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Literature Archive
Category:
Primärtext: Prosa
Year:
03.03.1989
Monika
Monika, (Traduzione di Umberto Gandini
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Author: Zoderer, Joseph
Date: 1989.03.03
Source: Mattino, Il, 24
Articletype: Primärtext: Prosa
Keywords: Übersetzung
Authormap: Zoderer, Joseph Texte
Location mark: 1143_016
co stumi tradizionali, col corpo di Gesù sotto il baldacchino dei sacerdoti, e mettono a fuoco gli apparecchi fotografici, Minolta o Polaroid, e fu allora, si dice, in occasione del Corpus Domini, Monika avrà avuto sedici o di ciassette anni, fu allora che quel villeggiante ubriaco si fece largo cantando nella chiesa fino al banco della comunione: canta va in mezzo al silenzio dei devo ti un sound melodico senza pa- DOKUMENTATiONSSTELLE BOZEN Ineuew sScftirokr litefg% [ Weggensteinptrasse 12 - 39100

BOZEN Tel. - Fax 0471-37 70 37 disegno di Oskar Kokoschka Cultura il mattino de IT Alto Adige martedì 3 luglio 1990 24-25 Monika Racconto inedito di JOSEPH ZODERER (Traduzione di UMBERTO GANDINI) role e in falsetto, mentre le don ne, cercando di non dare nel l’occhio, tentavano di respin gerlo coi gomiti, di tenerlo lon tano dal banco della comunio ne, finché poi si fecero avanti due, tre uomini per afferrare quello straniero dalla bocca peccaminosa; fu allora che, del tutto inaspettatamente, spuntò

o un bicchiere di vino, però prima che la pro cessione avesse riattraversato la piazza del villaggio in direzione della chiesa, Mike era già stato scaraventato a terra e rimase lì disteso per alcuni secondi con la faccia assai vicina allo zoccolo del bancone di mescita. Ad Al- bin, un figlio dei vicini che mi avevano aiutato a costruire la casa, il gesticolare del turista ubriaco al banco, oppure quelle frasi dette in un tedesco lezioso («Voi non sapete su che terra d’oro marciate»), erano im provvisamente

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Literature Archive
Category:
Primärtext: Prosa
Year:
30.06.2000
Due santi e i gemelli
Bestiario
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Author: Dal Lago Veneri, Brunamaria
Date: 2000.06.30
Source: Mattino, Il, 9
Articletype: Primärtext: Prosa
Authormap: Dal Lago Veneri, Bruna Maria Texte 1
Location mark: 0133_036
soffermarmi sulla festività dei santi Pietro e Paolo che, secondo una tra dizioneplurisecolare, avreb bero subito assieme il marti rio il 29 giugno. In realtà i due apostoli mo rirono in date e luoghi di versi: Pietro crocefisso con la BESTIARIO di BRUNAMARIA DAL LAGO VENERI Due santi e i gemelli testa in basso nello stadio di Caracolla durante le perse cuzioni di Nerone nell’anno 64. Paolo fu decapitato nel 67. Infatti da cittadino roma no non poteva subire la pe na della crocefissione, con siderata

infamante. Anche la data del 29 giugno riferita a Pietro, pare improbabile, vi sto che la persecuzione co minciò dopo l’incendio di Ro ma, divampato fra il 18 e il 27 luglio. Ci si potrebbe chiedere per chè fu scelto il 29 giugno per ricordare il martirio dei due apostoli. Nell’antica Roma il 29 giugno, sul Quirinale, si celebrava la festa di Quirino, un dio sabino. Più tardi la fe sta si tenne intorno al tem pio del dio che Augusto fece erigere proprio là dove Ro molo aveva celebrato i rituali

vina che partono da Alba per fondare una città. Prima è Re mo che sembra il migliore: vin ce i Lupercali ma mangia le vi scere riservate a Fauno, e de stina se stesso al mondo degli inferi nel quale scompare, at traversando simbolicamente la porta, la soglia, il limite fra il visibile e l’invisibile. I cristiani si ispirarono alla festa del dio Quirino e della fondazione di Roma per tra sfigurarla nella solennità dei due apostoli, considerati i fon datori della nuova Roma. In oc casione del

29 giugno papa Leone Magno, verso la metà del V secolo, nel suo sermone in onore dei santi Pietro e Pao lo, così si rivolgeva ai fedeli e a Roma personificata, ricor dando che i due Apostoli ave vano portato il Vangelo di Cri sto trasformando Roma da «maestra di errori» in «maestra della verità». «Roma, questi sono i Santi Padri tuoi, i veri pastori che ti fondarono molto meglio e mol to più felicemente di coloro per opera dei quali fu stabilita la prima fondazione delle tue mu ra». Proprio in questi

giorni a Roma si apre alle Terme di Dio cleziano una mostra curata da Andrea Corandini insieme a Rosanna Cappelli con il titolo:

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Literature Archive
Category:
Essay
Year:
01.02.2007
Das Gedächtnis der Sprache
Rätoromanische Literatur aus den Dolomiten und Graubünden - Versuch eines Vergleichs
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Author: Bernardi, Rut
Date: 2007.02
Source: Kulturelemente – Zeitschrift für aktuelle Fragen, Nr. 65, 5
Articletype: Essay
Involved person: Ascoli, Graziadio Isaia; Bifrun, Jachiam; Chiampel, Durich; Ploner, Matie; Gänsbacher, Johann Baptist; Brüder Grimm; Wolf, Karl Felix; Kindl, Ulrike $
Involved organisation: Universität Venedig
Keywords: Sprache
Authormap: Bernardi, Rut
Location mark: 0050_079
- und Hinterrheintal, können wir im Laufe des 20. Jahrhunderts das Gegenteil feststellen. Die im Gegensatz zum En gadin in der Vergangenheit immer etwas ärm lichere Surselva kann nach dem eigentlichen li terarischen Aufbruch, also nach dem Zweiten Weltkrieg, mehr literarische Werke aufweisen. Die Surselva hat fast doppelt so viele Roma nischsprecher als das Engadin. Dolomiten Literarisch Interessierte ladinischer Mutter sprache in den Dolomiten gibt es sicherlich schon lange, doch organisiert

. Bibliographie: - Belardi, Walter: Antologia della lirica ladina dolomitica. Roma, Bonacci ed., 1985. - Belardi, Walter: Max Tosi poeta ladino. Firenze, Ist. di studi per l'Alto Adige, 1985. - Belardi, Walter: Narrativa Gardenese. (= Biblioteca di ricerche linguistiche e filologiche 21), Roma Urtijei, Univ. „La Sapienza“ - Union di Ladins de Gherdeina, 1988. - Belardi, Walter: Poeti ladini contemporanei. (= Biblioteca di ricerche linguistiche e filologiche, 16). Roma, „La Sapienza”, 1985. - Belardi, Walter

: Profilo storico - politico della Lingua e della letteratura ladina. (= Biblioteca di ricerche linguistiche e filologiche, 35). Roma, Ed. Il Calamo, La Sapienza, 1994. - Bernardi, Rut: Frida Piazza. Die ladinische Schriftstellerin. In: sturzflüge. die kulturzeitschrift. Nr. 40/41 - Okt.-Nov. 1994, S. 49-50. - Bernardi, Rut: Létres te n fol - Briefe ins Nichts. Tluses, Landeck, EYE-Verlag, 1996 - 2003. - Bernardi, Rut: Néus jon cun la ferata. 6 stories crimineles. 2 CDs. 2002. (6 x 20minütige ladinische

, Walter: Narrativa Gardenese. Roma - Ortisei, 1988. S. 38-230. - Riatsch, Cla; Walther, Lucia: Literatur und Kleinsprache. Studien zur bündnerromanischen Literatur seit 1860. (= Romanica Raetica 11, 12), Chur, Società Retorumantscha, 1993. - Spescha, Flurin: „Fieu e flomma”. Cuira, Octopus, 1993. - Tosi, Max: Ciofes da Mont. Urtijei, Union di Ladins de Gherdeina, 1975. - TRAS. Forum Culturel. Urtijei, 1994 ff. - Trebo, Angelo: Poet ladin. Badia, 1988. - EGHES. Hg.: Roland Verrà. Movimene tla

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Literature Archive
Category:
Interview
Year:
10.11.2009
Pound, "Non chiamatelo fascista"
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Author: Chierici, Maurizio
Date: 2009.11.10
Source: Fatto Quotidiano, Il, 7
Articletype: Interview
Involved person: Rachewiltz, Mary
Authormap: Pound, Ezra und Südtirol 2
Location mark: 0780_096
le mani e tira diritto. Non ha protestato? “Non li conosco. Protestare A 80 anni, custodisce con passione le memorie del poeta in un museo in Tiralo OCCUPAZIONI e cinghiate D uemila militanti attivi in un solo anno, oltre 50 mila ade renti. Il fenomeno Casa Pound è dilagato in tutta Italia. Quasi ogni provincia del paese ha il suo stabile occupato o il suo circolo di riferimento. Tutto nasce a Roma agli inizi del Duemila, attraverso la fondazione di un’etichetta di scografica indipendente, la Rupe

Boris, e Ma ry e il figlio restano nel castello. ■■i mBsmatmmamm con chi? Ho scritto a Giano Accame. Lo avevo incontrato a Milano alla presentazione di un saggio su Pound economi sta: ‘Vorrei sapere chi sono. I giornali dicono naziskin...’. Risposta sconsolante: ‘Biso gna ringraziare che in questi anni vi siano ancora giovani con certi ideali’. E scopro le sue conferenze a Casa Pound. Anche Caterina Ricciardi (di rige il dipartimento Studi americani all’Università di Roma), presenta libri a Casa

Pound. Non capisco. Nelle sue note su Pound analizza l’opera di mio padre con una conoscenza che esclude i luo ghi comuni. Pound fascista, Pound antisemita. Invece...”. Le Case Pound rianimano la violenza... “Mio padre odiava la violen za. L’ha ripetuto a Pasolini in una appassionata intervista a Spoleto”. Davvero non ha mai mes so piede in Casa Pound? “Una volta, a Roma. Sono ar rivati questi rapati, portavano giubbotti di pelle. Ho ascol tato i discorsi, ragazzi igno ranti. Non sanno niente del

si chiama Brunnen burg, ultimo proprietario il principe Boris de Rachewitz, egittologo nato a Roma da madre russa. Nel ‘47 ha spo sato Mary. Il cortile ricorda l’aia di una campagna dove pascolano due asini grigi. Scale a chiocciola che scala no i piani senza pietà. La si gnora sale e scende per ac compagnare i visitatori del museo. Dà lezioni agli stu denti di due università del North Carolina: arrivano per scoprire non solo il poeta. Mary li educa all’archeologia agraria. Scosta altre tende: le scarpe

fidanzato I l gup Cipriani ha rinviato a giudizio Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, uccisa con 30 coltellate nel 1990 a Roma. Decisiva sarbbe la perizia sul segno di un morso che fu riscontrato sul seno di Simonetta. Quel segno, secondo l’accusa, corrisponde all’arcata dentaria di Busco. Influenza Fazio: “I vaccini sono sicuri” N uovi decessi per il virus H1N1. Ieri un anziano cardiopatico è morto in Umbria. Una donna è deceduta a Piacenza, un’altra, colpita da una broncopolmonite

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Literature Archive
Category:
Essay
Year:
15.02.2009
7 Carnevali e mezzo
7 Carnevali e mezzo, L'invasione pacifica degli zvoncari
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Author: Dal Lago Veneri, Brunamaria
Date: 2009.02.15
Source: Corriere dell’Alto Adige, Nr. 39, 13
Articletype: Essay
Involved organisation: Museo degli Usi e Costumi della gente trentina a San Michele all'Adige
Keywords: Volkskunde
Authormap: Dal Lago Veneri, Bruna Maria Texte 4
Location mark: 0136_038
cesura fra il tempo naturale, biologi co, una pausa, una sospensione in un peri odo di crisi, di svolta, di passaggio. Tempo che segna i grandi avvenimenti come il morire, il rinascere, l’avvicendarsi e il rin novarsi Il carnevale, in opposizione alle fe ste ufficiali, è il trionfo di una forma di libe - razione temporanea dalle regole vigenti e dai tabù. E per questo che il linguaggio ed i sim- La storia Un primo nucleo della festa risale ai saturnali della Chiesa Nell’antica Roma, tra febbraio

collocazione naturale, ai primi di dicembre. Non vi riusd del tut to perché le usanze carnascialesche dei santi Innocenti o le mascherate del Klöck- ner, tipid dell’avvento in Alto Adige, o le stesse feste e mascherate di san Nicolò con angeli e diavoli ne sono un esempio. Tra la fine di febbraio e i primi di marzo si svolgevano, nella antica Roma, alcune feste di connotazione camesdalesca. La prima che cadeva Ü 27 di febbraio, e si chia mava Equiria e si ripeteva il 14 marzo. Le corse dd cavalli in onore

di Marte aprivano il primo mese dell’anno, doè la stagione primaverile e chiudevano quella invernale con il sacrifido di un cavallo per garantire a Roma fortuna, protezione con tro le razzie nemiche e un buon raccolto, fi cavallo, per la rapidità della sua corsa è as sodato alla continuità del tempo: attraver sa indenne il paese della morte e dd fred do, doè l’inverno, è portatore dello spirito dd grano, lo spirito del raccolto. Ma non solo, per l’influenza della reli gione caldaica trasmessa

in ocridente nel processo sinodico che caratterizzò la cul tura dell’epoca, la corsa dei cavalli simbo leggiava le corse dei pianeti che usavano dalle dodid porte del deio. Nei sette giri previsti per la corsa delle bighe e quadri ghe si mimava l'orbita dd sette pianeti. Le corse dei cavalli-pianeti continuaro no anche nella Roma cristiana fino al prin- dpio dell’Ottocento, come documentano vari scrittori, fra i quali Goethe nel suo Viaggio in Italia. Il correre era anche al centro dei Luper cali, riti

nd quali dei giovani vestiti di cor regge di pelle di capro correvano sfrenata- mente per la Via Sacra, partendo da una grotta sul Palatino, chiamata Lupercale, mimando il passaggio celeste dall’inverno alla primavera. E se da Roma d spostiamo in Grecia, lì tra febbraio e marzo nd mese di antesthe- riòn, che segnava il passaggio tra l’inver no e la primavera, si celebravano ie feste di Dioniso- Ade, due facce della stessa divi nità, morte e rinasdta come nel cambio delle stagioni La festa era

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Literature Archive
Category:
Interview
Year:
30.01.2011
Gruber, la vita nella scrittura
Gruber, la vita nella scrittura, Nell'ultimo romanzo due esistenze parallele e il peso del destino
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Author: Spiller, Carla
Date: 2011.01.30
Source: Alto Adige, Nr. 25, 46
Articletype: Interview
Involved person: Gruber, Sabine
Involved organisation: casa editrice C.H. Beck; Deutscher Taschenbuchverlag
Keywords: Prosa
Authormap: Gruber, Sabine 2
Location mark: 0315_014
. Perché in «Über Nacht» ha scelto di sviluppare il tema delle vite parallele? Ho scelto due figure di don ne più o meno della stessa età, che però dovevano vive re in contesti culturali diver si, poiché nel romanzo ci si pone anche il problema della traduzione, dell’«incorpora- mento» dello straniero. La parte romana viene integra ta in quella tedesca, viene «incorporata». Mira vive a Roma, è sposata e desidera avere dei figli; lavora come assistente agli anziani in una casa di riposo e ha un rappor

un organo di una persona morta. Volevo dare la parola alla futura donatrice di orga ni come a colei che lo ha rice vuto - così hanno origine i bi nari narrativi paralleli. D’al tra parte anche l’atto dello scrivere consiste nell’appro priazione di qualcosa di estraneo, una sorta di tra pianto. In che senso? Per poter descrivere qual cosa di estraneo, bisogna fa- Nell’ultimo romanzo due esistenze parallele e il peso del destino La storia raccontata in «Vita in anagramma» si svolge a Roma e Vienna

: donneprotagoniste D ue donne, due storie, due città. La trama del romanzo «Vita in ana gramma» (questo il titolo del la traduzione italiana, critica ta dall’autrice, di «Über Na cht», uscita per l’editore Gaffi) si svolge fra Roma e Vienna e ha per protagoniste Mira e Ir ma, i cui nomi sono uno l’ana gramma dell’altro. Eppure le due protagoniste non si cono scono: ad unirle è la sapiente regia dell’autrice che avvicina le due donne calate nel gran de casuale palcoscenico della vita, fantasticamente intrec ciate

le vite di queste due donne, offrendoci spunti di ri flessione sui grandi temi della vita: l’amore felice o infelice, la salute e la malattia, il caso, re riferimento a qualcosa di proprio. Affinché l’organo estraneo rimanga nel nuovo corpo, esso deve essere assi milato. Lo stesso vale per la scrittura. Scrivere è un pro cesso di incorporamento del l’estraneo. Empatia e capa cità di trasformazione sono caratteristiche indispensabi li dello scrittore. Vienna e Roma: perché ha ambientato la sua sto ria

in due contesti cultura li diversi? Nella mia produzione lette raria compaiono spesso insie me l’ambiente culturale tede sco e quello italiano. Questo ha sicuramente a che fare con le mie origini, con il ten tativo di unire insieme ciò che nella mia infanzia e gio vinezza era diviso per motivi politici. © RIPRODUZIONE RISERVATA che è il grande regolatore del l’universo. Ammirevole l’am- bientazione nelle due città, Vienna e Roma, che l’autrice descrive con sfumature e par ticolari che solo chi

7
Literature Archive
Category:
Mitteilung
Year:
20.10.2000
Cessa lo sciopero della fame
Cessa lo sciopero della fame, Obiettori etnici interlocutori di Roma anche a livello istituzionale
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Author: Cagnan, Paolo
Date: 2000.10.20
Source: Alto Adige, 18
Articletype: Mitteilung
Involved person: Galasso, Eugen; Martina, Miguel; Brugger, Siegfried
Involved organisation: Moet, movimento degli obiettori etnici; Presidenza del Consiglio; SVP; Convivia; coordinamento provinciale di AN
Keywords: Politik
Authormap: Galasso, Eugen
Location mark: 0261_030
ALTO ADIGE VIA A. VOLTA 10 CRONACA o VENERDÌ Qjg) OTTOBRE 2000 pumentationsstelle für re Südtiroler Literatur ■3STÜCT i * Toi. BOZEN L’arrivo di Bressa e Salghetti a casa di Eugen Galasso in via Amba Alagi (Foto Alberti Crepaldi) Cessa lo sciopero della fame «Abbiamo ottenuto ilprimo scopo: il confronto pubblico ci sarà» Obiettori etnici interlocutori di Roma anche a livello istituzionale COftötLA euri Abe, cttmottzzatore, radto, servosterzo, doppio airbag 5 anni di garanzia o 160.000

compiuta, per il braccio de stro del ministro Loiero: in cassata la disponibilità al con fronto da entrambi le parti (Svp e Moet), rimossa la spa da di Damocle delle conse guenze del digiuno su Galas so - da Roma avevano chiesto se il professore rischiasse se ri guai fisici - adesso dovrà pensare al tavolo di confron to. Non è il momento miglio re, la campagna elettorale è già iniziata, l’agenda è fittissi ma. Galasso, Martina e gli al tri «invisibili» incassano una cambiale in bianco, di quelle che

ricorrevano sempre nei discorsi di Magnago. Ieri, alle 17.20, a casa di Ga lasso è arrivato un telegram ma. Importante. Da Roma. Pa re sia stato decisivo nell’aper tura di una linea di credito verso il Governo. An: il «quarto gruppo» danneggerebbe ancor più gli italiani Brugger concorda e aggiunge: messa in atto una vergognosa caccia ade streghe BOLZANO. In mezzo alla piazzetta del Grano c’è un leggio, basso. Al posto dello spartito, un cartello bianco con la scitta nera, tracciata con un pennarello nelle

sinistra a Bol zano e a Roma»: è quanto af ferma, in una lunga nota, il coordinamento provinciale di An. «Costituirà quindi il pun to di partenza per valutare la consistenza del fenomeno e per porre in essere le misure necessarie per un corretto rie quilibrio. Se si riconoscesse il quarto gruppo linguistico, che nei fatti gruppo linguisti co non è, si verificherebbe una quantità enorme di di chiarazioni che avrebbero co me conseguenza immediata la riserva di diritti verso que sto gruppo per molti anni

taxi BOLZANO-BOZEN .Via Perathoner - Str. 4 Tel. 981111 Servizio Q/[ flfl ore Dienst stunden Componendo il numero telefonico 981111, Vi verrà tra smesso il seguente messaggio: "RADIO TAXI, operatore automatico. Al segnale acustico comunicate solo l'indirizzo, perché ci sono 5 secondi di tempo e poi rimanete in linea, grazie". Comunicare solo via e numero civico (Es.: Via Roma 15), attendete in linea e confermate successivamente alla ri chiesta con un "Sì” il taxi. Siti PIJLESPO CARiMaAi SALORNO

8
Literature Archive
Category:
Interview
Year:
10.10.2008
"Ecco la vera Bolzano"
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Author: Tommasini, Christian
Date: 2008.10.10
Source: Mattino, Il, 15
Articletype: Interview
Authormap: Zangrando, Stefano
Location mark: 1122_001
, comincia a dare amiche volmente del «tesoro» a chi l’in tervista. Gaetano Camillo, «romano de Roma» che più di così si muore, lascia l’impressione di essere sempre a proprio agio. Classe 1932 («Io ero piccolo, i fascisti li ho visti che trascinavano via la gente»), poeta e scrittore, in pre cedenza ha fatto il calciatore. E poi l’allenatore. Tanto che il suo ultimo libro l’ha intitolato - for se con un pizzico di nostalgia - "Quando il calcio diventa amo re" (Nuova Editrice Spada, &. 20.000

). Ma la passione per la scrittura accompagna quella per il pallone. Nascono così le pri me notissime canzoni in roma nesco: come «Ponte mollo» (por tata da Landò Fiorini a «Canzo- nissima») o «Roma in saccoccia» (sigla dell’omonima trasmissio ne Rai). E poi esplode la poesia, all’inizio degli anni ’80, prima in dialetto, poi in italiano. Camillo intende la parola scrìt ta come una oggetto in rrfovi- mento. Detta: «"T’hannoderita, offesa e carpestata/t’hanno bru ciata, e financo violentata"... no qui metti

"perfino", "financo" l’ho scritto vent’anni fa, non lo si usa più». Tra le numerose raccolte di ver- L’INT1RVISTA/A colloquio con Gaetano Camillo, autore di testi, giocatore e allenatore Tra una canzone e due calci al pallone Strenuo difensore del romanesco: «Il dialetto è la radice dell’anii si ricordiamo: «Roma pazzo pazzo amore», «Amore e spic chi di pallo ne», «Un fiore dall’India», «Il canto della na tura». Editi inoltre dalla Sempre di Bu- ésK ~ - ^ 4, carest «Il flau to del silenzio» (antologia

è rifluito dalle canzoni nella poesia, io consta to soprattutto nel fatto che i miei versi hanno "suono". D’altronde dei maestri li ha; ci sono Trilus- sa o Belli... No. Io non vengo dal l’accademia, ci tengo a sottolinearlo. Belli, Trili sa^JörCfscri- *vano in ti pi diversi di dialetto. Per me il roma nesco è sim bolo di dol cezza, è la lingua parlata dalla gente semplice, è un luogo in cui liberarsi da ogni sorta di vinco lo. Lo stesso Gigi Proietti, bravo certo, ma il suo è un romanesco enfatizzato

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