¬La¬ famiglia Pizzini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 10)
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Author:
Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place:
Rovereto
Publisher:
Ugo Grandi
Physical description:
40 S. : Ill., graph. Darst.
Language:
Italienisch
Notations:
Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 3/4
Subject heading:
g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark:
II 89.169/10
Intern ID:
165265
nel tribunale di Valtelina, di Rovereto e di Bolzano. Ai 20 di marzo del 1806 fu nominato aggiunto a Rovereto, nel 1807 capitano nella milizia locale e il 10 dicembre 1808 commis sario provvisorio di guerra per il tempo che durava il passaggio delle truppe, fu poi nominato dal governo di Napoleone I con decreto dei 26 novembre 1808, segretario presso il tribunale del dipartimento dell’Alto Adige e con altro decreto dei 21 agosto 1810 dal gran giudice ministro di giustizia in Milano a cancelliere
cri minale presso la corte di giustizia in Trento, carica che tenne fino al 1813. Nel 1816 passò segretario provvisorio d’appello, indi con sigliere del tribunale criminale di Rovereto. Dall’ impetatore Francesco I, con lettera dei 20 novembre 1822, Giulio a nome anche dei suoi fratelli Luigi e Pio, ottenne l’in vestitura delle decime di famiglia, e dopo la morte dell’imperatore Francesco, il suo successore Ferdinando I 1’accordava con decreto dei 20 gennaio 1837, a Giulio e a suo fratello Luigi
) fu con decreto dei 20 ottobre 1792 dall’imperatore Leo poldo I, eletto canonico della cattedrale di Trento. Fu accolto dapprima come chierico per essere ammesso l’anno successivo (1793).al possesso del canonicato, dopo averne ottenuto laj di spensa per la giovine età con bolla pontificia dei 6 marzo 1793. In seguito fu creato dal re di Baviera ciambellano visse a Mo-
Orazio s’accompagnò a Marianna, figlia del conte de Arsio e Vasio e di Elisabetta de Sporo e Valer. I ritratti dei due co niugi ad olio sono conservati nella sala del palazzo Pizzinì. Orazio morì ai 4 di novembre 1819, e lasciò dietro di sè i seguenti figli: Notburga coniugata col barone Francesco di Nicolò Todeschi, Giulio, Luigi, Adamo e Pio Angelo. Giulio, primogenito di Orazio, fece gli studi universitari fre quentando la facoltà giuridica, compiuti i quali incominciò la pra tica forense
. Giulio morì ai 15 gennaio 1840. Fu marito della contessa Fleride, figlia di Bernardino Santi del Monte del Nove di Brescia. Dopo la morte del marito si ritirò a Timoline di Brescia coi figli Enrico Orazio, Bernardino e Riccardo, mentre a Rovereto rimase il solo figlio Edoardo. Delle due figlie Anna Notburga s’accompagnò col nobile Lizzari, Luigia col nobile de Gasperi. Luigi, secondogenito di Orazio, percorse la carriera sacer dotale e nella verde età di circa 14 anni (13 anni, 10 "mesi e 8 giorni