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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 76 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — APPENDICE. Tutte le esposizioni di questa mia opera sono fondate in prima linea sulla relazione che unitamente al progetto di ristauro presentai d. d. Trieste, 30 Ottobre 1896, all' i. r. Ministero pel Culto ed Istruzione. In essa indicai ì Luoghi principali in cui si trovano tutt'ora oggetti apparte nenti al Castello e che devono rimettersi al loro posto durante i ristauri. Inoltre nell'Archivio dell'i, r. Luogotenenza di Innsbruck

si trovano molti preziosi documenti, appartenenti all' Archivio Principesco Vescovile di Trento, che risguardano il Castello, dai quali vennero dedotti molti dati per la sua storia. Anche nella Biblioteca civica di Trento possiamo trovare lavori che trattano del Castello. Nel Museo annesso alla Biblioteca, come abbiamo detto altrove, sono conservati diversi frammenti appartenenti al Castello. Una grande quantità di atti preziosi appartenenti all'Archivio Princi pesco Vescovile in Trento la riscontriamo

specialmente nel* i. e. r. Archivio della Casa e Corte e dello Stato in Vienna. La fonte a cui ogni scrittore dovette ricorrere e il Poemetto-pubbli cato in Venezia presso Marcolini nel 1539 — del celebre Pier Andrea Mattioli, senese, il quale essendo adetto alla Corte di Bernardo Clesio, vide e descrisse il Castello nei tempi di sua pompa maggiore. Diamo in fine un elenco di autori ed opere pubblicate prima del 1905, anno in cui la presente opera fu mandata alle stampe, e che trattano più o meno del

Castello: Magister J. Pirrhus Pincius: „Cronacon Tridentinum,' scritto nel 1546. Lorenzo Schräder: „Monumentorum Italiae quae hoc nostro saeculo et a christianis posita sunt libri IV', Helmstadii 1592. Innocenzo Prato (1545—1615): „Historia tridentinae civitatis.' Michelangelo Mariani: „Trento con il sacro Concilio et altri notabili.' Trento 1673. Baldassare Hippoliti (1726—1780): „Compediosa Relazione delle cose di Trento dal suo principio sino all' anno 1518.' Miscellanee, raccolte dal Principe

.' August von Essenwein: Abbozzo (dichiarato ineseguìbile) dì ristauri con ingrandimenti e rinovamenti (tendenti al gotico). Circa il 1860. Luigi de Campi: „Documento inedito sui dipinti del Castello di Trento. Foglietto volante „Pro Tione', 1895. Dr. Luigi Wözl, i. e- r. Medico di Stato Maggiore: Descrizione del Castello pubblicata nelle Relazioni (Mitteilungen) dell' i. r. Commissione Centrale pei Monumenti artistici e storici 1897. Carlo Teodoro Postingher i. r. Capitano distrettuale: Traduzione

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 11 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — nord-ovest nell'angolo interno delle mura, nelle quali in parte è incorporata. Siccome Trento era una città importante e già sotto i Romani e poi sotto i Longobardi si trovavano colà magi strati e distinte personalità, si può facilmente ammettere, benché manchino i documenti storici, che in questo punto dominante la città e situato dirimpetto al Castello del Ver ruca o Dos Trento sia esistito, almeno in parte, il nostro Castello ancora

nei tempi antichi. Il documento migliore sarà quello che si potrà eruire dalle costruzioni ancora esistenti. Il Castello ha servito a diversi scopi. L'Imperatore Cor rado II diede la Contea a Uldarico II, Vescovo di Trento (1027). Poco dopo vi aggiunse la Contea di Bolzano e la Venosta, e il Vescovo fu creato Principe dell'Impero. Da documenti si volle dedurre, che il Giudice Imperiale di Trento Sodegerio de Tito (1239) quale Podestà Imperiale e Amministratore del Vescovado avesse edificato

il Ca stello. Ma questa supposizione è solo in tanto accettabile in quanto significa, che questi abbia ricostruito, rialzato e rese abitabili certe parti dell'edificio nell'interno del riqua dro fortificatorio del Castello e nelle adiacenze della Torre Romana, dal momento che il Castello, almeno in parte, esisteva già prima. Il Vescovo Egnone (1248—1274) tra sportò la Sede vescovile dall'antico „Palatium episcopale', che si trovava presso il Duomo, nel Castello che da quel momento in poi venne considerato

quale Residenza ve scovile. Arrigo II, eletto da Papa Gregorio X ai 2 aprile 1277, fece sull'altare, assistito da tutto il Capitolo, dona zione perpetua e irrevocabile del Castello a S. Vigilio. Da questo punto in poi il Castello fu chiamato „Castrum Boni Consilii' invece di „Castrum Mali Consilii', come era detto per l'avanti. Questa denominazione gli fu data, perchè prima si pensava, che la Torre Romana avesse servito quale prigione per malfattori. In seguito il Castello cadde nelle mani

di Mainardo Conte del Tirolo, il quale coi suoi eredi lo tenne per 26 anni interi. Ne seguì la restituzione nel 1306, e il Vescovo Bartolameo Quirini potè fare solen nemente l'ingresso nella sua Residenza. Morto che fu il Vescovo Nicolò de Alrain da Bruna (1338 —1347), il Castello ritornò al Margravio Lodovico di Brandenburgo, e all'amministrazione spirituale si provvide nuovamente per mezzo di Vicari. In base a speciali trattati dell'anno 1362 Alberto II Conte di Ortenburgo arrivò al seggio vescovile

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Tiroler Land-Zeitung
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Page 4 of 8
Date: 28.12.1918
Physical description: 8
. Amtlicke Kundmachungen. Die November-Gefangenen. Nach Informationen der Nachsorschungsgruppe des Liquidat'-wskommcmdos be finden sich die bei den setzten Kriegserei^niffen gefana nen Truppen in folgenden Lagern: t5. Jnf.-Div.- Kommando: Berona und Muraniano, Prov. di Verona; 49. Jn-f.-Div.-Kommando: Castello Edolo, Prov. dr Brescia; 53. Jnf.-Div.-Ksmmcmdo: Debba, Prov. vi Vicenza; 56. Jnf.-Div.-Kommando: San Margecita presso Ala; 1. Tiroler Kaiserjägerregiment: Castello d'Azzano, Prov. di Verona

; 3. Tiroler Kaiserjäger regiment Castello d'Azzano, Prov. di Verona; 2. Tir. Kaiserjägerregiment Thiene; 3. Tiroler Kaiserjügerre- giment: Arsiero; Kaiserschützenregiment Nr. 1: Ca stello Edolo, Prov. di Brescia; Kaiserschützenregiment Nr. 2: Santa Margerita presso Ala; Kaiserschützen regiment Nr. 3: Santa Margerita presso Ala; Sapp.. Baon Nr. 53: Debba, Prov. di Vicenza; F.-A.-R. Nr. 56: Verona; F7-A-R. Nr. 56: Verona; F.-A.-N. Nr. 156: Verona; F.-A.-R. Nr. 144: Caflina Caserta; Nert. Tiro.er Schützen

: Castello Edolo, Prov. di Brescia. Gesetzliche Stundung für Militärpersonen. Verlän- gerung der Finanzerlcichterungen. Durch eine im Staatsgesetzblntte verlautbarte Verordnung wird die Zulässigkeit der richterlichen Stundung bis einschli ß- lich 30. Juni 1919 verlängert. Die gesetzliche Stun dung für Militärpersonen wird bis 28. Februar 1919 verlängert; nach dem Ende der gesetzlichen Stundung kann ersorderlichenfalles auch die richterliche Stundung erwirkt werden. — Eine gleichzeitig kundgemachte

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
[ca. 1925]
Prospetto e carta a volo d'uccello di Bolzano, centro delle Dolomiti e dei ghiacciai
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Page 2 of 4
Author: Fremdenverkehrskommission <Bolzano> / [Commissione Movimento Forestieri Bolzano]
Place: Bolzano
Physical description: 1 Faltbl.. - 4a ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Bozen;f.Führer
Location mark: I A-36.128
Intern ID: 510874
Quarta edizione pubblicata dalla Commissione Movimento Forestieri in Bolzano. - Corrispaindente dell'ENIT Altre gite in carrozza e auto da Bolzano sono : San Giacomo, Laives, Bronzolo, Ora, Castel Firmiano, Caldaro— Termeno—Ora—Bolzano,—Mendola,—Campiglio,Andriano, Vii- piano, Nalles, Lana all'Adige, Merano^; circuito Roncolo—Castello Novale—Gries—Bolzano; Mezzavia (nella Valle Sarentina) Saren- tino, Cardano, Prato all'Isarco, Campodazzo, LavinaBiaucha, Ponte all'Isarco, Ponte Nova, Nova

Levante, Gardena, Funes, San Martino per Carezza, Cortina, Dobbiaco ecc. ecc. Il monte Calvario (un quarto d'ora) paesaggio diBolzano e della vallata Il Castello di Flavon può essere raggiunto in 1 ora «traverso un bellissimo josco di pini. (Vedi anche Gite in carrozza'). ,o Stallerhof (locanda) con fista stupenda ; vi si arriva lalCastello di Flavòn in 30 min. percomodo sentiero. Sulle sponde dell'Isarco vi sono 1 deliziose passegg. specialmente in primave ra: sulla sponda destra kerso Reticio

e su quella si- ristra a piè del Calvario. ?ul Virgolo si può salire per i n ombroso sentiero (che taglia la funicolare) in 30 jiiin. poi sul (sentiero degli scolari) in 45 min. giunge attraverso il bosco a Campegno, ove c'è un vec- Soggiorno ci mostra in modo istruttivo la configurazione del dell'Adige coi suoi monti di Nord-Sud e di Ponente. chio castello restaurato in stile classico. Röll (locanda) in oral ,30da Campegno.BagnoSan Isi doro in mezzo a boschi 20 minuti e di qui in 1 ora al Bagno

S. Isidoro. I Laghi dì Monticolo si rag giungono dalla stazione » ferrov. di Appiano a piedi in un ora e mezza o dalla fermata Oltradige per Col- terrenzio in ore 1.45. Ad Appiano, un castello dei Guelfi storicam. famoso, si va da S. Michele-Appiano o da San Paolo in ore 130. CoIogna (Glaning),un pae sello idillico sullefalde del monte Cologna, si rag- giugne dalla passeggiata Guncinà in un ora. clima mitissimo ed una crescente importanza come centro di escur- } sioni alpinistiche invernali sugli

a Bolzano-Gries. La Parecchia ÀI Castello di Flavon (Haselburg) si va per buona strada. Al Castello Roncolo (Runkelstein): rinomato castello allo sbocco della valle Sarentina, con interessanti affreschi, decantato da Scheffel ed altri poeti. A San Giovanni: una rupe di porfido alta 200m sopra il cosidetto ,,Maghena' t dietro il castello Roncolo ed il Castello Novale (Ried) nella va''* Sarentina. Alla cascata della Val d'Ega: per il romantico burrono fino al ponte, sotto il quale precipita la cascata

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Newspapers & Magazines
Der Bote für Tirol
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Page 3 of 6
Date: 27.11.1876
Physical description: 6
ihm bedeutende Unterstützungen zukommen. Man erzählt sich, daß sie ihm einmal die Summe von 60.000 fl. schickte. /X Aus dem Tesino-Thale, am 22. Nov. Bei dem schönen milden Herbst des heurigen Jahres ist auch unser Thal, wenn gleich hoch gelegen, in der Thalsohle noch schneefrei, nnd lustig fährt der neuerrichtete Stellwagen noch immer von Borg» bis Castello, allein wie es dieser Unternehmung später hin ergehen wird, wenn tiefer Schnee fällt, läßt sich wohl nicht berechnen. Die gute Witterung

. — Am 2., 3. und 4. d. M. war in Castello die Ge meindewahl, und während bei den letzten Wahlen eine fieberhafte Agitation herrschte, und sogar die Umgebung auf dieselben gespannt war, war man Heuer sogar in Castello selbst gleichgiltig; nur sehr wenige betheiligten sich an der Wahl, von Umtrieben war keine Rede. >ber schon seit längerer Zeit herrschte in Castello Fried« und Eintracht; e« kamen keine Hiesse, e« kamen keine Verbrechen vor, die Bevöl kerung scheint wie umgewandelt, und während früher die Wähler sogar von Italien

Zotta Bellotto wieder gewählt werde, allein er hat ausdrücklich erklärt, das Gemeindevorsteher-Amt nicht mehr übernehniiu zu können. Seinem ruhigen ge messenen Auftreten kann wohl mit Recht der Ans- gl-ich zwischen den Parlhe-'en zugeschrieben werden. Während der Wahltage ist der schon bekannte Pfarrer Don Leone Meggio von. Castello gestorben, nicht aber in Castello, von wo er schon seit dem Frühjahre wegen Krankheit abwesend war, sondern in Levico, wo am 6. d. M. seine Begrab«iß stattfand

. Zn dieser sind wenigstens 30 seiner Pfari kinrer ei schienen, und wäh rend des Essens, wo es au Weine nicht fehlte, wurde der Gedanke a »geregt und sogleicli ansgssassen, daß der Leichnam des Pfarrers anSgegraben und nach Castello überfühlt weiden soll, was dann am 13. l. M. mit amtlicher Bewilligung geschehen ist, und wurde in Castello ein feierliche? Lein;enbegängniß niit Todten- GotteSdienst abgehalten. Der von der Gemeinde Castello ihiem Pfarrer erwiesene, mit bedeutendenKosteu verbundene letzte Ehrenb^zeigniß

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Books
Category:
History
Year:
1910
Tirol und Vorarlberg.- (Erläuterungen zum Historischen Atlas der österreichischen Alpenländer)
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Page 117 of 280
Author: Stolz, Otto ; Voltelini, Hans ¬von¬ ; Zösmair, Josef / von O. Stolz ; H. v. Voltelini ; J. Zösmair
Place: Wien
Publisher: Holzhausen
Physical description: 310 S.
Language: Deutsch
Notations: Enth.: H. 1.Vorarlberg und Deutschtirol. H. 2. Das welsche Südtirol
Subject heading: g.Tirol ; s.Landgericht ; z.Geschichte ; <br />g.Vorarlberg ; s.Landgericht ; z.Geschichte
Location mark: D II 102.400/Abt.1,T.3,H.1.2 ; II 102.400/Abt.1,T.3,H.1.2
Intern ID: 160301
und Castello 1507 (Innsbruck St.-A.), zwischen Traden und Altrei 1493 Mai 3 (Innsbruck St.-A.) und 1534 Dez. 12 (Inns bruck St-A.). Die Grenze zwischen Fleims und Fassa wurde durch Vertrag von 1551 Aug, 31 bestimmt (Innsbruck St.-A.). Über die Grenze von Val Floriana gegen oder im Gericht des Domkapitels siehe dieses. Sitz des Gerichtes war Cavai ese, wo noch gegenwärtig die alte Malstätte vorhanden ist. tjber die Lage des Hochgerichtes; den Galgenbüchel, Bericht des Vikars Domenicus Zen 1 507 (Innsbruck

St.-A.). Darnach lag er an der Grenze von Castello und war die Örtlichkeit zwischen Fleims und Castello streitig. Mit Fleims wurde 1778 die Grafschaft Castello vereinigt. Castello zählte wirtschaftlich von Anfang an zur Gcneralgemeinde Fleims. Castello dürfte eppanisch gewesen sein (Del Vai 39 f.). Wenigstens waren die Grafen von Eppan-Ulten zum Teil Grundherren im Gericht Castello (Del Vai 51). Graf Ulrich von IJlten verkaufte den Herrenhof in Castello 1231 Janner 5 an die Kirche von Trient (Hormayr, Beitr

. 2, 359), er muß aber bald nachher an den Grafen Albrecht III. von Tirol gekommen sein (so schon nach den Aussagen von 1242 (?) Wien St.-A.). In der Folge wurde Castello als Graf schaft bezeichnet. Als 1314 Juni 8 Fleims an Bischof Heinrich III. zurückgegeben wurde, behielt sich Exkönig Heinrich die Grafschaft Castello, Capriana und Stramentizzo vor, die durch einen tirolischen Hauptmann (Gastalden) verwaltet wurde. Im Jahre 1312 April 1 (Wien St.-A. Hdsch. B. 123 f. 48) wurde Castello an Prechtel

von Corredo verpfändet. Später kam es 1325 Juli 12 wieder in tirolische Verwaltung (Innsbruck St.-A. Hdsch. 18 f. 51), wurde dann mit dem Gerichte Enn verbunden (1342 Aug. 31 Wien St.-A.) und teilte nun die Schicksale dieses Gerichtes, hat aber einen eigenen Richter (Vikar) behalten. 1536 Aug. 9 war ein Austausch von Castello gegen Traden in Aussicht genommen: aber die Leute von Fleims sprachen sich dagegen aus und so unterblieb er (Innsbruck St.-A.). Erst in den Verträgen von 1 7 78 Okt. 27 und 177

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Books
Category:
History
Year:
1910
Tirol und Vorarlberg.- (Erläuterungen zum Historischen Atlas der österreichischen Alpenländer)
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Page 57 of 220
Author: Stolz, Otto ; Voltelini, Hans ¬von¬ ; Zösmair, Josef / von O. Stolz ; H. v. Voltelini ; J. Zösmair
Place: Wien
Publisher: Holzhausen
Physical description: 310 S.
Language: Deutsch
Notations: Enth.: H. 1.Vorarlberg und Deutschtirol. H. 2. Das welsche Südtirol
Subject heading: g.Tirol ; s.Landgericht ; z.Geschichte ; <br />g.Vorarlberg ; s.Landgericht ; z.Geschichte
Location mark: D II 102.400/Abt.1,T.3,H.1.2 ; II 102.400/Abt.1,T.3,H.1.2
Intern ID: 160301
Fleims und Castello 1507 (Innsbruck St.-A.), zwischen Truden und Altrei 149 3 Mai 3 (Innsbruck St.-A.) und 1534 Dez. 12 (Inns bruck St -A.}. Die Grenze zwischen Fleims und Fassa wurde durch Vertrag von 1551 Aug. 31 bestimmt (Innsbruck St.-A.). Über die Grenze von Val Floriana gegen So ver im Gericht des Domkapitels siehe dieses. Sitz des Gerichtes war Cavalese, wo noch gegenwärtig die alte Malstätte vorhanden ist. Über die Lage des Hochgerichtes, den Galgenbüchel, Bericht des Vikars Domenicus Zen

] 507 (Innsbruck St.-A.), Darnach lag er an der Grenze von Castello und war die Örtlichkeit zwischen Fleims und Castello streitig. Mit Fleims wurde 1778 die Grafschaft Castello vereinigt. Castello zählte wirtschaftlich von Anfang an zur General gemein de Fleims. Castello dürfte eppanisch gewesen sein (Del Vai 39 f.). Wenigstens waren die Grafen von Eppan-ülten zum Teil Grundlierren im Gericht Castello (Del Vai 51). Graf Ulrich von Ulten verkaufte den Herrenhof in Castello 1231 Jänner 5 an die Kirche

von Trient (Hormayr, Beitr. 2, 359), er muß aber bald nachher an den Grafen Albrecht III. von Tirol gekommen sein (so schon nach den Aussagen von 1242 (?) Wien St .-A.). In der Folge wurde Castello als Grat schaft bezeichnet. Als 1314 Juni 8 Fleims an Bischof Heinrich III. zurückgegeben wurde, behielt sich Exkönig Heinrich die Grafschaft Castello. Capriana und Stramentizzo vor, die durch einen tirolischen Hauptmann (Gastalden) verwaltet wurde. Im Jahre 1312 April 1 ('Wien St.-A. doch. P>. 123

f. 48) wurde Castello an Predite! von Carrie verpfändet. Später kam es 1325 Juli 12 wieder in tirolische Verwaltung (Innsbruck St .-A. Hdsch. 18 f. 51). wurde dann mit dem Gerichte Enn verbunden (1342 Aug. 31 Wien St.-A.) und teilte nun die Schicksale dieses Gerichtes, hat aber einen eigenen Richter (Vikar) behalten. 1536 Aug. war ein Austausch von Castello gegen Truden in Aussicht genommen; aber die Leute von Fleiras sprachen sich dagegen aus und so unterblieb er (Innsbruck St.-A.). Erst in den Verträgen

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Books
Category:
Law, Politics
Year:
1894
Österreichische Reichs- und Rechtsgeschichte : ein Lehr- und Handbuch
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Page 284 of 598
Author: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Place: Wien
Publisher: Manz
Physical description: VII, 989 S.
Language: Deutsch
Notations: In Fraktur
Subject heading: g.Österreich;s.Recht;z.Geschichte Anfänge-1894
Location mark: II 109.498/1
Intern ID: 132993
augustissimae. dorous Austriacae in comitatum dominosque comites Arcenses iurisdictio, Oeni- ponti 1679. — de gesti, Memorie genealogiche sulla nobile famiglia ^Trentina de' Belenzani , Verona 1896. — Gerold, Il castello di Bel vedere in Val di Pine. Il castello della Piatta — La „Fagitana'. di Paolo Diacono, in: Trid. I und II. — Cicalini, Le origini della nobil famiglia dei Bertelli illustrate da un secentista, in: Riv. Trid. VIII. Besp. von Neugebauer in: FMGTV. VI, 174f. — Jnama, Nobile famiglia dei

castello di Caramala (in: Valle del Chiese), Trento 1887. — G. Jnama, Antichi dinasti di Castel Coredo, in: Riv. Trid. IX. - Äußerer, Die Herren von Schloß und Gericht Castelcorno im Lagertal (Vallagarina) in: Jahrbuch der heraldischen Gesellschaft Adler, N. F. XXI. Besp. von Neugebduer in: FMGTV. VIII, 260f. Ins Italienische übersetzt von Perini und Tamdnini in: San Marco III. — Jndma, Il castello e la giurisdizione di Castelfondo nella Valle di Non, in: A. Tr. XV. — Papaleoni, Le vicende del paese

e castello di Mer lino (in: Valle del Chiese), Trento 1888. — de Festi, Genealogia Clesiana, in: A. Tr. XV. — Ladurner, Die Edlen von Enn, in: ZFTB. III. F., 13. H. — de Festi, Genealogia dei nobili dinasti d'Egna (Enn, Neumarkt), in: A. A. A. Serie III, v. 10. Unter dem- / selben Titel auch in: Alto Adige V. Besp. von Neugebauer in: FMGTV. IX, 154f. — Alberti d'Enno, I Signori di Enno ora Conti degli Alberti d'Enno, in: Trid. IX und X. — de Festi, Me morie-genealogiche della nobile casa Pesti nel

Trentino, Pisa 1888. — Bottelli, Notizie intorno al castello di Fiemme e suo comitato, Trento 1899. — Balduzzi, I Signori di Firmian. Memorie genealo giche. Pisa 1878. — Ladurner, Die Grasen von Flavon im Rons- berge, in: AGAKT. V. — b. Jaksch, Die Abstammung der Grafen von Flavon im Nonstale, in: FMGTV. III, 233f. — Gar, Memorie intorno alla famiglia Graziadei, Trento 1862. — Äußerer, Schloß und Gericht Grumesberg, in: ZFTV. III, 54 (im obern Zimmertale, Val ài Cembra). — Suster, Del castello d'Ivano

. A. Serie III, v. XV. — Papaleoni, Studi Lodroniani, in: Archivio storico italiano Serie V, t. 47, p. 414f. — Giuliani, La storia dei Madruzzo, in: Trid. VII. — Menapace, Malgoio nella pieve di Torra, castello, signori, villaggio e territorio dello stesso nome, in; A. Tr. VIII. — Juama, Famiglie e castelli de' Malosco e de' Vasio nella Valle di Non, iti: A. Tr. XIX. — De Vigili, La famiglia Metz e il significato di questa parola nei documenti medie vali, in: A. Tr. VIII. — Reich, Castelli della vecchia

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Newspapers & Magazines
Der Bote für Tirol
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Page 2 of 8
Date: 24.08.1870
Physical description: 8
hat das Straferkenntniß des Bezirksgerichtes in Meran wider den hochw. Herrn Pfarrer Sellemond von Schönna in der be kannten Schulvisitations-Angelegenheit bestätigt. --5- Von der Brenta, 21. Aug. Am i.d.M. wurde das neue Postamt in Pieve Tefino eröffnet, welches für das Thal Tefino, oder die Gemeinden Pieve, Castello und Cinte dienen sollte. Da zwi- scheu Pieve und Castello eine gewisse Elfersucht herrscht, so machte Castello alle möglichen Schritte, um das Postamt zu erhalten und machte geltend, daß Castello

viel volkreicher, viel größer und somit als Hauptort von Tefino zu betrachten sei. Allein all dieses konnte nichts helfen, weil Pieve mehr im Mittelpunkte liegt. Dagegen stellte nun Castello m tvir diesen Anschauungen eines gelehrten Publizisten unsere Spalten öffnen, müssen wir die Vertretung seiner juridischen Folgerungen ihm selbst überlassen. A. d. N. bei« Ministerium da» »afuchen, dem Postamt Striano » einverleibt zu bleiben, wa« ihm auch bewilligt wurde ' Da Strigno 1»/« Meilen von Castello entfernt ift

' Pieve dagegen nur V- Meile, so ist -« geradehin lächerlich, wie ein Gemelnde.Ausschuß eine angrbo. tene Wohlthat der k. k. Postdirektion so unsinnig von sich weisen konnte. Der frühere Semeindeau«. schuß von Castello, mehr regierungsfreundlich al« der gegenwärtige, wußte dagegen da« Interesse der Ge> meindeglieder besser zu wahren, und er war e«, welcher vereint mit jenem von Pieve um Errichtung eines Postamtes für'« Tefinothal da« Ansuchen stellte. — Am 14. d. M. wurde in Castello eine Prozession

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Books
Year:
[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
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Page 27 of 37
Author: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Place: Rovereto
Publisher: Manfrini
Physical description: 35 S.
Language: Italienisch
Location mark: I 100.175
Intern ID: 329331
1 Conti bavaresi di Bolzano, divenuti poi Appiano ed i loro rami di Ultimo, attraverso i Feudatari di Castel Enn-Caldiff, presso Egna, dominarono per lungo tempo il territorio. Nel 1253 (15 luglio), il possesso passò ai Conti del Tirolo. Come già accennato nel 1310 il castello venne distrutto, ma ì Feudatari mantennero qui i loro posse dimenti e privilegi, formando la Contea di Castello (1313), che com prendeva Molina, Predala, Stramentizzo, Valfloriana, Capriana, Forno ed in seguito Anterivo

: capoluogo era Castello. Con tutto ciò la popolazione del borgo faceva parte della Co munità ed aveva gli stessi diritti delle altre Regole, tranne che negli affari giudiziari. In questi era sottoposta allo statuto della Contea. Ciò fino al 1777, quando la Contea, in seguito a permuta, passò al Principe-vescovo di Trento. Maria Teresa, l'erede dei Conti Tirolesi, mantenne però certi suoi diritti sulle selve di Cadmo e Pameveggio, che divennero in conseguenza demaniali. Già nel 1360 vi era un proprio

cappellano. La Curazia risale al 1659 e comprendeva Molina, Stramentizzo e San Lugano. Quale capoluogo della Contea o Comitato, Castello assunse dal 1314 al 1777 una notevole importanza poiché i Conti (gli Enn - Caldiff vassalli dei Conti del Tirolo e dal 1473 i Conti Firmian) vi tenevano i loro impiegati. Le nonne giuridico-amministrative erano ad indirizzo democratico, modellate su quelle della Comunità fìemmazza. Vi era un Vicario del Conte, che teneva giustizia in Vallinor, un Dogano, capo del popolo

e dallo stesso eletto il 30 aprile, i Giurati del Banco, 3 di Castello e 4 delle Ville, il Notaio, l'Officiale o servo dell'Ufficio, Saltan! Regolarti. Le Osservanze Consuetudini furono poste in iscritto nel 1605. Nei secoli passati il paese fu più volte semidistrutto dagli incendi, difficili a spegnersi per la scarsità d'acqua (1733 - 1805 - 1815 - 1S53 - 1860). Questa, fino al 1865, si doveva estrarre da pozzi (ne esiste imo in piazza e uno a Vallinor). Oggi il villaggio dispone invece di abbondante

acqua potabile, proveniente dalle sorgenti di Varena. In località Zelor furono scoperti relitti dell'età del ferro, esposti nel museo presso il palazzo della Comunità. Ad occidente del paese, in una cava di sabbia,, vennero alla luce numerosi scheletri di soldati tedeschi e boemi dei reggimenti Starenbergh e d'Alton che si erano accampati in Fiemme durante la guerra di successione spagnola e morti di colera. Castello comprende le frazioni di Molina, Predala, Stramentizzo e quindi come comune conta

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
scop piò la trainata congiura. La stia guardia, composta di soldati boemi, fu sorpresa c cacciata dal castello del Tiralo. Il prin cipe al suo ritorno trovò chiuse le porte del castello, ed alle rimostranze che fece pei ottenere 1 ingresso, gli si rispose che la pi incipessa aveva scelto altro sposo, e eh egal poteva andarsene ove più gli ag gradiva. Errante di castello in castello, cercò un asilo presso i suoi vassalli, ma venne ovunque scacciato. Così il destino vendicò in lui la vergognosa fuga

da Pra ga.» alla quale suo padre, aveva un giorno costretto il padre di Margherita. Lodovico di Brandeburgo, Margherita sposò in seguito questo principe della casa di Baviera: il matrimonio seguì con gran pompa il giorno 40 fehbrajo del l’anno d 342 nel castello del Tiralo, al quale intervenne l’imperatore padre dello sposo con gran seguito di principi. Il giorno seguente 1’ imperatore investi Lo dovico nella citta di Merano della conica del Tiralo e del ducato di Corinzia. Il papa, che con

nel duomo di Trento in abito imperiale, c vassembralo poscia il suo esercito, si avanzò lungo le sponde dell’ Adige senza ritrovare opposizione. Era giunto nell’ «mena pianura di Me rano, e Margherita, rinchiusa col figlio Mainando nel castello del .Tiralo, faceva una vigorosa resistenza al principe boemo, che l’aveva stretta d’assedio, quando per venne il consorte con un rinforzo dalla Baviera, e coslrinsc Cario a piegare alle superiori sue forze. La città di Merano venne incendiata, e tutte

sbruck trasferivano sovente la loro corte nel castello del Tirolo ove si tenevano per qualche tempo, e le Diete degli Stati della provincia si congregarono sovente nella città di Merano. In quesLa città havvi un ginnasio, ed un convento di dame inglesi fondato nel 4722. La chiesa parocchiale di Merano fu fabbricata fra il 4310 e il 4335, e Bur- cardo vescovo di Bressanone la consacrò nel 4367. Il decanato è soggetto alfa diocesi di Trento; in esso vi sono 40 parecchie, 8 chiese minori e 63 sacerdoti

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