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Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 277 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
d’ Ostetricia e ricovero delle partorienti. Quest’edificio era un convento di frati Carmelitani fondato dal generale Galasso. ' A settentrione della città si apre la la valle còl piano denominato Campo-tren tino, un tempo fertilissimo terreno ed ora miseramente impaludato dalle frequènti inondazioni dell’Adige. Per esso passa la via di Germania. Storia. Trento, città dei Rezj e colo nia romana, è il monumento storico che il conte Giovaneili ci lasciò quasi ad ere dità di affelti. Sull’orìgine retica

di Trento sorsero varie questioni. Lo Stoffella di ceva: Trento non è di origine retica, ma fu edificata dai Galli Cenomani ; essa non era colonia, non era città, aveva un ter ritorio, sterile e ristretto. Il Frapporti ri fiuta le antiche tradizioni, la cacciata de gli Etruschi dall’ Italia superiore, l’inva sione dei Galli, e conehiude che nulla si sa intorno all’ origine di questo popolo-; modo assai agevole per liberarsi dalla fa tica di ogni ricerca. Sull’origine éeUca là questione ,è diffi cile

ritrovate in questi, ulliini anni, .dopo che fu agitata la quistione, .possono spargere qualche , luè me, e per esse è duopo convenire che i popoli-delle-valli dei Grigioni, della valle di Monastero alla sorgente dell’ Adige , delle valli del Nóce, di Fassa e di Badia, sono frantumi di quel popolo razenieo primitivo che restò Illeso dalle emigrazioni germàniche e al quale deve 1’ origine an che la città di Trento. Che questo popolo TRE 221 parlasse.lo stessa lingua che si parlava in Toscana lo assicura

Tito Livio favellando della potenza degli Etruschi avanti l’im pero romano. E’ certo, egli dice, che gli abitatori delle Alpi hanno la medesima origine, massimamente i Rezj , i quali conservarono, sebbene corrotto, il suono dello lingua. Se ciò non bastasse, i monu menti eti'iisclu scoperti in questi ultimi tempi nelle valli trentine formerebbero Una provo più sicuro. Cite Trento fosse colonia romana, il mo numento illustrato dal conte Giovanelli lo prova: che fosse città af tempi romani, abbiamo

esisteva an cora maestoso, e secondo Cassiodorb era maraviglia d.el mondo. - Sollo i Longobardi fu sede di un duca, e ì duchi Longobardi di Trento furono temuti e potenti per iriodó ; che A lòchi . duca di Trento, aspirava al regno d’Italia. L’ abate 'Secondo di Trento , celebre in quéi; tempi' per là sua santità-, fu chiamato in Monza a levare al sacro fonte il figlio dèlia regina Teodolinda, donde si può ar guire che Trento, anche dopoTimpero dei Romani, si conservò città forte e impor tante. Caduto

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Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 133 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
Fersina a levante da Pergine. Curazia filiale della parocclna e deca nato di Pergine. BRAVEGGIO, Circolo di Trento, di- GABIQLO. Frazione del comune di Povo, distretto di Civezzano, circolo di Trento. Piccolo e ameno villaggio situato a le vante dalla città di Trento ove si ammi rano alcune belle case di campagna, sog giorno nei mesi di autunno di cittadini di Trento. GÀDRA o GÀDER. Rivo che scende dal distretto di Marebbe, trae origine sui monti che dividono questo distretto da quello di Livinalongo

FRA FRACENA. Circolo di Trento, distretto di Strigno, comune composto dei due vil laggi Irono e Fracena. Abitanti 347, case 57. Estimo fior, meran. 45,751 car. 45. Villaggio della Valsugana situato alla sinistra del Brenta. FRAPPORTA. Frazione del comune di Tenno, distretto di Riva, circolo di Ro- veredo. FRASSILONGO. Circolo di Trento, distretto di Pergine, forma con Roveda un comune. Abitanti 605, case 75. Estimo fior, meran. 9693 car, 32, Piccolo villaggio di monte situalo nella valle del

a ponente da Vezzano, Curazia filiale della parocclna e deca nato di Calavino. FUCCINE. Frazione del comune di Os sami, distretto di Male, circolo di Trento. FUCCINE. Frazione del comune di Sacco, distretto della città di Roveredo, circolo dello stesso nome, FUGAZZA. Giogo culminare sulla via di Vallarsa per discendere a Schio nelle provincie Venete; alto dal livello del mare metri 4403, FUMMO. Valle secondaria delle Giudi- carie, ricca di selve. Abitanti 455, case 20. Estimo fior, meran. 42,264 car

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Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 278 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
222 TRE Nell' anno 880 convenivano in Trento Arnolfo e Berengario: Arnolfo accordava a Berengario 1’ Italia, eccetto due luoghi del Trentino, lu corte delle Navi e Sago. Db questi brani si scorge che la città di Trento per la sua positione'serbò an che in quell’epoche una evi ta importanza nella storia, fino che passò, per la dona zione dell' imperatore Corrado nel -10117, sotto il dominio temporale dei suoi prin cipi vescovi. Da quell’epoca comincia una serie di falli pei quali dohhiamo rimet

tere i nostri lettori alla Prefazione di questo Dizionario, Afflitto di Trento. — Alla pace di Co stanza, convenuta coll’iniperatore Federico nel -1183, le città di Lombardia acquista rono il diritto di reggersi indipendenti dal Legalo imperiale, e da quell’epoca co minciarono gli statuti delle città lombarde. Siccome quello di Verona si accosta molto a quello di Trento, si volle da ciò inferire che anche Io statuto trentino traete origine da quell’epoca e Trento facesse-pnrte della lega Lombarda

. Non è a dubitarsi l’an tica costituzione di Trento essere stata quella di urite le altre città consolari ita liane, cioè un complesso di leggi fatte dai cittadini e sanzionate da magistrati scelti dal loro grembo; ma sarebbe un far vio lenza ai fatti e ai documenti dì quell’ e- poca il voler dedurre dallo statuto che Trento facesse porte della lega Lombarda. Nella parte dei sinduci si dice che que ste leggi esistevano già ai tempi del reg gimento dèi vescovi Bartolomeo, Arrigo, Niccolò, Alberto

egli fece esaminare dal suo consiglio e dai giure consulti e vi appose In sua conferma. Lo statuto fu pubblicato in Trento colla data 10 dicembre 1528 da Matteo Fracacino. Allo statuto Odelrìchiano non si fecero che piccole correzioni, e queste più a chip rezza ehe allo scopo di riformama quello che rese interessante lo statuto desiano fu 1’-aggiunta dei plebisciti trentini, che 11 principe nell’ introduzione si professa aver voluto rendere di pubblico diritto. Queste aggiunte sono divise

in 98 capi toli, 51 risgunrdaiui la parte civile, 29 la criminale, e 18 quella dei sindaci, Questo,statuto fu ripubblicato nel 1614 da Giovanni Battista Gelmini , nel 170£ da Giovanni Paroni e l’ultima edizione latina uscì dai torchi del Monauni. Una traduzione italiana fu pubblicata dalla tipo grafia. Battisti nel 17G5. In origine lo statuto trentino fu com pilato e destinato ùnicamente per la pre tura interna ed esterna di Trento ; ma tanto in quello di Odalrico quanto nel desiano viene esplicitamente

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Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 58 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
ADI dono dalle stesse ghiacciaie e bagnano le due vaili alpine di Silandro, Schlanders , e di Senale, Schnals; i piccoli rivi di Villapinna e di Teda che scendono dai monti fra le città di Merano e Bolzano, i piccoli rivi di Ora e di Cadino che scen dono dai monti fra le città di Bolzano e di Trento ; il Fersina, che trae origine nei monti di Fierozzo e mette foce presso la città di Trento; il rivo di Calliano che shocca dai monti di Folgaria e finalmente il rivo di Ala che scende dalla valle

dei , Monchi. Il corso dell’ Adige dalla sorgente fino alla città di Merano è velocissimo a guisa di torrente, quivi ingrossato dal Passero prende l’aspetto di fiume e si rende na vigabile alla discesa con zattere, ingros sato dì sotto a Bolzano dallTsarco è na vigabile all’ ascesa fino a Bronzolto con barche della portata di 4 ai 500 centi naia, le quali salgono a doppia portata fino a Trento per la confluenza del Noce e deli’ A'isio. La media larghezza dell’Adige dalla sor gente fino a Glorenza

è di 2 ai 4 metri, da Glorenza a Merano dai 4 ai 40, da Merano a Bolzano dai 40 ai 20, da Bol zano a Salorno dai 20 ni 40, da Salorno a Trento dai 40 agli 80 e da Trento alla Chiusa di Verona dagli 80 ai 400 metri. La profondità minima presso Trento è di metri 2.21, la media di 4 ai 5 metri, e nella piena di giugno 4827 raggiunse metri 40.42, in quella di ottobre 4844 metri 9,48, in quella di agosto 4845 me tri 8,52 di altezza presa dal fondo del letto, Il corso di questo fiume è tortuoso, con seguenza della

spinta e delle ghiaie che seco traducono i principali confluenti. Alia foce delflsarco l’Adige è cacciato a lam bire le falde del monte Piccolongo o Pi- glon sulla destra, a quella del Noce è re spinto sul fianco sinistro a bordeggiare i colli di S. Michele; dall’Àvisio è cacciato sul fianco destro al piede del monte, di là si distacca con una curva e lambisce la città di Trento che sorge sulla riva si nistra; il Fersina respìnse 1’ Adige sulla destra, e di sotto a questa foce si for marono due curve

, il secondo per il Brennero al Danubio, il terzo per Tobiacco alla Drava. Questi tre passaggi si uniscono in una sola conca alla città di Bolzano, indi la valle prosegue, si allarga alle città di Trento e Royeredo e continua sino a Ve rona, La via principale partendo da Verona segue la sponda sinistra deH’Àdige sino a Bolzano, ivi entra nel recipiente dell'Isar- co, passa sotto il forte di Alca e va per Sterzinga al varco del Brennero per di scendere nella transalpina valle delTEnns. Nella Venosta

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Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 156 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
dureino la serie. I primi dominatori della falle Venosta non erano che conti feudatari! dell'impero;; la loro origine è ignota, sembra però che provenissero dalla casa di Coira. Nell'anno -1039 la Venosta era signo reggiata da Ottone. Quesl’OUone ebbe ti ■' s • i ii * w - - l’tt figli, che furono Genmgo, Adalberto ed lìgnone. Sembra che Genmgo abbia go vernata la contea prima di Adalberto, fratello piti giovane. 11 sassone annalista narra, che nell’anno -1196 si assembrarono nella città di Trento

Bruno arcivescovo di Treveri, Arrigo ve scovo di Magdeburg», Ottone di Bamber- V?» Eher ardo di Aiehstadt e Geberardo di Costanza, | quali pernottarono in que sta città per poi unitamente partire verso Ho in«, ove andavano mandali da Arrigo V iMER ad accusare il proprio padre. Adalberto conte della Venosta, ancor giovinetto, con molti cittadini di Trento armati, sorprese sull’albeggiare del giorno qne’vescovi e li pose sotto custodia, dicendo di ciò fare per ordine di Arrigo IV suo imperatore

. Al terzo giorno sopravvenne il duca Guelfo dal Norico e costrinse 8 conte della Ve nosta a consegnare i prigionieri ed il ca stello di Trento. Sembra da questo fatto che i conti della Vènosta esercitassero già allora un potere sul principato di Trento. Bertoldo ed Adalberto figli del pre messo conte di Venosta si fecero patro cinatori od avvocali del vescovado dì Trento e cercarono setnprepiù di esten dere il loro potere sopra le sponde meridionali dell’Adige. Adalberto accom pagnò nell’ mino 4458

Federico Barba- rossa in Italia c si distinse sotto le mura di Milano. Mori il 23 febbrajo -1463 e Bertoldo it 7 maggio dell’anno -1-100, Arrigo. Prima ancora della morte di Bertoldo Arrigo suo figlio aveva assunto il governo della contea. Gli amministra tori dipendevano da lui, e conte unica erede subentrò poi in tutta l’estensione dei diritti del padre. Egli è firmato qual patrocinatore del vescovado di Trento al decreto deU’imperntore Federico dell’anno 4182, in fòrza del (piale la città di Trento

non poteva reggersi pei proprj magistrati ina doveva dipendere dal governo del suo vescovo. La tendenza d'ingra»dimei\to di questi conti era sempre diretta verso mezzo giorno, e non lo poteva essere altrove essendo la loro contea verso il setten trione confinata dalle montagne gelate della cateti a delle Alpi. All’opposto il con tado di Bolzano e il principato di Trento stavano loro aperti, ed Arrigo sotto il titolo di avvocato del vescovado di Trento seppe esercitare un potere. Arrigo movi nel

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Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 114 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
altri più celebri, è il Doss Trento, o 'Verruca, guardante la vicina città — di cui già abbiamo parlato — antica sede (dice la Guida dell’Ambrosi) di una rocca eretta dai Romani « a freno dei Barbari ». Purtroppo la rocca romana non ha impedito ai barbari di stanziarsi validamente nella prima gentile città italiana, che é oltre il confine della Germania : e la rocca che sopra il Doss Trento ora sorge, non sta più a freno dei barbari, scendenti dall’Alpe in Italia, ma degli Italiani che

volessero, non salire le Alpi — ché passò il tempo di tali pretese per gli Italiani — ma riunirsi ai loro fratelli di questa vallata, coi quali hanno comuni cielo, avi e lingua. Giungendo dalla strada di Riva — quella da me percorsa — o dalla ferrovia, Trento si presenta nel miglior modo possibile, colle vesti di città elegante, pulita, moderna. Passato il ponte dell’Adige, ed oltre il piazzale della stazione ferroviaria, si offre al vian dante un magnifico squadre a giardini inglesi, nel cui mezzo

serpeggia abbastanza largo, un rivo vegnente dalla montagna, e che muore in Adige. Intorno a questo spazio di giardino, o passeggiata pubblica, ognora verdeggiante per le belle conifere che vi sorgono, pei bei viali, pei tappeti erbosi tenuti con cura estrema, sorgono bellissimi edifici, di recente costruzione, tra i quali — prospiciente la città — il magnifico Hòtel Trento, degno sotto ogni rapporto di ornare la piazza di ben più importante città, e magari d’una capitale. L’orizzonte circuito da monti

, che si gode da questo piazzale, è quanto di più pittoresco si possa desiderare: ed è specialmente dalla stazione o dalla finestra dell’Hotel Trento, che si può ammirare da vicino, senza scomodarsi, nella sua prospettiva migliore, in tutta la stranezza della sua forma il già tante volte menzionato Doss’ Trento. Tutto ciò però é suburbio immediato: non città. Si entra in Trento per una via larga, fiancheggiata da platani alti e fronzuti, detta della Statione, e dopo aver passato, sopra un ponte

in pietre, quasi nel mezzo ad un boschetto di verdura, il rivo più sopra accennato. Oltre questo ponte sorgeva, come evidentemente appare da talune costruzioni comuni •— anche senza dire delle due torri, la Torre verde e la Torre Vanga, che stanno come due capisaldi, agli estremi della città, luna alla sinistra e l’altra alla destra di chi entra — l’antica cinta delle mura di Trento: costrutta, dicesi, da Teodorico, che i disegni e le incisioni di un mezzo secolo fa, ci dànno' ancora diritte, nere

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 94 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
38 CAL e merita particolare menzione la bella fi landa dei fratelli Ricci di 50 caldaie. L’aria vi è salubre e questo paese è prescelto da alcune famiglie trentine come luogo da vil leggiare. Curazia filiale della parecchia di Ba- selga, decanato di Calavino» CAD ISO, Frazione del comune diFaedo, distretto di Lavis, circolo di Trento. Casale sulla via imperiale fra Trento e Bolzano, CALINO. Frazioni del comune di Am- pezzoj distretto dello stesso nome, circolo di Posteria. CaDINO. falle

e torrente dello stesso nome, influente alla sinistra nell Avisio, Questa ralle è tutta dii selve e di pascoli, e per gran parte è appartenente allo Stato. GAFFARO. Influente alla destra nel Chiese. Esso ha la sorgente sui monti di Bagolino nella provincia di Brescia, lam bisce il confine del circolo di Roveredo , passa presso il villaggi® di Lodrone ed imbocca nel Chiese poco prima di entrare nel lago d’Idro. CAGNO. Circolo di Trento, comune del distretto di Cles. Abitanti 451, case 45. Estimo fior

, meranesi 49,136 car. 45. Villaggio situato fra il Noce e la Novella, Ö miglia a mezzogiorno da Fondo, 2 mi glia a settentrione da Cles, Curazia filiale della parecchia di Revò, decanato di Cles. A breve distanza dal villaggio si vedono ancora le rovine dell'antico castello di Ca ino, che appartenne alla casa di questo nome, e spenta «{Siesta casa passò ai conti di Thann. CAINÀRI. Frazione del comune di Ca stello Tesino, distretto di Striglio, circolo di Trento. Piccolo villaggio situato alla destra del

Vanoj nella valle di Canal S. Bovo, CALAVINO. Circolo di Trento, distretto di Vezzano, forma un comune col casale Sarca. Abitanti 4 J26, case 447. Estimo fior, meranesi 65.893 ear. 20. Grosso villaggio situato al piede occi dentale del monte Rondone, 2 miglia a mezzogiorno da Vezzano, 40 miglia a set tentrione da Arco, Anticamente faceva parte della pretura ® sl «*Égge di Trento; alla secolarizzazione nel vescovado fu incorporato al distretto tu V«toqgo e soggetto a quella giudicatura. M -territorio

e da 848 fanciulle. Come parecchia ha 9 curazie filiali, cioè Vezzano, Covelo, Ciago, Fraveggio, Pa- dergnoiie, Lasino, Madruzzo, Santa Mas* senza, Sarca. CALCERANICA. Frazione del comune di Caldonazzo, distretto di .Levieo, circolo di Trento. Piccolo villaggio situato verso la sponda a ponente del lago di Caldonazzo, È opi nione che la 'sua parocchiale sia la prima fondata nella valle Sugano; in essa è mu rata una lapide romana, dalle quale si rileva che questo popolo prestava culto a Diana Antiochena

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Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 63 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
ALL di tutti i villaggi della valle di Fiemme cagionato dalla ricchezza de’ boschi e dal fiorente commercio di legnami ch’essi fanno colla valle dell’Adige. Bel resto il territorio di questo villaggio non produce che ce reali, nè vi matura il grano turco, ha però degli estesi pascoli e la pastoreccia è l’ag getto primario di rendita. Curazia filiale della parecchia di Cava lese, decanato dello stesso nome, diocesi di Trento. *ALDEIN. Circolo di Bolzano, comune del distretto di Egna. Abitanti

-1064, case -168. L’ estimo di questo comune è con giunto con quello dei comuni di Egna, Ora, Bronzollo e Montan. Till aggio di monte situato sulla costa sinistra che fiancheggia la valle dell’Adige. E lontano 3 miglia da Ora, 6 da Egna. Curazia filiale della paroechia di Ora, decanato di Salomo, diocesi di Trento, ALDENO. Circolo di Roveredo, distretto di Mogaredo, comune composto da questo villaggio e da alcune piccole frazioni. Abitanti 4250, case 491. Estimo fior, meranesi 404,563 car

. 44. > Villaggio di 478 case alla destra del l’Adige situato al piede del monte Bon- done, 6 miglia distante da Trento. Il suo territorio è coltivato a gelsi e viti; i suoi campi al piano sono però soggetti alle inondazioni dell’Adige, le quali rendono anche il paese un poco insalubre. ' Curazia filiale della paroechia di Yilla Lagarina, decanato dello stesso nome, dio cesi di Trento. * ALCUNO A, dlgitnd. Circolo di Bol zano, comune del distretto di Merano. Abitanti 4383, case 484, Estimo fiorini meranesi

201,644. ■ ■Villaggio situato alla sinistra dell’Adige, sopra la città di Merano, dalla quale è 2 miglia discosto. Il territorio del comune si estende però sopra ambo le sponde del fiume, in esso vi crescono ancora le viti e vi maturano delle squisite specie di fruita. II villaggio di Algunda è noto nei docu menti del decimo secolo col nome di Àla- gumna. Parocebia dipendente dal decanato di Merano, diocesi di Trento. ALLEGRE, Piccolo lago nel distretto di Livinalongo formatosi nell’anno 4774 per

di Trento, co mune del distretto di Malè, Abitanti 478, case 30, Estimo fior, meranesi 6059 enr. 40. Piccolo villaggio situato nella valle su periore di Sole, lontano 4 miglia da Malè. Almazzago è patria di Pietro Antonio Guardi dottore di teologia, paroeo di Vigo ed autore dell’opera « De peccati occulti , scampata in Trento nel 4756» del la quale il Lami nelle sue Novelle letterarie di Fi renze ne fece un distinto elogio, come di fatto è pregevolissimo e per la profonda cognizione dell’ uomo , per

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Category:
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Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 8 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
jn phefamone; nicipio, ove fece-' requisizioni per la truppa, ed espilava le casse, compresa quella dell’annona, Alle il antimeridiane giungeva Bonaparte collo stato maggiore, smon tava al castello e si adagiava nelle stanze del principe. Bonaparte usò la solita frase, col dire che non sarebbe venuto ad opprimere i popoli ma a torli dalla schiavitù. Cortese congedava i cittadini rappresentanti, movendosi a visitare i posti avanzati per esplorare le posizioni degli Austriaci. Ritornò in Trento

di posizione in posizione, si chiuse con-le stanche e malmenate sue truppe nella fortezza di Mantova. . .. Restava in Trento la divisione del generale Youbois, che si tenne sulla difesa sino alla linea dell’Avisio : la città era in mano di commissarj francesi di guer ra, i quali spogliarono il castello, di ciò che avea di valore, lasciatovi per indi cibile buona fede e per pusillanime consiglio dei cittadini, nella speranza che, data quella ricchezza alla-rapina,non sarebbero travagliati: tutto fu vano

si vasta, e combattendo piegavano verso Trento, ove si concentrarono il 4 dello stesso mese. La notte incendiarono il macchinoso ponte coperto sull’Adige, e in silenzio da Trento si recarono a Galliano e presero posizione sulla sinistra del torrente di Golia. La mattina del 5 gli Austriaci entrarono in Trento, avanzarono fino a Galliano, e per tre giorni continui fu combattuto con varia fortuna e con perdita grave di gente d’ambo le parti, essendo stata la terra di Calliano presa e ripresa più volte

. 11 resto dell’anno passò senza clamori di guerra, nè si ripigliarono le ope razioni militari che nel 1797. Qui si dee premettere che nell’ottobre del 1796 l’Austria aveva inviato un terzo esercito in Italia, sotto la condotta di Alvinzy, divisando di liberare Mantova dall’assedio, ma il colpo andò fallito colla batta glia d’Arcole, perduta la quale, l’armata austriaca si ritirò verso i monti, e per la Yalsugana si unì al corpo di Davidowicb in Trento e imprese ad operare dalla parte dell’Adige

. Ai primi di gennajo 1797 l’Àlvinzy stesso trasferì il suo quartier generale in Trento e poi in Roveredo; concentrò quasi, tutta la ' sua .armata sulle -posizioni del Baldo, e il giorno 16 gennajo fu data la battaglia di Rivoli, nella quale gli Austriaci, rotti un’altra volta, si avvilupparono talmente nella -fuga che molle centinaja di soldati, incalzandosi l’un l’altro, precipitarono giù pei dirupi e-per la gradinata del Santuario della Corona. Dopo la sconfitta di Rivoli Alvinzy si ritirò alla linea

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Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 10 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
A 11 i'RKPAZiOiVÈ; fiere conte Consolati, con gran seguito di carrozze, erasi il giorno 25 maggio re cata a Lavis per incontrarlo, quando ad un tratto s’intese che il principe, invece di recarsi a Trento aveva a Salorno passalo l’Adige'e andava nel suo castello di famiglia nella valle di Non. Fu mistero la repentina deliberazione, ma in molti cominciarono già allora a svanire le illusioni che -1’Austria meditasse di ristabilire il principato di Trento. -Mentre restavano ambigue le cose, ruppe

nuovamente la guerra. Bonaparte in Egitto, fortunati gl’Imperiali in Italia, alleata la Russia, la quale mandò quaran tamila uomini in Italia in sussidio delle forze imperiali. Questo corpo era gui dato dal generale Suwaroff, e perì per due terzi, in parte nei combattimenti in Piemonte, in parte dalle malattie. L’artiglieria ed i convogli ritornarono in set tembre del 1799 per la via di Trento, scortali da distaccamenti di Cosacchi. Avevano piccoli cavalli, arruffati, e- ferrati soltanto ai piedi

anteriori. Il teatro della guerra si era frattanto allontanato da queste contrade, e ri sorgevano speranze.che si potesse ristabilire l’antico sialo di cose: furono, le ul time illusioni dei buoni cittadini che nel loro principe vedevano, un potere esecutivo. Nel giorno 17 geimajo 1800 seguiva in Castel di Titunn la morte di Pietro Vigilio, ultimo principe temporale di Trento. Del suo governo sono alcune cose da biasimare, alcune da lodare: soppresse diversi monasteri e ne diresse a miglior frutto

in Alessandria, il generale Melos si obbligava di consegnare entro otto giorni ai commissari francesi dodici delle più .importanti fortezze del Piemonte e della Lombardia, esclusa Mantova, e la linea fra i due eserciti.- veniva fissata fra il Mincio e il Chiese. A guardare il Trentino venne un corpo d’imperiali, sotto i comandi del generale Wucassovich, lo stesso die sposò una contessa Mal fatti di Trento: una brigata comandata dal generale Laudon occupò le Giudicane, e un’altra la valle del Sole, tenuta dal

generale Stojanicli. L’armistizio durava lino al 15 dicembre, e tosto spiralo, i Francesi presero l’offensiva e costrinsero gli Austriaci a ripassare il Mincio è a ripiegare versò l’A dige. 11 generale francese Brune sostò sul Mincio, in attesa dell’ardita mossa del gene rale Macdonald, il quale nel cuore dell’inverno rigidissimo, superava le montagne dello Spluga c dei Grigioni per congiungersi in Trento coll’ala sinistra francese e prender Verona in ischicna. Era la sera del 6 gcnnajo 1801 quando

10
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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 48 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
piedi, dal quale si cala alle volta d’ Innsbruck, Salisburgo, Linz, Vienna; il ramo secondario destro diverge per Milbacco verso la valle della Rienza,ossia della bassa Pusteria, è forma il terzo passo delle alpi Reliche detto dì Tobia eco, alto 3750 piedi, ed è il punto di separazione dall’alta Pusteria transalpina e dal Ducato di Carinzia , regno Illirico. Da Verona a Trento per la detta via Claudia vi sono 52 miglia italiane, da Trento al Prennero 87, Un’altra strada recentemente eretta

è quella, che dal bellunese passa per il distretto di Ampezzo, da cui ha il nome, e poco distante dal paese di Tobiacco si unisce alla strada della' Carinzia. Celebre è l’altra strada dello Slelvio, che nel gruppo delle alpi Reliche e Gri- gione congiunge la Valtellina colla valle dell’Adige, ossia coll 5 alta Venosta. Lo stradale della valle del Brenta, che il veneto unisce a Trento , e che presentemente viene rettificato, è importantissimo, e per la pronta comunica zione del porto di Venezia col

Trentino, e poscia colla Svizzera e colla Ger mania , e per il còmmercio intèrno e di transito che vi si esercita vivissimo. Siccome questa strada venne in questi ultimi anni continuata a sera di Trento, sulla destra dell’Adige, lungo il territorio di Yezzano per il passo del Limarò c lungo i distretti di Stenico, Tione e Condino , essa presenta senza dubbio una delle più interessanti strade di questa parte d’Italia snperiore, poiché oltre all’avvicinamento di tante popolazioni, al nuovo impulso clic

, Trento a 457, Roveredo a 467, Bolzano a 896. Il pizzo del monte Orleliò nella Venosta , monte dèlie alpi d’ Italia il piu elevato dòpo il Rósa ed il Bianco, è allo 42.561 piedi. Il paese è tuttavolta soggetto ai venti settentrionali, ai sirocehi ed a frequenti variazioni atmosferiche, prodotte dai ghiacci che stanno eterni sùlle altissime alpi Reliche, particolarmente da quelli dell’ Ezio e del Gibaccio. La situazione di ciascheduna valle modifica poi in qualche parte la rispettiva temperatura

. La primavera comincia generalmente verso i primi giorni d’ aprile, ed a lungo non dura, poiché sopraggiungono ben testo i calori estivi. L’autunno è la stagióne la più regolare e costante, Tinverno è moderato. In Trento la tem peratura media dell’ anno è di IO, dei blesi più caldi di 19 , e de’ mesi più freddi di 2 gradi sopra zero; per il che il grado dì caldo vi è maggiorò elle in Milano, e non è inferiore a nessuna città cispadana. In fatto ne’distretti di Riva, Arco, Vezzano presso Trento, Ala cresce

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Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 102 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
municipali — e questo non fu poco nello sviluppo civile, morale ed economico di cotesta regione chiusa fra i monti — furono riconosciute a Trento, come per tutte l’altre città italiane obbe dienti a Roma. Memorie antiche e monumenti rinvenuti parlano dello splendore cui era salito il municipio di Trento ai tempi dell’imperatore Claudio. Vedi, fra gli altri, la famosa tavola clesiana, trovata nei Campi neri di Cles, in valle di Non o Anaunia nel 1869, e spiegata da uno che é troppo in. alto

nelle scienze' della storia e della archeologia per soffrire di parti- gianerie o prendere abbagli: nientemeno che Teodoro Mommsen. È un editto di Claudio conferente la cittadinanza, romana ai popoli dell’Anaunia, emanato l’anno 46 di Cristo, ai 15 di marzo, e nel quale il Municipio di Trento, a cui gli panauniesi dovevano sempre restare obbe- ■ dienza, è qualificato per splendido. ' Nel travolgimento dellTmpero Romano, la sorte del .Trentino non è disgiunta per nulla a quella, di tutta l’Italia

, dell’arte, del piacere, della vita di questo mondo, della natura. Ed il Cristianesimo, portato fra i pagani della Gallia Cisalpina da predicatori venuti- dall’Oriente, è introdotto nella valle trentina da Ermagora d’Aquileja : ed un tal Giovino è il primo vescovo di Trento — continuatore dell’opera d’evangelizzazione di Ermagora, e precursore del famoso Vigilio, canonizzato protettore dei Trentini. Il Cristianesimo non salva il mondo romano dalle invasioni dei barbari e dalla.barbarie susseguente: anzi

affretta le une e completa l’altra. -Goti, Visigoti, Ostrogoti, Unni, scorrazzano pei campi italiani e giungono a Roma, scen dendo da ogni parte delle Alpi, orientali. ■ : ' Caduto l’Imperó d’Occidente, il regno dei poti fa di Trento une delle sue provincie: e delle piu: importanti, perchè antemurale alla irruzione di altri barbari,' più barbari dei Goti, che a questi invidiavano' già la ricca preda fatta in Italia',, E ricacciati i Goti dai Greci, oltre l’Alpi, e venuti i Longobardi — non meno barbari

nè 'bellicosi dei Goti ■—chiamati dalla .vendetta di Narsete, l’eunuco che assaporata.la voluttà della,gloria e del potere non voleva ritornare al gineceo, Trento diventa con tutto il resto dell’Italia superiore, Longobardia: ed Alboino, a guardare il passaggio delle. Alpi, vi mette per duca Evino, uno dei suoi più fidati ' generali. Continua sempre, come si vede, indissolubile il nesso fra la storia particolàre di Trento e il gran quadro della storia generale d’Italia.' , Nè diverso accade per l’irruzione

12
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Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 106 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
che in un editto del 1182 gl’imponeva di non eleggere più i suoi consoli, di cessare da ogni , atto di sovranità e di prendersi un vicario imperiale. Trento non obbedì alla volontà impe riale, e ventura fu per lui che altri eventi distogliessero il fulvo imperatore dai propositi di vendetta formati contro questo ed altri comuni, del pari gelosi di lor prerogative e disob- . bedienti alla suprema autorità imperiale. Molti anni dopo, Federico II, ad imporre ai trentini le volontà dell’avo

, soppressi i consoli, vi mandò de’vicari suoi, dei quali il più famoso fu .Ezzelino da Romano, Costui fu il primo che introdusse in Trento un presidio di tedeschi, costringendo il vescovo Aldrighetto dei signori di Campo ed altri cospicui cittadini ad esulare. Morto Aldrighetto ed eletto a principe vescovo Egnone conte di Piano, nel 1248, questi riuniti i fuorusciti trentini, ed accor datosi coi cittadini, mal sofferenti l’odiosa tirannia, riuscì a cacciare Ezzelino. La fortuna di Egnone non durò molto

, perchè alla sua' volta venne cacciato da Trento da un nuovo vicario imperiale, Mastino della Scala. Questo periodo, forse il più turbolento ed agitato della storia tridentina, è parallelo, a quel periodo di lotte intestine, di convulsioni politiche, che segna per tutto il secolo tredicesimo in Italia, il punto acuto della discordiafra Guelfi ,c Ghibellini; del dissidio, cioè, fra la podestà chiesastica, che retrocedeva e la podestà civile, che sentivasi tratta dal progresso nato colla libertà

comunale a più grande avvenire. Siamo sempre nella grande orbita della storia nazionale; ed il guelfismo dichiarato dei principi vescovi di Trento, contro i vicari imperiali e contro i tedeschi conti del Tiralo, che avrebbero voluto stabilire la loro supremazia nel Trentino, sfata le argomentazioni di coloro che a questo punto vor rebbero attaccare il Trentino alla. tradizione ed al diritto imperiale. Per circa un secolo (il XIII) Trento fu soggetta a tutte le. alternative delle fazioni che allora

di Baviera tenne in Trento nel 1327 un parlamento, ove convennero i capi del partito ghibellino, ed i loro delegati, compresi,, quelli, di Gastruccio Castracane, che allora teneva nel suo pugno le sorti di Toscana. Gli avvertimenti ed i con sigli dei Ghibellini italiani non giovarono nelPanimo basso e repulsivo di quel principe, che rimarrà sempre nella storia con una nota di vergogna, per non dire d’infamia,, e nel quale ben presto i Ghibellini stessi s’accorsero d’aver riposto-a'torli) le loro speranze

13
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 61 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
ALA. che quivi fosse una stazione romana. Nei tempi di-mezzo si chiamava Sala, donde le venne ; fórse il presente nome. Passato il ducato di Trento sotto il dominio tem porario dei vescovi, fecero d’ Ala una gastaldia , la quale nel 1-166 fu occu pata e guastata dai signori di Castelbarco, che stavano pei Guelfi contro il vescovo ghibellino : un documento però del 1175 c’istruisce che il principe di Trento vi te neva un giudice e gastaldo delle rendite, ma i Castelbarchi già annidati in Avio

e castel S. Giorgio e su tutta la destra spon da dell’Adige rendevano mal sicuri questi possedimenti^ del principe sulla sinistra. Fino dal 1255 essi misero piede in Se- ravalle , infeudati dai principi di Trento perchè gli fossero fedeli contro Ezzelino da Romano, e nel -1307 furono dagli stessi principi investiti anche di Ala e del suo territorio. Àzzone di Castelbarco morendo lasciò i quattro vicariati della Val Lagarina, cioè Ala, Avio, Brentonico e Mori alla repub blica di Venezia, la quale per

transato di pace li cesse nell’ anno 1509 all’ impera tore Massimiliano I. Esso impegnava questi feudi per 14,000 fiorini ai conti d’Arco, e Bernardo principe di Trento ottenne dal l’imperatore Ferdinando I di poterli re dimere al principato. Il suo successore Cristoforo Madruzzo ne infeudò Gaudenzio suo padre e la casa Madruzzo si tenne in possesso fino all’ anno 1541. I signori di Castelbarco accamparono i loro antichi diritti sopra i quattro vicariati, la causa fu lungamente agitata alle diete dell

’ impero germanico e finalmente decisa in favore dei Castelbarchi. Nell’anno 1655 Francesco conte di Castelbarco fu solennemente in vestito dei quattro vicariati dal principe di Trento. In conseguenza di ciò Ala restò una giudicatura patrimoniale della casa Castelbarco fino all’anno 4844 che per ces« sione divenne imperiale. La città di Ala è celebre per le sue fabri- ehe di velluto. Due tessitori genovesi fug girono dalla loro patria e cercarono asilo in Ala. Alfonso Bonacquisti di Riva e arci prete

vie di smer cio in Italia e in Oriente, e i suoi pro dotti sostennero la concorrenza coi prodotti della Francia e d’altri paesi. Dietro l’esem pio del Bracchetti migliorarono anche le altre fabri che di velluto e l’industria ri prese vigore, ma avendo l’imperatore Giu seppe Il introdotto negli Stati austriaci il sistema proibitivo, Ala come fetido del principato di Trento , restò esclusa dalla linea doganale austriaca e la sua industria n' ebbe grave nocumento. Well’anno 1783 10 stesso imperatore

14
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 82 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
26 BO?? diocesi di Trento e conta abitanti 24,939. Le 40 parecchie di questo decanato sono Bolzano, Nova tedesca, Nova italiana, Steinegg, Unterrinn, Lengmoos, Tanga, Gries, Genesio, Meltina. Bolzano come parecchia ha quattro cu razie fiiiali e 40,809 abitanti. BONO. Circolo di Roveredo, distretto di Stenico, comune e in pari tempo fra zione del comune generale di Bleggio. Abitanti 218, case 36.... Estimo fior, meranesi 45.329 car, 37. Villaggio delle Giudicane esteriori si tuato alla destra

, diocesi di Trento. RONDONE. Circolo di Roveredo , co mune del distretto di Condino. Abitanti 494, case 82. Estimo fior, meranesi 6,042 car. 33. Villaggio situato alla destra nella vai <T Inola, piccolo influente del lago d’idra. Il villaggio è un miglio lontano dal lago, e 6 da Condino. Curazia filiale della par occhia e deca nato di Condino, , RONDONE. Monte situato a ponente «ella città di Trento e ad oriente del Sarca, alto dal livello del mare metri 2230, , * ja rupe di questo monte è un calcare

asili formazione del Giura, sormontato dal BOR calcare numulitico. Il calcare numulitie© è ricco di belle e variate pietrificazioni e sulle cime si trovano quasi tutte le piante di monte Baldo, Le tre punte di Bombone si chiamano il Cornetto, il dosso di Àbra mo e il Vasone, BORDIÀNA. Frazione del comune dì Bozzana, distretto di Malè, circolo dì Trento. Villaggio situato alla sinistra del Noce sulla via fra Cles e Malè, del quale giace 4 miglia ad oriente. BORGHETTO. Circolo di Roveredo , comune del

distretto di Ala. Abitanti 530, case 92. Estimo fior, meranesi 44,490 car. 45. Villaggio situato sulla via imperiale al confine del territorio di Verona e alla sinistra dell’Adige : è lontano 5 miglia da Ala, 44 da Roveredo e 4 1/3 dal confine veronese. Nel territorio di questo comune vi cre scono i gelsi, le viti, i cereali e general mente tutte le piante dell’ Italia superiore. Rettoria filiale della parocchia di Avio, decanato di Ala. BORGO. Circolo di Trento, comune e capoluogò del distretto dello

stesso nome, E opinione che^orgo fosse una stazione romana, segnata nell’ Itinerario di Anto nino sulla vìa che guidava da Trento adi Aquilegia col nome di Amugum, e la di stanza ivi segnata vi corrisponde all’ in circa , che da esso prendesse nome di Au- surjanea la valle che fu poi appellata Valle Sugana. Dopo le invasioni dei barbari Borgo venne in potere dei vescovi dì Feltre, e vi tenevano un capitano per le cose dì giurisdizione e per il buon governo della valle. Dominavano peri» all’ intorno

15
Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 104 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
gente a nuova vita con un nuovo popolo — popolo multiforme perché ad ogni città era diverso — sentivasi attratta. L’Impero die mano valida ai vescovi nel compiere la loro rivoluzione — e tra i favoriti fu Udalrico li che vide dall’imperatore Corrado il proprio vescovado di Trento trasformato in principato, con dominio temporale, con giurisdizione estesa per tutta la valle dell’Adige e dipendenze, dalla Chiusa di Verona a quella superiore di Bressanone. E di questa importante fase della storia

italiana, preparatrice dell’era comunale, il principato vescovile di Trento è forse l’unica istituzione che sia sopravvissuta fin quasi ai nostri tempi: cioè sino alla fine del secolo scorso. Sotto il governo dei vescovi, conti o marchesi o principi, a seconda dell’importanza delle loro città o chiese, cominciarono vitalmente a sorgere le istituzioni comunali, preludio al periodo più glorioso dei tempi di mezzo nella storia della vecchia Europa. Ed in Trento, come nelle altre città dell’Italia

romane eransi conservate in maggior purezza ed integrità che non altrove, ond’è che le istituzioni municipali di Trento — siccome risulta dalle antiche memorie e dagli Statuti — ritennero in gran parte del carattere liberale e popolare del municipio latino. Infatti, per molto tempo, non Comune fu detto — come nel rimanente d’Italia — bensì, Magistrato consolare come s’usava ai tempi di Roma: cosa bella anche questa a sapersi per coloro che si fanno beffe del diritto storico, od impugnano quello

di razza. Il Magistrato consolare di Trento, godeva diritti stabiliti e riconosciuti in precedenza di quelli dei principi vescovi: prendeva con questi parte ai pubblici affari, a seconda della loro natura con voto consultivo o deliberativo: aveva un proprio e largo statuto riconosciuto e confermato dagli imperatori che succedettero a Corrado il Salico, esclusi però Barbarossa e Federico II di Svevia .suo nipote, i quali, nelle peculiari circostanze in cui si trovò l’Impero, per causa loro, di fronte

al movimento comunale, credendo, salvare le prerogative imperiali coll’opporsi ad esso, attirarono invece sull’Impero e su di loro medesimi quei mali, quelle disgrazie che tutti sanno e che condussero in Italia ed in Germania all’estrema rovina la casa di Svevia. T Delle franchigie di cui godeva il Magistrato consolare di Trento di fronte all’autorità •vescovile, la più gelosa era quella del diritto di presentare al principe vescovo la terna delle

16
Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 115 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
differenza d’indole e di carattere, tanto da trovarsi stupito alzando gli occhi sovrappensiero, scorgendo nel viavai della folla i Kauer-Jäger invece dei piumati nostri bersa glieri, ed il grottesco berrettone dei polipai austriaci in luogo del bicorno dei reali carabinieri. Perchè tutto qui in Trento, sente e parla di quel carattere d’italianità che è natura inalienabile col suolo, degli uomini e delle cose che vi sono sopra. Trento, ritraendo ad un tempo del carattere delle città venete e lombarde

, è come il .vertice d’un angolo dal quale si dipartono due lati aventi la loro estremità a Verona ed a Brescia. Oltre Trento, verso il Brennero, verso il Nord, l’ho constatato fin dove ho potuto spingermi, e l’ho sentito ripetere da chi poteva dirlo con competenza e cognizione di causa, questa caratteristica diminuisce e si dilegua in progres sione geometrica coll’aumentare delle distanze; finché, a Bolzano e Bressanone se ne vedono le ultime vestigia, e più oltre scompare affatto nella completa

tedescheria. Ma a Trento si sa e si sente di essere in Italia, le cento volte più che non lo si senta in certi paesi dell’estremo lembo della penisola, di Sicilia e di Sardegna, ove la fisonomia dei luoghi, delle case, degli uomini, prende un aspetto del tutto africano : qui si sente di essere in Italia, e della miglior parte, e nulla havvi che ne attutisca per un momento solo l’illusione — nemmeno il passo pesante, cadenzato dei sol dati, della sbirraglia austriaca, cosi diverso da quello dei nostri

soldati e, diciamolo pure, dal pas-des-loups de’ nostri questurini. Passeggiando in lungo ed in largo, come io ho fatto per quasi tre giorni, le vie di Trento, fermandomi fra la folla dei cittadini e dei montanari, degli acquaiuoli e delle erbivendole, davanti alle vetrine dei negozi o nei caffè, nelle viuzze più remote ed oscure delle quali neppure.ricordo i nomi, nei passeggi più frequentati, l’impressione provata nel primo giro, per la città, non ha mutato: ma anzi si è ognora più consolidata

17
Books
Category:
History
Year:
1860
De' governi del Trentino : dal 1796 in poi
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Page 7 of 26
Author: Bernardelli, Pietro / [Pietro Bernardelli]
Place: Milano
Publisher: Agnelli
Physical description: 24 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; z.Geschichte 1796-1824
Location mark: II 129.904
Intern ID: 65092
— si — Trento doveva essere sgombrala dalle troppe francesi; e Macdonald parti di qua colla sua divisione il 30 marzo 1801. In questo giorno cessò anche il governo del Consiglio Supe riore de! Trentino, il quale fu confidato al Capitolo di Trento, che lo assunse il 31 marzo 1801 , ed amministrò il Principato coll'organo di un Consiglio Aulico Capitolare composto del Decano, dell'Arcidiacono, e di un Canonico. In quest’epoca, per eccitamento già dato dal generale Macdonald, fu eretta ed attivala

in Trento, nel di 16 aprile 1801, una guardia nazionale delta Guardia Civica, dì sei compagnie di 100 uomini 1 una. Giandomenico Romagnosi fu deputalo al Consiglio militare civico, ossia al consiglio di disciplina, e fu quegli che compilò il regolamento della Guardia, che tuttora esiste nell'Archivio comu nale, e che servì di guida anche nel 184-8. Durante il reggime capitolare sono stale decise le sorti del Prin cipato di Trento. In forza del trattato di Lunévillc, 5) fehbrajo 1801, la Deputa zione

ecclesiastico di Trento sarebbe sialo assegnato, con altri territorii, alla casa granducale di Toscana. Le sue. deliberazioni però sono state elevate a conchiuso solo il 28 febbrajo 1803. In questo frattempo, e non curandosi dei lavori e progetti di quei comitato dell’Impero Germanico, la Francia stipulò coH’Austria il Trattato di Parigi o Convenzione del 26 dicembre 1862, a cui in seguilo accedette anche la Russia. L’Austria col Trattalo di Lunévillc, 9 febbrajo 1801, avea ceduta la Brisgovia al duca

18
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 159 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
fondamento temeva da Lodovico di Baviera un’invasione in Italia, non mancò di sollecitare Carlo IV fratello dell’espulso Giovanni di Boemia a vendicare l’onta dì questo matrimonio. Kella primavera dell’anno 4347 Carlo si trasferì m Trento sotto il mentito abito di pellegrino, ove, rinforzato dalle truppe che gli mandarono Luchino Visconti , Mastino dalla Scala, il patriarca d’Àqui- MOR 403 lefa e il signore di Mantova si pose in istato d’ uscire in campagna. Ai 27 di marzo intervenne ad una messa solenne

nel duomo di Trento in abito imperiale, c vassembralo poscia il suo esercito, si avanzò lungo le sponde dell’ Adige senza ritrovare opposizione. Era giunto nell’ «mena pianura di Me rano, e Margherita, rinchiusa col figlio Mainando nel castello del .Tiralo, faceva una vigorosa resistenza al principe boemo, che l’aveva stretta d’assedio, quando per venne il consorte con un rinforzo dalla Baviera, e coslrinsc Cario a piegare alle superiori sue forze. La città di Merano venne incendiata, e tutte

le terre che fiancheggiano il corso dell’ Adige furono devastate dai fuggitivi, Lodovico gl inse guì, e raggiunti diede loro una sconfitta, nella quale molti rimasero uccisi e molti furono fatti prigionieri. Carlo e Nicola vescovo di Tremo fuggirono e raggiun sero felicemente la Boemia. Il principato di Trento fu occupato dalle armi del vin citore, nè fu restituita ai vescovi che nei- ranno 4339 onde liberarsi dalle scomu niche del papa. Nel volger dell’anno 4361 Lodovico^se gnò il termine della sua

sbruck trasferivano sovente la loro corte nel castello del Tirolo ove si tenevano per qualche tempo, e le Diete degli Stati della provincia si congregarono sovente nella città di Merano. In quesLa città havvi un ginnasio, ed un convento di dame inglesi fondato nel 4722. La chiesa parocchiale di Merano fu fabbricata fra il 4310 e il 4335, e Bur- cardo vescovo di Bressanone la consacrò nel 4367. Il decanato è soggetto alfa diocesi di Trento; in esso vi sono 40 parecchie, 8 chiese minori e 63 sacerdoti

19
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 149 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
, Calverappa, Sora- rui, Salesei di sopra, Salesei di sotto,’ Palla, Agai, Piano e Castello, La parócchia che è in pari tempo de canato del distretto è nel villaggio di Pieve. Nel decanato si trovano 9 chiese filiali, 43 sacerdoti e 10 scuole elementari. LIVINE. Frazione del comune di Li vinalongo, distretto dello stesso nome, cir colo di Posteria. LIVO. Circolo di Trento, distretto di Cles, comune composto dei villaggi Liyo, Varólo e Siana. Abitanti 700, case 88. Estimò fior, tneran, 85,774 car

. 22.^ Parócchia dipendente dal decanato di Cles, diocesi di Trento. Come parócchia ha curazie filiali, cioè, Bresimo, Baselga, Cis, Prèghena, Bozzana e San Giacomo con 3316 abitanti. LIZZANA. Circolo di Roveredo, di stretto della città dello stesso nome, forma un comune colle frazioni Lizzanella, Na vicello, Cbrnacalda e Favorita. Abitanti 1672, case 357. , Estimo fior, meran. 128,914 car. 36. II villaggio di Lizzana 'giace a mezzo giorno dalia città di Roveredo, dalla quale è poco discòsto. Aveva uri antico

castello sopra il monte che stava di fronte al Ca stello di Prcdaja situato sull-’àltrà sponda, dell’Adige ed : entrambi questi castèlli gUàr- dàvano il passo della valle. Iii Lizzano,’ e probabilmente nel ’ castèllo,'■ alltìggiò l’im-' peratore Arrigo-IP nel 1044 ritornando; dall’ Italia in Germania,’ come si ricava dà un documento dato in Lizzaria e pub- ; blicàto dal Muratóri. In quésto castello risiedevano i capitani dei principi di Trento, ed occupato dai Castelbarchi di venne un feudo di questa

casa. I Vène- ziani nell’arinò 1439 presero é distrussero questo castello ; riconquistato il paese da-; gli Austriaci, unirono il feudo alla città di Roveredo, staccandolo dal principato di Trento, ■ Il territorio di questo coniurie'è fertile e tutto coltivato- a gelsi e vitii ‘Le ; pro prietà sonò per- la maggior parte dei cittadini di Roveredo; Parécchia dipendente dal 1 decariato di Rovérédò, ; diocesi di- Trfentò. : Essa ha 4 . chiese -fiii'ali- e sono Lizzaneila, Trambi- lenóy Marco

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 275 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
TRE essere nemici dichiarati degli altri. Nel 4224 i due.fratelli''Federico- è Bertoldo Vanga'-stipularono con Egnone conte di A pian p, allora vescovo, di Bressanone, una lega, difensiva ed offensiva, còlla quale il vescovo si obbligava di non intraprèndere alcun fatto d'importanza o di condurre a fine alcun negozio senza il consiglio o contro la volontà dei due fratelli. Egnone fu trasferito alla sede vescovile di Trento e verso quel, tempo-cominciarono le scor rerie di Eccelino da Romano nel

che suo zio, carceralo nei castello di Salorno, fosse po sto in libertà. Da queH’epoca la torre restò in potere dei vescovi, o di chi, usurpando il potere, si fece signore di Trento. La notte dei 4 aprile 4447 i cittadini e il popolo di Tren to, mossi a indignazione contro,il vescovo Giorgio di Lichtensteif) e i suoi ministri per le loro estorsioni, si levarono a ru more e corsero tumultuosamente àH’nrmi gridando : Firn il popolo e il Signore e mora il traditore, Il vescovo, credèndò coE

('autorità della sua persona di sedare il tumulto, venne alla cattedrale, ma rassem- bratasi quivi In moltitudine lo prese pri gioniero e lo chiuse nella Tor Vanga. Il cittadino Rodolfo De Bellenzani era capo di quella mosso. Presentemente nella Tor Vanga vi sono le carceri sussidiarie del 1’I. R. corte dì giustizia. ■ Fra i palazzi di Trento primeggia quello dei signori Zambelli, più comunemente co- TRE 210 nosciuto col. nome di Galasso. Esso fu eretto da Giorgio Fugger, ricco banchiere di Augusta, che

. s’era stabilito in Trento. Dai Fugger passò questo edificio al gene rate Galasso, donde prese il nome popo lare che ancora conserva. In seguito lo comperarono i coliti di Thun delia linea stabilita in Boemia , dai quali fu venduto al cavaliere Giacomo Zambelli che lo ri stabilì con sommo accorgimento senza to gliere alla maestà dell’edificio. Lo stile grandioso, tanto nella distribuzione della facciata di ordine composito , come nelle interne ripartizioni, palesa quel modo largo e maestoso

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