelan, 5. di Belveder e Bordella, 6. di Truogiazza, 7. di Costa di Mcdil

. 8 del Rover, 9. di Ronchin, 10. della Paosa, it . di Cucal o del Glassar. La costituzione del Comune di Fiemme ha analogie di forme col- l'antico Comune cadorino e con quelle di Primiero : T aggruppamento degli Homines Flemi in villaggi ricorda i Vici Romani, l'unione di que sti al nesso plebano (alla Chiesa di S. Maria di Cavalese, presenta il Pagus o centro di più Vici, colle, modificazioni della costituzione germa nica intorno l'occupazione temporanea dei beni comuni, nelle cosidette « sorti del

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 27 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
vicentine e dei paesi e popolazioni loro, scrìtta 1' anno 159^ ( Padòvà, Stampa, 1877) dice che il territorio di Levico aveva il confine alla linea del Brenta dove arrivava il territorio della Città e Comune di Vicenza in tempo antico. L' abate Agostino Dal Pozzo nelle sue Memorie Stori che dei Sette Comuni Vicentini, scritte la seconda metà del 1700 ( Vi cenza, Stampa. 1820) parla dell'esistenza di documenti, del. 1200 al 1500 secondo i quali l'alveo del fiume Brenta formava il confine, dei

capo alla Valle della Torva e in quella dell' Astico. Il medesimo conte Caldogno si riporta a una sentenza proferita l'anno .1395 dal Duca di Milano, che in quel tempo governava la città di Vicenza, in una que stione di confine tra i Sicconi di Caldonazzo e i Sicconi della Valsu gana inferiore per possesso delle montagne Vezena, Coste, Manazzo, Marcesina, e altre, nella quale sentenza queste montagne furono dichia rate possedimenti del Comune di Vicenza. Non é comprensibile come Ì possessi dei

Sette Comuni Vicentini, divisi dalla Valsugana dalla pa rete di una montagna a picco di mille a due metri, potessero giungere alla linea del fiume Brenta, a meno non venga ritenuto che quei Comuni formassero il confine politico dell' antico Comune di Vicenza, come il documento del 1166 sulla lega fatta dalla Comunità di Pergine colla Città e Comune dì Vicenza ne tornirebbe prova (v. Perginese). Rispetto le montagne delle Vezene i termini di confini tra lo stato della Repub blica Veneta e i Conti del

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 81 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
e ri cadeva alla nazione all'estinguersi della famiglia, restando il bene co mune diviso in lotti, in parti, dette sorti (Los): concetto quest'ultimo nato in un popolo primitivo, conquistatore, cui l'unità nazionale era ba stante per la conservazione della proprietà comune, Nella Comunità ita liana/ all'incontro, dovette prevalere come elemento di unità nazionale dopo le dispersioni delle genti latine il concetto della comproprietà, e- spresso nella << Universitas hominum. » D'onde i due differenti

concetti: quello della Vicinia germanica o Genossenskaft ; nella Comunità italiana la proprietà comune indivisa, come materia di cemento nazionale. Così, mentre nell'Almenda germanica, allo sparire dell'elemento etno-germa- nico assorbito dal contermine elemento italico, andò a poco a poco spa rendo il bene indiviso della « Los » che si fuse in quello del bene pri vato di famiglia, derivandone la formazione dei possessi agricoli di ar rotondamento {i Landgüter, le Farme); nella Comunità italiana si con

servò più o meno intatto come ente reale in sè e per sè il possesso comune — il Comunis, la Comunalia, il Comune. L' Universitas italiana fu un potente mezzo di legislazione comunale; 1' Almenda germanica circondata in Italia da un elemento etnico ad essa estraneo, dovette scomparire ed assumere le forme della Comunità italiana in cui si é trovata. Rispetto al primo di questi periodi, gli ordini interni dell' Almenda si riducono ai concetti semplici del possesso di famiglia ( la Einfriedung

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Category:
History
Year:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Page 23 of 85
Author: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Place: Feltre
Publisher: Tipogr. Zanussi
Physical description: 80 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 104.059
Intern ID: 151174
montagna del Pin (Zocchi e Torion) a pignorare gli uomini che l'a- veano presa in affitanza dal Dinasta, che fu sempre proprietà comunale. Armati con sei archibugi, zappe, roncole e bastoni e divisi in tre squadre assaltano il primo casone ed abbattono l'altro, che poi incendiano. Fanno tutto questo per mostrarsi padroni. 1632 2 II Conte Dinasta fa instituire un lungo processo e la causa viene trasmessa alla cancelleria del P. Vescovo Cardinal Madruzzo, il quale conferma al Comune il legale possesso

della Montagna del Pin. 1635. I Sindaci Piero de Gaspari. Parlon, e Giacomo Fontana a mezzo del Notaio e Vicario locale Nicolò Martini estendono l'inventario degl'istrumenti e dei diritti della Comunità di Caldonazzo: sono 32 do cumenti, la maggior parte membranacei del i36g-i4i5-42-44-85-i504. 1642-1648,11 Conte Sigismondo Trapp approva 21 proposizioni latte dal Comune, e fra queste anche quella del lus Prothomiseos. 1657. II Canonico tridentino Barone Ernesto come seniore e tu tore Trapp (eodern

modo, quo Communitati Pagini fuit concessum con- ccdilur Communitati Caldonatii ut etiam fuit ) approva lo Statuto della Giurisdizione di Caldonazzo, 1662. «/ 4 II Comune stabilisce le tasse delle biade, del pane e del vino assoggettandole all' approvazione del Dinasta. — Norma conservata per oltre 100 anni. 1691. I0 /s M Cancellier Dinastiale pubblica dopo le funzioni, quasi sempre il 3 maggio, 44 Capitoli regolanari, che ogni anno aumentati o modificati continuano fino al 1755. 1694

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