le origini del decadimento e della rovina del castello di Verruca. Sono forse da ricercare nei sommovimenti di popolo e nelle invasioni che fecero dei secoli ottavo, nono e decimo, i secoli più tristi attraversati dall’umanità, nell’era cristiana. Abban donato, si vede, dalla gente d’arme, i frati di San Benedetto eressero sul monte Verruca, colle rovine stesse del castello e del tempio romano, un monastero. Dell’antico castello romano, oggidì Trento — Monte Verruca o Boss'Trento. non rimangono se non
poche traccie sepolte nel terriccio e coperte di eriche: e qualche pietra fatta togliere dal cardinale Cristoforo Madruzzo dal convento stesso e conservare nella sontuosa sua villa delle Albere, ritroso giulivo degli uomini dotti del suo tempo e dei padri del Concilio. ■■ ■ . ■ - . A tèrgo del Doss Trento, oltre la strada del Buco di Vela, da' me percorsa, comincia la strada che porta a Vela, amenissimo paesello a piè del monte che per il Buco omonimo unisce la valle dell’Adige con quella del 'Sarca
. Rallegrano il paesaggio che sta intorno al Doss Trento le amene collinette di. San Giorgio, sparse di graziosi villini: ed il piccolo paese di Ischia Wolkenstein — frazione, come Vela, del Comune di Trento — in riva all Adige, e difesa al ridosso dal monte Ghirlo che fa da contrafforte al laghetto di Terlago. Sul monte Verruca o Doss Trento, il governo austriaco ha collocato un riparto di arti glieria 'da montagna è costrutto un piccolo forte. I pezzi ed i proiettili più pesanti sono