logna, indi nel 1888 a Foggia, da Foggia per la seconda volta a Firenze {aprile 1892), e poi a Verona. È uomo di elevati senti menti e di profonda dottrina, noto a noi per varj scritti di patria letteratura, onorato della stima di molti amici, e di non pochi valenti scrittori, eh’ ebbero ad encomiare giustamente colle pubbliche stampe i parti del suo felice ingegno. Di lui ab biamo, oltre le pubblicazioni accennate, le seguenti: Ida, pen sieri, (Trento, 1840), bellissima canzone in versi
sciolti assai lodata nel patrio Messaggiere, nel Corriere delle Dame, e nella Gazzetta di Venezia colle espressioni più lusinghiere per lui e pel paese in cui nacque, da quell’ eccellente critico che fu Nicolò Tommaseo; Soccorrasi al povero (Ibìd. 1842), raccolta di alcuni lavori in verso ed in prosa di scrittori trentini da lui pubblicata a benefìcio dei nascenti Asili infantili di Trento; Sulla Trentina Letteratura del decimo nono secolo, memoria , (Padova, Giorn. Euganeo, N.o XXII, 1844); Viaggio
da De- senzano a Trento (Milano, 1844) ; Egnone ossia Trento, che si toglie alla tirannide dì Eccelino da Romano, pensieri (Trento, 1848), cantica ingegnosissima meritevole dei migliori encornj ; Sulla necessilà della popolare educazione nel Trentino, Discorso letto nella tornata secolare dell’Accademia Roveretana il gior no 9 novembre 1850, e riportato nel Giornale del Trentino dello stesso anno ai N.ri 93, 94 e 96 ; La Battaglia di Le gnano, Canto (Milano, 1876) Il 20 settembre 1870, Ode (Mon za, 1870