Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
rianima 1’ accademia degli Accesi, che il contagio del 1630 avea assopita. 9 ), e la sorregge con utili provvedimenti. Indi fa ristaurare il palazzo 1 retorio, fa ac quisto di molti arredi sacri, aumenta l’argenteria della mensa vescovile, accresce le suppellettili del Castello, e più avrebbe fatto se la morte non lo avesse colto troppo presto, in età di cinquantasei anni, a dì 2 febbraio 1677. Trapassato questo vescovo, il Capitolo s’ affretta ad esercitare il proprio diritto, assumendo il governo
del principato giusta le norme stabilite dai sacri canoni. Dispone, che il decano Giuseppe Vittorio degli Alberti, succeduto al Gelfo, ed il seniore Malanotti, avessero la direzione nelle cose temporali, e che due canonici risiedessero a vi cenda nel Castello. Fu nominato vicario il canonico Carlo Emanuele Voltolini 3 ), e si ordinò, che fosse fatta la compilazione dei proclami vigenti e là separazione dei mobìli e delle argenterie spettanti alla Mensa* ma il dì 8 febbraio giunse in Trento
il commissario impe riale Giangiacomo de’ Wolkenstein, il quale insieme con il barone Buffa, altro commissario destinato a tenere la pubblica amministra zione in tempo dì sede vacante. Ambidue entrano in Castello, e vi mettono i soldati *, i canonici se ne dolgono, e fanno proteste, or dinano pubbliche preci, impiegano gli uni e. gli altri allo scopo dì temperare le asprezze dei commissari, e nulla ottengono. Sono costretti a rassemiarvisi, ed a rivolgere le loro istanze alla Corte di' Roma. Clemente X era