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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 92 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
città 2 ), s’assicura l’assistenza dei fratelli Adelberto e Bertoldo di Vanga. Gli insorti s’ uniscono ad Ulrico di Beseno già collegato con i Vicentini, e ad Ulrico signore d’Arco, che avea dalla sua, e Veronesi, e Bresciani, e prima facendo scorrerie in varie parti, sommuovono i contadini, e s’impadroniscono del castello di Mezzacorona. Indi si ritraggono sul territorio d’Arco -, e, riunite le loro forze, irrompono in Valsugana, e spogliano dei suoi beni Guglielmo di Caldonazzo. Saccheggiano

la comunità di Vi- golo, e poi, risaliti su quel di Povo, v’ occupano il castello, e di là minacciano Trento. Il Vescovo dà tosto mano alle armi, e corre ad assediare quel castello. Promette a quei di Povo (8 aprile 1210), che il castello non sarà distrutto 3 ), e con i soccorsi ottenuti dal conte del Tirolo e dai suoi fratelli, estende la guerra a tutti i di lui nemici. Pellegrino, padre d’ Ulrico di Beseno è fatto prigioniero nello stesso suo castello, e bastò questo avvenimento per indurre

ad avvilimento gli assediati del castello di Povo, e ridurre all’ impotenza i capi del- 1* opposizione. Arnoldo e Moscardino di Muscardo, Bertoldo di Bor gonovo, e Enrico di Ottone Grassi, che tènevano il castello, n’escono e si' rendono a discrezione, e poi tutti gli altri, eh’ ebbero parte principale nella rivolta, convengono un dopo l’altro ai piedi del Vescovo e ne implorano il perdono. Si narra, che Ulrico, di Beseno fu uno de’ primi a sottomettersi ; egli a dì 28 maggio dello stesso anno si presentò

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