Trento il proprio studio di avvocatura ; ma dopo alcun tempo, annojato della professione, la dismise, e tutto si dedicò al bene ed al decoro di questa città. Sostenne la carica di Podestà, e poi quella di preside della Congregazione dì Carità ; diede vita (1839) a d una Società Agraria , la prima che si vedesse tra noi, e durò sino al 1848; e sempre laborioso, sempre accurato raccoglitore di notizie e di documenti risguardanti la storia Trentina, scrisse poche cose, ma con diligenza
ed opportunità, a sbalzi, secondo che le circostanze richiedevano. Cessò di vi vere il giorno 6 marzo 1868. De’ suoi stampati rammentiamo : i Cernii statistici del Trentino (Trento, 1843); En terno allotto- 4. 6. 70 (Ibid. 1851); La pubblica beneficenza in Trento {Ibid. 1862); un Articolo critico sopra le Colonie tedesche in Pie monte ecc. di Alberto Schott {Ibid. 1862); Il nuovo pomerio della città di Trento {Ibid. 1864), e De* governi del Trentino dal 1796 in poi (Milano, 1868;, che è il più importante
de’ suoi scritti. — Giuseppe Giongo, emigrato trentino, pubblicò il libro intitolato: Ultime memorie dì Felice Orsini (Venezia, 1867, in 8.°) — Giovanni Malfatti di Rovereto, che fu professore nel ginnasio liceale di Trento, scrisse un lungo Artìcolo su Federico Wanga ì che stampò nel Programma ginnasiale nel- T anno 1858. Agostino Perini di Trento scrisse molte cose e sempre col nobile intendimento di giovare alla illustrazione della patria. Ebbe i natali il giorno 2 decembre del 1802; avea sortito
dalla natura ingegno pronto ad ógni sorta di studio, e quel volere che nella vita sa vincere ogni cosa. Non gli sorrise la fortuna, e nella lotta che dovette impegnare con lei cercò di scansarne gli effetti talora troppo funesti, impiegandosi in varj ufficj, come in quelli di applicato forestale, di maestro di di segno nelle Normali di Trento, di segretario presso la Società