Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
Un affresco sulla facciata sembra rappresenti i tre martiri anaunesi. Nel 1929 la chiesa venne restaurata per opera delle Belle Arti di Trento. Essa è dichiarata Monumento Nazionale. Passeggiale di mazza giornata. - Accenniamo 'ad alcune: 1. - Cavalese - Varena a ritroso del torrente Gambis (Km. 2), Ritorno per Daiano e discesa alla Succursale di Cavalese. 2. - Cavalese - Castello, per la via dell'Ospedale attraverso i prati. Presso lo stesso prendere la via a sinistra, questa si riallaccia poi
a quella di destra al di là del colle della Marmolaia, grosso banco di gesso alabastrino. Da Castello si può ritornare o seguendo lo stradone, che è asfaltato, oppure per la strada di campagna accennata, passando più vicino all'antico capitello del dosso. 3. - Cavalese - Carano - stazione Castello e ritorno, oppure dal villaggio scendere alla .fermata bivio, attraverso ì prati. 4. - Cavalese - Daiano - Carano e ritorno alla Succursale. 5. - Cavalese - Cavazal - Masi e ritorno' sìa a piedi o in corriera
o col trenino. 6. - Cavalese - Cascata, proseguire lungo il torrente Avisto, sulla sinistra attraverso bosco e prato, fino al ponte di Molina, segherie della Comunità. Di lì si può raggiungere a piedi la valletta che scende da Castello (dislivello di m; 60) e si prosegue per Cavalese. Da Molina'un'ora di cammino, oppure attendere la corriera. 7. - Passeggiata a Montebello. CENNI STORICI, ECONOMICI, DEMOGRAFICI SU CAVALESE Le recenti scoperte di resti d'un castelliere, nei pressi della Pieve
il nome di Cadrubio o Cadrobio (confr. Cadrano). Cadrobio. - La somiglianza del nome con Cadrubium - Cadore del Bellunese, fece arguire che il luogo fosse abitato da genti prove nienti da detta regione, in seguito alle invasioni barbariche. Fatto sta che il sito acquistò presto notevole importanza, tale da suscitare la cupidigia dei Feudatari, conti d'Enn, vassalli degli Appiano, i quali eressero sul colle, se non un castello, una torre di guardia. Ma dob biamo pensare che la popolazione non