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Category:
History
Year:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Page 20 of 50
Author: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Place: Pisa
Physical description: 40 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Subject heading: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Location mark: III 102.494
Intern ID: 236700
’ Adige e dell’ Ermo ed il loro avito castello di Weifestein. Allorquando Mainardo IV e suo fratello Alberto III divisero nel castello di Tiralo il 4 marzo 1271 le possessioni pa terne e materne venne fra le altre cose pat tuito, come si legge nel relativo documento: Quotisi praedicti Henricus t Veìfespergartus et Otto diclus Welf vel alter eorum sine herede masculo decesserit fenda et bona ipsorum ac homines vel alterius eorum cuilibet di ci torum D. Comitum cedent sive ab cis, sive ab alijs

quibuscunque Dominis ea visi fue rint possedisse in integrum et in lotum pos sidenda prout in eorum Comitum sunt ter minis costituta. Con questo patto vennero depredati i figli di Woìderigo della ricca eredità dei loro cugini. Ottone V non sopravvisse di molto a questi disastri; esso morì nel 1274, senza lasciar prole ; la sua eredità venne tantosto occupata da Mainardo Conte di Tiralo il quale vendette il castello di Wcl- fenstein all’ Ordine Teutonico. Enrico V Welf de Welfesperg figlio d’Enrico

nacher, Reseli, Burg ledi ne r, nei Meichclbeck ed in diversi altri autori. Nell’anno 1AV sposò Enrico Sofìa Con tessa de Scbaumbiirg. Le nozze furono ce lebrate in Svevia nel castello di Frauen berg in presenza del Conte de Hirschberg, dei Marchesi di Burgau e di Bonsperg, e di molti altri Dinasti svevi e bavaresi. Il relativo contratto matrimoniale si trova nell’ Archivio vescovile di Bressanone. Da | quel contratto risulta che i Signori Schilt c Gschurren erano Vassalli della famiglia Welsperg

il territorio appartenente al Vescovo nella Posteria, e vi fabbricò il castello di Welfsperg che diede in appannaggio al figlio del suo fratello, cioè a Guelfo VI de Welfsperg. Venne po scia nel 1030 fatta una pace col Vescovato di Frissinga, ed avendo in questa Guelfo IV cesso al vescovato la contea di Parten Nirchen, in risarcimento dei danni della guerra, i guelfi ritennero per sè la contea d’ Jnnicben. In questa contea d’Innicbei: trovavasi un monastero di Benedettini de dicato a S- Candido e fondato

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 10 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
; ed abitanti, come scrive l'Ambrosi, « forniti di grande intelligenza, attivi, com merciali e mirabilmente concordi nel mantenere ed accrescere il lustro ed il decoro del proprio paese ». Mezolombardo ed i suoi dintorni sono ricchi di me morie storiche d'una certa importanza. Innanzi tutto viene il castello feudale, sorgente un tempo sul colle di San Pietro, ove se ne veggono gli avanzi e dove i Romani, come è dimostrato dalle memorie del paese e dai molti oggetti romani ivi rinvenuti, avevano col locata

una forte rocca a guardia dell'antica strada dai Romani pure aperta, da Vervò per Trento, Zambana, Acquamagra, Rocchetta. Nei bassi tempi il feudo di Mezolombardo, detto allora Medium e dai Tedeschi — impiantati visi coi conti del Tirolo — Meli, venne diviso ili due parti : in uno, il Medium Sancii Petri o vetus, denn compreso il castello e territorio dell'at tuale Mezolombardo; l'altro, il Novum o Sanala Maria de Corona, è l'attuale castello di Mezocorona, altro insigne monumento della storia

medioevale di questa parte del Trentino. Il castello di Mezocorona, o San Gottardo, sorge a breve distanza dal piccolo ed ameno paese dello stesso nome, presso la sponda sinistra del Noce, facendo parte, insieme a Mezolombardo, del Campo Rolaliano, nel quale, secondo Paolo Diacono, i Franchi, disresi

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1904
Guida della Valle di Ampezzo e de' suoi dintorni : piano di Cortina e delle vie d'accesso ; carte speciali della valle e prospetto delle tariffe
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Page 48 of 179
Place: Warnsdorf [u.a.]
Publisher: Strache
Physical description: XIV, 158 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Valle d'Ampezzo ; f.Führer
Location mark: D I 5.804 ; I 5.804
Intern ID: 194298
nel quale si decise di mettersi sotto il protettorato di Venezia. La Repubblica accolse di buon grado l'offerta : mandò un capitano al castello di Pieve e un castellano alla rocca di Podestagno, e resse la Comunità fino al 1511. Jn segnilo, per i servizi prestati, Ampezzo ricevette da Venezia il titolo di Magnifica Comunità. II 27 agosto dell’ anno 1487 Cortina fu incendiata du rante un combattimento coi provinciali di Bressanone. In forza della lega di Cambray Venezia dovette soste nere

da sola una guerra contro tre nemici: l'imperatore Massimiliano, il re di Francia e il Papa. Sul principiar dell’an no I5u8 Massimiliano I. parte da Trento 1 ) per la Puster ia per avviarsi a combattere la Repubblica. La mattina del 22 febbraio 5000 umini con 400 cavalli lasciarono Toblach, e per la strada di Landra, Misurimi, Tre Croci e Staulin scesero a Cortina. Qui l'esercito si divise : una parte s’av viò ad assalire il castello di Podestagno, l’altra quello di Pieve. Podestagno si difese: Pieve

di Renghendorf (2000 armati, con artiglieria) s’accostarono al castello di Podestagno, il quale resistette per alcuni giorni al bombardamento, ma infine il 22 ottobre si arrese 1 ). Sciolta la lega di Cambray seguirono ancor varie vicende •) A Trento fu incoronato imperatore romano eletto nella, chiesa di S. Pietro dal legato pontificio Bernardino Toscolano. *) In memoria di ciò Massimiliano I fece erigere a Toblach una piccala Rotanda, dedicati a S. Maria della Vittoria. (Esiste tuttora.)

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