dici, che l’eminente storiografo meditava di fare. Egli allora scriveva la storia della Repubblica francese, e date al giovane trentino le sue istruzioni, lo inviò a Firenze. Vi arrivò, e few gando negli archivj toscani conseguì quella pratica che gli fè strada alla stima dei phi colti cittadini, tanto .che G. Pietro Vieusseux, il quale nel 1842 avea dato vita all 'Archivio slorìco Italiano , lo volle a' collega nella collaborazione. Nel 1857 il Canestrini incominciò a pubblicare, a spese dei
in parecchi periodici e segnatamente nell’ Archivio storico Italiano. Nell’anno 1859 fu nominato Deputato al Parlamento toscano; ein fine, creata in Firenze la Biblioteca nazionale colla riunione della Maglia- bechiana colla Palatina, fu commesso a lui l’incarico di diri gerne la disposizione, e poi 1 ’ onore di esserne il Direttore effettivo, nel quale officio rimase tutta la vita, eh’ ebbe a finire a dì 28 Novembre del 1870 1 ;. Delle opere che ci ha lasciate, oltre la collezione annotata ed illustrata
delle Opere inedite del Guicciardini (Firenze, 1857—1867, io voi. in — 8°), ricordiamo la Illustrazione delle Relazioni dì Averardo Scrn- 1 ) Negociations diplomatiqucs de la France avec la Pascane, documents recuillis par G. Canestrini et pubhics par A. Desjardins. Paris, Imp. A r at. 1859—86, 6 voi. in—4. 0 2 ) M. Tabarini: Necrologia di Giuseppe Canestrini. Firenze, Archivio storico Italiano, 1871. t. XIII. p. I, pag, 155.