eretta neIP.anno 4643, filiale della parocchia di.Spormaggiore, decanato di Mezzolombardo. , SPRÉ. Frazione, del comune di Povo, distretto giudiziale di Civezzano, capita nato di Trento. Villaggio di 49 case e, 303 abitanti, si tuato sul dorso della collina * sopra la chiesa parocchiale di Povo. Gode una delle belle posizioni e vi si trovano varie case di piacere. STABLAS. Valle e rivo -del distretto di M»lè, scende dal,monte Ganani ed in fluisce alla destra nel Rabbies. È' lungo pertiche 2500

] il pascolo è mediocre. SPINO. Casale del comune di Tearnbil- leno, distretto giudiziale e capitanato di Rovereto. nèHo IZ U ° K ’ I ™“' 16 del comune di Bese- nello , il q Ua |e e una diramazione dello ! C 'T n * S °T fra 1« valle di Riosecca a ‘ ^ Jö ru P e ® calcarea, or Un. Casale del comune di Lavis, di stretto giudiziale dello stesso nome,'capi tanato di Trento, SPQREGGIO. Valle e rivo che scende dalle cinyj dello Spinale, fra il monte Re dole e il monte Galin, passa fra Spor- rnaggiore e Sporminore

alla destra e piegja per la gola della Rocchetta. • ■ Sull’opposta pendice del monte sorgono . ancora le rovine dell’antico castello di Sporo, ove moriva il vescovo e principe, dì Trento, Giorgio di Lichtenstein. Le più STA 487 antiche notizie dei signori di Sporo'sal gono fino al 4485 nella qual’epoca viveva Valterio di Sporo. Questa casa estese poi sempre più i suoi possedimenti, e-ultima mente possedeva le giurisdizioni di Spor, Flavon e Mezzolombardo, ed essendo di visa in varj rami, i due

m mai luogo. Aribone racconta, cbe nell’anno 739 il corpo di S. Valentino fu recato da Maja a Trento per comando del re lon gobardo Luitprando e di là nell’anno 769 per comando del re Tassilone fu portato in Baviera. Lo stesso dice del corpo di S. Corbiniano, ebe da Maja fu recato in Frìssinga. Egli chiama questo luogo ora castello ed ora città. I due villaggi di Maja sono posti nelle vicinanze delia città di Merano, quello di sopra ad oriente, e .quello di sotto a mez zogiorno dalla città

. , Maja dii sopra conta abitanti 976, case 4M. Estimo fior, meran. 180,678. Maja di sotto; abitanti 4107, case 428. Estimo fior, meran, 189,384. II territorio di questi due comuni è tutto coltivato a vigneti, i quali si ten gono' a forma di pergolati con molta cura e diligenza. La paroeehia è soggetta al decanato di forano, diocesi di Trento, ed è situata Merano, diocesi nel villaggio di sotto. JAKO. Frazione del comune di Cles, dell« stesso nome, eireolodi MAL distretto Trento. MAJON. Frazione del

anno dai 606 ai 600. MALA. Frazione del comune di Via- rago, distretto di Porgine, circolo di Trento, Villaggio con espositura filiale della pa- rocchia e decanato di Tergine. Abitanti 246. -male.' Circolo di Trento, distretto e comune dello stesso nome. Il distretto di Malè comprende tutta la valle di Sole, o la parte superiore del Noce. Esso : confina ad oriente coi distretti di Cles e Mezzolombardo,, a. mezzogiorno coi distretti di Stenico e Tioné, a ponente coi territorii di Edolo : e Bormio

di sesso femminile. Case 2456 abitate da 2866 famìgli e, . , Estimo; fior, meran, 813,283 car. 43 ^ Superficie geogr. tornat. 62,097. 84 ], Il distretto paga d’imposizione diretta lire austr. 45,598 cent,. 30, d’industria: lire austr. 4383. Il distretto di Malè, tolta la piccola di nastia di Rabbi dei conti di Thunn era. soggetto alla pretura principesca vescovile di Cles; la giudicatura imperiale vi f u istituita alla secolarizzazione del princi pato di Trento. La dinastia di Babbi com- : prendeva

fiorente-e industriosa città, .situata alle.rive del Leno',sulla sinistra dell’Adige, fra,Trento e Verona. ’ ; . Le lapidi romane d’Avio, le. colonnette . migliane, i luoghi forti di Frataglia e Ca- stelbarco, la terra stesba di Lagare (Villa Lagarina), che àncora ai- tèmpi de’Longo- bardi si palesa capofuogo della valle, sono più che indizj che la strada romana cor reva stilla destra dell’Adige. Nè alle rive d’un torrente, in luogòdisgiunto dalla grande strada che metteva in comunicazione il Po col

Danubio, con pochi • nè' fertili campi all’Intorno, estranea al' commercio di qiud tempo, poteva sorgere una terra popolata e fiorente. Ma tostp che per la via di Liz- • zana, si trovo più retto e più breve il-cam- mino verso Trento sulla sinistra del fiume, il forte di Beseno prese .un’ importanza nella.storia e.nrfe'que,il bisogno di guar dare-con un Castello il difficile passaggio, del Leno. -A quel passaggio esigevansi pure i tribuli di dazio: donde si venne formando la borgata che dalle macchie

di querele de( colle vicino fu appellala Rovereto, la quale' poi crebbe a città. .Questa 1 ci sembra l’ ò- rigme piu naturale ; ma con, ciò non in tendiamo di escludere le opinioni che qui rìpprtiaìjjo sull’ origine di Rovereto-. - , Francesco Sanseverino attribuisce l’ori- gnie dì questa città ai ‘fiamminghi fratelli ivotando e.Rodolfo della Rovere; i quali essendosi messi con grossa masnada di s tra tto V nìeri al soldo di Alberto vescovo di Trento,' e dopo 'la 'prima sconfitta èssendo, rimasti

di Lizz;m'a,e d.i , essa gli -venne il feudo di' Lizzano; che in ! quell’epoca comprendeva .anche il territo- , i'io di Rovereto. Da Leonardo passò, il feudo al fratèllo Guglielmi), iV quiile. con centrò' il, dominio sopra quasi tutte le terre di vài Lagarina, e tenendosi Ih-- grazia ' di ‘Alberto della Scala, 'che lo èless’e a pode- ■ sta di Ve'rona, e presso i principi di Trento Che Io ^fecero lóro capitano generate delle Giudicane, sèp'pe bilanciare fra’i due prin cipi,e tenersi 1 ih potere del

territorio che stava'di mezzo; La strada principale fra Trento è Veròna era allóra definitivamente tracciata' sulla sinistra del fiume, o'vje Gd- ; glìelm'o possedeva i forti di Beseno, delja, Pietra, di Lizzana e di SerruvaUè.’L’imj boccatura di Val (àrsa e il passaggio sui -Leoò erano' condizioni piùl'fa^orévolì ad 1 ingrossate . una terra che non fosse in Liz- zana, óve-non - sembra aver *m’ni esistito che un castello ed un comune rurale;', e cós'r.t Castelbarchi stabilirono* in Rove reto i loro

, occfo per occhio, ecc. Trento, come sedè vescovile, comprende 35 decanati, 25 nel perimetro della Reg genza circolare di Trento e 10 nel terri torio del distretto di Bolzano. I decanati trentini sono: I Trento, 2 divezzano, 3 Tergine, 4 Levino, 5 Bór go, 0 Striglio, 7 Primiero, 8 Fassa, 9 Ca- valesc, 40 Gembra, id Mezzolombardo, d2 Tajo, 13 Cles, di Fondo, 45 Malè, dG Calavìno, d7 Rovereto, d8 Villa Laga- ritta, 49 Mori, 20 Alo, 21 Arco, 22 Riva, 23 Lomaso, 24 Tione e 25 Condino. In questi

25 decanati vi sono 92 par rocchie , 394 chiese minori e 4055 sa cerdoti. ‘ II decanato di Trento comprende 5 par rocchie: 4 quella della Cattedrale, 2 Santa Maria Maggiore, 3 San Pietro, 4 Pedeca- slello e 5 Rovo, La parrocchia della cattedrale ha filiale la chiesa di Viilazzonoj quella di Santa Maria Maggiore le chiese di Mattarello, Sardagna e Velia; quella di S. Pietro le chiese di Gardolo, Cognolo , Villumonta- gna, Monte Vaccino e Garniga. In lutto il 'decanato vi sono 44' chiese minori, .444

. Le famiglie nuove lavo rano e risparmiano tanto finche possono fabbricarne una. I cittadini le hanno co mode e grandi. La valle tutta è. sotto la giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Trento, I sa cerdoti, secolari e regolari, vi sono molto attivi, è menano una vita quanto ai beni temporale non invidiabile. I templi e le cause pie sono sotto la tutela dei giudiziì distrettuali, ni quali si dee rendere conto dell’amministrazione delle loro rendite in vero assai tenui. Nel politico dipende la Naunia

dal Go verno del Tiralo , per mezzo del Capita nato del Circolo di Trento, ed è retta immediatamente dai giudici distrettuali di Cles, di Fondo e di Mezzolombardo. Nes sun signore vi esercita più alcuna giuri sdizione. Ogni comune ha un sindaco, R quale è mar chiamato Capo comune. Gli abitanti non intendono altra lingua clic quella d’ Italia, e parlano un linguag gio che li manifesta italiani, essendo la piò parte de’ loro vocaboli di origine latina ed italica. Usano però anche molte dizioni

, e lo scontro ebbe luogo in campo Hotaliano , che si crede essere Campìaszo, non lungi dalla Rocchetta. NEGRANO.Frazione del comune di Povo, distretto di Divezzano, circolo di Trento.

Per superficie e se non per abitanti, di tutti i distretti del circondario di Trento quello di Mezzolombardo è il più importante, infatti conta una superficie di duecentosettantasei chi lometri quadrati: con una popolazione di sedicimila e cinquecentocinquanta abitanti, suddivisi in ventinove piccoli comuni rurali ed alpestri. È bagnato dal fiume Noce, che scendendo dal Corno dei Tre Signori, nella valle di Pejo, corre in tutta la sua lunghezza la Valle di Sole e di Non, cioè la storica Anaunia

il castello feudale che sorgeva sul colle di San Pietro, dove se ne veggono ancora gli avanzi, e dove i Romani, come è dimostrato dalle memorie del paese e dai molti oggetti romani ivi rinvenuti, avevano collocata una forte rocca a guardia dell’antica strada aperta pure dai Romani, da Vervò, per Trento, Zambana, Acquamagra e Rocchetta. Nei bassi tempi di mezzo, il feudo di Mezzolombardo, detto allora Medium, e dai tedeschi impiantativi dai conti del Tiralo, .Met^, venne diviso in due parti: uno il Medium

— tu — di Posteria. L’ appello è nella capilate della provincia, ed il supremo tribunale in Vienna. I Due circoli di Trento e di Roveredo hanno un’ amministrazione comune di finanza residente in Trento, e così i circoli di Bolzano e di Pusleria colla re sidenza in Bressanone dipendenti ambedue questi ufficj dall’amministrazione cen trale di finanza della provincia, e dalla camera aulica in Vienna. Nel seguente quadro sono inseriti i singoli circoli, distretti e comuni di questo territorio