in un atto in versi (Firenze, Riv. Europ. 1888); Il pianto ed il rìso in Omero , studio critico estetico (Roma, 1890); Passeggiate si ciliane (Milano, Pens. Ital . 1891), che sono saggi di un lavoro sulla Sicilia. — Ferruccio Larci-ier di Trento, giovane intel ligente addetto all’ esercito Italiano, scrisse un elegante opu- scoletto intitolato : Alla rivista dì Roma , appunti di un uffi ciale (Trento, Alio Adige, 1889). — Di Lamberto C.te Ce- sarini - Sforza abbiamo scritti che si riferiscono all’arte
di mantenere inalterata nella sua purezza la lingua italiana. Nac que in Trento l’anno 3864, e assolti gli studj ginnasiali in patria, si condusse a Firenze, ove frequentando l’Istituto su periore, s’ appigliò alle belle lettere, e ne riportò la laurea. Si diede alla carriera dell’insegnamento, e fu professore prima in Albenga nel Genovesato, e poi a Vigevano. Inaugurò la sua carriera letteraria, descrivendo Una gita sulla Raganella (Ro vereto, Ann. degli Alp. Trid. 1886); poi Da Rabbi alla Cima Venezia
(Ibid. 1888J; Su e giù per il gruppo di Brenta (Ibid. 18S9), e L 1 Etna che mise nella Strenna Trentina pel 1891. Colla Strenna pel 1892 (Trento, Zippel; 1891 J diede un artì colo che 5’ intitola Pedanterìef ed è una socia censura contro i corrompitori della lingua materna. Di lui abbiamo inoltre un’ Errata corrige , pìccolo lessico della corrotta italianità ( Trento, Scotoni e Vitti , 1892'), che fa seguito all’articolo suddetto, e