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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 29 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
specialmente, salendo l’Adige, vi portavano i prodotti delle loro industrie tanto fiorenti; difficUmente vi si trovano i veneziani, perchè essi si occupavano soltanto del traffico con le Fiandre, dove, come già si disse, importavano tutti i prodotti orientali, per esportarvi le merci di cui loro difettavano. Questi mercati, che si tenevano in Bolzano, sono molto antichi; a quanto rimonta la loro origine, ciò è a noi ignoto lo Schaube dice che la « prima menzione dei mercati ammali di Bolzano insieme con

il giorno di S. Genesio (25 agosto) e la domenica di mezza quaresima. Si sa però, dagli atti nota rili del 1237, che consuetudine vigeva che dette fiere avessero a tenersi in lati date perchè allora avevano luogo le scadenze dei pagamenti ( 2 ). Indubbiamente, data l’importanza di queste, la navigazione sull’Adige doveva trarne immenso vantaggio ; esse davano origine nei loro periodi a un movimento com merciale rilevante, di cui gli statuti e i documenti dell’ epoca parlano, spessissimo e speciali

disposizioni erano emanate in tempi di queste fiere, a Verona, per rendere sempre più agevole questo commercio di transito. Se le fiere di Bolzano diedero forte impulso alla navigazione commerciale» sull’Adige, come si legge nei vari documenti esistenti nell’Archivio di Sanità posteriore al ’5Q0, non meno importanti e non minore influenza avranno esercitato i famosi mercati di Merano e di Trento. La mancanza di fonti alle quali attingere, per quanto riguarda tali fiere, ci induce solamente a citarli

trasporto quasi solo per la via fluviale dell’Adige ; il prodotto principale d’esportazione del Trentino, come già sappiamo, era il legname, una gran parte del quale serviva per la costruzione delle navi e dei barconi da fiume. Grande influenza sulla navigazione esercitavano le famose quattro fiere che si tene vano annualmente in Bolzano perchè in tali epoche si emettevano speciali provvedimenti per regolare il traffico sul fiume; a Bolzano infatti convenivano tedeschi ed italiani. I veronesi

quelli del Vescovado di Brixen, la si incontra in una convenzione doganale del marzo 1202, conclusa dal Vescovo di Brixen col Vescovo Cor rado di Trento ». Su queste fiere, dice ancora lo Schaube, si parla poi in un’ordinanza del Conte del Tirolo del 24 luglio 1234, nella quale, fra l’altro-, si fa obbligo ai cittadini di Bolzano di servirsi dell’antica canna bolzanese e non della corrispondente misura tri- dentina ( 1 ). Un documento del 1274, indica la data in cui si.tenevano tali fiere e cioè

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1924
¬L'¬economia agraria nel Trentino : saggio economico-sociale.- (Quaderno mensile ; 12)
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Page 13 of 113
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 88 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino;s.Landwirtschaft
Location mark: II 214.199
Intern ID: 351985
ed all’esterno; cedette alla baldanza e raffinatezza dei Conti Tirolo che con politica perfida e sleale finirono per impadronirsi del principato (1); quando i loro diritti passarono nel 1393 agli Àbsburgo, questi continuarono i metodi dei loro predecessori. Verso la fine del 1700, l’autorità del principato s'era ridotta ad una ridicola parvenza. Nel 1796 le armi napo leoniche spazzarono gli ultimi resti della corte vescovile. Il principato cessò dì esistere senza neppur dar segno della sua vitalità

od esistenza. Economicamente s’ebbe un periodo assai prosperoso dal 13° al 16° secolo durante lo sviluppo intenso della metallurgia : il Calisio presso Trento dava abbondantemente argento alla zecca del principe Vescovo e numerosi giacimenti di ferro nelle vallate alimentavano le laboriosissime officine, che trasportavano gran parte dei loro manufatti nelle finitime province veneto-lombarde. I boschi subirono, in seguito all’enorme con sumo di carboni di legna, delle disastrose devastazioni. L’agricoltura

interessata, cioè dagli archivi vescovili. I Conti possedevano vasti poderi nei territori trentini, sebbene la loro resi denza fosse presso Merano. La loro moneta godette molto credito in tutto il principato, segno evidente questo della loro potenza e buona amministrazione (mentre non sempre si può dire altrettanto dei principi Vescovi, spesso dimoranti nei paesi d’ origine d’ Oìtrebrennero). Da un complesso di circostanze deduco che la politica dei Conti poggiava sul consenso rurale, che sapevano con

eccellenti provvedimenti mantenere, seguendo sempre un indirizzo /<rà ed atesino in opposizione alla politica imperiale dei Vescovi. Da ciò si spiega la loro preponde rante influenza nelle questioni trentine. Gli Àbsburgo invece miravano, attraverso Trento, al predominio in Italia ed usarono i mezzi opportuni per raggiungere lo scopo. y

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