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Title Z - A
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 21 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
dell'Adige. Sono : Castello di Belvedere . — Sorgeva presso Til— lamonlagiia, nel luogo chiamato Castel de la Mol; non ne rimangono che poche vestigia ed un pozzo. Quivi si rifugiò Egnone, vescovo-principe di Trento, quando la città col suo territorio furono occupati da Ezzelino da Romano, vicario dell'imperatore Federico II : che di là, per tre volte, lanciò la scomunica contro l'in vasore efferato ed i suoi partitanti (1286). . Castello di Povo (Castrum Povi ), — Sorgeva sul Doss' Sant'Agata, a circa

560 metri sul livello del mare; fu feudo della famiglia comitale dei Povo, dalla quali uscì un patriarca d'Aquileja. Non ne rimangono che pochi avanzi. Castello di Mattaiìello ( Castrum MaUarelli), — Su un altipiano, nel luogo detto Matiarello di Sopra. È abbastanza ben conservato ed ha apparenza di un palazzotto forte, con quattro torri rotonde e mer late agli angoli ed una torre quadrata nel mezzo,. Ap parteneva ai principi-vescovi di Trento, che lo diedero in feudo ai Castelbarco e ad altri

- Quivi è fama si ri fugiasse Siccone da Caldonazzo allorché, nel 1412, l'arciduca Federico d'Austria, sceso in Yalsugana con molte forze, se ne impossessò. Ora appartiene alla famiglia dei conti Martini. Castello di Beseno . — Non lungi, sopra il co cuzzolo di un colle alla sinistra dell'Adige, si vedono ancora gli avanzi del castello di Beseno, esteriormente abbastanza conservato, ma all'interno in completa ro vina. Fu feudo dei Castelbarco, indi ritornò alla Mensa vescovile, che lo cedette alla

famiglia Trapp, la quale lo conservò fino ai tempi nostri. Castello di Vicolo . — Sovrastante al paese già ricordato di questo nome. Appartenne alla Mensa

1
Books
Category:
History
Year:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Page 147 of 159
Author: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Place: Roveredo
Publisher: Marchesani
Physical description: X, 144 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Location mark: III 102.554
Intern ID: 255010
distanza da questa chiesa si ritrova il confine della Repubblica Ita liana, per F innanzi veneta. Nel Villaggio poi dopo l'anno 1777 fu eretto un dazio imperiale regio di confine. Il picciolo ruscello detto k Vermigliarla che sorge in Tonale , e sotto il medesimo va a perdersi in un ramo del Noce, sembra aver dato il nome #1-Villaggio. Ossala la Pieve posta in eminenza con poche case, la canonica,e la chiesa parrocchiale, è di mediocre struttura. Vi esiste un vecchio castello di tal nome, feudo mens

a le, e posseduto dalla famiglia Bertelli di Trento. Il detto castello rie 3 rimoti tempi , come si ricava dall' Urbarìo antico canoni cale , apparteneva alla famiglia Heydorf \ la quale tra le antiche famiglie nel la matricola del Tirolo viene annoverata , ed ora questa famiglia sì crede estinta . ÀI castello Ossana tra la nobiltà tirolese annovera il Conte .Brandis ( a ) li nobili di Ursana, pria Conti di Valcamonica. Erano essi fuggitivi, ed' ar rivati in questo paese si scrivevano solamente de Fedricìs

: il castello dallo scrittore viene chiamato Ursana, e presero il titolo dal medesimo. Questa famiglia ora esiste in Valcamonica , non sapendosi se sia del medesimo , ceppo. Mainardo Conte del Tirolo l 5 anno j290 occupò colle Sue truppe il castello , e lo fortificò. Francesco de Ursana prese in moglie Caterina Contessa di Lodron, e secondo il citato autore morì l'anno 1560 (£). Per altro secondo il Brandis nella stia storia f>ag. 285. nella guerra -veneta acca^ duta per la famosa lega di Cambrai

, il castello di Ursana in Val di Sole fu assalito dai veneti il che cagionò in Bolzano un grati timore , e si pensò ad una valida difesa da questa parte. Cessò però il timore per la vittoria riportata dagli alleati sopra li veneti li 14 Maggio 1509. Quest' in vasione deve aver dato luogo all' abbandonamene di questo castello dalle famiglie Fridericì de Ursana , così denominate nella matricola de' nobili ti rolesi , ed indi posseduto dalla famiglia de 5 Heydorf fosse lasciato in balia della Mensa vescovile

2
Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 87 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
Trento ed il Trentino cotesto Aliprando, inspiratore di versi tanto pietosi e gentili da meritare d’essere tramandati fra i secoli, di generazione in generazione. Alla morte del principe vescovo Carlo Emanuele — quello stesso coinvolto nella pietosa leggenda di Claudia Particella e di Castel Toblino — ultimo di casa Madruzzo, la proprietà del castello rimasto feudo della Mensa vescovile di Trento passo per trattative alla lorenese Carlotta di Lenoncourt: indi da questa alla famiglia del

Carretto da Finale — che ne vendette, dodici anni or sono, gli avanzi ad un signore di Trento, il dott. Francesco Larcher. Quale fosse questo antico castello, per tante ragioni rammentato nella storia del Trentino, ancora due o tre secoli or sono, vai la pena di trascriverlo da ciò che ne riferisce il crona chista Mariani, in un brano curioso del suo: Trento con-il sacro Conalio. « Castel Madrutio — scrive il Mariani — è posto sul sentiero del monte che domina « vai di Cavedine. È di fabbrica in isola

. «Sotto il castello verso ostro sta il.-villaggio Madrutio, che dipende; et a ponente « sta in declivio un gran parco piantato d’alberi, che per essere cinto di mura, serve non « men di serraglio per la caccia. Nel resto il castello ha il suo recinto con balouardi; è pro- « visto di pozzo e cisterna, d’acqua et ha un molino da mano. Si come nell’arsenale stanno « varie armature di guerra et alcuni pezzi di cannone, non essendovi più quel grande detto « la Madrutia, al peso di 7500 libre, il tutto

s’è devoluto questo castello, per linea « femminile ne’marchesi di Lenoncourt che lo ritenevano dallà Mensa Episcopale di Trento, « Patrona del dominio diretto. Cosi un castello stato per. tanti anni da fama e il fasto de’Ma- « drutiani Principi, e dove soggiornarono i figli dell’imperatore Ferdinando primo, in tempo che '« il baron Giovanni Gaudentio Madrutio fu loro aio, al presente non tiene altro di Madrutio « che il nome. Tanto , è vero, che Omnia oria occidunt, et aucta senescunt, dice

Sallustio. » E con questo di casa Madruzzo e del suo castello, per ora, basta. Nei dintorni di Vezzano si mostrano due dì quei pozzi glaciali, simili, à. quelli che già vedemmo sulla strada di Nago e di Loppio, detti «marmitte dei giganti». Uno di essi e il più notevole, detto dalla gente del paese buco di Maria la morta, fu scoperto dal chiaro geologo

3
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 27 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
188 Appendice Il castello di Pergine appartiene al primo periodo del medioevo e si ritiene opera dei Longobardi, che 10 avrebbero eretto in luogo del fortilizio antichissimo di Tenna, opera romana, distrutta,sembra, dai Franchi nel VI secolo e della quale oggi non si hanno più ve stigia. Fin dal secolo XI il castello diPergine fu tenuto da signori fendali, per lo più messi dagli imperatori tedeschi scendenti in Italia. Contro uno di costoro, Guidobaido di Baviera, i Perginesi, stanchi delle ves

sazioni continue che loro erano imposte, si ribellarono, chiamando l'aiuto di Vicenza. Fra le varie vicende sue 11 castello di Pergine conta pur quella di essere stato vole di danaro per le sue imprese, ad Àlbredo dei si gnori di Mezocorona per 1200 lire piccole. Nel se colo XIII passò ai conti del Tirolo, che vi posero uno dei loro ufficiali con truppe tedesche, dopo che, ad opera di Siccone da Caldonazzo, militante per il mar chese di Brandeburgo, n'ebbero cacciati i Carraresi di Padova, che

vi avevano piantato dominio. Il cardinale Bernardo Clesio, cedendo certi diritti della Chiesa tri dentina su Bolzano, lo ebbe in compenso dall'arciduca Ferdinando d'Austria e da quel momento il castello di Pergine restò sotto la giurisdizione dei principi- vescovi di Trento. Anche ora è proprietà della Mensa impegnato dal vescovo guerriero Egnone, abbisogne- [ vescovile di Trento. Altri luoghi interessanti del distretto di Pergine sono: Vigalzano, con 906 ab., 2 chi lometri al nord da Pergine e meno

, su un colle tra la valletta d'Urbano ed il prosciugato padule di San Cri stoforo ; il Castello di Cavione, in riva al lago di Caldonazzo ; il Castello di Roccabruna, tra il paesello di Nogarè e la chiesa del Bus, distrutto dagli uomini di Pine in rivolta contro ì loro signori: ed altri dei quali non rimangono più tracce, distrutti da Ezzelino da Romano, che da Bassamo, di cui s'era impadronito, risalendo la Yalsugana, moveva alla conquista di Trento in nome dell'imperatore Federico II, del quale era

4
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 171 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
_ 17Ö — Castello il vecchio statuto del paese, e introdotte col presente secolo le nuove leggi generali, il comune di Pergine insieme a tutti gli altri precipitò a meschina importanza, gli animi si di strassero a troppo larghe e troppo vaghe affezioni ; diventò patria tutto il mondo, e il paese natio poco ispira le emozioni e le premure dei nostri vecchi, VII. CASTELLO DI PERDINE. A rendere vieppiù amena la terra porgi, nese contribuisce assai i l Castello , che maestoso s'innalza sopra

accresciuto di nuovi lavori e di migliori difese nelle frequenti devastazioni del medio evo. Adesso pure, ove non poggia su irto scoglio, è cinto da doppio muro di circonvallazione, e quattro ro buste torri ne proteggono il giro. Tutta la fabbrica presenta una vecchia solidità, ma il palazzo di mezzo quale oggi apparisce, ò opera del secolo decimosettimo, per cura dei Vescovi Principi di Trento restaurato e ridotto a nobile aspetto. Questo Castello colle sue pertinenze fu conservato an®he dopo

la secolarizzazione del Principato Trentino a favore della Mensa Episcopale. Il Castello era sino quasi ai nostri giorni provveduto di copiosi antichi documenti: avea le sale addobbate di vecchie ar mature; conservava vari ordigni bellici, colubrine, grossi mortai ecc. cose tutte che condecoravano il Castello, e insieme impone vano riverenza e diletto a chi lo visitasse. Ma volle fatalità, che per brutale avarizia di chi lo custodiva., e per inescusabile ne gligenza di chi doveva sorvegliarlo, quelle pergamene

5
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 175 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
di Trento scarseggiavano di visite, benché l'abbiano ridotto a nobili comodità; si contentavano invece di affidarlo alla custodia dei loro Capitani, e di farne riparare i guasti, che le ingiurie del tempo e degli uomini vi sogliono produrre. Cessata la giurisdizione si adottò il sistema di affittare il Castello colle sue pertinenze a private famiglie verso un annuo canone, che si paga alla Mensa Vescovile. Il diritto di decima e di livelli venne colle recenti leggi abolito ; il diritto di pesca

in alcuni laghetti fu pure venduto, rimanendo adesso in vigore quello sul lago di S. Cristoforo o di Caldonazzo, che in ragione di tre quinti spetta al Castello di Tergine; gli altri due quinti appar tengono ai signori di Cai donazzo della famiglia Trapp. Vili. CASTELLI SECONDARI. Al Castello di Pergine stavano connessi altri fortìlizii di minor importanza, postati sui luoghi, che, giusta la condizione strategica del medio evo, giovassero alla miglior difesa della Si gnoria contro gli esterni, e contro

gli interni nemici. Dal più volte ricordato documento del 1166 conosciamo .l'esistenza dei seguenti « Cuco, Cavione, Eocc. » (che dev'essere Roccabruna), Castellire, e Viculzano, tutti eretti nel perimetro della giurisdi zione di Pergine. Dell'antico Castello di Tenna, nominato dal Montibcller, non si fa menzione in quella Carta, sia perchè più. non esistesse, sia perchè spettasse a quell'epoca ad un altro Si gnore. Dirò di ciascuno qualche cosa in particolare, secondochò ho potuto comprendere

dalle nostre memorie. Il Cast el Cuc o viene nominato anche nel documento del 1215, contenente la descrizione dei confini del comune di Pergine, e redatto nel medesimo Castello, Si alzava su di un colle a mez zodì del Castello maggiore Jra il~jgìrCTe^ar^S*. ~'^dstolòxoi_ e la piccola valle, che^ discende dalla contrada dei Masetti, detta Tal- Orbano,Tv.olgarmeiite Talderbàn. Dovea però essere una fabbrica esigua, e non ne rimane vestigio. Il colle ne conserva il nome, ed è ora coIlvHoT'r'''fCTrénr

6
Books
Year:
1880
Memorie di Pergine e del Perginese
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Page 39 of 95
Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 91 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.574
Intern ID: 339177
rissime Tolte venivano a visitare questo luogo ; solo ho rilevalo, che nel 1420 V Arciduca Federico vi si fermò alquanti giorni. Anche i Vescovi di Trento scarseggiavano di visite, benché l'abbiano ridotto a nobili comodità; si contentavano invece di affidarlo alla custodia dei loro Ca pitani, e dì farne riparare i guasti, che le Ingiurie del tempo e degli uomini vi sogliono produrre. Cessata la giurisdizione si adottò il sistema di affittare il Castello colle sue pertinenze a private famiglie

verso un annuo canone, che si paga alla Mensa Yes covi le. Il diritti di decima e di livelli venne colle recenti leggi abolito; il diritto di pesca in alcuni laghetti fu pure venduto, rima nendo adesso in vigore quello sol lago di S. Cristoforo o di Caldonazzo, che in ragione di tre quinti spetta al Ca stello di Porgine; gli altri due quinti appartengono ai si gnori di Caldonazzo della famiglia Trapp. § 8, Castelli secondari. Al Castello di Pergiiie stavano connessi altri fortilizi! di minor

importanza, postati su luoghi, che, giusta la con dizione strategica del medio evo, giovassero alla miglior difesa della Signoria contro gli esterni, e contro gli interni nemici. .Dal più volte ricordato documento del 1166 cono sciamo l'esistenza dei seguenti „ Coco, Cavi one, .Roc e — (che dcv' essere Ho cc ab run a), Castelli re, e Yiculzano, tutti eretti nel perìmetro della giurisdizione di Porgine. Del l'antico Castello di Tenna, nominato dal Montibeller, noti si fa menzione in quella Carta, sia

perchè più non esistesse, sia perchè spettasse a quell'epoca ad un altro Signore. Dirò di ciascuno qualche cosa in particolare, secondochè ho potuto comprendere dalle nostre memorie. 11 Castel Cu co viene nominato anche nel documento del 1215, contenente la descrizione dei confini del comune di Pcrgine, e redatto nel medesimo Castello. Si alzava su di un colle a mezzodì del Castello maggiore tra il palude di S. Cristoforo, e la piccola valle, che discende dalla contrada dei Masetti, detta Valdurbano

7
Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 146 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
che partendosi di là, si può fare all’antico e celebre — nelle storie trentine e veronesi : — castello di Mattarello. Questo sorge su un piccolo altipiano, ora detto Mattarello di sopra: ed in distanza mantiene ancora l’aspetto di una costruzione forte, solida e massiccia. Consiste in un palazzotto quadrato, annerito ed assai danneggiato dal tempo. In esso rifugiossi Siccone da Caldonazzo, quando - Federico d’Austria nel 1412 calò nella Val Sugana e se ne impadroni distribuendo feudi e possessi

a vari suoi ufficiali. Ebbe parte nelle fazioni degli Scaligeri e dei Veneziani contro i principi vescovi di Trento, ai quali in origine apparteneva. Dal castello di Mattarello, sopra un colle a sinistra dell’Adige, ad oriente di Caldano, scorgonsi gli avanzi del Castello di Beseno, dalla Mensa vescovile di Trento dato in feudo alla famiglia dei signori di Beseno. Dalla forma tozza, pesante sembra tuttavia una fortezza, resistente, incrollabile. Ma è un effetto ingannevole dell’apparenza esterna

e della distanza. L’interno è una delusione, tutto è rovina, tutto crolla: tutto è abbandonato. Del castello di Beseno, ormai può dirsi che fu come del tempo nel quale vanta i suoi fasti belligeri. Parce sepulto! * * La strada postale bellissima, eminentemente . pittoresca, che da Trento porta nella Val Sugana, a Primolano, nel Regno e di là dividendosi pro segue o per Bassano o per Feltre, vi mette anche di necessità a Pergine, capoluogo del distretto giudiziale omonimo,'; sulle rive del Fersina

posizione saluberrima, riparata contro i rigori dei venti nordici dai monti* che a settentrione ' le stanno alle spalle, e fre'sca nella state perchè chiusa fra ombrose vallate. La maggiore celebrità a Pergine venne dal magnifico suo castello feudalesche sorge ad oriente della borgata stessa, sul colle Tegazzo, tutto contornato di boschi di castagno, in estate ver deggianti e, freschissimi. È uno dei più belli del Trentino, e per molte vicende memorabile. Vi si giunge comodamente per una via

8
Books
Year:
1880
Memorie di Pergine e del Perginese
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Page 35 of 95
Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 91 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.574
Intern ID: 339177
. Abolito sgraziatamente col cessare della giurisdizione del Castello il vecchio statuto del paese, e introdotte col presente secolo le nuove leggi generali, il comune dì Porgine 'insieme a tutti gli altri precipitò a meschina important, gli animi si distrassero a troppo larghe e troppo vaghe affezioni; diventò patria tutto il mondo, e il paese natio poco ispira le emozioni e le premure dei nostri vecchi. § 1, Castillo di Perfine, A rendere vieppiù amena la terra perginese contri buisce assai

il Castello, che maestoso s'innalza sopra un bosco di castagni sulla crésta del colle Tegazzo, avente -quasi a suoi piedi la borgata, che da lui prese il nome. Covile una volta di feroci tiranni e oggetto di terrori ai paesani ed ai forestieri, ora lo guardi con. occhio di com piacenza, e tranquillo ne ammiri la felice postura e la buona conservazione. Sembra, giusta quanto più addietro fu notato, opera ■del tempo, in cui qui dominavano i Longobardi, e proba bilmente eretto sugli avanzi di un romano

fortilizio. Tenne però in seguito accresciuto di nuovi lavori e di migliori -difese nelle frequenti devastazioni del medio, evo. Adesso pure, ove non poggia su irto scoglio, è cinto da doppio mu ro di circonvallazione, e quattro robuste torri ne proteggono il giro. Tutta la fabbrica, presenta una. vecchia solidità, ma il palazzo di mezzo quale oggi apparisce, è opera del se- ■colo .decimosettimo, per cura dei Vescovi Principi di Trento restaurato e ridotto a nobile aspetto. Questo Castello colle . sue

pertinenze fu. conservato ■anche dopo la . secolarizzazione del Principato Trentino a favore della Mensa Episcopale. Il Castello era sino quasi ai nostri giorni provveduto di copiosi antichi documenti; avea le sale addobbate di 3

9
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 17 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
di definire con sicurezza, qual fosso la condizione po litica dei primi abitatori di questa montagna, Si sa, che Folgaria formava parte del Pendo di Beseno, castello , che si erge qual forte antiguardo all'ingresso .della strada che da Galliano conduce in Folgaria, e da qui nelle venete contrade. Quel fendo apparte neva alla Mensa Episcopale di Trento, e forse la prima investitane fu Ja famiglia J3eseno_j la quale lasci ò il nome al castello, e lo . godette sino ai primordi del secolo decimo quarto. Per

quanto si può ricavare da qualche cenno total acciden talmente nelle carte di quest'Archivio, il Castello di Beseno, già nel secolo duodecimo, comprendeva due fabbriche separate, delle quali una guardava la Talle Lagarina; e l'altra la valle verso Trento : e questa,, a cui spettava anche Folgarin, fu nel 1208 com perata dal Vescovo Federico. Il Vescovo eli Trento, Filippo dei Buonaccolti, circa il 1300 unì quei due fortilizi! in un solo, mediante una nuova fabbrica, che vieti detta « palazzo di mezzo

. » Già nel 12.70 erano pervenuti diritti sopra Beseno e Folgaria a r»i urli elm o Signore di Castel barco, il quale poi nel 1303 e 1304 comperò dai singoli eredi di Beseno le pertinenze del Castello; e, inv estito di tutte n el 1307 dal Vescovo Bartolo mee Quirini, tra- mandò quel feudo alla sua famiglia sino a M456. In qnCü Hanno [Marcabruno di Castclbarco, Signor di Beseno, onde iscansare la

10
Books
Category:
History
Year:
1886
Delle invasioni francesi nel Trentino sino alla secolarizzazione del principato : ricordi storici ; (1796 - 1802)
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Page 15 of 24
Author: Ambrosi, Francesco / di Francesco Ambrosi
Place: Trento
Physical description: 23 S.
Language: Italienisch
Notations: Estratto dal ""Giornale d'affari e di famiglia"" per l'anno 1887 "; Xerokopie;
Subject heading: g.Trentino ;" z.Geschichte 1796-1802
Location mark: II 129.905
Intern ID: 65090
_a ioiza. invia 24 soldati con un capitano del Reggimento Jelacich all’a- i razione del conte Consolati, e vi fa suggellare le carte, e levare i sigilli e le chiavi del castello; e tuttavia la Reggenza non desiste dalle sne f'un- z olii, risoluta di fare gli ordini del Principe e di portare una protesta al _Jono imperiale 1). E intanto i Trentini tornavano ß desiderare la calma del vecchio regime, e sollecitavano il vescovo Principe a fare ritorno alla sua sede. Il tempo n’era propizio, ed il principe

d‘ amministrazione, presi da costernazione, ordinano tosto che siano raddoppiate le guardie al castello, e che entro 24 ore fossero alle stite le liste dei mobili esistenti nella residenza vescovile, in Santa Mas serizia e in tutti i luoghi di proprietà della Mensa; ma il Vescovo prende altra- via. A gli ossequianti non fa parola d’affari, e a chi gliene ricercava rispondeva: parleremo. Li congeda gentilmente, e la mattina del 25 va da Salorno a Mezzacorona, e poi in Anamiia al castello di sua famiglia 2); cosa

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Books
Category:
Religion, Theology
Year:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Page 80 of 828
Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: X, 550 S.
Language: Italienisch
Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Location mark: II 103.174
Intern ID: 219661
Bertoldo, cedeva al ve scovo Federico la sua porzione del castello di Tonno, con tutti i suoi feudi in quel distretto, verso investi tura di varii stabili e prodotti naturali appartenenti alla Mensa episcopale di Trento (5). Nel marzo del 1212 concedeva il nostro vescovo ad Ulrico di Nomi il diritto di fabbricare un molino sull' Adige, però col patto che non nuocesse alla navi gazione o al tragitto delle persone e delle merci pel fiume all'attigua campagna di Volano (4); e nel maggio ricuperava

da un Guitoldo e da suo nipote Milone certi beni feudali eh' essi possedevano in Matarcllo, mediale lo sborso di 900 lire (5). Nello stesso mese diede in custodia feudale a Peregrino, figlio di Alberto di Ste- nico il castello di questo nome, a condizione che, se usasse alcuna frode o tradisse il principe signore, per- (1) Cod. Wangh., pag. 224. (2) God. Wangh., pag. 225. (3) God. Wangh., pag. 228. (A) Cod. Wangh., pag. 245. (5) Cod. 'Wangh., pag. 250.

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