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Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2010
Sterzing : Geschichte und Porträt einer Stadt
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Page 164 of 176
Author: Perini, Alberto / Alberto Perini
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 165 S. : zahlr. Ill., Kt.
Language: Deutsch
Notations: Literaturverz. S. 154 - 163
Subject heading: g.Sterzing ; z.Geschichte<br>g.Sterzing ; s.Heimatkunde
Location mark: III 291.499
Intern ID: 536915
und der Faschismus AA.VV., La prima guerra mondiale, in: Didascalie, n. 3,. Rivista della scuola trentina, Prov. Auton. di Trento, aprile 1998. AA.VV., Problemi della toponomastica italiana in Alto Adige, Atti della tavola rotonda a Villa Celimontana in Roma, il 25 ottobre 1985 (a cura di Ernesto Massi), Societä Geografica Italiana, Roma 1985. AA.VV., Ettore Tolomei (1865-1952) - Un nazionalista di confine - Die Grenzen des Nationalismus, Michael Gaismair Gesellschaft Bozen, Museo Storico in Trento 1998. CASINI

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 234 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
da tavola e scoppi di mortaretti ravvivarono l'allegria della festa. Verso la conclusione del pranzo il PTiburzio, venuto da Toledo, distribui certi doni della Regina al Vescovo, ai Canonici e ad altri. Infine il Principe-vescovo benedi i calici e di versi oggetti liturgici che erano stati inviati dalla Spagna. Inoltre conferi il sacramento della Confermazione a 600 persone .” 439 L’ultimo atto ufficiale fu compiuto qualche mese dopo, il 3 novembre, quando “i pri- mi Padri, scortati dal Parroco della

dell'epoca: “La mattina del 19 luglio 1701 si presentö il Principe-vescovo accompagna- to da diversi Canonici del Duomo e da unfolto seguito e procedette alla consacrazione della chiesa con i quattro altari. L’ex-Provinciale PStephan, uno zelante promotore del Convento, tenne la predica. A conclusione, il pranzo della festa nel refettorio del Con- vento lo offerse di nuovo il Principe-vescovo. Vi presero parte, insieme ai Canonici e a trenta preti, anche una ventina di Cappuccini. Musica

natale del Cappellano di Corte, e vi fece edificare un sacello in onore della Madonna di Loreto, cui il padre Gabriel era particolarmente devoto. Il retro della piccola cappella fu allora adibito a deposito del cosiddetto Loretoschatz, o "Tesoro dei Cappuccini”, derivante per lo piü dalle preziose donazioni di oggetti d’arte della corte madrilena: 442 il 9 settembre 1701 il riconfermato Provinciale dei Cappuccini, P. Stephan Melchiori, lo aveva preso in consegna per conto dei suoi con- fratelli

, riuniti nel Capitolo che lo aveva eletto. Il permesso era giunto dalla Santa Sede la quäle risultava ufficialmente titolare del patrimonio, mentre all'Ordine dei Cappuccini esso era affidato in sola custodia. 443 fratello laico tra i Cappuccini di Roma, fu esempio di umiltä e di caritä operosa, mistico e taumaturgo, una sorta di "Padre Pio" dell'epoca della Controriforma! Venne beatificato nel 1625 e canonizzato nel 1712. Pare che la scelta del patrocinio della chiesa di Chiusa corri- spondesse

ad un desiderio della Regina stessa, desiderosa di dare degli eredi al Re per in- tercessione del Beato cappuccino: "un desiderio che purtroppo non si realizzö” (G.Schraffl, cit., in Gasser 1999, p. 9). 439 Ibd., p. 12, Tr.d.A. 440 Ibd., Tr.d.A. 441 Ibd. 442 La regina Maria Anna dono al cenobio anche diversi incunaboli stampati tra il XVI ed il XVII secolo. Con la soppressione del convento (1972) la biblioteca, arricchitasi nel tempo, fu trasferita presso i Cappuccini di Bressanone. La biblioteca dei

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 78 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
giornata le associa- zioni maschili cattoliche celebrano la loro festa (quelle femminili alla Candelora), mentre il Tirolo intero venera in Giuseppe il Celeste Protettore. Da qualche anno, in effetti, in Alto Adige si va diffondendo il movimento di opinione che vorrebbe vedere il 19 marzo riconosciuto come festa ufficiale in tutto il territorio provinciale. La preoccupazione per lo sviluppo delle condizioni del tempo cresce con l’avvicinar- si della Pasqua, come rivela il vecchio detto, “Aprilschnee

tedi Grasso ci si volge alla Quaresima, “Fastenzeit”, in passato uno dei periodi piü "forti" dell'anno sia dal punto di vista liturgico che del lavoro agricolo, segnato, si, dalla sobrieta dell'astinenza ma anche dall'attesa fremente di una nuova primavera. In marzo cadono infatti alcune feste importanti della Chiesa, come S. Giuseppe e l'Annunciazione, le quali per i contadini di una volta rappresentavano delle finestre aperte sulla stagione della nuova fioritura e, quindi, giornate propizie

düngt, Märzenschnee frisst”, ovvero "neve d'aprile fertile irrora, ma neve marzolina divora”. Con la Domenica delle Palme, “Palmsonntag”, si raggiunge l'acme del lungo periodo quaresimale e si entra nella Settimana Santa, ovvero ci si inoltra nei misteri della Pa squa di Morte e Resurrezione. Un tempo (ed in certa misura ancora oggi) l'importan- za di questa parte dell'anno era sottolineata dal fatto che, a partire dalle Palme, ogni giorno aveva il suo nome specifico: il Lunedi Santo era lo “stiller

Montag” ("lunedi del silenzio”), il Martedi era "azzurro” (" blauer Erchtag”), il Mercoledi "storto” [“krum mer Mittwoch”), il Giovedi Santo e ancora oggi “Gründonnerstag”, giovedi "verde”, e il Venerdi e “Karfreitag”, il venerdi del dolore. L’usanza tipica della Domenica delle Palme, non solo a Chiusa ma in tutto l'Alto Adi ge, e quella del " Palmbesen”, un alto bastone che bambini e genitori qualche gior no prima della festa hanno rivestito di nastri colorati e di rametti di albero (gene ralmente

di nocciolo, per le gemme di un tenero verde, o di "lingue di gatto", con le curiose infiorescenze "lanose”, e di salice), e che viene portato in processione e benedetto durante la funzione della domenica. Di solito lo si espone in giardino o sul balcone fino al Giovedi Santo o all'Ascensione (ma tanti ce lo lasciano anche per l'intera stagione!): secondo una credenza della vicina Val Gardena, se nevica sopra il “Palmschab” il raccolto dell’anno non sarä buono. L”'albero delle palme” (ma letteralmente

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 238 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
, le parti in causa erano giä passate al brindisi della riconciliazione! Nel 1800 giunse da Vienna addirittura un encomio ufficiale per le audaci "vergini"di Pradello. L'epi- grafe apposta nel 1897 dal comune di Lazfons recita: Pardell bei Latzfons und Verdings/Fürwahr, du bist ein kleines Spingsl/Die Schützenkugel sang ihr Lied,/ Die Jungfrau stand in Reih und Glied/Da floh der Feind zum Tal hinaus./Gott schütze unser Felsenhaus („Pardell tra Lazfons e Verdignes/se' tu inver' picciola Spinges!/Cantava

Le"vergini"di Pardell/Pradello Abbarbicato sul promontorio che guarda a sud verso Sabiona, circondato da castagni e vigneti, il "Weiler" Pardell e un gruppo di masi raccolti intorno ad un'umile chiesetta, la "Kapelle zu Unserer Lieben Frau". Sulla sua facciata una semplice targa commemora un atto di coraggio compiuto non dai temerari "Tiroler Mandr" ma dalle loro donne durante l'invasione francese del 24 marzo 1797. A causa della strenua resistenza armata dei contadini della zona, il 3 aprile

1797 (il giorno dopo la battaglia di Spinga!) 400 uomini della truppa francese salirono a Sabiona con l'intenzione di occu- pare il villaggio di Pardell. Le donne, sole in paese, vistesi perdute aguzzarono l'ingegno e, guidate dalla servetta Margareta Prantner di Lazfons (detta la Thinner-Gretl, la"Margherituccia delTinne"), si coprirono con panni di lana bianca per simulare le giubbe dei soldati austriaci. Si disposero quindi sui versanti del colle sopra le case con una "Mohnstampfe", un grande

mortaio di legno che serviva a macinare i semi di papavero, tirando colpi di mortaretto a salve. I soldati francesi videro da lonta- no e, credendo di avere a che fare con l'artiglieria asburgica, ripiegarono su Sabiona abbandondo l'intento. Qui il cappellano del monastero p. Josef Schweigl si assunse il delicato compito di media- re tra i francesi ed una delegazione di contadini, per giungere alla stipula della„pace di Sabiona". I francesi garantirono ai contadini sicurezza dellepersone

e delleproprieta, consentendo loro la libera pratica della religione e dei loro costumi, con la promessa di non compiere piü ruberie di sorta. Dal canto loro i contadini s'impegnarono a rispettare la pace e a convincere alla calma anche altri sobillatori. Quando infine il comandante francese ratificö con una Stretta di mano l'assicurazione che i suoi soldati non si sarebbero mai piü fatti vedere a Pradello e a Verdignes, i contadini potero- no dirsi soddisfatti. Mentre ancora il cappellano stilava il trattato

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 240 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
Fra'"Barbarossa" Agli scontri del maggio 1809 prese parte come combattente, addirittura come comandante ed acceso animatore delle truppe contadine il frate cappuccino Joachim Haspinger (1776-1858), a quel tempo ospite del convento di Chiusa, dopo che l'anno prima i bavaresi avevano disperso la sua comunitä di Silandro. In quell'occasione i soldati avevano caricato i frati su carri trattandoli come delle bestie, e l'indignazione aveva spinto l'iroso P.Joachim a rivolgersi ad un ufficiale

in questi termini: "Forse non passera ancora molto tempo, esarö io a farvi trasportare cos//". Non a caso un suo illustre confratello dei nostri tempi, il vescovo Wilhelm Egger, Io ha definito una "bella testa calda"(ff 34,21 agosto 2008, p. 17). II focoso cappuccino (che il regista austriaco Xaver Schwarzenberger dipinge quasi un fanatico "talebano"della Restaurazione nel suo film del 2001 Andreas Fiofer - Die Freiheit des Adlers) aveva visto la luce il 27 ottobre 1776 nello Speckerhof di S.Martino

. Precedentemente aveva avuto modo di conoscere Andreas Hofer durante un viaggio a Vipiteno. Mandato a Silandro come frate questuante, dopo la soppressione del convento riparö a Chiusa il 17 agosto 1808. Di qui ripetute volte si recö in campo insieme agli Schützen di Chiusa in difesa della Patria tirolese: alla fine dell'aprile 1809 e poi in maggio quando, il 29 del mese, fu al comando dell'ala sinistra all'assalto del Bergisel. In agosto il fiero cappuccino guidava le truppe isarchesi nelle battaglie della

1810. II fanatico frate, invece, era riuscito a mettersi in salvo fuggendo a Vienna. Nel '48 fu di nuovo sui campi di battaglia come cappellano della Tiroler Studentenkompanie nelle guerre contro gli Italiani. Uscito infme dall'ordine religioso, a Salisburgo chiuse per sempre gli oc- chi l'11 gennaio 1858. Lo spirito battagliero e passionale aveva fatto di "Pater Rotbart", "Fra' Barbarossa" - come era chia- mato dai suoi soldati - una delle figure eminenti degli eventi bellici del 1809. Agli inizi

del XX secolo la cittadinanza di Chiusa volle perpetuarne la memoria dedicandogli una statua bronzea alta 2 m, severa opera di Hans Piffrader, posta all'inizio della nuova "Eisackpromenade"e solenne- mente svelata il 6 settembre 1908.Trasferita nel '17 piü avanti lungo la stessa Passeggiata, nel 1992 la statua trovö definitiva collocazione nel Giardino dei Cappuccini, dove ancora oggi ammonisce con il braccio alzato gli occasionali visitatori. notte del 24 novembre 1809, l'irruzione della milizia

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 142 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
Cassiano, Ingenuino, Alboino e Vigilio di Trento (alla cui diocesi Sabiona apparteneva in quegli anni). Al di sotto angeli oranti si alternavano a sei figure di Santi Martiri dell’epoca di Cassiano, mentre il rilievo della predella mostrava l’Adorazione dei Magi. Di tutta la composizione oggigiorno possiamo ammirare lo Stile di Knabl solo nella predella, poiche tutte le altre statue sono state trafugate tra il 1966 ed il 1973, rimpiazzate nel 1986 da copie eseguite dall’intagliatore Otto Schrott

ba- rocca a pianta centrale che, tramite alcune aggiunte, fu collegata alla Cappella delle Grazie, ridotta in lunghezza. La rinascita della devozione mariana nella seconda metä dell'800 ebbe come con- seguenza un generale adeguamento della Cappella delle Grazie, nel 1863, al gusto neogotico dell'epoca. Tra l’altro fu posto nell'abside un altare ligneo dellAccademico di Monaco Josef Knabl, altare che nel 1864 il Principe-vescovo Vinzenz Gasser con- sacrö alla Beata Vergine Maria della Vittoria

, a testimonianza delle preoccupazioni di molti cattolici in un periodo di difficile coesistenza tra la Chiesa e lo Stato. Il bell'altare neogotico di Knabl era caratterizzato da figure delicate e lineari nell’in- taglio, poste a corona dell’elegante statua della Madonna delle Grazie, e doveva par- lare di una Chiesa salda nella fede, nella testimonianza dei suoi Santi e nella potente intercessione della Madonna: ai lati della Vergine due angeli impetravano l'unitä del la Chiesa, accompagnati dai Santi Patroni

di Chiusa. Anche l'effigie della Madonna nella nicchia centrale e una copia di Schrott, trovandosi l'originale all’interno dei Convento, per timore di furti. Dal 1986 il coro e separato dalla navatella per mezzo di una grata bronzea, mirabile opera dell'artista chiusano Heiner Gschwendt. Sulla parete sinistra della navata si ammira una serie di tavolette votive che testimoniano, con vivace semplicitä, la pieta e la devozione popolare di almeno quattro secoli. La Säbener Gnadenmutter, la Madre delle

Grazie di Sabiona, e una preziosa statuetta lignea d'epoca tardogotica, alta circa 45 centimetri, rappresentante una dolce Ma donna in trono con il Bambino Gesü. La corpositä dei volumi, la ricchezza e raffina- tezza delle pieghe degli sbuffi nel manto, la naturalezza nella resa dei dettagli dei volti e delle forme dei corpicino infantile rimandano alla Scuola brissinese della fine dei XV secolo. 184 Al gesto elegante della Madre che porge una pera al Bimbo corri- sponde l’iconografia medievale

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 127 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
deW'ancien regime non risparmiarono nemmeno le ter- re tra i monti: nella Candelora del 1819 si sanciva ufficialmente il passaggio della comunitä monastica di Sabiona, insieme ai Decanati di Chiusa, Castelrotto e Fassa, sotto la giurisdizione diocesana di Trento. Cosi aveva disposto il papa Pio VII in una bolla del 2 maggio 1818, rispondendo in questo modo alle esigenze del governo di Vienna di riorganizzare i territori sottrattigli nel periodo della dominazione franco- bavarese. Soltanto 146 anni dopo

cosa andö nella chiesa parrocchiale a chiedere alla Madre di Dio coraggio per la sua im- presa, quindi si fece annunciare al generale francese Baraguay d'Hilliers. Costui - che si sarebbe dimostrato magnanimo anche nei confronti di Peter Mayr - fu non solo colpito, ma cosi sopraffatto dal valore della monaca che ordinö, di fatto, il ritiro degli occupanti. Nel convento e conservata una tavola votiva in cui si scorge una donna, abbigliata come l’arcangelo Michele, che prega di fronte alla

venerata immagine di S. Maria della Palude di Bolzano. Alla destra della figura inginocchiata, dalla cui bocca escono le parole Erzei ge dich (als) eine Muther ("mostrati madre”), giacciono in terra un abito monacale e il velo benedettino accanto ad una spada e ad una corona d'alloro.” 161 Il 20 ottobre 1809, dopo la vittoria degli Schützen di Andreas Hofer al Bergisel, le suore poterono perciö tornare nel loro monastero; ma giä il 5 dicembre dello stesso anno le truppe francesi del generale Severoli

, in marcia verso Bressanone, occuparono nuovamente Chiusa e Sabiona. Il panico che ne segui portö ad una fatale disgrazia: una monaca di origine gardenese, Benedikta Senoner, volendosi mettere frettolosamente al riparo, precipitö dalle rocce e mori. Le cronache raccontano che ai funerali della sventurata suora, tre giorni dopo, partecipö con sincero rammarico lo stesso generale francese. Militari francesi prima, bavaresi poi occuparono il convento e ne fecero una caserma provocando anche alcuni danni

alle strutture. In simili frangenti le monache dovet- tero forzatamente abbandonare la propria sede per rifugiarsi nel castello vescovile di Velturno, dal quäle poterono far ritorno non prima del 1814. Il 24 giugno di quell'anno infatti il Tirolo rientrava in possesso della corona asbur- gica; e il 3 dicembre di due anni dopo, un decreto di Corte concedeva alla comunitä religiosa il permesso di tornare ad accogliere candidate alla clausura, anche se in numero ristretto. Le politiche di Restaurazione

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Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 276 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
locali gruppi di pompieri - si risolse di dar vita ad un'associazione "che avesse la fnalitä di addestrare degli abili vigili del fuoco" (Gasser 2001, p. 52). Fu cosi che, il 2 febbraio del 1876, si giunse all'atto di fondazione della Freiwillige Feuerwehr Klausen, il cui primo comandante fu Josef Vogl. Gli eventi bellici del '15-'18 videro partire per la guerra gli uomini piü validi tra i 20 ed i 42 anni d'etä; fu per questo motivo che a Chiusa come in altre localitä, ci si senti costretti

sottoponeva i volontari al controllo dei Podestä e alla supervisione della Federazione dei Corpi Pompieri della Provincia diTrento. Cosi anche l'ammini- strazione comunale di Chiusa il 19 settembre 1925 dovette recepire il Nuovo ordinamento Servizio Polizia incendi, procedendo il 21 ottobre al formale scioglimento della FFWKlausen, i cui membri tuttavia continuarono ad essere operativi nella neonata squadra dei Pompieri di Chiusa. Nel secon- do Dopoguerra, con legge regionale del 2 ottobre 1955, veniva

e sostituito da insegnanti provenienti da altre parti d’Italia. Con il decreto del 29 marzo 1923 il regime inaspriva le misure restrittive, abolendo la toponomastica germanofona e sostituendola tout court con una italiana, in parte artificiosa, la sola ad essere considerata ufficiale (e cosi ancora oggi!). Da questo momento Klausen amministrativamente fu solo Chiusa 499 e, di conseguenza, le sue frazioni vennero rinominate in Lazfons e Gudön [Verdignes e Pradello, invece, diven- nero tali solo con un nuovo

Ferruccio Bravi cita un sommario delle rendite della mensa vescovile brissinese, redatto in italiano nel 1666, che tra le altre giurisdizioni principesche nomina quella della cittä della Chiusa (Bravi 1986, p.63; Archivio di Stato di Bolzano, Arch. Vesc.Bress., LXV, 13 E). Riguardo alla denominazione italiana Gudön per Gufidaun, il Tolo- mei s'e richiamato - come in diversi altri casi - alla lingua ladina.

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Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2010
Sterzing : Geschichte und Porträt einer Stadt
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Page 161 of 176
Author: Perini, Alberto / Alberto Perini
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 165 S. : zahlr. Ill., Kt.
Language: Deutsch
Notations: Literaturverz. S. 154 - 163
Subject heading: g.Sterzing ; z.Geschichte<br>g.Sterzing ; s.Heimatkunde
Location mark: III 291.499
Intern ID: 536915
J.W.-WOLF E.R., La frontiera nascosta, S. Michele allAdige (TN) 1993. Das „Land im Gebirge” - Die Grafschaft Tirol AA.VV., II sogno di un principe, Catalogo della mostra di Mainardo II a Castel Tirolo, Innsbruck 1995. AA.VV, Storia del Trentino (a cura di Lia de Finis), Trento 1996. AGOSTINI B., La mia terra la mia gente. Medioevo trentino, Milano 1984. ALBERTANI G., Mainardo II e il suo tempo, Lab*doc, Storia/Geschichte, Intendenza scolastica, Bolzano 2006. CICHI F. - DE VENUTO L., La regione

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Category:
Law, Politics
Year:
1929
¬Die¬ Ehe in Italien nach den Bestimmungen des Konkordates : praktische Winke für die Seelsorge
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Page 84 of 156
Author: Pompanin, Alois / von Alois Pompanin
Place: Bressanone
Publisher: Weger
Physical description: VIII, 148 S.
Language: Deutsch
Notations: In Fraktur
Subject heading: g.Italien;s.Eherecht;t.Lateranverträge
Location mark: II 97.928
Intern ID: 239322
Ufficiale del Ministero della Giustizia, 26. Juli 1929, Jahr VII, Nr. 30.) In der Gazzetta Ufficiale Nr. 133 vom 8. Juni 1929 (3. VII) wurde das Gesetz vom 27. Mai 1929, Nr. 847 veröffentlicht, welches die Best im- mungen zur Anwendung des Konkordates vom 11. Februar 1929 zwischen dem Heiligen Stuhl und Italien bezüglich der Ehe enthält. Das Gesetz

der im gleichen Art. 17 erwähnten Formalitäten über An- suchen beider Parteien die Auflösung der zwischen den gleichen Personen vor Inkrafttreten des gegenwärtigen Gesetzes geschlossenen Zivilehe hervor. Art. 23. An der im Art. 3 des Gesetzes vom 24. Dezember 1925, Nr. 2260, erwähnten Delegation wird nichts geändert, auch hinsichtlich jener Berfü- gungen, die sich auf die Ehe beziehen. Das gegenwärtige Gesetz wird sechzig Tage nach seiner Veröffentlichung in der Gazzetta Ufficiale in Kraft treten

. Wir verordnen, daß das vorliegende Gesetz, versehen mit dem Staats- fiegel, in die offizielle Sammlung der Gesetze und Dekrete des Königreiches Italien aufgenommen werde, indem wir jedem, den ' es betrifft, auftragen, es als Staatsgesetz zu befolgen und befolgen zu lassen. Gegeben zu Rom, den 27. Mai 1929 — Anna VII. Viktor Emanuel Mussolini — Rocco. . V. Dokument. Rundschreiben des Iustizministers. N r. 2233 über d i e Anwendung des Gesetzes vom 27. Mai 1929, N r. 847, vom 18. Juli 1929. (Bollettino

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 143 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
La chiesa della Madonna con la cappella delle Grazie reca in grembo il frutto della Salvezza, Gesü Cristo il Salvatore dell’umanitä rinnova- ta nel suo sangue. In origine la Gnadenmutter era esposta ai pellegrini nella navata nord della ristrutturazione gotica e, raccontano le cronache, l'afflusso di devoti era tale che si decise di ampliare l'edificio, la cui statica era giä a rischio. 185 3.4. "Liebfrauenkirche'' o Chiesa della Madonna Nel 1668 il Principe-vescovo di Trento e di Bressanone

, Sigmund Alphons dei Conti Thun, consacrö la Chiesa della Madonna di Sabiona. Per iniziativa della cittadinanza di Chiusa, grata alla Vergine per lo scampato peri- colo della peste (1629-1634), sui resti deH'ampliamento gotico della Gnadenkapelle gli architetti bolzanini Giacomo e Andrea Delai avevano eretto tra il 1652 e il 1658 il nuovo tempio ottagonale con cupola poggiante sull’alto tamburo, coro quadrato sporgente e campanile con copertura a cipolla, secondo lo Stile del primo barocco lombardo

. D'altro canto la famiglia di architetti Delai era originaria di Scaria d'Intel- vi nella zona del lago di Como e, stabilitasi a Bolzano a metä del XVII secolo, aveva diffuso in Sudtirolo il tipo architettonico a pianta centrale, con forme spaziali sobrie e lineari, articolate all'interno da pilastri e lesene, come nel caso della Liebfrauenkir che di Sabiona o della Cappella del Calvario al Virgolo di Bolzano (1683-84), o ancora della Cappella delle Grazie nella chiesa conventuale di Novacella (1695

-96). 186 185 A.Spornberger , Aus den Rechnungen der Frauenkirche zu Sähen von 1468 bis 1629, cit., p. 70. 186 „Ispirata alla demolita cappella della Vergine di Termeno (Andrea Delai, 1638-47), essa

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 100 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
si estende dal Po al Danubio, dal corso dei fiumi Mincio e Iller a occidente fino al lago Balaton a Oriente, includendo la Raetia Secunda, il Noricum, la Pannonia Prima, com- prese le sedi vescovili di Trento e Sabiona. "Aquileia costituiva, insieme a Roma, Milano e Torino uno dei piü importanti centri spirituali dell'epoca, con un forte slancio missionario. Infatti, un'importante attivitä missionaria si spinse da Aquileia fino alle regioni del Danubio”. 109 Nel sito arche- ologico della chiesa

sta per certo che Sabiona nel panorama amministrativo della Raetia Secunda non era localitä di rango. E del resto, pare che le prescrizioni dei Concili fossero applicate piü nelle Chiese d'Oriente che in quelle d’Occidente. 108 L'impulso alla creazione di una diocesi in Val d'Isarco potrebbe essere partito dall’il- lustre Chiesa milanese, in quel tempo Metropolia di tutta la regione triveneta. Del resto Milano, a partire dal 293, era la capitale dell 'Italia Annonaria, nella cui

am- ministrazione rientrava anche la Rezia; ed inoltre vi risiedeva Yaugustus della pars Occidentis dell'impero. Non a caso - si notava - la struttura originaria della "chiesa del vigneto” rawisa significativi contatti stilistici con l’architettura sacra milanese. Nel 402 Onorio, per motivi di sicurezza, trasferisce la corte imperiale occidentale a Ravenna; la diocesi ambrosiana allora perde di prestigio a favore della nuova sede metropolitana di Aquileia (fine IV - inizio V secolo), la cui giurisdizione invece

paleocristiana di Sabiona emergono in effetti anche segni del modello architettonico aquileiese nel tipo di arredamento liturgico interno. La stes- sa insorgenza della figura di Cassiano da Imola come santo patrono della diocesi sabionense confermerebbe la filiazione di questa da Aquileia ( vedi box). Del resto, ai tempi del vescovo Ambrogio di Milano era invalso l’uso di far dono alle nuove chiese di particelle del corpo di santi martiri, per confermarle nella fede e nella forza della testimonianza. Non

si esclude infine, come ultima eventualitä, che la fondazione della locale comu- nitä cristiana sia stata un'iniziativa della Chiesa tridentina, se si pensa all'intensa attivitä evangelizzatrice del vescovo Vigilio (fine IV - inizio V secolo) e dei suoi col- laboratori lungo le vallate alpine e, al fatto che il confine tra le due diocesi correva proprio ai piedi dello sperone di Sabiona. 110 108 Dörrer 1990, p.60. 109 Mezzadri - Tagliaferri - Guerriero 2007, p.32. 110 Gelmi 2001, pp. 21 ss.; inoltre

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 160 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
sa per l’appunto, ergo la firma apposta dal finanziatore del restauro, Matthias Jenner. 11 teatro sacro prosegue nel quadro successivo (che e perö il quadro di partenza), quello della drammatica scena della Deposizione dalla Croce. Ai piedi del Golgotha vuoto, il gruppo di persone piangenti che sorreggono il corpo di Gesü nel sudario della morte conducendolo al sepolcro: l'atto principale del dramma non e rappre- sentato in primo piano. Su di esso perö, ad accentuarne la tragica spettacolaritä

, convergono gli sguardi e i gesti concitati di coloro che osservano dall’alto della ba- laustra (e vengono in mente costruzioni prospettiche di Mantegna e di Giulio Roma no), mentre in basso, al centro del pavimento marmoreo, un putto rivolto a noi volge l’indice verso la straziante Pieta: "aspicite si est dolor sicut meus” 228 ... In mezzo alle colonne di marmo scuro stanno in agguato due minacciosi soldati in uniforme azzur- ra e cimieri cinquecenteschi, uno alabarda alla mano: piü che richiamare

le guardie romane dei Vangeli, ci fanno pensare a rudi lanzichenecchi dell'esercito imperiale. Ed ancora la ricchezza di elementi paesaggistici e di virtuosismi ornamentali quasi ci distoglie dalla contemplazione della scena della Passione. In continuitä tematica con gli affreschi della parete sinistra, i dipinti del soffitto re- alizzati su tela di juta appaiono tuttavia di fattura piü grossolana: figure dai tratti vigorosi rappresentano le varie stazioni della Via Dolorosa con brutale semplicitä

, immediatamente comprensibile per la devozione pietistica del popolo. 229 La narra- zione si srotola in sequenza tutt’intorno alla balconata dipinta che, come un unico palcoscenico lineare, percorre l'intero perimetro del soffitto della navata. I quadri, partendo dal centro verso destra, mostrano Gesü che prega nell'orto degli Ulivi, la Flagellazione, la Derisione, la Coronazione di spine, la Salita al Calvario ed infine la Crocifissione: la visione sacra deve spingere il fedele alla commozione ed alla com

- punzione del cuore, mentre la soluzione tematica e spaziale e nel cuore della compo- sizione, nella gloriola luminosa all'interno della quäle il Risorto ascende vittorioso in mezzo a nembi ed angeli trionfanti. Al di sotto della finta balaustrata del soffitto alcune "grisaille” rappresentano scene dellAntico Testamento, prefigurazioni della Passione di Cristo (il sacrificio di Isacco, il serpente nel deserto, la storia di Giona), alternate alle raffigurazioni degli Evangeli- sti e dei Padri della

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 21 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
sponde dell'Isar- co ai 2581 della piü alta cima dei Sarentini, la Kassianspitze/Cima di S. Cassiano, si adagia il territorio del comune di Chiusa, il quäle abbraccia, oltre alle frazioni cita- ia Pucherstrasse e la valle del Tinne Lo Pfundererberg o Monte di Villandro (anche M.Fondoli, m 1534) e dai tempi preistorici una frut- tuosa zona mineraria, il cui sfruttamento sistematico soprattutto tra i secoli XV e XVI ha portato a Chiusa notevole prosperitä. L'antico distretto delle miniere si estendeva

estrattiva per secoli. La valle del Tinne/Tinnetal fu storica frontiera tra le Contee di Bolzano e del Norital prima, tra le diocesi di Bressanone e di Trento e tra il Principato vescovile brissinese e la Contea del Tirolo poi, ovvero tra i Giudizi di Lazfons e Chiusa e quello di Villandro. II lungo e stretto solco vallivo che si diparte dalla cittadina isarchese in direzione nord-ovest si sperde, a monte, tra le profonde forre e le alture boscose delle malghe di Villandro e di Lazfons, appena sotto

i m 2391 dello Jocherer Berg/Monte del Passo, i 2581 della Cima di S.Cassiano e i 2301 della Fortschellscharte/Forcella S.Cassiano. In fondo, tra le scure abetaie della gola corre la via Pucher, costruita dai minatori negli anni tra il 1844 e il 1845 per collegare rapidamente la cittä con la zona di lavorazione metallifera di Garnstein (Pucher e la deformazione dialettale del tedesco "Pochwerk", "frantoio per la ganga"); la strada oggi e asfaltata e percorsa dal traffico locale, malgrado i numerosi

tornanti e la ristrettezza della carreg- giata. Lungo il percorso si incontra il castel Garnstein (o Gerstein, in alcune carte viene indicato anche come castel Tina, con un artificioso italianismo di fatto non in uso), romanticamente ap- pollaiato in cima ad una rupe a picco sulla confluenza del rio Planken/Plankenbach con il Tinne, e ricostruito in forme storicistiche intorno al 1880 dal generale prussiano Friedrich von Gerstein- Hohenstein su rovine di un fortilizio del XIII secolo. Nel medioevo

la fortezza, feudo dei Principi- vescovi, ebbe funzione di controllo sui numerosi giacimenti minerari di rame, argento e pirite della zona; dal XIII secolo fino al 1415 fu anche sede del Giudizio di Lazfons o Gericht Gernstein. All'altezza del suggestivo maniero, dietro la locanda del "Mühlele"(m 850), la strada devia decisa- mente dal torrente Planken, che scende da ovest, e sale in diversi tornanti fino alla panoramica frazione di Lazfons. All'intorno, lungo le ripide pareti che, rieche di foreste

19
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 311 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
5.2.3.1 due altari Nella chiesa romanica c'erano due altari, uno nell'abside inferiore e uno in quella superiore. Quello della cripta venne fortunatamente ritrovato nel corso della campa- gna di scavi del 1986-87, un semplice altare murato a forma di cofano che, in origine, sulla parte frontale presentava sopra i tre gradini un sepulcrum, un reliquiario ormai perso. Secondo la Cronica esso conteneva ben undici reliquie di diversa epoca e pro- venienza. 573 L'importanza dello scrigno delle

reliquie era riconducibile al fatto che anch'esso rappresentava un richiamo visibile alla realtä spirituale della presenza divina nel tempio: i resti mortali dei Santi erano eloquenti e dichiaravano “lo spazio circostante della chiesa celeste inabitazione dei Santi.“ 574 A rimarcare questo alto significato mistico l'altare stesso doveva essere intonacato e coperto di affreschi. Ad ogni modo, l'altare della chiesa da basso era stato consacrato il 28 ottobre 1208 in onore della SS. Trinitä, della Santa

Croce Vittoriosa, della Vergine Maria e dei Santi Apostoli. Vuole tradizione che campane e battistero li avesse procurati lo stesso ve- scovo Corrado, trasferendoli dalla chiesa di S. Giacomo di Lazfons. 575 Sulla base dei ritrovamenti archeologici e degli studi storico-artistici si evidenzia una maggiore importanza, e dal punto di vista architettonico e da quello pittorico, della chiesa inferiore rispetto a quella superiore, 576 anche se ai tempi della Cronica l'altare superiore veniva considerato

quello principale. 577 La mensa della "chiesa superiore” era stata consacrata cinque anni dopo quella in feriore, il 13 novembre del 1213, al patrocinio della Vergine Maria, dell'arcangelo S. Gabriele e di S. Nicola, quest'ultimo emblematico protettore dai pericoli dell’ac- qua. 578 La preoccupazione per la vicinanza dell’Isarco ritorna nella scelta delle nu- merose reliquie murate nell'altare, 579 tra le quali erano presenti anche quelle di santi 573 La cronaca del Brunner elenca le seguenti

reliquie: della colonna della flagellazione, di Gio vanni Battista, dei due apostoli Giacomo il Maggiore e il Minore, di Bartolomeo, Tommaso, Filippo, Marco, dei Santi Innocenti, di Lorenzo, Cassiano, Alessio, Celsio, Hermias, Inge- nuino, Alboino, Enrico, Giselar (proveniente da Salisburgo), di Maria Maddalena, Cristina, Radegonda, Cunegonda (la piü recente, moglie dell’imperatore Enrico, canonizzata appena nel 1200!), di Giustina, Anastasia , delle 11.000 Vergini del corteo di S. Orsola (CHC

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Category:
General, Reference works , Religion, Theology
Year:
(1966)
Personal- und Ortsverzeichnis ; 1966
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Page 209 of 248
Author: Diözese Bozen-Brixen ; Diözese <Brixen>
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 249 S.. - Ed. 1, Status 11.02.1966
Language: Lateinisch
Notations: Parallelsachtitel: Catalogo delle persone e delle località<br />Nebeneintr. Sachtitel: Catalogus cleri Bauzanensis Brixinensis // Schematismus des Säkular- und Regular-Klerus der Diözese Brixen // Adressbuch der Geistlichkeit der Diözese Brixen // Adressbuch der Säcular- und Regular-Geistlichkeit der Diözese Brixen // Schematismus der Geistlichkeit der Diözese Brixen // Schematismus der Säcular- und Regular-Geistlichkeit der Diözese Brixen // Schematismus des Säkular- und Regular-Klerus der Diözese Bressanone // Schematismus Dioecesis Brixinensis
Subject heading: g.Bozen-Brixen <Diözese> ; f.Schematismus
Location mark: II Z 602/1966
Intern ID: 423445
, S. Spirito, Via Roma 1 m (0473) 22-5-81 * 10-10-34 Cortina d'Ampezzo £ 29-10-60 Brixen 79, 118 Arbeiter-Seelsorger, Deutschland 5-11-64 * 25-11-87 Tramin I 5-7-14 Trient 114 Pens. 1-10-56 Tramin Rungg cM' (0471) 86-1-73 * 27-1-20 Bolzano £ 25-3-44 Trento 13, 16, 39 Cat. 1-10-46 Bolzano, Via della Posta 6 (0471) 26-4-98 Dom. Via Cassa di Risparmio 9 <2if (0471) 24-7-40 35-6-97 92 74 44 102

212 Index alphabeticus R. R. Sacerdotum Bertagnolli Joannes Car. Bertoldi Àloisius Binda Joannes Blasbichler Joannes Bonell Henricus Boninsegna Franciscus Bonvecchio Adalbertus Bortolamedi Silvius Bosin Josephus Branz Guido Breitenberger Osvaldus Brenner Otto F Brugger Valentinus Burgauner Villelmus Burger Joannes Busetti Angelus Cadonna mr. Guido Caldara Albertus Calliari Josephus Canal mr. Alfredus * 3-11-33 Fondo £ 14-3-59 Trento Ass. G1AC 1-10-63 Bolzano Dom. Via Palermo 42/Int

. 16 * 21-9-32 Fondo £ 6-4-57 Trento 19, 39 (0471) 25-9-70 (0471) 39-8-87 37. 40 Coop. 1-9-65 Bolzano, S. Giov. Bosco, Via Sassari 4 « (0471) 30-0-87 * 8-9-41 Bolzano X 27-6-65 Bolzano 86, 88 Coop. 1-9-65 Merano, S. Spirito, Via Roma 1 « (0473) 22-5-81 100 27, 101 (0473) 49-3-23 81, 88 16, 38, 40 (0471) 35-2-27 44 (0472) 22-149 18, 40 (0471) * 17-5-87 Feldthurns £ 18-6-16 Brixen * Cur. Prov. 1-9-49 Göflan, Post Schlanders * 22-10-09 Andrian £ 17-3-34 Trient Prof. 1-9-36 Dorf Tirol, Johanneum * 31-7-21 Predazzo

TN £ 17-3-45 Cles Vice Par. 27-11-59 Maia bassa, Via Schaffer m (0473) 24-6-27 * 27-4-09 Villazzano TN £ 17-3-34 Trento 87, 88 Dir. Spir. 1-10-56 Merano, Pastor Angel., Via Dante m (0473) 22-9-43 * 1-10-20 Roncone TN £ 25-3-44 Denno Par. 1-1-64 Tre Santi, Bolzano <S Dom. Via Aosta 39 * 9-10-96 Außerpflersch £ 29-6-23 Brixen Prof. 1-9-29 Brixen, Vinzentinum * 27-10-10 Sanzeno TN £ 17-3-34 Trento Ci:tech. 23-9-38 Bolzano, Via Thuille 1 <2i * 11-2-36 St. Walburg Ulten £ 19-3-61 Meran Coop. 1-4-63 Unsere Frau

i. Schnals, Post Schnals * 10-9-93 Stilfs £ 18-6-16 Brixen Pens. 16-6-58 Schluderns * 26-7-98 Innichen I 27-6-24 Brixen Pens. 1-8-55 Albeins * 16-5-02 Gries-Bozen £ 29-6-27 Trient Cur. 1-9-59 St. Martin i. Kofi, P. Latsch (0473) 62-9-04 * 22-10-22 St. Martin Gsies £ 29-6-46 Brixen 107 Par. 8-11-55 Ridnaun <j|£ (0472) 65-2-12 * 20-9-07 Romeno TN £ 19-3-32 Trento 38 Prof. 1956 Bolzano, Via Tre Santi 5 A <S (0471) 35-8-86 * 17-4-00 Sardagn TN £ 1-7-23 Trento 13, 28, 29, 86 Par. Dec. 1-4 51 Merano

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