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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 13 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
e magnifica cascata (Pontalto), dopo la quale mette foce in Adige, a mezzodì della città, nella località detta il Deserto; il Bio di Vela , il Bio di Sardagna , il Rio Bondone, il Sedè ed altri minori corsi d'acqua che ingrossano l'Adige, a monte ed a valle di Trento. Il Sardagna, prima di finire in Adige, sulla riva destra del fiume, fa una bella cascata, precipitando dall'altipiano di Sardagna per alti dirupi nella valle di Trento, davanti a questa città. La linea ferroviaria del Brennero taglia nella

sua lunghezza il circondario o distretto capitanale di Trento, scendendo da San Michele a Mattarello. Essa segue, con lievi varianti, il tracciato dell'antica strada Claudia dei Romani, ed ha in questo territorio quattro stazioni: due estreme, Mattarello e San Michele; due intermedie, Trento e Lavis. Fanno capo a Trento le strade postali della Valsugana (Pergine, Borgo, Primo- lano e Bassano), della valle del Sarca (Cadine, Vezzano, Arco, Riva); la prima si stacca dalla porta orientale della città

(porta Aquiléja) e risale il corso del Fersina; l'altra, a maestro di Trento, si stacca, al sobborgo di Piedicastello, dalla carrozzabile percor rente la valle dell'Adige e, per il Buco o stretta di Vela, passa nel bacino fluviale del Sarca, tributario maggiore del lago di Garda. Strade di minore importanza con giungono Trento con tutti i Comuni del distretto e dei circondari limitrofi. Clima. — È dei più temperati, e consente nella regione le più utili colture del gelso, della vite, delle ortaglie

. La temperatura dà in Trento una media di +12°,7 cen tigradi; il caldo sale da +25° a 86°: il freddo rade volte oltrepassa i —7®. TRENTO. — Città principale della regione, con oltre 25.000 abitanti, si stende su una superficie pres soché piana, alla sinistra dell'Adige, a 190 metri sul mare. E cinta in gran parte di mura ed ha forma in pianta di cuore. E sede della Sezione di Luogotenenza per il Trentino, del Comando militare di brigata, del l'Ufficio del Genio militare, della Direzione di finanza

174 Appendice V. Distretto di TRENTO. — Il distretto eli Trento si estende sopra una superficie di 1007 chilometri quadrati e comprende una popolazione di 30.154 abitanti. Consta di 12 Comuni: Trento, Gardolo, Monte Vaccino, Villa Montagna, Cognola, Povo, Villaz- zano, Mattarello, Vigolo Vattaro. Sardagna, Ravina, Romagnano. Forma il punto cen trale di questa parte dell'alta valle dell'Adige, detta Bacino di Trento, il quale si chiude ad oriente dai monti Celva, Maranza, Vigolana— parte dello

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 30 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
del loro passaggio. La via militare Claudia- Augusta, che conduceva in Germania, percorreva la valle Lagarina in tutta la sua lunghezza; anzi è accer tato, che dalla Chiusa Veronese fino a Trento, due fossero le strade romane percorrenti questa valle: l'una sulla destra e l'altra sulla sinistra del fiume. Sepolcreti, iscrizioni, medaglie, armi e monete romane rinvenute in ogni parte della valle provano la consistenza e l'im portanza data da Roma a questa sua colonia prealpina. II nome attuale

signorotti crebbe potente, per le ramificazioni e per le alleanze abilmente con tratte, la famiglia dei Castelbarco, tantoché, nel 1300, teneva sotto di sé l'intera valle Lagarina. Il più fa moso (lèi Castelbarco, Guglielmo, fortificò Rovereto, fu chiamato dagli Scaligeri per tre volte al governo di Verona come podestà ed i principi-vescovi di Trento lo nominarono loro capitano generale nelle Giudicarle. Morto Guglielmo di Castelbarco (1314), il dominio della valle Lagarina restò diviso fra i suoi nipoti

Alta Valle dell'Adige 191 La Valle Lagarina. Oltrepassate le estreme falde dello Scanupia, alla sinistra dell'Adige, l'orizzonte si allarga improvviso in uno stupendo ridentissimo bacino. Galliano è il primo paese di questa ridentissima plaga. È l'antica Villa Gai- liana, stazione di sedentari romani. Nel córso dei secoli, per la sua posizione all'im bocco della stretta trentina, fu teatro di frequenti battaglie, fra cui rimase celebre quella del 10 agosto 1487 fra i Veneziani, comandati

da Roberto Sanseverino, ed i Tedeschi, sotto il comando di Sigismondo d'Austria, alleato al vescovo di Trento: bat taglia finita colla sconfitta dei Veneziani. Nella chiesa curaziale havvi un quadro che rappresenta in certo modo quella battaglia. Nel 1796 a Galliano si batterono Austriaci e Francesi, questi ultimi capitanati da Bonaparte in persona. La vittoria fu favorevole alle armi repubblicane ed i Francesi, oltre che di Calliano, s'impossessarono anche dell'antichissimo vicino Castel Pietra

, di origine romana, feudo un tempo dei signori di Beseno, poscia dei Castelbarco, sede dei vescovi di Trento, infine degli arciduchi d'Austria conti del Tirolo, che la diedero in feudo ai Wolchestein. Ora appartiene ai baroni Cresceri di Calliano. Cenno storico. — Come tutto il Trentino, fino alle pendici delle Rezie, la valle Lagarina fu colonia ro mana; colonia datante, secondo Mommsen, non dal l'Impero ma dalla Repubblica. Gotesta valle mediana dell'Adige fu certamente la prima terra conquistata dai

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 10 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
una forte rocca a guardia dell'antica strada dai Romani pure aperta, da Vervò per Trento, Zambana, Acquamagra, Rocchetta. Nei bassi tempi il feudo di Mezolombardo, detto allora Medium e dai Tedeschi — impiantati visi coi conti del Tirolo — Meli, venne diviso ili due parti : in uno, il Medium Sancii Petri o vetus, denn compreso il castello e territorio dell'at tuale Mezolombardo; l'altro, il Novum o Sanala Maria de Corona, è l'attuale castello di Mezocorona, altro insigne monumento della storia

Alla Valle dell'Adige 171 L'essersi conservato fra quelle popolazioni delle alte valli Trentine — valle di Fassa e contermini — l'idioma ladino , che malgrado i suoi barbarismi è pur sempre una derivazione della madre lingua latina, gli studiosi di storia trentina lo attribui scono, non senza buone ragioni, all'influenza del mite governo dei principi-vescovi di Bressanone, che dal 1400 fino al secolo XIX tennero in feudo queste valli e ne rispettarono il patrimonio avito della lingua e del

genio nazionale, il che non fecero i capitani tedeschi mandati dai conti del Tirolo a governare le altre valli del versante meridionale delle Alpi stendentisi ai piedi del Brennero. 2. — La parte media dell'Alta Valle dell'Adige (CIRCONDARIO DI TRENTO). Questa parte dell'alta valle dell'Adige — soggetta all'Impero Austro-Ungarico — colla successiva parte bassa, valle Lagarina, è, per ragioni geografiche, etnografiche, storiche, quella che più colleghi ed interessi l'alto Veronese e l'alto Vicentino

, con cui ha confini politici, di Stato, ma non confini di lingua, di razza, di ragioni geografiche e di passato storico. . Essa comprende l'antico circondario di Trento o distretto capitanale, suddiviso poi nei distretti giudiziari di Trento, Pergine, Civezzano, Cembra, Lavis, Mezolombardo e Vezzano. Si stende su una superficie di 949 chilometri quadrati e confina: a set tentrione, coi distretti già da noi ricordati di Cles e di Bolzano ; ad occidente, colla valle del Sarea e le Giudicarle

; ad oriente, colla Valsugana e la provincia di Vicenza nel Regno d'Italia; a mezzodì, col distretto capitanale di Rovereto. Seguendo col metodo finora tenuto, la gran valle discendente dell'Adige, proce diamo da settentrione a mezzodì, nella succinta descrizione degli interessanti paesi di questa regione, sopra ogni altra interessantissima. ' I. Distretto di MEZOLOMBARDO. — Per superficie, se non per abitanti, di tutti i distretti del circondario di Trento è il più importante. Ha una popolazione di 16.550

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 4 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
Alta Valle dell'Adige 165 barriera linguistica gli abitanti della valle Venosta, divenuti Luterani e Calvinisti ed avversari della Casa degli Absburgo. Chiesa e scuola agirono nello stesso senso e tro varono appoggio nei rapporti avviatisi nel frattempo fra gli abitanti della vai Venosta e quelli oltre la Malser Heide. Così con molta fatica si riesci qui a debellare il roma nismo , ma una parte della popolazione conservò la lingua romancia fin nel secolo XVIII (come gli abitanti di Täufers

a quelle trentine e ladine, parlano esclusivamente il tedesco. Non oltre lo sbocco dell'Eisack dunque, per questa valle dell'alto Adige, bisogna cercare ora le tracce ultime della pertinenza delle antiche famiglie e tribù colonizzatrici da Roma mandate nell'Alpe Retica. LA VALLE MEDIA DELL'ADIGE — DA BOLZANO A GALLIANO v E questa, idrograficamente, geograficamente ed anche sotto il rapporto storico ed etnografico, la parte più importante dell'alto Adige compresa negli Stati Austro-Un garici. Per

maggiore facilità e chiarezza descrittiva dovremo dividere questo capitolo in due parti; la prima: l'Adige da Bolzano a Trento; la seconda: l'Adige da Trento a Galliano. 1. — L'Adige da Bolzano a Trento. Questo tratto comprende la parte più vasta ed importante del bacino superiore dell'Adige. Esso riceve le acque defluenti da tre grandissime valli — senza dire delle innumerevoli minori, dirette per la valle Adigina — ognuna delle quali può dirsi un grande bacino idrografico, una regione sotto ogni

di Sole) e dell'Ayisio (valli di Fassa, Fiemme e Cembra) percorrono territori prettamente italiani. E in questo tratto che l'Adige prende il nome italiano ed insieme l'aspetto di grande ed impetuoso fiume, che più non lo abbandona fino al suo sbocco nel mare. Affluenti dì Destra . — Da Bolzano (265 m. sul mare), sotto cui in un largo letto l'Eisack entra nell'Adige, la parte di destra della valle Adigina è formata da una cresta di alte cime, che, tagliate fra aspri e scoscesi burroni, verso la valle

che dal passo della Mendola (1360 ni.) giungono al punto culminante del monte Roen (2115 m.), fino all'imbocco della valle di Non, dalla quale il copioso Noce esce, il maggior tributario dell'Adige a destra. Dopo il monte Roen, la cresta continua scoscesa colle cime: Cimone di Tres, monte Malachino, cima d'Arza, ecc., tutte fra i 1800 ed i 1800 metri, finche sopra il paese di Mezoeorona scende ripida a formare la stretta gola della Rocchetta. In questo tratto, da Bolzano al passo della Rocchetta

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 6 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
Alta Valle dell'Adige 1Ò7 famiglia principesca di Thun o Tono, della quale fu l'ultimo dei vescovi sovrani di Trento: Emanuele Maria. Sorge su di un'altura da cui si gode un delizioso panorama. Più bella, se mai fosse possibile, della valle di Non, certo più alpestre e selvaggia, comechè chiusa all'ingiro da imponenti ghiacciai, è la valle di Sole, ben nota alle ricche e festose comitive che dal Regno per la Valcamonica, da Trento e dalla Ger mania vengono a cercare riposo, frescura, aria

. L'Amsio e le valli di Fiemme e di Fassa. — L'Avisio è uno dei tre grandi fiumi che sono tributari dell'Adige, nella tratta superiore della sua valle mediana, fra Bol zano e Trento. Scende questo fiume, copioso e rapido, dal fianco settentrionale della Marmolata e dopo avere percorso una lunga e tortuosa valle, che prende i nomi suc cessivi di Valle di Fassa , di Fiemme e di Cembra. Interessantissimo sistema di vallate è quello segnato dal corso dell'Avisio: è formato dalla valle di Cembra, che n'è

Kimterswegg, la valle profonda di Klausen e Bressanone ( Brixen ), per la quale ascende la linea ferroviaria del Brennero, da Verona a Monaco, e dalla quale scesero tante volte imperatori ed eserciti teutonici in Italia. Era questa la via dell'antico Pirene, il Brennero attuale, la via Claudia Augusta, percorsa dalle legioni di Ottaviano e di Varo, mantenutale protetta da militi sedentari e coloni romani, che fin su queste aspre pendici lasciarono l'impronta della loro razza e della loro lingua nel

, i suoi edifizi vanno, mano a mano che agli antichi si sostituiscono i nuovi, perdendo l'impronta del carattere, del gusto italiano'e tèndono tutti al gusto tedesco. Anche in questo paese, serrato fra le montagne, il genio-gotico finisce per sovrapporsi al romano, che s'indebolisce e perde, come s'indeboliscono e si perdono nella lingua i caratteri, le desinenze, le tracce delle origini latine. Affluente considerevole dell'Eisack, nelle vicinanze di Bolzano, è il fiume della valle di Sarn o Sarnthal

la parte inferiore presso lo sbocco in valle d'Adige; la valle di Fiemme, che ne è la parte media; e la valle di Fassa, che, cacciandosi nel cuore del gruppo dolomitico della Marmolata, ne forma la parte superiore. In queste tre valli principali se ne aprono molte altre secondarie, come, ad esempio: la valle di San Pellegrino, la vaile del Travignolo, celebre per le bellissime foreste di conifere, di Paneveggio, ecc.: tutte d'importanza oro-idrografica grandissima. In queste tre valli, alpestri per

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 27 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
vi avevano piantato dominio. Il cardinale Bernardo Clesio, cedendo certi diritti della Chiesa tri dentina su Bolzano, lo ebbe in compenso dall'arciduca Ferdinando d'Austria e da quel momento il castello di Pergine restò sotto la giurisdizione dei principi- vescovi di Trento. Anche ora è proprietà della Mensa impegnato dal vescovo guerriero Egnone, abbisogne- [ vescovile di Trento. Altri luoghi interessanti del distretto di Pergine sono: Vigalzano, con 906 ab., 2 chi lometri al nord da Pergine e meno

188 Appendice Il castello di Pergine appartiene al primo periodo del medioevo e si ritiene opera dei Longobardi, che 10 avrebbero eretto in luogo del fortilizio antichissimo di Tenna, opera romana, distrutta,sembra, dai Franchi nel VI secolo e della quale oggi non si hanno più ve stigia. Fin dal secolo XI il castello diPergine fu tenuto da signori fendali, per lo più messi dagli imperatori tedeschi scendenti in Italia. Contro uno di costoro, Guidobaido di Baviera, i Perginesi, stanchi delle ves

posizione; — Sant'Orsola, con 862 ab., a circa 1000 metri sul livello del mare ; — Palù, il villaggio più alto del Perginese, a 1403 metri sul livello del mare, con 550 ab.; è all'estremità della valle del Fersina, presso un laghetto dal quale il fiume trae le sue origini. È d'aspetto in tutto alpino. Le sue case sono fatte con tronchi d'albero appena dirozzati, sovrapposti gli uni agli altri. Gli abitanti di Palù sono tutti pastori. Parlano un dialetto durissimo, un misto di veneto e di tedesco

, e si vogliono discendenti dei Tedeschi venuti in varie riprese sul territorio di Pergine nei secoli X, XI e XIII, attrattivi dalla natura dei luoghi e dalle miniere di rame, 0 più ancora dai feudatari tedeschi che i conti del Tirolo e gli imperatori vi collo carono, ì quali, trovandosi in un paese naturalmente avverso, sentivano il bisogno di farsi sorreggere da gente della loro razza. Cessato il dominio feudo-militare dei signo rotti tedeschi, i loro più umili connazionali, avversati, risospinti dalla

, su un colle tra la valletta d'Urbano ed il prosciugato padule di San Cri stoforo ; il Castello di Cavione, in riva al lago di Caldonazzo ; il Castello di Roccabruna, tra il paesello di Nogarè e la chiesa del Bus, distrutto dagli uomini di Pine in rivolta contro ì loro signori: ed altri dei quali non rimangono più tracce, distrutti da Ezzelino da Romano, che da Bassamo, di cui s'era impadronito, risalendo la Yalsugana, moveva alla conquista di Trento in nome dell'imperatore Federico II, del quale era

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 5 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
, conquistata, colonizzata, ferti lizzata, civilizzata al punto da far dichiarare i suoi abitanti — come appare dalla famosa Tavola Clesiana conservata nel Museo di Trento — elevati alla dignità di cit tadini romani. L'Anaunia antica divi desi ora in due denominazioni o parti ben distinte: la valle di Non propriamente detta e la valle di Sole. La valle di Non tiene tutta la parte inferiore della vallata, seguendo la direzione da nord a sud, mentre la valle di Sole comincia all'angolo acuto che al disopra

; il Babbies, che sbocca a Male, dopo aver percorso la valle di Rabbi; il Meledrio, che scende dal passo di Campiglio; la Novella, che riceve le acque dell'alta valle di Non; la Tresenga, che esce dalla profonda valle di Tovel, ed altri minori. Nella valle di Non corrono due strade di grande importanza: quella che da Trento per Mezzolombardo, Rocchetta e Cles porta a Male in vai di Sole e al di là, per il valico del Tonale, in Valcamonica, a Edolo e altre. L'altra, più recente, detta della Mendola, dal

166 Appendice con quelle dell'Adige. Il Noce è uno dei fiumi più importanti del Trentino, Nasce dai ghiacciai della Presanella e del Tonale, appendici avanzate a nord-est del gruppo del- l'Adamello,'per una branca e per l'altra, del Corno dei Tre Signori, del monte Vioz e del Cevedale nel gruppo dell'Ortler. Le due branche si congiungono ad Ossana in vai di Sole e, ingrossandosi continuamente col contributo delle molte acque scendenti dalle alte e profonde valli laterali, da cime che ben

di Cles è fatto dal Noce e prosegue in direzione da est ad ovest fino ai piedi dei ghiacciai della Presanella e del passo del Tonale, che la dividono dalla Valcamonica ad ovest e dalle Giudicarle a sud, e sulle quali vette passa l'attuale linea di confine col Regno d'Italia. In tutta la loro lun ghezza le valli di Sole e di Non sono percorse dal torrente Noce (che nasce propria mente nella valle di Pejo) e ricevono fra i principali loro affluenti: la Vermigliana, che scende dai gioghi del Tonale

valico che fa di questo monte e che scende da Bolzano e Fondo a Cles, tenendo la sponda sinistra del Noce, con diramazione sulla prima a Rocchetta. Cles (656 m. sul mare) è il capoluogo della valle di Non: borgo antichissimo, sede del Capitanato e della Giudicatura distrettuale, ricco di memorie antiche. Nelle sue vicinanze, ai Campi Neri, si rinvennero molte antichità romane, fra le quali la famosa Tavola Clesiana: un pezzo archeologico di primissima importanza. La popolazione della valle di Non

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 31 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
192 Appendice rimasero padroni di tutta la valle Lagarina, nonché delle sue grandi tributarie, le valli Arsa, Teiragnob e Fol- garia, confinando i Castelbarco — fuor di Beseno, che tennero ancora — al di là della sponda destra dell'A dige nella valle Gresta ed ai tre castelli più sopra nominati. La fortuna dei Veneziani in valle Lagarina durò fino al 1487. Il 25 aprile di quest'anno Sigismondo arciduca d'Austria, che alla chetichella aveva radunati in Bolzano circa 15.000 uomini, tra Tedeschi

, in odio alla quale si forma, tra le maggiori potenze d'Europa, il papa e vari principi italiani, la famosa Lega di Cambrai. La valle Lagarina fu tolta ai Veneziani, che dovettero rinun- ziarvi per sempre nei successivi trattati, coi quali sep pero scomporre la Lega di Cambrai. Impossessandosi della valle Lagarina, l'imperatore Massimiliano fece bombardare Rovereto, quantunque lo sapesse già sgombro dal presidio veneto e divise la regione in varie piccole signorie, date a famiglie sue fidate, quali

i Traph, i Lichtenstein, i Lo drone ; ai principi-vescovi di Trento, suoi alleati, toccarono i vi cariati di Arco, Ala, Mori e Brentonico; ai Castelbarco, in disgrazia dell'imperatore, non rimase che Gresta colla povera sua valle. Più tardi, ritornati in favore dei principi-vescovi, furono investiti dei quattro vicariati suddetti, di cui godettero la sovranità fino al 1796. Duran te il periodo napoleonico la valle Lagarina fece parte del Dipartimento dell'alto Adige. Dopo il 4815 fu incorporata, col

Trentino, nella provincia del Tirolo. Dopo il 4866 la valle Lagarina fu tagliata assai ir regolarmente dallalinea di confine tra l'Impero Austro- Ungarico ed il Regno d'Italia, che del territorio, geo graficamente, spettante alla valle Lagarina possiede i paesi di Ossenigo, Peri, Dolcè, Ceraino, alla sinistra dell'Adige;, e Belluno, Brentino, Rivaita, Ganale alla destra, e giù giù fino alla Chiusa di Verona, Valli sussidiarie . — Le maggiori valli formanti il sistema della valle Lagarina ed a questa

tributarie sono tre, tutte sulla sponda sinistra dell'Adige: Folgaria e le due Valli di Leno, cioè di Terragnolo e Yallarsa. Valle di Folgaria. — Sono due le strade che conducono nella valle ed altipiano di Folgaria : l'una, per chi viene da Trento, fa capo a Calliano ; l'altra, che partendosi da Rovereto passa per Noriglio, Beccachè, bivio fra Terragnolo e Serrada. Queste strade sono belle e pittoresche ed in breve cammino portano ad una rispettabile altezza ed in una regione stupendamente alpestre

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Category:
Law, Politics
Year:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Page 9 of 48
Author: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Place: Torino
Publisher: Candeletti
Physical description: 46 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Location mark: 1174
Intern ID: 184507
qualcuno che, oltre ad aver visitata la Plisteria, si sia spinto, cosa rara, entro quella remota valle di Dures. Ci dicono che dal suo fondo l'Alpe Centrale apparisce come una serie di vedrette inaccessibili, come un'alta parete di ghiaccio. Queste novità raccolte a Trento ci fanno allegramente dubitare della nostra impresa, ma non recedere dal proposito di tentarla. Guardiamo, sulla carta, quella formidabile linea bianca dei ghiacciai... Arriveremo alla vetta? Glokenkaar ! Anzi, più esat tamente

S ALLA VETTA D'ITALIA Chi viene dall'Italia di mezzo, attraverso la gran valle padana, e gli si levano incontro vaghe ed enor mi sul rosso orizzonte le linee lontane delle nostre Alpi, ne prova quasi un sacro stupore. Eccole dunque le Madri , quelle che danno la vita e la gioia, quelle che alimentano i fiumi della patria ed abbeverano l'anima di forza e di poesia. Noi vediamo di qui le prime cortine della immane fortezza, e ci piace pensare che penetreremo nel suo mezzo fino all'ultimo fastigio

. Ecco le torri di Verona, ecco l'Adige ! Le sue cerule acque vi portano il primo saluto delle vedrette. Voi passate, guardando i piani ed i colli, e la famosa Chiusa; e poi vi sovrastano d'ambo i lati le belle e severe montagne del Trentino, e vi suona all'orecchio la sua schietta e rude parlata. Passano ville e castelli, splendono intorno le cime verdi e azzurre. Trento vi accoglie e sorride «coi suoi grandi occhi d'italiana ». Qui gli ultimi preparativi. Vi si può, alfine, trovare e inter rogare

, GloJcenlcaarkeeskofel! Il nome solo fa rabbrividire. Partiamo intanto. Si corre per la magnifica valle, dove mormorando per l'aprico verde il grande Adige va. A destra e a sinistra borghi e castella, colline e montagne, un paesaggio svariatissìmo. In brev'ora avrete oltrepassato il Tren tino ; alla chiusa di Salorno entrate nell'Alto Adige. * * * Qui la vostra attenzione si farà anche più viva. V'è, come è noto, a settentrione del Trentino proprio, della regione cioè pu ramente italiana, ove cosi strenuamente si difendono

i diritti della nostra razza e della nostra lingua, un territorio cisalpino che ha m parte popolazione mista, ma il più tedesca, ed è l'Alto Adige. Comprende il bacino atesino di Bolzano e le ultime valli di questo nostro fiume, la Venosta, onde nasce, e la Val d'Isarco e la Pusterìa, onde scendono i suoi maggiori affluenti. Ma se colà da molt'anni s'è stanziata la stirpe d'Armmio (ep pure nella Venosta il germanismo è tutt'altro che antico), Bolzano

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Books
Category:
Law, Politics
Year:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Page 10 of 48
Author: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Place: Torino
Publisher: Candeletti
Physical description: 46 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Location mark: 1174
Intern ID: 184507
terreno. Del resto, la regione dell'Alto Adige, ampia per superficie geografica, è poi così irta dovunque d'alte e spopolate montagne, accavallate e sovrapposte fino al nevoso culmine della Gran Ca tena, che, in realtà, quella penetrazione germanica non è poi la gran cosa. Ed anche ora, il rigoglio della nostra razza ò si forte, le sue energie così vive, che ad ogni anno la nazione ita liana procede verso le ultime valli, verso il limite supremo che la geografìa e la storia le assegnano. Pensando

a ciò, mentre varchiamo a Salorno i confini dell'Alto Adige, la nostra gita assume un significato ideale. Questa, di Bolzano, m'è d'avviso che sia la valle più maestosa e magnifica dì tutte le Alpi italiane. I dintorni della città sono un naturai giardino e un paradiso in terra. Da Bolzano la fer rovia del Brennero si addentra nell'angusta e selvaggia valle dell'Isarco ; pure sì pittoresca e sì piena di memorie ! Castelli e castelli passano, villaggi e chiesette guardano dall'alto ; da le vante

vi seguono di continuo le montagne ladine, quelle che racchiudono il piccolo popolo nostro della Gardena. Salutiamo, ammirando, sopra il suo scoglio la romana Sabiona, indi i bei monti e la valle di Bressanone e nel ridente piano la principesca cittadina dai molti, campanili. In questo bacino di Bressanone mette foce nell'Isarco il fiumi- cello impetuoso della Kienza, il cui corso noi dovremo risalire. Poco oltre, vien la stretta della Fortezza (la Franzensfeste), dove appunto si stacca dalla ferrovia

del Brènnero quella della Pli steria. Usciti dalla profonda gola delia Fortezza, v'andate di con tinuo innalzando, di maniera che, dopo una china in parte col tivata, in parte ombreggiata da giganteschi castagni, la valle vi mostra gli ultimi pampini dove ancora maturi il frutto della vite. Ora i monti s'avvicinano, i boschi di pini s'alternano coi prati. Soffia una brezza sottile. E questo il pianoro della verde Pu- sterìa ; dove alle selvagge strette succedono idillici paesaggi al pini

; le acque della Kienza vi serpeggiano più tranquille di fianco alla ferrovia e allo stradale.

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Category:
Law, Politics
Year:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Page 31 of 48
Author: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Place: Torino
Publisher: Candeletti
Physical description: 46 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Location mark: 1174
Intern ID: 184507
no minate Tattrisane t . Cfr, Taurinorum (Torino), e Tannino, Taurasi, Taurisano, Montauro, ecc 2) Toponomastica. — Monte Lana, in vecchie carte della provincia : Lana Wand. — Waurl, pareana {Schneller Nf. p. 187), parete. — Lana, Jan e loti fre quenti in nomi locali dell'Alto Adige, di paesi presso un declivio di ghiaie, latrina, dal lat. lahina Schneller). Le valanghe, nella Valle Aurina, chiamate lane |Baiiner p. 26). lanstriche , le traccio delie valanghe. Laneralpe una delle malghe fra la Casère

e la For cella, Lambach casale di Pusteria all'ingresso della Valle di Bures. Lambach o Lawi- nenhach in Val del Reno, Lawinenthal ivi; LanebachgpUg una delle cime di Monte Fumo, Cima Lan in Primiero, [Lana, grosso villaggio in Val d'Adige, deriva da Leoniannm; il nome indica che fu un praedium, un fondo rurale romano ; Egger, Gesch. Tir. I. 36], Glocken ka ari eenkafel. Kofeì = cima, in altre carte Kopf (= testa). Appellativo di monte (frane. Tòte). Kees. Nella Valle Aurina quest'antico appellativo

, Carasca, Corona, Careri, Carini, Carnnia, ecc.) — Karspitze presso il Plan de Coronen. Glocken = campana. \Glocl-enkaarkeeskofel sarebbe Punta O Testa della vedretta del quadro della campana \!)] — Glockenhaar: Quadro delta Campana — (E COSÌ Steinkaar, Quadrarli

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 2 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
è di raccogliere le notizie, i dati, le descrizioni di tutto ciò che è nell'ambito dell'Italia geografica, esi merci dal tratteggiare qui — come in sua sede logica e naturale, in appendice alla descrizione della bassa valle Àdigina — per sommi capi, ciò che sia la parte superiore dell'Adige, non meno importante dell'inferiore per particolarità geografiche, idro grafiche e storiche. L'ALTO ADIGE La parte del bacino idrografico dell'Adige compresa nell'Impero Austro-Ungarico si può dividere in tre grandi zone

. La prima, che diremo dell'Altissimo Adige, la quale dalle scaturigini del fiume viene fino alla confluenza dell'Eisack, sotto Bolzano; — la seconda, che da questo punto, ove nel territorio circostante si schiarisce mag giormente anche la favella italiana, va fino alla stretta di Calliano sotto Trento ; — la terza infine, che da questa stretta, poggiando di fronte a Rovereto e, prendendo il nome di Valle Lagarina, va fino al confine italiano, presso Peri. Etnograficamente la prima zona, cioè quella che

va dalle scaturigini dell'Adige fino a Bolzano, è oggi completamente tedesca. La seconda zona è mista di popolazione tedesca e di molte isole italiane da Bolzano alla chiusa di Salorno; al di là della quale, cioè entro i confini dell'attuale Trentino, si presenta compatta la sola popo lazione italiana. I. ZONA DELL'ALTISSIMO ADIGE 0 VAL VENOSTA L'Adige, è noto, ha le sue origini ai laghetti di Besehen, che a circa 1500 metri d'altezza raccolgono le acque, sempre copiose, calanti dai ghiacciai immensi

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Category:
Law, Politics
Year:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Page 47 of 48
Author: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Place: Torino
Publisher: Candeletti
Physical description: 46 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Location mark: 1174
Intern ID: 184507
bissandosi in Val d'Isarco, ci ha ricondotti per quella celebre, foce di Bolzano sul maestoso piano atesino, annotta \ e fa del tutto buio quando siamo a Trento. Forse per questo ci manca rono gli onori del ricevimento?.... Ma tosto la stampa s'impa droni delle nostre glorie ; giornali e riviste ne parlarono a di stesa. L'« Alto Adige », il forte organo dei patriotti trentini, esprimeva la sua entusiastica approvazione ponendo per titolo al suo referto, in grandi caratteri : « Un'escursione alpina più

eloquente di un trattato »* e, narrata la « interessantissima gita al punto più settentrionale della Regione italiana », aggiungeva calde raccomandazioni agli alpinisti italiani perchè si recassero in frequente pellegrinaggio alla Vetta d'Italia. Ma tra le pubbliche manifestazioni d'interesse per la nuova mèta segnata all'alpinismo italiano, nessuna poteva ambirsi mag giormente, ne agli escursionisti riuscire tanto gradita, quanto la parola del degno Presidente della « Società degli Alpinisti Tri

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Category:
Law, Politics
Year:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Page 20 of 48
Author: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Place: Torino
Publisher: Candeletti
Physical description: 46 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Location mark: 1174
Intern ID: 184507
lontana, alla più terribile antichità della terra. Le sue pareti s'aprirono in quella giogaia granitica dello Spartiacque Alpino che emerse dai mari primitivi, come la spina dorsale della futura Europa. Durò te stimonio al succedersi d'ere geologiche in cui i giorni furono millenni ; provò gli alterni climi, i torridi e i gelidi, le immani vicende. Nell'era glaciale la valle fu tutta un enorme fiume di ghiaccio, e i massi erratici (quasi tutti di gneiss), che trovansi per le co stiere a 500 metri

sopra il fondo della valle, attestano di quale spessore fosse e di qual massa l'antico ghiacciaio di Dures. Dopo che si ritirò, e i terreni alluvionali vennero coprendosi di fo reste, le genti umane, salite dalle pianure italiche, penetrarono fin qua dentro, benché per secoli le condizioni di questi monti dovettero essere avverse alla vita. Ma certo al tempo del Ro mano Impero, allorché la popolazione crebbe dappertutto nelle Alpi, propagandosi fin nei recessi più inospiti, anche Dures accolse

coloni. Anche Dures fu per secoli, e rimase fin bene avanti nel medio evo, come le altre intorno, una valle latina. Poi, dalla Pusterìa v'entrarono le genti tedesche. Intorno al mille la popolazione, ch'era povera e scarsa, obbediva a famiglie dinastiche annidate in castelli dei quali il più importante fu appunto quello sorto alle fauci della Valle Aurina, sul « Campo » ; nido dei Tuvers o Dures. La romita valle non ebbe del resto vicende d'importanza. Segui le sorti del paese : appartenne

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Category:
Law, Politics
Year:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Page 14 of 48
Author: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Place: Torino
Publisher: Candeletti
Physical description: 46 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Location mark: 1174
Intern ID: 184507
dei quali somiglia a un letamaio, e ]à dentro nel buio s'odono fin tardi quelle voci giovanili unite in cori, e le canzoni venete nel silenzio del piccolo borgo tedesco. Eccola, infine questa valle di Dures, la valle più settentrio nale di tutta la regione italica! Essa è la più profonda delle la terali della Posterìa: lunga 13 ore di cammino, più di 46 km. da Brunico alla Forcella del Picco (ted. Birlucke). Se non per la massa, per la lunghezza il corso delle sue acque, dalle sor genti, nei Tauri

, fino al bacino di Bolzano, rivaleggia con quello dell'Adige, fiume regale. Ed oltre che la maggiore in tal senso, è poi la sola alquanto ampia e popolata di coteste valli che scendono alla Plisteria di tra i massicci contrafforti della Catena centrale. Popolata rela tivamente, ma non popolosa, giacche per natura è assai povera, È la g-iog-aia delle Alpi Aurine che copre la Valle Aurina (irà. Ahvntlnd). AeIJe carte tedesche questa catena si chiama Zfflerthaler Alpen, perchè, sull'altro versante

, sovrasta appunto al Zillerthai. 7,a vedretta visibile dal piano di Brunico è precisa mente ;I ghiacciaio della Pietranera (Sahwarseottehrfe''• Oft.lLlVIS.

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Category:
Law, Politics
Year:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Page 16 of 48
Author: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Place: Torino
Publisher: Candeletti
Physical description: 46 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Location mark: 1174
Intern ID: 184507
ALLA VETTA »'ITALIA 15 stein } ecc., quando vivono i corrispondenti nomi italianissimi di Bolzano, Isarco, Bressanone, Badìa e Marebbe, Livinallongo. Raccolgo; quindi, in una nota d ) qualche appunto toponomastico sul nome di Dures, * * * È consigliabile di tragittare in vettura la prima parte della valle, da Brunico alla Pieve di Dures, lunga più di 18 chilo metri e tutta pianeggiante. Ottime vetture e giardiniere aperte rendono comodo e piace vole il percorso. Uscendo dal borgo

in tutto le Alpi italiane. Tuf nel Trentino (in Randena taf, ili Val di Non too o toul plur. toni chiamatisi certo scanalature dei monti o strade pei legnami, e sentieruoli che scendono per gole disa strose, ed anche canali per l'acqua; in rio mediev. tufum fi unii. Toro del Macai on, Toro di Laurég, sentieri che scendono da Val di Non verso il Valdagide meranese. Tovùre località in Val Lagarina. (cognome Tovazxi), Val l'avare presso Levico, Monte Tomi a nord della Mendola. Comparisce in doc. nel sec

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