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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 112 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
a Corrado vescovo di Frisinga, esortandolo ad assistere Egnone contro gli attentati di Ecelino da Romano, ogni volta che ne fosse, ricercato, e ad impedire il passo per le sue terre a coloro che por tassero soccorsi al tiranno l 2 Ma nella primavera Ecelino torna con nuovo esercito sotto le mura di Trento, e aiutato da Mainardo riesce ad entrarvi. Il Vescovo, costretto a fuggire si ripara con piccola scorta* secondo gli uni e con maggiore probabilità, nel castello di Belvedere e secondo gli

gli erano rimasti fedeli, e disponendo, che venissero riedificati certi castelli distrutti. Di questi si annovera il castello di Vigolo, già distratto dalle orde ecelinìane, che per la sua ricostruzione il Vescovo investe dì quel dosso e 1) Alberti : Annali cit. pag. 129. — Vergi : Codice dipi. Eceliniano , pag. 384. - 2) Frapporti : Opera citata, pag. 414. — 11 castello di Belvedere sor geva in alto e spazioso colle situato nella valle di Pinè, tra le due villo di Montagnaga e di Vigo. Oggi non

ne rimangono che poche vestigia,, © il luogo è detto Castello della Mot. Bonelli Notizie citate , II, pag. 408. 3) Durig : Beiträge ecc. pag. 52. — Egger : Geschichte Tirols, p. 293 , 4) Alberti : Annali cit. pag. 130-31. — .Frapporti: Opera citata, pagina 415.

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 372 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
il Magistrato dispose che fosse rimesso il selciato delle vie della città, e che pel ricevimento i consoli avessero vesti di cerimonia acconciate alla spagnuola, e parrucche alla delfina ')• E Principe ve scovo con altrettanta premura si diede ad ammobigliare il Castello, ed a farlo pulire in alcuna sua parte. Vi fece fare al torrione il pa vimento di marmo rosso e bianco, e in esso, e nel salone, ordinò che fossero ristaurate le pitture vecchie, e che il Fontebasso, fatto venire da Verona, ne dipingesse

di nuove. Giunta la Principessa in Ala, il Vescovo vi manda suo nipote il conte Gervasio e il conte Bortolazzi a complimentarla e ad invitarla in nome suo. La accoglie al Castello, ed ivi ossequiata dal Capitolo, dal Magistrato e dalla nobiltà trentina, pranza da sola nella stessa camera di udienza. E servita dalla Cavriani, che si teneva in piedi dirimpetto a lei, e la inchinava profondamente ogni qualvolta che le porgeva una vivanda. E scritto che la Principessa era di mediocre statura, bruna

di colore, magra di corpo, con 1’ occhio sinistro più brillante del destro, la bocca grande e il labbro superiore nel parlare alquanto contratto in alto. Era vestita di stoffa rosea a fiori d’argento, con mantellina di doppio velo nero ed una cuffia a nastri verdi 2 ). Dopo il pranzo ella si recò alla chiesa dì Santa Maria Maggiore, e poi al Duomo, quivi ricevuta dal Vescovo e dai canonici. Rientrata in Castello, dopo la cena, si con geda dalla nobiltà di Trento, dicendo di volere partire in privato

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 109 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
dell’ opposizione, è costretto ad esulare. Si ritira ad Andriano, castello de suoi avi rimpetto a Terlan, e là e fuori, soffre, e si ma-, neggìa allo , scopo di guadagnare partito alla sua causa. Tratta con il conte del Tirolo, e ottiene, che gli confessasse quanto possedeva dr feudo della Chiesa trentina 2 ) ; riesce poi a rilevare i diritti che gli sì competevano in Levico ed in Selva, e dichiara le somministra zioni, a cui sarebbero tenuti i Levicani nel caso che dovesse andarvi in persona

o volesse portarsi a Roma 3 * e conferisce a Gunfo e Sinibaldo di Castelcorona, e ai loro eredi, a titolo di feudo con la riserva del jus apertura , il dosso superiore al castello del monte .Asio chiamato Sommatore, ad effetto di edificarvi un nuovo ca stello con la regolanerla di prati intermedi /l )- Del resto in Trento continuava a prevalere l’autorità del Ve scovo intruso, e non era minore quella, che vi esercitava Sodegerio. Costui intimo dì Ecelino, e fedele esecutore de’ suoi ordini, entrava

in tutti gli affari, deliberava, vendeva e concedeva investiture, ora in nome di Corrado re de Romani, ed ora per T autorità di Federico II, che solea invocare anche quando Federico era nella tomba, e sempre poi d intelligenza con il tiranno di Verona. Nel maggio del 1253 riceveva da Ecelino, in ricompensa de’ servigi prestati la metà del monte e dosso del castello di Arco con le stesse prerogative, con le quali 1 avea goduto Riprando 5 ) ; ma il giogo, a cui era assogget tato il paese pesava forte

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