32 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_213_object_5191256.png
Page 213 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di Trento, un esercito di 15 mila persone tra fanti e cavalli, ne manda una parte in Valsugana contro il castello d’ Ivano, eh’ era stato occupato dai Veneziani, e con la parte maggiore di circa 12 mila uomini cala improvvisamente -sul territorio di Rovereto (23 aprile 1487). Li comandavano Guglielmo conte d’Amasia, Giorgio di Sonnenburg, Federico Kampeller ed altri. I paeselli di Volano, Sacco, Lizzanella e Lizzana sono primi a sog giacere al furore di quelle truppe, e vi rimangono desolati ; la città

è stretta d’ assedio, e il Priuli rinserratovi scarseggia di munizioni e di vettovaglie. Vi s’ aggiunge il tradimento di due Lagarini, che fatta amicizia con i capitani dell’Arciduca, conducono il nemico ai luoghi meno fortificati, dove le artiglierie potevano agire più liberamente. Presa la città, rimanevano il castello e le terre adiacenti ; e qui la resistenza si fa più lunga per il valore e il patriottismo di certo To maso dal Morar di Brentonico, che sprezzando i pericoli, accorse in soccorso degli

assediati. Ci entra ed esce con incredibile ardimento, e si fa aiutare nell’ impresa daH’Albanesotto che comandava alla rocca di Riva 3 ). E intanto il veneto Senato inviava un esercito sotto la condotta dì Girolamo Marcello e di 'Pietro Diedo, il primo provve ditore ed il secondo capitano di Verona ; ina quell’ esercito impedito di procedere oltre, è costretto ad accamparsi a Serra valle. Di là il Morar faceva passare al castello armi ed armati, e finché si mantenne viva l’opera sua, il nemico non

riuscì a stancare la fermezza del Priuli. Il castello resisteva a tutta oltranza, ma i traditori suaccennati tornano ad impiegare le loro arti maligne in dann dei prodi asse diati, e in breve il castello fu costretto ad arrendersi. Si guardava al campo di Serravate che era passato agli ordini di Giulio Cesare Varano Signore di Camerino ; ma i militi veneziani, che aveano tentata la fortuna per accorrere in soccorso del travagliato castello, vi lasciarono la vita in un combattimento, sopraffatti dal

1
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_224_object_5191267.png
Page 224 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
valle ricadde allora in mano dei Veneziani -, e mentre ciò avveniva, Massimiliano fortificava il castello di Cresta, faceva espugnare Castei- barco sopra Chiusole, e radunava a Galliano gran copia di gente armata. Ma qui le truppe imperiali, assalite improvvisamente dai Ve- neziani condotti pei monti di Fulgheria da Giambattista Caracciolo sono costrette ad abbandonare il campo, a ritirarsi ed a rifarsi d’uo mini e di vettovaglie. Rimaneva da espugnare il castello della Pietra -, ma ritornati

da una fossa e dal muro che : dal castello andava all’Adige a). I Veneti incominciano a bombardare il castello, ma non riescono a conseguire il loro intento : le palle retrocedevano ripercosse dalle pietre, e gli assediati si difendevano calorosamente, mandando sassi e macigni sugli assalitori, e danneg giandoli con opportune sortite. E così andarono le cose sino verso la Pasqua, per fare la quale e Tedeschi e Trentini, lasciato al Campo un piccolo presidio, ritornarono alla città. C’ era di mezzo

una tregua di tre giorni combinata dai due eserciti, ma il Caracciolo, sorpassando la parola data, con una mano di giovani arditi e coraggiosi assale Lì castello, e presolo, sorprende Calliano e lo abbandona al saccheggio. La nuova desta in Trento una grande costernazione * vi si temeva che il nemico fosse da un momento all’ altro alle porte della città. 11 Vescovo anima gli uni egli altri a riprendere le armi, e a correre alla rivincita. Ma i Veneziani se n erano ritirati, e del fatto s’incol

2
Books
Year:
[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/329331/329331_26_object_4348565.png
Page 26 of 37
Author: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Place: Rovereto
Publisher: Manfrini
Physical description: 35 S.
Language: Italienisch
Location mark: I 100.175
Intern ID: 329331
Castello Giace al centro della Valle, con vasto orizzonte e territorio pia neggiante. È attraversato dalla direttissima delle Dolomiti e vi fanno fermata, oltre alle corriere Trento - Cavalese, anche i pullman prove nienti dalle diverse città. Dalla strada statale Ora - Cavalese, si stacca Il tronco stazione Castello Paese (Km. 1). Le fermate dei treni sono al bivio Carano (m. 750) o alla stazione Castello (Km. 1.300). Il borgo, che conta 850 abitanti, presenta comode strade cubettate e case

- ristorante, tei. 2. Trattorie. - CASTELLO - ALLA CORONA - ENAL con telefono pubblico. Medico condotto e Ufficiale sanitario con ambulatorio attrezzato e ga binetto dentistico. Cassa Rurale, Municipio, tel. , Nel palazzo del Municipio hanno sede la Pro Loco, le Scuole Elementari, i Vigili del Fuoco, Ufficio Postale e telefono. Negozi moderni di generi alimentari, macelleria, oanifici, botteghe artigiane. Numerose fabbriche imballaggi. Presso la stazione una fabbrica di gesso alabastrino molto pregiato

. Chiese. - La parrocchiale si erge su! Colle di San Giorgio da cui si domina tutta la vallata. Fu consacrata il 4 agosto 1864 dal Vescovo Riccabona di Cavalese. 6 un tempio veramente maestoso, che st intona alla vasta e serena scena montana. Nell'interno si possono ammirare pregevoli quadri di pittori valligiani. Accanto si drizza il campanile di pietra viva costruito nel -1904, vi si può' salire per spaziare ai piedi della cuspide l'armonioso panorama. Vicino: l'antica cappella del Castello, ampliata

3
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_235_object_5191278.png
Page 235 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
del borgo s. Croce ricevette i feudatari ivi radunati, e che di là, circondato da cavalli, e preceduto dal collegio de’ sacerdoti, vi entrò, calcando le vie parate a festa e tra gli spettacoli mirabili, de’ quali fu 1 inventore certo Giorgio Alemanno musico, uomo di quel tempo chiarissimo “ d ). Alla piazza era un castello fabbricato con grande artificio, che poi fu preso di finto assalto ; una fontana, eretta di nanzi al castello del Buon Consiglio, versava un eccellente vino a conforto della

gente accorsa ad assistere alla solennità ; la porta della città, che metteva alla chiesa di santa Croce, era adorna di verdeg gianti corone, di delineamenti, di pitture e di pubbliche insegne ; due archi di grandiosa mole e di maravigliosa bellezza sorgevano uno dirimpetto alla Torre e 1’ altro nell’ uscire di contrada Larga ; dalla chiesa di san Vigilio al Castello nella collina, e sopra la piazza tutto era coperto con tele congiunte insieme e disposte in forma d’ arco, „ molificate con unguenti

, vi spiegavano il loro „ me- lifluo canto “ ; e poi v’ erano chi imitassero i muggiti del bue ed il nitrire del cavallo, e v’ erano pappagalli, gazze e corvi ammaestrati per rendere un saluto al Clesio, ed altari ornati di bellissime pitture, gran copia d’ ammonio, di cinamo e di mira, che accesi impregna vano 1’ aere del più soave 'odore. Venuta la mattina (8 settembre) del giorno seguente alla sua consacrazione, esce il Ctesio con tutta pompa dal castello sopra un superbo e ben guarnito destriere

, ac compagnato da arcieri, da conti, baroni e da altri nobili, dai vescovi che lo aveano consacrato, e, volgendo a passo lento alla cattedrale, riceveva le esternazioni del popolo plaudente. Entra nella cattedrale, e vi celebra la sua prima messa, poi vestito a rosso inforca il suo bianco destriere, e, percorrendo la città, ritorna al castello. Ivi inco minciano i ricevimenti, e la festività raggiunge il suo colmo : si fa mensa splendidissima rallegrata dalla presenza delle più belle dame della città ; e poi

4
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_203_object_5191246.png
Page 203 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, e come questi incominciarono ad agire sul popolo per trarlo dalla loro parte, il Vescovo si ritrasse dalla città, 'rifuggendosi in Bolzano, o lì presso, nel castello di Kimbelstein, ove dimorò esule più di due anni. Una delle cose, per le quali il Vescovo era caduto nello sdegno de’ Trentini, fu la disposizione da lui presa di conferire a Tedeschi le cariche del principato. A ripararvi Io chiedeva il bi sogno della pace ; ma il Vescovo non osava pensarci, e ci pensò in luogo suo 1 ’ arciduca

11 ; uomo di scarso ingegno e avverso ai letterati, che diede un pontificato oscuro e di nissuna utilità. Del resto il nostro Vescovo quanto fu improv vido per la città e pel principato, altrettanto fu solerte nel provvedere al bene materiale della sua Chiesa, lasciando ad essa gran copia di vasellami d’ argento, e reintegrandola dell’antichissimo feudo di Ca stellare, del quale, i Marchesi di Mantova da molto tempo non chie devano l’investitura ; e poi rifornì e ristorò il castello del Buon Con siglio

, rifabbricò con grave dispendio il castello di Coredo in Anaunia, e con la parsimonia sgravò la Chiesa da molti debiti 4 ). 1) Alberti: Annali citati , pag. 331. 2 ) Alberti: Annali citati, pag. 332. 3 ) Alberti : Annali citali , pag. 334. 4 ) Alberti : Annali citati, pag. 332. — Frapporti : Opera citata, pagina 509 .

5
Books
Category:
Geography, Travel guides , History
Year:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/107489/107489_398_object_5236380.png
Page 398 of 582
Author: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Place: Rovereto
Publisher: Marchesani
Physical description: XII, 464, 104 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Location mark: II A-2.370
Intern ID: 107489
” tifa figlio del ditto qu. Criftoforo Muriini coi consen so del Vescovo Giovanni vendette il castello co’ f uo j annesti a Tommafo qu. Paolo de Fatis di Terlago detto Tabarelli , il quale ne fu dal Vescovo per te ed eredi investito. Tommafo aveva già acquistato le decime di Va!foria da casa de Montebello , quando prese in mo glie Doro tea di quella famiglia , e dalla dì luì dìfcen- deuza, che figurò molto in toga e veli' armi, fu poi sempre posseduto il castello col dosso del bue, e le de cime

di Vaisorda, e presentemente dal Conte Battolo - mm de Fatis Tabarelli . C' era un altro castello per ! villaggi di Vattaro # Mugazzono , e Bofentino , di cui altra notizia non tengo , che quella del Doc. ■ N. 8- , ove 1 ® dette Co munità r anno 1220. ottennero dal Vescovo di Tren to Alberto di poterlo custodir effe , e di raccòrrò le entrate per mesEZO à» lor deputati , escludendo in tal paar I Caftaidi 9 che il Vefcovo era salito di metter vi - Anche questo caftello fu distrutto nelle fpedizioni

7
Books
Category:
Linguistics
Year:
1890
¬I¬ tedeschismi del Trentino : opera dedicata alla strenua Società Pro-Patria
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240667/240667_115_object_5288839.png
Page 115 of 122
Author: Pilati, Silvino / interpretati da Tommaso del Murero
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 118 S.
Language: Italienisch
Notations: Pilati, Silvino: Tommaso del Murero / Silvino Pilati. - 1890 - In: ¬I¬ tedeschismi del Trentino ; S. [94] - 118. - Sign.: II 5.575 ;
Subject heading: g.Trentino ; s.Mundart ; s.Germanismus
Location mark: II 5.575
Intern ID: 240667
Fu deciso di espugnare Castello della Pietra movendo 1’ impeto dal di sopra. Fatto un ponte a Pomaroìo ne fu affidata la custodia a Andrea del Borgo, mentre a Zuan Matto fu affidato un corpo da condursi a Galliano. Ca stello della Pietra era presidiato da Antonio, da Ivan con 200 tedeschi. I Ve neziani ripartiti in tre corpi si trovavano parte a Galliano, parte a Nomi, parte a Volano. Per maggior comunicazione venne gettato anche un ponte fra Nomi e Galliano. * # Il vescovo Udalrico di Trento

, e riconosciuto alla mancanza del dito mìgnolo. Fu con immensa pompa sepolto in S. Francesco (Piè di Castello?) e non nel duomo come scrive il Chini. Nel duomo gli fu messo-'solo la lapide sepolcrale, Ecco un incidente sulla battaglia di Galliano: € Il nostro Buzzacarini ce ne conta qui una un po’ grassetta. Fò visto « sulla riva dell'Adesa un vestito da òerettìno con un capeletto in testa , che « fasta fasta d,e man olii soldati Marcheschi, e disia passate, passate, « buttatevi in l’acqua, e questo l’era

8