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Title A - Z
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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 542 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
alle pri vazioni; chiedetene al pittore, il quale anzi li amate non si pensi a quei campagna oli goffamente acconciati, che fan da modelli e s’incontrano per le vie di Roma , i quali hanno tanta rassomi glianza coi veri, quanta una accivettata c incipriata pastorella di Trianon ne ha con una vera ra gazza della Selva Nera) ; bisogna conoscerle queste selvaggio figure di pastori, i quali sui loro CONTADINI NELLA CAMPAGNA NO MAN A. piccoli, asciutti cavalli dalla lunga criniera dai! vita alla steppa. Non

ROBA. G55 In codeste caverne, o sotto le capanne di paglia la gente s’è abituata alla scuola filosòfica della moderazione - non ne conoscono altra. L’incivilimento procede infaticato nel mondo, corre col va pore e parla coll’ elettrico - tutto ciò non importa a costoro ; da migliaia d’ anni non presero al cuna parte al movimento civile, e nulla v’ha qui che possa rallegrare la loro vita, mitigare i loro dolori. Non una gioia fiorisce sul loro sentiero: bisogna conoscerli, questi uomini induriti

hanno lineamenti poetici; il loro aspetto à bruno e coriaceo, i tratti del volto sono immobili e non si schiudono mai a un sorriso. Questi sono gli uomini, che appresero a guardare in faccia il diavolo e la febbre. Essi non par lano, forse non pensano neppure ; per lo meno la cerchia doloro pensieri h assai limitata. Ma cre sciuti fin dalla prima infanzia presso al cavallo, presentano un aspetto magnifico , quando , spesso senza sella, sopra una semplice pelle di montone, senza staffe, colle gambe

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 323 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
come l’ul tima perfezione nell’artiglieria, come dei veri mo delli. Pel lavoro appartenevano tanto all’arte della guerra che all’ arti belle, in causa dei ricchi or namenti in rilievo coi quali erano decorati. Nel 1799, furono portati via tutti dagli Austriaci, come pure la spada di Castracelo, e la sella ed il mo schetto di Piccinino, preziose reliquie storiche de poste nell’Armeria. T)a quell’epoca Lucca non fu più che un prin cipato minuscolo tollerato dai potenti vicini e del quale un esercito

. Vicino a San Concordio, la cui chiesa possiede delle belle terrecotte smaltate dai Della Robbia, delle villeggiature, che la montagna ripara dal sole, nascondono le loro bianche facciate dietro gii oliveti e le querele verdi. Sono, la maggior parte, belle costruzioni dei secoli decimosesto e deci- mosettimo, con quelle vaste loggie , così bene adattate alla vita larga e facile dei paesi meri dionali. Alcune più antiche hanno ancora le loro torri e i loro merli, e talvolta una torre ad ogni angolo

, come quella ove i figli di Castracelo uccisero proditoriamente messer Francesco Castracani il 18 maggio 1355. Dall’alto del bastione dell’est si domina la pianura senza fine d’Allupaselo e di Fucecchio, in tersecata da canali che terminano nella palude di Bieutina. Più lontano si scorgono la bruna torre dei Porcari e le colline di Montecarlo eoi loro vecchi fortilizi, più in là ancora le alture di Montecatini col castello ad Anfiteatro e tutto il pittoresco

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 413 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
Le acque, abbassandosi, lasciano all’asciutto il prato, e i due bambini piangenti e affamati re stano tra le radici. Una lupa, a cui erano stati uccisi i lupieini, ode il pianto dei bimbi. Essa corre colà e trasporta gli abbandonati nella vicina caverna di Pane liceo. Li accarezza, li com pone sopra un lettuccio di foglie e di musco e porge loro il proprio latte. Il picchio sacro al padre dei bambini e la gazza e la pavoncella consacrate agli auguri! vengon volando e recano frutti e dolciumi

. I canori uccelli svolazzano intorno alla caverna per tenerne lontano i profani. Questo insolito rimescolìo dei volatili sorprende Faustolo , il vigoroso custode delle greggio reali. Egli s' affretta colà entro e meravigliando vede lo strano spettacolo : i bambini in grembo alla lupa. Egli li prende con sb e li porta nelle sue povere capanne sul colle Palatino. Quivi la moglie di lui prende a curare i piccini, che crescono vegeti e vigorosi insieme coi dodici figli di Acca Larcnzia. Esercitati fin dalle

prime nell’uso delle armi c nelle lotte selvaggio, essi cercano e difendono il loro diritto contro gli animali rapaci e i masnadieri, mutando talora anche, quasi germe d’indole romana, la forza in diritto. Del resto conducevano la vita de’ padri, sorve gliavano le loro gregge, coltivavano i campi eoi doni di Cerere e , da buoni fratelli, col capo coronato di spiche annodate di bianche bende, sag-rificavano ai miti dei dei prati. Nomavansi Quintili! quelli che seguivano Romolo; Paini quelli che

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 660 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
templi c dei teatri, ohe crepitavano sotto le zampe de’ suoi cavalli di fuoco, rubicondo in polvere le tarlate abitazioni de’ poveri, abbruciando coi mozzi delle sue ruote roventi gli alberi, disseccando sulle verdi pendici i tralci della vite. Esso agita tra lo nubi la- fiaccola , che gl’ illumina 1’ opera di distruzione , e muta in chiaro giorno la oscurità della notte. So vi ponete sopra un’altura a occidente o a settentrione di Napoli e guardate verso i campi, da dove il Vesuvio s’alza isolato

tutti a guisa di isole in un mare di lava, sopra un terreno di lava, i loro campi e giardini sono antichi e recenti strati di cenere. Altrettanto vale di quelli, che più dappresso circondano il monte come 8 . Sebastiano, che è il più vicino a Napoli, indi Mussa di Somma , Pollena, S. Anastasia, Somma e Ottaviano e innumerevoli altri gruppi di case a occidente. Essi hanno giù tutti gravemente sofferto, e i più vecchi del pari che i più giovani tra i loro abitatori possono raccontare molti esempi

degli spaventi, che il monte ha loro cagionato. Questo solo secolo annovera, a cominciare dal 1804 e venendo fino al 1872, giù venti eruzioni. Che la sua forza non sia punto scemata si vide nella eruzione del 1872, la quale fu una delle più grandi

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 700 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
sperimentato e pi il ardimentoso del pescatore del placido golfo di Napoli. Codesta forza, codesta energia dimostrarono gli Amalfitani, quando posero le fondamenta della loro repubblica, la 'quale prescrisse già alle onde del Mediterraneo fin giù giù a Bisanzio le sue leggi, le celebri Tabula: Amulp/iiiana', e mandi) colonie sulle »piaggio lontane (l'Africa e d’Asia. La bandiera rl’Amalfi era rispettata su tutti i lidi c temuta la sua spada ma questa fu spezzata dai Pisani, quella strac ciata

dai Genovesi, il mare entrò a devastare la città , c da quindicimila abitanti clic , vestiti di ubiti dorati, dimoravano in superbi palazzi marmorei, nei quali erano accumulati i tesori dell’Oriente, la città impoverita discese a cinquemila, i quali esercitano un modesto commercio cogli agrumi, clic qui crescono in copia, collo carrube, col vino, c sopratutto coi ricercatissimi c deliziosi mac cheroni di Amalfi. La città moderna è povera c simula: ma i tratti imponenti della sua nobile derivazione

, c ciascuno possa ficcare gli ocelli nella pignatta del vicino. Qui deve essere un affare serio il mantenere le relazioni di buon vicinato, e il migliore avvocato di Napoli non saprebbe districare una contestazione di confini. Sui tetti delle case si distendono lussureggiauti i piccoli giardini, gli aranci, i limoni, le carrube, i fichi spingono fin nelle cucine e nelle camere da letto i loro rami curvi sotto il peso ile’ frutti abbondanti, e se tu li scuoti, cascano, a guisa di pont- paflum, nella

si ricorda sempre con piacere delle loro canzoni cantate a quattro voci al cadenzare misurato de’ remi.

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 740 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
e incenerito sotto il soffio dei secoli; ap pena è se qui rimane una miserabile rovina, là una incompleta tradizione mezzo cristiana, ovvero una solitaria colonna, la quale ridesti ancora il ricordo dei tempi gloriosi della Magna Grecia. Ciò clic n’era tuttavia avanzato cadde in tempi posteriori sotto la spada dei Francesi ; e quel eb’essi lasciarono intatto, fu distrutto dalla stessa natura coi frequenti terremoti, i quali sembrano avere la loro sede sotto il suolo della Basilicata c della Calabria, e non

, un Caronda, i quali raccolsero le auree dottrine di Pitagora, quand’egli passeggiava per le marmoree vostre vie; città, clic foste esal tate da un Pindaro e da un Demostene - dove siete voi? E dove sono i tempi, in cui Cicerone approdava a queste rive per incontrarsi con Bruto, 1 tempi dei Goti selvaggi e del loro condottiero Alarico, di Ottone II, dì Federico II e di tutte quelle altre maestose figure, clic »'aggirarono per queste terre incantate ? Essi dileguarono come un sogno. Tutto va disperso

lasciano mai tranquillo il paese. Da ultimo poi, quando pareva die nulla più fosse sopravanzato alla distruzione, fuor clic la sventura, i sospiri e le lagrime ; dopo che le città erano state passate sotto il giogo c s’era se minato il sale sulle loro sedi, vennero i Borboni e piantarono frammezzo alle lagrime c ai sospiri la-mala erba velenosa di un sacerdozio avido di sangue e di preda, il quale, simile ai briganti, seppe succhiare e assimilarsi gli ultimi umori della quercia cadente. Perciò

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